Hugo Boss supera le stime del primo trimestre e conferma le previsioni: azioni in rialzo di oltre il 6%

Hugo Boss (BIT:1BOSS) ha registrato risultati superiori alle attese nel primo trimestre e ha confermato le sue previsioni per il 2025, facendo balzare le azioni di oltre il 6%.

Il marchio di moda tedesco ha riportato un fatturato di 999 milioni di euro per il primo trimestre, in lieve calo rispetto ai 1,01 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il dato ha superato la stima media degli analisti, pari a 974 milioni di euro secondo un sondaggio condotto dalla società.

Hugo Boss prevede vendite stabili nel 2025 rispetto al 2024, stimando un fatturato tra 4,2 e 4,4 miliardi di euro.

L’azienda ha riconosciuto che il sentiment dei consumatori a livello globale resta debole, anche a causa dell’incertezza legata a potenziali dazi statunitensi, fattore che continua a pesare sull’intero settore moda. Nonostante ciò, Hugo Boss ha sottolineato che la sua catena di fornitura diversificata la posiziona bene per affrontare eventuali cambiamenti nelle condizioni commerciali.

L’amministratore delegato Daniel Grieder ha dichiarato: “Dopo una chiusura solida del 2024, la nostra performance nel primo trimestre è stata influenzata dall’incertezza macroeconomica crescente, che ha colpito il sentiment dei consumatori e il nostro settore. In questo contesto, abbiamo continuato a concentrarci fortemente su ciò che possiamo controllare.”

RBC Capital Markets ha confermato il rating “outperform” con un target price di 45 euro, citando una solida disciplina sui costi e un mese di marzo migliore delle attese. La società di intermediazione ha inoltre evidenziato come punti di forza la limitata esposizione di Hugo Boss alla Cina (circa il 4%) e una strategia proattiva nella gestione dell’inventario.

“Riteniamo che BOSS sia un’ottima azienda che continua a guadagnare quote nel segmento dell’abbigliamento premium. Sebbene il contesto per il mercato del lusso sia più sfidante, siamo incoraggiati da un miglior controllo dei costi”, ha affermato RBC in una nota.

I marchi di lusso a livello globale stanno affrontando pressioni, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, dove i consumatori hanno ridotto la spesa per moda e beni di lusso a causa del rallentamento economico e dell’aumento dei costi.

Comments

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *