È già tempo di trimestrali per Telecom Italia (BIT:TIT), che domani, 7 maggio, dovrebbe pubblicare i dati del primo trimestre 2025, con la conference call con gli analisti prevista per il giorno successivo.
Il consensus degli analisti pubblicato sul sito del gruppo prevede ricavi pari a 3,259 miliardi di euro, segnando così una crescita del 2,2%, mentre il fatturato dovrebbe essere aumentato del 5,2%. Tra le varie divisioni, Tim Domestic dovrebbe aver incrementato il proprio fatturato dello 0,7%, con ricavi Tim Enterprise stimati in aumento del 4,6%.
L’Ebitda è previsto in crescita del 5,7% a 980 milioni, con Tim Domestic in aumento del 4,9%, mentre l’Ebitda after leasing è atteso a 821 milioni (+6,2%): Tim Domestic a +4,9%.
Il debito netto rettificato è previsto a 7,504 miliardi, in aumento di circa 200 milioni rispetto ai circa 7,3 miliardi del 31 dicembre 2024. Questa crescita, spiegano gli analisti, dovrebbe essere legata ai pagamenti verso i fornitori relativi agli investimenti (capex) sostenuti nel quarto trimestre.
I dati presi in considerazione dagli analisti sono organici e omogenei, quindi escludono voci non ricorrenti e Sparkle, recentemente ceduta al consorzio Mef-Retelit e classificata come operazione dismessa. Inoltre, si tratta di numeri su base comparabile, cioè che escludono le fluttuazioni dei cambi che potrebbero avere un impatto negativo sui dati.
In attesa dei risultati, gli analisti di Morningstar mantengono il prezzo obiettivo sulle azioni Tim a 0,25 euro, mentre questa mattina il titolo apre la seduta di Piazza Affari a 0,3575 euro (+1%).
“La nostra attenzione sarà concentrata sui numeri della crescita,” spiegano gli analisti, dicendosi “interessati a capire dove si trovi l’azienda, alla fine del primo trimestre, rispetto all’obiettivo 2025 di una crescita del 7% dell’EBITDAaL (utile prima di interessi, tasse, ammortamenti e costi di leasing). Consideriamo questo obiettivo ambizioso in un mercato così disastroso”.
Anche se “è vero che il Brasile (che rappresenta il 45% dell’EBITDAaL del gruppo contro il 55% dell’Italia) sarà il mercato che contribuirà maggiormente al raggiungimento di questo obiettivo di crescita, i ricavi di Tim Consumer, ad esempio, sono cresciuti solo dello 0,1% nel 2024. Questo dimostra che per far crescere l’EBITDAaL del gruppo al tasso del 7%, è necessario tagliare i costi,” aggiungono gli esperti.
Dallo scorso marzo, Poste Italiane (BIT:PST) è il maggiore azionista di Telecom Italia e, a questo proposito, Morningstar sottolinea due principali implicazioni.
In primo luogo, “la possibilità di consolidamento e fusione con Iliad, dato che lo Stato italiano ha ora un’influenza diretta su Tim,” e “si tratterebbe comunque di un processo lungo e lento, con molti ostacoli regolatori da superare,” spiegano i broker.
Inoltre, “se Tim continuerà ad essere un’entità autonoma, la nostra ipotesi di base è che la partecipazione di Poste limiti qualsiasi taglio dei costi. Se lo Stato è il maggiore azionista, tagliare il personale è impopolare (un problema che ad esempio colpisce anche Orange in Francia),” concludono da Morningstar.
In attesa dei conti del gruppo, arrivano buone notizie da Tim Brasil, che ha comunicato risultati significativamente migliorati e a livelli record.
Nel dettaglio, la controllata sudamericana ha registrato ricavi in aumento del 4,9% a 6,4 miliardi di reais (circa 1 miliardo di euro) al 31 marzo, con un Ebitda normalizzato in crescita del 6,7% a 3,1 miliardi (circa 480 milioni di euro).
L’utile netto del periodo è aumentato sensibilmente, balzando del 56% a 810 milioni di reais (circa 125 milioni di euro), un dato che rappresenta un “record” per il gruppo, in quanto “è il livello più alto di utile netto mai registrato dalla società in un primo trimestre”.
“Ancora una volta abbiamo raggiunto risultati finanziari e operativi positivi nel trimestre, e ancora una volta abbiamo ottenuto risultati in linea con i nostri obiettivi e con le aspettative del mercato,” ha sottolineato Alberto Griselli, CEO di Tim Brasil, parlando di una “performance che conferma la solidità della strategia del gruppo.”
Leave a Reply