Le borse europee, rappresentate dal DAX, CAC e FTSE100, hanno registrato una flessione giovedì, mentre gli investitori reagiscono a una vendita massiccia di titoli di stato USA, dati economici regionali contrastanti e alcuni risultati societari deludenti.
I rendimenti dei titoli di stato USA a 30 anni hanno superato il 5,09% a causa dei timori legati al deficit, dovuti al blocco delle trattative sul bilancio federale americano.
Sul fronte economico, il settore privato dell’Eurozona è tornato a contrarsi a maggio, con l’indice PMI composito che è sceso da 50,4 a 49,5, raggiungendo il minimo degli ultimi sei mesi.
L’indice del clima aziendale dell’istituto Ifo per la Germania è invece salito a 87,5 a maggio da 86,9 di aprile, grazie a aspettative meno pessimistiche.
L’indice del sentiment manifatturiero in Francia è calato a 97 a maggio da 100 di aprile, a causa del peggioramento degli ordini globali e delle aspettative di produzione personale, secondo i dati dell’istituto statistico INSEE. Il valore atteso era 99.
Il debito netto del settore pubblico del Regno Unito è aumentato di 1 miliardo di sterline a 20,2 miliardi di sterline in aprile, segnando il livello più alto dall’aprile 2021 e superando le previsioni degli economisti di 18 miliardi di sterline, secondo i dati dell’Ufficio per le Statistiche Nazionali.
L’indice francese CAC 40 è sceso dell’1,3%, il tedesco DAX dell’1,1% e il britannico FTSE 100 dell’1,0%.
Le azioni di Freenet AG sono crollate del 15% dopo che la società di telecomunicazioni ha registrato un calo di quasi il 33% dell’utile nel primo trimestre.
Il gigante dei biglietti e organizzatore di concerti CTS Eventim ha perso l’11,5% dopo che l’utile netto e i margini del primo trimestre sono risultati inferiori alle stime.
British Land Company, società immobiliare di investimento e sviluppo, è scesa di quasi il 5% dopo aver dichiarato che prevede utili stabili per il prossimo anno.
Analogamente, la compagnia di telecomunicazioni BT Group è scesa di oltre l’1% dopo aver affermato che gli utili di quest’anno resteranno sostanzialmente invariati.
La compagnia aerea EasyJet ha perso il 3,5% dopo aver ampliato la perdita del primo semestre.
Johnson Matthey è balzata del 27%. Il gruppo industriale ha confermato di essere in trattative avanzate per una possibile vendita di una divisione coinvolta nella produzione di carburante sostenibile per l’aviazione.
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