Dow Jones, S&P, Nasdaq: le crescenti tensioni commerciali potrebbero pesare su Wall Street

I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — indicano un’apertura in calo per lunedì, con le azioni destinate probabilmente a scendere dopo una seduta volatile di venerdì chiusa con poche variazioni.

Le rinnovate preoccupazioni commerciali dovrebbero pesare sui mercati, in mezzo a segnali crescenti di tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Lunedì la Cina ha risposto alle accuse del presidente Donald Trump secondo cui Pechino avrebbe violato l’accordo commerciale di Ginevra, accusando invece gli Stati Uniti di aver infranto l’intesa aumentando le restrizioni all’export tecnologico e revocando visti a studenti cinesi.

«Queste pratiche violano seriamente il consenso raggiunto dai due capi di Stato il 17 gennaio, compromettono seriamente l’accordo raggiunto nei colloqui economici e commerciali di Ginevra, e danneggiano gravemente i diritti e gli interessi legittimi della Cina», ha dichiarato un portavoce del Ministero del Commercio cinese.

Un eventuale crollo dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe portare a una debolezza significativa nei mercati azionari, che hanno mostrato un forte recupero dopo l’annuncio di Trump su tariffe “reciproche” all’inizio di aprile.

L’amministrazione Trump ha inoltre annunciato l’intenzione di raddoppiare le tariffe attuali su acciaio e alluminio, portandole dal 25% al 50%.

Venerdì, nonostante una partenza debole, i principali indici sono riusciti a recuperare parzialmente, chiudendo la giornata in maniera mista e con variazioni minime.

Il Dow Jones è salito di 54,34 punti (+0,1%) chiudendo a 42.270,07, mentre il Nasdaq è sceso di 62,11 punti (-0,3%) a quota 19.113,77. L’S&P 500 ha perso 0,48 punti (meno dello 0,1%) chiudendo a 5.911,69.

La pressione iniziale sulle vendite a Wall Street è arrivata dopo che il presidente Trump ha accusato la Cina di aver violato l’accordo commerciale raggiunto il mese scorso.

In un post su Truth Social, Trump ha scritto che “tutto si è stabilizzato rapidamente e la Cina è tornata alla normalità” dopo l’accordo commerciale.

«Tutti erano contenti! Questa è la buona notizia!!!», ha dichiarato Trump. «La cattiva notizia è che la Cina, forse non sorprendentemente per alcuni, HA TOTALMENTE VIOLATO IL SUO ACCORDO CON NOI. Addio, signor Bravo Ragazzo!»

Tuttavia, nel corso della giornata, il mercato ha visto un lieve rimbalzo grazie a investitori in cerca di occasioni.

Sul fronte economico, un rapporto molto atteso del Dipartimento del Commercio ha mostrato che i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati leggermente nel mese di aprile.

Secondo il Dipartimento, l’indice dei prezzi per le spese per consumi personali (PCE) è salito dello 0,1% in aprile, dopo essere rimasto invariato a marzo. L’aumento è in linea con le stime degli economisti.

Il rapporto ha anche rilevato che il tasso di crescita annuale dell’indice PCE è rallentato al 2,1% in aprile, rispetto al 2,3% di marzo. Gli economisti si aspettavano un rallentamento al 2,2%.

Escludendo alimentari ed energia, l’indice core PCE è aumentato anch’esso dello 0,1% ad aprile, dopo una revisione dello stesso incremento a marzo. Anche questo dato è stato conforme alle previsioni.

Il tasso di crescita annuale del core PCE è rallentato al 2,5% in aprile, dal 2,7% di marzo, in linea con le stime degli economisti.

Le letture dell’inflazione al consumo preferite dalla Federal Reserve erano incluse nel rapporto del Dipartimento del Commercio sui redditi e spese personali.

Il Dipartimento ha riportato che i redditi personali sono aumentati dello 0,8% in aprile, dopo un incremento dello 0,7% a marzo, mentre le spese personali sono cresciute dello 0,2% ad aprile, dopo un aumento dello 0,7% nel mese precedente.

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