Le borse europee sono schizzate verso l’alto giovedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una sospensione di 90 giorni dei dazi più alti imposti a diversi Paesi, con l’eccezione della Cina.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha accolto con favore la decisione di Trump, definendo lo stop ai dazi reciproci “un passo importante verso la stabilizzazione dell’economia globale”, aggiungendo: “Condizioni chiare e prevedibili sono essenziali affinché il commercio e le catene di approvvigionamento funzionino.”
Il membro del consiglio direttivo della BCE, François Villeroy de Galhau, ha sottolineato oggi come le politiche di Trump nelle ultime settimane abbiano minato la fiducia nel dollaro statunitense, lodando la lungimiranza dell’Europa nell’aver istituito un sistema monetario indipendente 25 anni fa.
“Grazie a Dio che l’Europa… ha creato l’Euro,” ha affermato, aggiungendo che ora il blocco gode di una “autonomia monetaria” che consente alla BCE di gestire i tassi d’interesse in modo indipendente rispetto alla politica degli Stati Uniti.
L’indice tedesco DAX è salito del 5,1%, il francese CAC 40 è aumentato del 4,7% e l’FTSE 100 del Regno Unito è in rialzo del 4,0%.
Gli acquisti si sono diffusi su tutto il mercato, con le banche, i titoli minerari e quelli energetici – precedentemente penalizzati – in testa al rally.
Volkswagen è balzata dopo aver annunciato di aver quasi raddoppiato le consegne di veicoli completamente elettrici (BEV) in Europa nel primo trimestre del 2025.
Nel frattempo, le azioni di Barry Callebaut sono crollate. Il produttore svizzero di cioccolato ha rivisto al ribasso le sue previsioni annuali sui volumi, citando una “volatilità senza precedenti” nei prezzi delle fave di cacao.
Anche Tesco ha subito un calo, dopo che il rivenditore alimentare britannico ha dichiarato di aspettarsi profitti inferiori quest’anno a causa dell’intensificarsi della concorrenza sul mercato.
Sul fronte economico, le condizioni del mercato immobiliare del Regno Unito si sono indebolite a marzo, poiché la domanda si è affievolita dopo la fine dell’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo e in mezzo a crescenti preoccupazioni per le prospettive economiche, secondo quanto emerso dai dati di un sondaggio pubblicati oggi.
La domanda da parte di nuovi acquirenti è tornata in territorio negativo, raggiungendo il livello più basso dal settembre 2023, secondo il Residential Market Survey della Royal Institution of Chartered Surveyors. L’indice è sceso bruscamente al -32% a marzo, rispetto al -16% di febbraio.
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