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  • Le borse europee salgono leggermente; focus su utili trimestrali e incertezze commerciali

    Le borse europee salgono leggermente; focus su utili trimestrali e incertezze commerciali

    Gli indici azionari europei hanno registrato un lieve rialzo martedì, mentre gli investitori assimilavano una valanga di risultati trimestrali in un contesto di persistente incertezza commerciale.

    Alle 09:05 (ora italiana), l’indice DAX in Germania è salito dello 0,5%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato lo 0,1% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha registrato un aumento dello 0,1%.

    Utili trimestrali societari

    L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha chiuso in rialzo per cinque sedute consecutive, tornando a un guadagno da inizio anno nonostante le forti vendite registrate a marzo e all’inizio di aprile.

    La nuova stagione degli utili trimestrali è ora entrata nel vivo e questi risultati potrebbero determinare l’umore dei mercati, con le aziende che devono fare i conti con il nuovo contesto imposto dai dazi dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump.

    HSBC (LSE:HSBA) ha annunciato che la propria partecipazione in Bank of Communications scenderà al 16% circa dal 19,03%, con il colosso bancario che registrerà una perdita fino a 1,6 miliardi di dollari a seguito dell’aumento di capitale della banca cinese tramite collocamento privato di azioni.

    Deutsche Bank (TG:DBK) ha registrato un aumento del 39% dell’utile del primo trimestre grazie al forte incremento dei ricavi della divisione di investment banking globale, in particolare nel trading di obbligazioni e valute durante mercati volatili.

    BP (NYSE:BP) ha riportato un utile rettificato da sostituzione di costi, parametro utilizzato dal colosso petrolifero per definire il proprio utile netto, pari a 1,38 miliardi di dollari nel primo trimestre, in calo del 49% a causa di un recente riassetto strategico e del crollo dei prezzi del greggio.

    Il birrificio danese Carlsberg (TG:CBGB) ha riportato vendite del primo trimestre leggermente inferiori alle attese e ha confermato la guidance per l’intero anno.

    Adidas (BIT:1ADS) ha confermato le sue previsioni per il 2025, ma il produttore tedesco di articoli sportivi ha avvertito che i dazi più elevati previsti sulle importazioni negli Stati Uniti porteranno a un aumento dei costi di tutti i suoi prodotti destinati a quel mercato.

    Lufthansa (BIT:1LHA) ha confermato le previsioni sul risultato operativo per il 2025, ma la compagnia aerea tedesca ha dichiarato di monitorare da vicino il possibile impatto delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti.

    Dazi auto alleggeriti – WSJ

    L’introduzione dei dazi ha scosso i mercati globali questo mese, minacciando la crescita, la produttività e il dinamismo degli Stati Uniti, ma il sentiment è recentemente migliorato dopo che il presidente Trump ha attenuato alcune di queste misure.

    Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Trump dovrebbe alleggerire l’impatto dei dazi sul settore automobilistico evitando che questi si sommino ad altri già in vigore, riducendo anche parte delle tariffe su componenti esteri.

    La mossa significa che i produttori automobilistici statunitensi colpiti dai dazi sull’auto non saranno soggetti anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio, e la misura sarà retroattiva.

    Migliora la fiducia dei consumatori tedeschi

    La fiducia dei consumatori tedeschi è ulteriormente migliorata in vista di maggio, secondo i dati pubblicati martedì mattina, con l’ultimo indice GfK che si è attestato a -20,6 punti, in rialzo rispetto ai -24,3 punti (rivisti) del mese precedente.

    Nel corso della giornata sono attesi anche i dati sulla fiducia nell’eurozona, mentre negli Stati Uniti gli investitori seguiranno da vicino i dati sulle offerte di lavoro per il mese di marzo.

  • Pirelli, il consiglio di amministrazione ribadisce: i cinesi di Sinochem non controllano più la società

    Pirelli, il consiglio di amministrazione ribadisce: i cinesi di Sinochem non controllano più la società

    Pirelli (BIT:PIRC) non è più controllata dai cinesi. Questo è il significato della dichiarazione diffusa ieri sera dal gruppo produttore di pneumatici, una mossa che potrebbe facilitare l’espansione del gruppo negli Stati Uniti.

    Il governo italiano era intervenuto nel 2023 per limitare l’influenza della Sinochem, controllata da Pechino, su Pirelli e per tutelare l’autonomia della sua gestione, applicando la cosiddetta normativa del “golden power” per le società considerate di rilevanza strategica.

    La decisione dell’esecutivo ha portato il consiglio di amministrazione di Pirelli a ribadire ieri che il partner cinese non ha più il controllo del gruppo.

    Entrando nel dettaglio, il consiglio di amministrazione ha respinto la dichiarazione di Marco Polo International Italy (Mpi), la holding d’investimento che raggruppa gli azionisti cinesi guidati da Sinochem, confermando la “correttezza” delle analisi condotte dal management e quindi verificando la perdita del controllo da parte dell’azionista cinese.

