Le borse europee hanno registrato un netto calo lunedì, con gli investitori preoccupati per l’imminente imposizione dei dazi commerciali statunitensi prevista per questa settimana, che potrebbe rallentare l’attività economica globale.
Alle 02:02 ET, 07:02 GMT, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,8%, il CAC 40 in Francia ha perso lo 0,8% e il FTSE 100 nel Regno Unito è calato dello 0,7%.
Cresce la tensione sui dazi
Le borse europee seguono il trend negativo dei mercati asiatici, con il Nikkei in Giappone in calo di quasi il 4%, segnando la maggiore perdita giornaliera in sei mesi. Gli investitori attendono una serie di dazi da parte dell’amministrazione Trump, che entreranno in vigore mercoledì, inclusa un’imposta del 25% su tutte le importazioni di automobili.
Il 2 aprile è anche la data in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe annunciare il suo piano per l’imposizione di dazi reciproci, che ha minacciato di applicare ai paesi con un persistente squilibrio commerciale con gli USA.
Le preoccupazioni sui dazi di Trump sono aumentate notevolmente dopo che un rapporto del Wall Street Journal ha rivelato che il presidente sta valutando tariffe ancora più ampie e pesanti contro i principali partner commerciali statunitensi, con la possibilità di un aumento generalizzato del 20%.
Questo è superiore alla stima del 15% fatta da Goldman Sachs, che ora prevede che i dazi reciproci medi tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali si aggireranno su questa cifra. La banca d’investimento ha anche aumentato le probabilità di una recessione negli Stati Uniti al 35%, rispetto al precedente 20%, in una nota di aggiornamento.
Crescita delle vendite al dettaglio in Germania
Lunedì ci sono state anche alcune notizie economiche positive: i dati pubblicati nella sessione precedente, venerdì, hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dello 0,8% su base mensile a febbraio, superando nettamente le previsioni che indicavano una crescita nulla.
Nel corso della giornata verranno pubblicati anche i dati sull’inflazione dei vari stati tedeschi, che dovrebbero confermare che l’inflazione rimane relativamente contenuta nella più grande economia dell’eurozona.
Inoltre, il mercato ha dovuto digerire dati migliori del previsto dall’indice PMI cinese di marzo, che hanno mostrato una crescita sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi. Questo suggerisce che le recenti misure di stimolo di Pechino stanno dando i loro frutti, dopo un ciclo aggressivo di interventi iniziato a fine 2024.
Dimissioni del CEO di Primark
Nel settore aziendale, Associated British Foods (LSE:ABF) è finita sotto i riflettori dopo che il gruppo ha annunciato le dimissioni immediate del CEO di Primark, Paul Marchant.
L’azienda ha dichiarato che Marchant ha collaborato con un’indagine interna avviata a seguito di un’accusa riguardante il suo comportamento e ha riconosciuto il suo “errore di giudizio”.
Altrove, Aston Martin (LSE:AML) ha annunciato che il consorzio Yew Tree di Lawrence Stroll investirà altri 52,5 milioni di sterline nella casa automobilistica di lusso, aumentando la sua partecipazione al 33%.
Il nuovo finanziamento arriva un mese dopo che l’azienda ha dichiarato che taglierà il 5% della sua forza lavoro a causa dell’aumento delle perdite e del debito, e solo quattro mesi dopo l’ultimo aumento di capitale.
Il petrolio avviato verso una perdita trimestrale
I prezzi del petrolio sono scesi lunedì, avviandosi verso una perdita trimestrale, a causa delle preoccupazioni per il rallentamento dell’attività economica sotto il nuovo regime commerciale globale.
Alle 02:02 ET, i futures sul Brent sono scesi dello 0,1% a 72,73 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate è calato dello 0,1% a 69,31 dollari al barile.
Entrambi i benchmark sono sulla strada per registrare la loro prima perdita trimestrale negli ultimi due trimestri, nonostante tre settimane consecutive di guadagni.
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