Nonostante la nuova politica indiana sui veicoli elettrici (EV), Tesla (NASDAQ:TSLA) ha deciso di non produrre auto nel paese, secondo quanto dichiarato lunedì da un ministro del governo federale.
Nel frattempo, Mercedes-Benz (TG:MBG) e Volkswagen (TG:VOW3) stanno valutando la nuova politica per le loro operazioni in India.
Tesla aveva manifestato interesse a vendere le proprie auto in India, il terzo mercato automobilistico più grande al mondo. Tuttavia, le elevate tariffe doganali del paese – indicate dal CEO di Tesla, Elon Musk, come tra le più alte al mondo – hanno scoraggiato l’azienda.
Lunedì, l’India ha finalizzato una politica sui veicoli elettrici volta a ridurre le tasse d’importazione per i produttori stranieri disposti a investire nella produzione domestica di EV. La politica, sviluppata in un anno, era stata inizialmente concepita per attrarre Tesla a stabilire impianti produttivi nel paese.
La nuova normativa consente alle aziende di importare un numero limitato di veicoli elettrici con un’imposta d’importazione ridotta del 15%, rispetto all’attuale 70%, se si impegnano a investire almeno 486 milioni di dollari nella produzione domestica di EV, secondo quanto riferito dal Ministero delle Industrie Pesanti.
Le aziende interessate devono stabilire un impianto produttivo in India e iniziare le operazioni entro tre anni dall’approvazione, oltre a soddisfare determinati requisiti di contenuto locale.
Società locali come Tata Motors (NYSE:TTM) e Mahindra & Mahindra (USOTC:MAHMF) hanno già investito milioni di dollari nella produzione locale di veicoli elettrici e si sono opposte alla riduzione delle tariffe.
Nel 2024, le vendite di veicoli elettrici in India – guidate da Tata Motors – rappresentavano solo il 2,5% del totale delle vendite di auto (4,3 milioni). Il governo indiano punta a far salire questa quota al 30% entro il 2030.
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