Gli indici azionari europei sono saliti con forza venerdì, sostenuti dalle speranze di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori hanno digerito un’ondata di risultati societari trimestrali.
Alle 10:10 CET, il DAX tedesco è salito dell’1,5%, il CAC 40 francese ha guadagnato l’1,3% e il FTSE 100 del Regno Unito è aumentato dello 0,9%.
La maggior parte dei mercati europei era chiusa giovedì per la festività del Primo Maggio.
I colloqui commerciali sostengono il sentiment
Il sentiment ha ricevuto una spinta dopo che il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che Pechino stava “valutando” un’offerta di Washington per avviare colloqui riguardanti i pesanti dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno innescato una guerra commerciale tra le due superpotenze economiche.
La Cina ha aggiunto che Washington dovrebbe mostrare “sincerità” nei negoziati e prepararsi a cancellare i dazi unilaterali.
La prospettiva di colloqui ha aiutato a calmare le preoccupazioni degli investitori su un possibile rallentamento economico globale, soprattutto considerando che i dati delle due maggiori economie mondiali iniziano a mostrare segni di debolezza.
Shell brilla
Gli investitori hanno dovuto analizzare numerosi risultati trimestrali, in una stagione degli utili ormai nel vivo.
Il titolo Shell (LSE:SHEL) è salito del 3% dopo che il colosso petrolifero ha registrato utili rettificati per il primo trimestre pari a 5,6 miliardi di dollari, in aumento di oltre il 50% rispetto al trimestre precedente, trainati da risultati più forti nei segmenti Integrated Gas e Upstream.
Anche il titolo Danske Bank (TG:DSN) è salito di oltre il 3% dopo che la principale banca danese ha confermato le sue previsioni di profitto per il 2025, con utili del primo trimestre superiori alle attese.
Il titolo Airbus (EU:AIR) ha guadagnato oltre il 4% dopo che il costruttore aeronautico ha superato le stime su tutti i fronti e confermato le prospettive per l’anno.
Al contrario, il titolo BASF (TG:BAS) è sceso di quasi il 2% dopo che il gruppo chimico tedesco ha segnalato “un alto livello di incertezza” legato ai recenti annunci sui dazi.
Il titolo Pearson (LSE:PSON) è sceso di oltre il 2% dopo che la società britannica del settore educativo ha riconosciuto un contesto economico globale più incerto, pur mantenendo la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi finanziari annuali.
In arrivo dati su inflazione e disoccupazione nella zona euro
Sono attesi più tardi i dati sull’inflazione e sulla disoccupazione della zona euro, in vista del rapporto mensile chiave sul lavoro degli Stati Uniti.
In precedenza, un sondaggio ha mostrato che il settore manifatturiero tedesco ha registrato ad aprile il tasso di contrazione più lento da oltre due anni e mezzo, con il PMI manifatturiero HCOB salito a 48,4 da 48,3 di marzo, il livello più alto da agosto 2022, pur rimanendo sotto la soglia di 50,0 che indica crescita.
Il settore manifatturiero francese ha registrato ad aprile il primo aumento della produzione in quasi tre anni, con il PMI manifatturiero HCOB salito a 48,7 da 48,5 di marzo, il livello più alto da gennaio 2023.
Il petrolio risale alla fine di una settimana difficile
I prezzi del petrolio sono saliti venerdì, chiudendo una settimana difficile in modo positivo grazie alla speranza di una riduzione della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, le due maggiori economie del mondo.
Alle 10:10 CET, i future sul Brent sono saliti dello 0,3% a 62,29 dollari al barile, mentre i future sul WTI statunitense sono aumentati dello 0,3% a 59,43 dollari al barile.
Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato venerdì che il Paese stava valutando la possibilità di colloqui commerciali con gli Stati Uniti, dopo che i media statali avevano riportato che funzionari statunitensi avevano contattato Pechino per aprire negoziati.
Entrambi i benchmark restano comunque destinati a chiudere la settimana con perdite superiori al 5%, a causa dei timori che la guerra commerciale possa spingere l’economia globale verso la recessione e ridurre la domanda di petrolio, proprio mentre il gruppo OPEC+ si prepara ad aumentare la produzione.
Leave a Reply