Dow Jones, S&P, Nasdaq, le azioni statunitensi potrebbero vedere un rally iniziale sui rapporti che Trump intende ridurre i dazi

I principali futures sugli indici statunitensi, tra cui il Dow Jones, l’S&P e il Nasdaq, indicano un’apertura nettamente in rialzo lunedì, con le azioni che potrebbero registrare ulteriori guadagni dopo aver recuperato da una svendita iniziale e chiuso la sessione di venerdì in lieve aumento.

L’interesse iniziale all’acquisto sarà probabilmente generato dalle notizie secondo cui il presidente Donald Trump ha intenzione di trattenere alcuni dei dazi reciproci che dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile.

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, Trump starebbe restringendo l’approccio ai dazi, probabilmente escludendo una serie di tariffe specifiche per settore. Anche Bloomberg ha riferito che la nuova ondata di dazi di Trump sarà più mirata rispetto all’attacco generalizzato che ha minacciato in alcune occasioni, citando fonti vicine al presidente.

Tuttavia, l’attività complessiva di trading potrebbe essere relativamente contenuta, poiché la mancanza di dati economici statunitensi rilevanti potrebbe mantenere alcuni investitori ai margini.

Nel corso della settimana, l’attenzione sarà probabilmente rivolta agli indicatori preferiti dalla Federal Reserve sull’inflazione dei prezzi al consumo, mentre i dati sulla fiducia dei consumatori, sulle vendite di nuove case e sugli ordini di beni durevoli potrebbero suscitare interesse.

Dopo un netto calo nelle prime ore di contrattazione, le azioni hanno mostrato una significativa ripresa nella giornata di venerdì. I principali indici hanno recuperato dai minimi della sessione, chiudendo in territorio positivo.

Il Nasdaq, caratterizzato da un’alta presenza di titoli tecnologici, ha registrato un notevole rialzo nella fase finale della seduta, chiudendo con un guadagno di 92,43 punti (+0,5%) a 17.784,05, dopo essere sceso fino all’1,2% nelle prime contrattazioni.

Il Dow e l’S&P 500 hanno segnato guadagni più modesti. Il Dow è salito di 32,03 punti (+0,1%) a 41.985,35, mentre l’S&P 500 ha guadagnato 4,67 punti (+0,1%) a 5.667,56.

Grazie a questa inversione di tendenza, i principali indici hanno chiuso la settimana in rialzo. Il Dow ha registrato un incremento dell’1,2%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno interrotto una serie negativa di quattro settimane, salendo rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%.

La debolezza iniziale di Wall Street è stata determinata dalle persistenti preoccupazioni per le prospettive economiche, dalle crescenti tensioni geopolitiche e dall’incertezza riguardo all’impatto dei dazi di Trump.

Le pressioni al ribasso sono state in parte compensate dalle dichiarazioni di Trump, che ha suggerito che “ci sarà flessibilità” nell’applicazione dei dazi reciproci previsti per il 2 aprile.

Tuttavia, nello stesso intervento dallo Studio Ovale, Trump ha anche affermato che concedere eccezioni a un singolo paese implicherebbe doverlo fare per tutti, alimentando ulteriormente l’incertezza sulle sue intenzioni.

Nonostante il rimbalzo generale del mercato, le azioni di FedEx (NYSE:FDX) sono rimaste nettamente in ribasso, con il colosso delle spedizioni che ha perso il 6,5% nella giornata.

Il crollo di FedEx è arrivato dopo la pubblicazione di risultati del terzo trimestre fiscale leggermente inferiori alle attese e una riduzione delle previsioni sugli utili per l’intero anno, a causa della “persistente debolezza e incertezza nell’economia industriale statunitense”.

Anche Nike (NYSE:NKE), componente del Dow, ha subito un forte calo del 5,5%, nonostante i risultati del terzo trimestre fiscale abbiano superato le aspettative, poiché l’azienda ha previsto una riduzione delle vendite per il trimestre in corso.

Il produttore di chip Micron Technology (NASDAQ:MU) ha subito un crollo dell’8,0%, nonostante abbia riportato risultati migliori del previsto per il secondo trimestre fiscale e fornito previsioni ottimistiche.

Nonostante il rimbalzo generale del mercato, i titoli legati all’acciaio hanno continuato a mostrare debolezza, con l’indice NYSE Arca Steel in calo del 2,2%.

Anche il settore immobiliare ha registrato un notevole calo, come evidenziato dal -2,0% dell’indice Philadelphia Housing Sector.

Il costruttore di case Lennar (NYSE:LEN) ha ridotto le perdite rispetto ai minimi della giornata ma ha comunque chiuso in ribasso del 4,0%, nonostante i risultati del primo trimestre fiscale siano stati migliori del previsto. L’azienda ha però previsto nuovi ordini per il secondo trimestre al di sotto delle attese.

Anche i settori dell’oro, dell’immobiliare commerciale e dei semiconduttori hanno mostrato debolezza, mentre il comparto software e hardware per computer ha registrato un buon andamento.

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