Le azioni italiane hanno aperto la seduta in modo sottotono, con i mercati che si prendono una pausa di riflessione dopo la buona performance di martedì, seguita all’allentamento delle tariffe tra Stati Uniti e Cina in seguito all’accordo raggiunto nel fine settimana a Ginevra.
Gli investitori sono in attesa di nuovi segnali dal fronte macroeconomico e monitoreranno in mattinata l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi e, soprattutto, i dati sull’inflazione statunitense nel pomeriggio, che potrebbero fornire le prime indicazioni sull’impatto delle tariffe sull’andamento dei prezzi e sui tempi di eventuali tagli dei tassi da parte della Fed.
Intorno alle 9:40 l’indice Ftse Mib sale dello 0,2%, frenato anche dalla barriera tecnica e psicologica dei 40.000 punti, livello che non veniva raggiunto dal novembre 2007.
Continuano gli acquisti nel settore automobilistico, tra i principali beneficiari della de-escalation della guerra commerciale innescata dalle politiche tariffarie di Trump. Stellantis (BIT:STLAM) guadagna un ulteriore +1,9% dopo il +7% di ieri, così come Iveco, che sale dell’1,6% dopo il +6,5% della seduta precedente. Quest’ultima è sostenuta anche dalle varie offerte, secondo indiscrezioni, per la sua controllata nel settore della difesa.
Tra le banche corre MPS (BIT:BMPS), che balza in testa al Ftse Mib con un rialzo di quasi il 4%, riducendo lo sconto implicito dell’offerta su Mediobanca (BIT:MB) a circa il 9% dopo i picchi dei giorni scorsi. Gli altri titoli del comparto bancario risultano meno attivi.
In calo le assicurazioni, con Unipol (BIT:UNI) a -1,4% in attesa dei conti trimestrali attesi per venerdì, e Generali (BIT:G) a -0,7%. Giù anche Nexi (BIT:NEXI) (-1,7%) e Campari (BIT:CPR) (-1,2%).
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