Piazza Affari ha aperto la seduta in calo, in linea con l’andamento delle altre borse europee.
A pesare sono le tensioni legate alla guerra commerciale in corso, che non accenna a placarsi dopo i nuovi dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni di alluminio e acciaio. Trump ha inoltre accusato la Cina di aver violato un accordo commerciale con gli Stati Uniti e ha lanciato una nuova minaccia, seppur velata, di misure più severe contro Pechino.
La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta odierna con un forte ribasso.
In Italia oggi si celebra una festività nazionale, quindi i volumi sono attesi inferiori rispetto alle sedute normali.
Intorno alle 9:55 l’indice Ftse Mib segnava un calo dello 0,32%.
I venti di guerra, che non mostrano segni di tregua dopo il nuovo attacco ucraino a basi strategiche russe, stanno spingendo gli investitori a concentrarsi sui titoli della difesa.
Spicca Leonardo, in rialzo di oltre il 2% e su nuovi massimi storici a 56,18 euro.
Fincantieri (BIT:FCT) appare debole (-0,3%), ma il titolo arriva da una serie di massimi storici raggiunti nei giorni scorsi.
Iveco (BIT:IVG) registra una flessione del 3,6% dopo che Morgan Stanley (NYSE:MS) ha abbassato la raccomandazione a ‘underweight’ da ‘equal weight’, con target price rivisto a 15,6 euro da 16 euro, citando la forte performance del titolo dall’inizio dell’anno.
Tenaris (BIT:TEN) in evidenza, in rialzo del 2,5%.
Le incertezze legate ai dazi penalizzano i titoli ciclici, come Stellantis (BIT:STLAM), che perde il 3,8%, risultando il peggior titolo del listino principale milanese.
Vendite anche su Pirelli (BIT:PIRC), in calo dell’1%.
In flessione anche il settore del lusso:
- Brunello Cucinelli (BIT:BC) -2,7%
- Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) -2,6%
- Moncler (BIT:MON) -1,9%
Le banche sono poco mosse:
- Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) in lieve calo dello 0,25%
- Unicredit (BIT:UCG) in rialzo dello 0,5%
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