Pirelli, utili in crescita ma falliscono le trattative con Sinochem

Il consiglio di amministrazione di Pirelli (BIT:PIRC) è spaccato, con i dirigenti cinesi ancora in disaccordo con il resto del board. La nuova frattura è emersa in occasione dell’approvazione dei conti del primo trimestre della società di pneumatici, con 6 membri su 15 che hanno votato contro: il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua e Tang Grace.

Il voto contrario al bilancio trimestrale è stato motivato dai consiglieri “esclusivamente per la dichiarazione che il controllo di Sinochem su Pirelli è venuto meno”, spiega la società in una nota, poiché non condividono “le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale tra Camfin e Cnrc/MPI Italy è ancora in vigore e che quindi, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico della Finanza”.

L’opposizione arriva dopo il fallimento delle trattative con Sinochem riguardo lo sviluppo nel mercato statunitense e, secondo il gruppo, le proposte del management sono state respinte dal partner cinese, mentre i consiglieri ad esso riconducibili hanno presentato una proposta agli Uffici del Golden Power, non condivisa con Pirelli.

I conflitti interni al gruppo continuano ad attirare vendite sul titolo Pirelli a Piazza Affari, con l’apertura odierna che ha visto il titolo perdere oltre l’1% dopo circa un’ora di scambi, scendendo così sotto la soglia dei 6 euro.

Eppure i numeri del primo trimestre 2025 non sono stati negativi: l’utile netto è cresciuto a doppia cifra, i margini sono in aumento e gli obiettivi per il 2025 sono stati confermati, nonostante le incertezze legate ai dazi USA.

I ricavi sono saliti (+3,7%) a 1,76 miliardi di euro, anche se in calo dell’1% a livello organico (al netto dell’effetto cambi); l’EBIT adjusted è aumentato del 6,5% su base annua (279,8 milioni), con un margine cresciuto al 15,9% (dal 15,5%) e l’utile netto ha raggiunto i 127,2 milioni (+26,7% su base annua).

Per il 2025, sono confermate le previsioni comunicate il 26 febbraio, anche se “le incertezze dello scenario economico potrebbero tradursi, in particolare nella seconda parte dell’anno, in un rallentamento della domanda rispetto a quanto stimato”.

Sul fronte dei dazi, nell’eventualità che quelli attuali restino in vigore per tutto l’anno, l’azienda ha avviato un piano di mitigazione per “garantire gli obiettivi di EBIT adjusted e generazione di cassa nella parte bassa della guidance, così da raggiungere l’obiettivo di deleverage”, precisa Pirelli.

“Primo trimestre in linea. Guidance 2025 nella parte bassa per effetto dei dazi. Da chiarire la posizione di Sinochem”, riassumono gli analisti di EQUITA, che mantengono la raccomandazione buy sul titolo, con un prezzo obiettivo di 6,5 euro.

Anche Deutsche Bank (TG:DBK) conferma la raccomandazione buy, mantenendo il target price a 7 euro. I conti sono stati “buoni” e la guidance sull’intero anno è stata confermata, sottolineano gli analisti della banca tedesca.

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