Gli indici si mostrano contrastati con un trend negativo su Piazza Affari, in linea con l’andamento degli altri mercati europei, mentre Tokyo ha chiuso in forte calo, seguendo il nuovo scivolone di Wall Street di martedì.
Secondo i trader, in una situazione di incertezza come quella attuale è davvero difficile interpretare l’andamento dei mercati azionari, che si muovono in modo volatile.
I timori di un forte rallentamento dell’economia globale, a seguito dell’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, continuano a mantenere i mercati in subbuglio.
Gli investitori, sebbene parzialmente sollevati dalla sospensione dei dazi su diversi paesi annunciata da Donald Trump — alla quale l’UE ha risposto mettendo in pausa i controdazi per 90 giorni — temono mesi di negoziati carichi di incertezza.
La preoccupazione, secondo i trader, è che prevalga la speculazione, mentre gli investitori di lungo termine preferiscono aspettare prima di tornare a investire in modo più concreto.
Intorno alle 9:55 il Ftse Mib segnava un calo dello 0,3% dopo essere salito fino a +1% all’avvio della seduta.
Acquisti cauti sulle banche, con l’indice settoriale in rialzo dello 0,3%, sostenuto dai titoli maggiori: Unicredit (BIT:UCG) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) sono saliti rispettivamente dello 0,2% e dell’1%, dopo che ieri i due istituti avevano registrato aumenti quasi a doppia cifra. Mps (BIT:BMPS), Bper (BIT:BPE) e Banco Bpm (BIT:BAMI) si muovono appena sopra la parità.
Nexi (BIT:NEXI) continua il suo rimbalzo (+1,5%) aggiungendosi al +7,4% di ieri, ma si tratta ancora di un recupero per un titolo reduce da una fase di forte ipervenduto e, dunque, più attivo sul fronte delle ricoperture.
Tra gli industriali, Stellantis (BIT:STLAM) perde il 3,3% dopo aver annunciato di aver chiuso il trimestre con un totale di 1,2 milioni di veicoli spediti a livello globale, in calo del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Volumi trimestrali inferiori alle attese per via di una performance commerciale debole e dell’impegno a mantenere sotto controllo le scorte,” ha scritto Intermonte nella nota quotidiana.
Debole anche Snam (BIT:SRG), in calo dello 0,4%, penalizzata da Citigroup che ha abbassato la raccomandazione a ‘sell’ da ‘neutral’, con un target price rivisto a 4,30 euro da 4,40 euro.
Positiva Enel (BIT:ENEL), che cresce dell’1% dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 9,3 euro da 8,3 euro precedenti.
Nel settore dei consumi, Campari (BIT:CPR) continua il recupero, segnando oggi un +2,8% dopo il balzo di ieri.
Bene anche DiaSorin (BIT:DIA), in rialzo dell’1,8%, azienda che sembra essere protetta dai dazi statunitensi grazie alla sua presenza diretta nel paese.
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