I prezzi del petrolio proseguono il forte rialzo dopo le nuove sanzioni USA sulle esportazioni iraniane

I prezzi del petrolio hanno proseguito il loro forte rialzo nelle contrattazioni asiatiche di giovedì, alimentati dalle preoccupazioni per la disruption dell’offerta dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni sulle esportazioni di petrolio dell’Iran, mentre gli investitori valutavano i dati che mostrano un aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti superiore alle aspettative.

Alle 21:35 ET (01:35 GMT), i futures del Brent per il mese di giugno sono aumentati dello 0,4% a 66,10 dollari al barile, mentre i futures del West Texas Intermediate (WTI) sono saliti dello 0,5% a 62,13 dollari al barile.

Entrambi i contratti hanno chiuso con un rialzo di oltre il 2% mercoledì, raggiungendo i massimi di due settimane dopo un recente calo dei prezzi.

Gli Stati Uniti mirano a una raffineria cinese “teapot” nelle ultime sanzioni sul petrolio iraniano

L’amministrazione del presidente Donald Trump ha intensificato le sue sanzioni contro il settore petrolifero iraniano, mirando a entità cinesi, tra cui una raffineria “teapot” nella provincia di Shandong.

Una “raffineria teapot” è un soprannome del settore per le piccole raffinerie indipendenti di petrolio, che si trovano principalmente in Cina.

Queste misure fanno parte della rinnovata campagna di “massima pressione” del presidente Donald Trump, mirata a ridurre a zero le esportazioni di petrolio dell’Iran e a frenare le sue ambizioni nucleari. Le sanzioni colpiscono anche diverse aziende e navi che facilitano il trasporto del petrolio iraniano tramite una cosiddetta “flotta ombra.”

Le azioni degli Stati Uniti coincidono con le trattative nucleari in corso tra gli Stati Uniti e l’Iran, con recenti colloqui tenuti in Oman e discussioni future programmate per Roma.

Nel frattempo, il sentiment è migliorato mercoledì dopo che Bloomberg ha riportato che la Cina è disposta a riprendere i colloqui commerciali con l’amministrazione Trump, ma chiede più rispetto da parte di Washington.

La Cina vuole una posizione commerciale degli Stati Uniti più coerente e discussioni su temi come le sanzioni e Taiwan, ha aggiunto il rapporto.

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