Gli indici aprono in lieve rialzo a Piazza Affari, mentre gli investitori mostrano un atteggiamento improntato alla cautela.
Le aspettative su possibili sviluppi riguardanti gli accordi commerciali con gli Stati Uniti e le nuove sanzioni annunciate da UE e Gran Bretagna contro la Russia – dopo che la telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e Vladimir Putin di lunedì non ha portato a un cessate il fuoco in Ucraina – stanno scoraggiando gli investitori dall’entrare sul mercato azionario.
Intorno alle 9:30, il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,20%, trainato principalmente dai titoli bancari e dal settore della difesa.
Leonardo, tra i migliori del paniere, continua a performare bene anche oggi, con un balzo del 2,6% dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 52,44 euro. Le azioni hanno registrato una crescita di oltre il 100% dall’inizio dell’anno. Gli acquisti sono sostenuti dalle aspettative di un aumento della spesa per la difesa da parte dell’UE, oltre agli effetti dei conflitti in corso che non accennano a fermarsi, anche alla luce della mancanza di progressi verso un cessate il fuoco in Ucraina dopo la telefonata tra Trump e Putin.
Anche Fincantieri (BIT:FCT) è in forte rialzo, con un +4% e nuovi massimi storici a 14,6 euro, dopo il +12% registrato ieri. Il titolo è in territorio positivo da sei sedute consecutive. Dall’inizio dell’anno, le azioni sono cresciute di circa il 109%. Il broker Equita scrive che Fincantieri potrebbe beneficiare della disponibilità di risorse militari messe in campo dall’UE.
In rialzo anche Iveco, che segna +1,4% grazie agli acquisti nel comparto difesa.
Tra gli altri titoli industriali, si evidenziano invece le flessioni di Interpump (BIT:IP) (-1,4%), Stellantis (BIT:STLAM) (-1,6%) e Amplifon (BIT:AMP) (-1,8%).
Bene le banche, con la big UniCredit (BIT:UCG) a +0,7% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) a +0,35%. Brilla Banco BPM (BIT:BAMI) con un rialzo dell’1,5%.
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