I principali futures sugli indici statunitensi, tra cui il Dow Jones, l’S&P e il Nasdaq, indicano un’apertura nettamente in ribasso giovedì, con le azioni che probabilmente subiranno una vendita iniziale a causa delle preoccupazioni per il commercio globale, dopo l’annuncio delle tariffe da parte del presidente Donald Trump.
Il forte calo dei futures arriva dopo che Trump ha tenuto un atteso discorso dal Giardino delle Rose della Casa Bianca mercoledì, delineando il suo piano per imporre dazi generalizzati ai partner commerciali degli Stati Uniti.
Il piano di Trump sulle “tariffe reciproche” prevede un’imposta base del 10% su tutte le importazioni negli Stati Uniti, tranne quelle conformi all’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada.
Alcuni paesi ritenuti i “peggiori trasgressori” subiranno tariffe molto più elevate, con nazioni come Cambogia, Laos, Madagascar e Vietnam che vedranno imposte doganali vicine al 50%.
La Cina, che dovrà affrontare un’aliquota tariffaria del 54% quando le nuove imposte saranno combinate con i dazi esistenti, ha promesso di adottare contromisure.
Anche Canada e Unione Europea stanno preparando contromisure, alimentando le preoccupazioni di una guerra commerciale che potrebbe aumentare l’inflazione e danneggiare l’economia globale.
Sul fronte commerciale, il Dipartimento del Commercio ha pubblicato un rapporto che mostra che il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto nel mese di febbraio, dopo aver raggiunto un massimo storico a gennaio.
Ancora una volta, le azioni sono riuscite a recuperare da un iniziale calo per chiudere per lo più in rialzo nelle contrattazioni di mercoledì, aggiungendosi ai guadagni della sessione precedente. Gli indici principali hanno recuperato dai minimi della giornata, chiudendo in territorio positivo.
Gli indici principali hanno perso terreno nel primo pomeriggio, ma sono risaliti in chiusura. Il Nasdaq è avanzato di 151,16 punti (+0,9%) a 7.601,05, l’S&P 500 è salito di 37,90 punti (+0,7%) a 5.670,97 e il Dow è aumentato di 235,36 punti (+0,6%) a 42.225,32.
La debolezza iniziale di Wall Street è stata alimentata dalle preoccupazioni per l’impatto delle tariffe reciproche di Trump sui partner commerciali degli Stati Uniti.
Tuttavia, come già visto nelle due sessioni precedenti, gli investitori sembrano aver interpretato il calo iniziale come un’opportunità per acquistare azioni a prezzi ridotti, portando così al successivo rimbalzo.
Sul fronte economico statunitense, la società di elaborazione paghe ADP ha pubblicato un rapporto che mostra che l’occupazione nel settore privato degli Stati Uniti è aumentata più del previsto nel mese di marzo.
Secondo ADP, l’occupazione nel settore privato è aumentata di 155.000 posti di lavoro a marzo, dopo un rialzo di 84.000 posti a febbraio (dato rivisto al rialzo).
Gli economisti si aspettavano un aumento di 105.000 posti di lavoro, rispetto ai 77.000 inizialmente riportati per il mese precedente.
Il Dipartimento del Commercio ha inoltre pubblicato un rapporto separato che mostra un aumento degli ordini di fabbrica leggermente superiore alle attese nel mese di febbraio.
Le azioni delle compagnie aeree sono aumentate sensibilmente durante la sessione, con l’indice NYSE Arca Airline che ha guadagnato il 2,3% dopo aver chiuso martedì al livello più basso degli ultimi sei mesi.
Si è registrata anche una forte crescita tra le azioni del settore delle reti, come dimostrato dal rialzo dell’1,8% dell’indice NYSE Arca Networking.
I titoli bancari, del settore retail e immobiliare hanno mostrato anch’essi una notevole forza durante la giornata, registrando aumenti insieme alla maggior parte degli altri principali settori.
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