Banco BPM (BIT:BAMI) ha subito una battuta d’arresto legale nel tentativo di bloccare l’offerta pubblica di acquisto (OPA) lanciata da UniCredit (BIT:UCG), dopo che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto la sua richiesta di sospendere il processo dell’offerta.
La seconda sezione del tribunale ha rigettato il ricorso della banca milanese, confermando che la sospensione dell’OPA resterà in vigore fino al 23 giugno, a seguito del congelamento di 30 giorni disposto da Consob, l’autorità di vigilanza italiana sui mercati.
Reazione mista del mercato
Le azioni di Banco BPM hanno perso lo 0,40% giovedì, scambiando a 9,912 euro alla Borsa di Milano. In calo anche i titoli UniCredit, che hanno perso circa lo 0,5% a 56,33 euro.
Tensioni sul controllo governativo
Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha ribadito le sue preoccupazioni per la mancanza di chiarezza sulle norme italiane del “golden power” — i poteri speciali del governo che possono limitare operazioni straniere o strategiche.
Mercoledì, Orcel ha avvertito che l’operazione potrebbe saltare se il governo non fornirà indicazioni più precise. “Il golden power è legittimo e comprensibile,” ha detto, “ma se non otteniamo chiarezza, non correremo il rischio — ci tireremo indietro.”
Ha aggiunto che le probabilità che l’OPA vada avanti nella forma attuale sono “non più del 20%.”
Prossima tappa legale: 9 luglio
L’attenzione ora è rivolta al 9 luglio, data in cui sarà discussa in tribunale l’istanza di UniCredit contro le misure di golden power del governo italiano. Questa sentenza potrebbe essere decisiva per il destino della scalata, che ha affrontato crescenti controlli regolamentari e pressioni politiche.
Leave a Reply