Prezzi del petrolio in lieve aumento grazie alle speranze su dazi auto; attenzione ai colloqui USA-Iran

I prezzi del petrolio sono leggermente saliti nelle contrattazioni asiatiche di martedì, sostenuti dalla possibile sospensione dei dazi sulle auto da parte del presidente Donald Trump e da un rimbalzo nelle importazioni cinesi di greggio, mentre i mercati osservano con attenzione i colloqui sul nucleare tra Stati Uniti e Iran per avere indicazioni sulla domanda futura.

Alle 22:05 ET (02:05 GMT), i future sul Brent con scadenza a giugno sono saliti dello 0,2% a 65,02 dollari al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate (WTI) sono aumentati dello 0,3% a 61,25 dollari al barile.
Entrambi i contratti erano rimasti poco variati lunedì e si mantenevano vicino ai minimi di quattro anni toccati la settimana scorsa.

“Il mercato sta digerendo rapidamente gli sviluppi politici sul fronte dei dazi, bilanciandoli con i colloqui nucleari tra USA e Iran. È evidente che l’attenzione è rivolta più ai dazi e al loro impatto sulla domanda di petrolio,” hanno scritto gli analisti di ING in una nota.

Trump indica una possibile sospensione dei dazi sulle auto

Lunedì, il presidente Trump ha lasciato intendere possibili esenzioni dai dazi del 25% sulle importazioni di veicoli stranieri, in particolare da paesi come Messico e Canada.
In precedenza, l’amministrazione aveva annunciato esclusioni per alcuni dispositivi elettronici, tra cui smartphone e laptop, principalmente provenienti dalla Cina.
Questi sviluppi hanno attenuato in parte le preoccupazioni del mercato riguardo all’escalation delle tensioni commerciali.

Tuttavia, gli investitori rimangono cauti, poiché l’amministrazione Trump sta portando avanti piani per imporre potenzialmente dazi su importazioni di semiconduttori e prodotti farmaceutici. L’inizio dell’indagine su questi dazi è stato annunciato lunedì tramite avvisi pubblicati sul Federal Register dal Dipartimento del Commercio.

Importazioni cinesi di greggio in forte rialzo a marzo; focus sui colloqui USA-Iran

In Cina, le importazioni di petrolio greggio a marzo hanno registrato un netto rimbalzo, spinte da maggiori acquisti di petrolio iraniano e russo in vista delle sanzioni statunitensi previste.
Sebbene le principali importazioni di materie prime in Cina siano state deboli nel primo trimestre del 2025, l’aumento di marzo ha offerto un po’ di ottimismo.

Nel frattempo, i colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sono iniziati il 12 aprile a Mascate, in Oman, con l’obiettivo di raggiungere un accordo di pace sul nucleare.
L’esito di questi colloqui potrebbe influenzare la direzione delle sanzioni statunitensi sulle esportazioni di petrolio iraniano.

OPEC abbassa le previsioni di crescita della domanda globale di petrolio a causa dei dazi USA

Lunedì, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita della domanda globale di petrolio per il 2025, riducendole di 150.000 barili al giorno (bpd) a 1,30 milioni di bpd.
Questo aggiustamento riflette dati del primo trimestre più deboli del previsto e l’impatto dei nuovi dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti.

Nel suo rapporto mensile, l’OPEC ha inoltre abbassato le stime di crescita economica globale sia per il 2025 che per il 2026.
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) pubblicherà il proprio rapporto mensile sul petrolio più tardi oggi, e rivelerà se ha anch’essa rivisto al ribasso le stime sulla domanda in risposta all’escalation recente dei dazi.

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