La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERD) ha avvertito che l’aumento dei dazi statunitensi potrebbe rallentare la crescita economica in vari paesi dell’Europa, dell’Asia Centrale, del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA).
Questa previsione arriva nonostante queste regioni non siano forti esportatrici verso gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo.
La banca di sviluppo ha annunciato martedì che gli aumenti tariffari proposti comporterebbero un incremento effettivo del tasso medio sui beni importati negli USA dai più di 30 paesi in cui opera.
Il tasso è destinato a salire al 10,5%, un balzo significativo rispetto all’attuale 1,5%.
La BERD ha inoltre sottolineato che l’influenza indiretta sulla domanda di beni e servizi da parte delle grandi economie europee, come la Germania, potrebbe amplificare ulteriormente l’impatto diretto delle tariffe.
Alla luce di questi cambiamenti, la BERD ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per i paesi in cui opera per il 2025.
La banca prevede ora un tasso di crescita del 3%, in calo rispetto alla precedente stima del 3,2%. Questa revisione riflette le potenziali difficoltà economiche che questi paesi potrebbero affrontare a causa dell’aumento delle tariffe statunitensi.
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