Piazza Affari ha iniziato la settimana con slancio, sostenuta, come le altre borse europee, dai progressi nel conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina dopo gli incontri del fine settimana e dai timidi segnali di maggiore apertura sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina da un lato e India e Pakistan dall’altro.
A dare ulteriore slancio sono stati anche i solidi risultati trimestrali di UniCredit (BIT:UCG); il settore bancario sta guidando l’indice Ftse Mib, che intorno alle 9:30 ha registrato un aumento del 2%, raggiungendo nuovi massimi dal 2007.
Le banche sono in media in rialzo del 2,8%, con UniCredit a +3,8% dopo aver chiuso un trimestre migliore del previsto e rivisto al rialzo le sue previsioni per l’anno in corso.
Le speranze di un allentamento della guerra dei dazi stanno particolarmente aiutando i titoli del lusso, con Ferragamo (BIT:SFER) in aumento di oltre il 6% e Moncler (BIT:MONC) in crescita di oltre il 5%, insieme a settori come i chip, con STM (BIT:STM) in aumento del 5,5%.
Iveco (+5,1%) spicca, con voci che suggeriscono che diversi contendenti stiano emergendo per la sua controllata difesa. Tra questi, Leonardo è in calo di quasi il 4%, dopo aver presentato un’offerta non vincolante insieme a Rheinmetall per circa 1,5 miliardi di euro, secondo quanto riportato da Il Fatto di domenica.
Le azioni di Mfe-MediaForEurope A e B sono aumentate di oltre il 2% dopo che il gruppo ceco Ppf, secondo maggiore azionista di ProSieben, ha lanciato un’offerta pubblica parziale di acquisto sul broadcaster tedesco a 7 euro per azione per raggiungere poco meno del 30% del capitale, proprio mentre è in corso l’offerta totale di Mfe (che detiene il 30,1% del gruppo tedesco) a 4,48 euro in contante e 0,4 azioni Mfe A per ogni azione ProSieben.
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