    Il consiglio ha definito questa decisione “un primo passo, ma non risolutivo, nel percorso di necessario adeguamento della governance societaria ai vincoli normativi degli Stati Uniti”, con riferimento alle misure imposte dall’amministrazione Trump sulla tecnologia cinese nel settore automotive importata nel Paese, misure che potrebbero danneggiare anche Pirelli, considerando che gli USA rappresentano “un mercato chiave nel segmento High Value e nello sviluppo e diffusione della tecnologia Cyber Tyre”.

    La questione, ricorda la nota, era stata sollevata dai cinesi a seguito dell’emanazione del Decreto Golden Power, esprimendo “profondo disappunto e ferma opposizione” alle informazioni approvate a maggioranza dal consiglio di amministrazione, secondo cui il controllo della società era decaduto.

    Nel comunicato, Pirelli ricorda che, anche a seguito di una disposizione Consob, il consiglio “è stato chiamato a effettuare una valutazione sulla permanenza del controllo ai sensi dell’IFRS 10 a seguito dell’adozione del DPCM del 16 giugno 2023 e a darne evidenza nei report finanziari”. La valutazione e le relative conclusioni sono riportate nel dettaglio nella relazione degli amministratori al bilancio, che sarà resa disponibile entro il 30 aprile.

    “Si ricorda inoltre che il consiglio si è espresso sulla proposta avanzata dal management, che nel 2024 ha ottenuto i migliori risultati nel settore Tyre. Il DPCM Golden Power ha definito una rete di misure che, nel loro complesso, tutelano l’autonomia di Pirelli e del suo management. Un management non nominato dall’azionista Sinochem e la cui autonomia e continuità sono a tutela della cultura industriale di Pirelli”, ha concluso la società.

    Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato i risultati 2024 della capogruppo Pirelli, con una decisione presa a maggioranza: 9 consiglieri su 15 hanno votato a favore. Hanno votato contro il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua, mentre Tang Grace si è astenuta.

    I consiglieri che hanno votato contro o si sono astenuti hanno motivato il loro dissenso “unicamente in relazione alla dichiarazione secondo cui il controllo di Sinochem su Pirelli è cessato ai sensi dell’IFRS 10”, spiega la nota.

    I consiglieri cinesi condividono “le motivazioni rilevanti, anche alla luce del fatto che l’accordo parasociale tra Camfin e Cnrc/Mpi Italy è ancora in vigore e che quindi, a loro avviso, Cnrc/Mpi Italy mantiene il controllo su Pirelli ai sensi dell’art. 93 del TUF”.

    A seguito dell’episodio, gli analisti di EQUITA confermano la raccomandazione buy e il target price a 6,5 euro su Pirelli, rispetto ai 5,37 euro di questa mattina (+0,10%).

    “Il consiglio di amministrazione di Pirelli ha stabilito che Sinochem non è più l’azionista di controllo, anche se i suoi rappresentanti nel board sono stati gli unici a votare contro questa decisione in virtù del patto parasociale con Camfin ancora in vigore”, evidenzia la SIM, aggiungendo che comunque ciò “non sarebbe sufficiente a superare i vincoli normativi negli USA, un mercato chiave nel segmento High Value e per lo sviluppo dei Cyber Tyres, ma almeno ha sbloccato una situazione di stallo”.

    “Rimaniamo dell’opinione che, alla luce di questa situazione, Sinochem ridurrà la propria partecipazione, anche se è difficile prevederne tempi e modalità”, ha aggiunto EQUITA.

    I risultati preliminari e non certificati di Pirelli per il 2024 erano già stati comunicati il 26 febbraio, con un utile netto di 302 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto all’anno precedente.

    Il consiglio proporrà un dividendo (pari a 0,25 euro) in linea con la politica dell’Aggiornamento del Piano Industriale 2024-2025, che per l’esercizio 2024 prevede una distribuzione pari a circa il 50% dell’utile netto consolidato. Il dividendo sarà pagato a partire dal 25 giugno 2025 (data stacco cedola il 23 giugno 2025 e record date il 24 giugno 2025).

    Pirelli conferma inoltre – alla luce delle forti incertezze sui dazi USA – gli obiettivi comunicati al mercato lo scorso 26 febbraio. La società ha già definito un piano per mitigare l’impatto dei dazi statunitensi, qualora le misure attualmente annunciate entrino in vigore, con l’obiettivo di garantire gli obiettivi di EBIT adjusted e generazione di cassa nella parte bassa della guidance, raggiungendo quindi il target di riduzione dell’indebitamento.

    Per quanto riguarda il primo trimestre 2025, EQUITA prevede che i risultati del gruppo “saranno in linea con la guidance 2025, che riteniamo sarà confermata escludendo gli effetti dei dazi”.

  • DAX, CAC, FTSE100, le borse europee salgono grazie all’allentamento delle tensioni sui dazi

    DAX, CAC, FTSE100, le borse europee salgono grazie all’allentamento delle tensioni sui dazi

    Le borse europee – DAX, CAC e FTSE100 – sono salite lunedì grazie all’allentamento delle tensioni sui dazi e all’attesa degli investitori per una settimana intensa di pubblicazioni di utili, con quattro delle società dei “Magnifici Sette” – Amazon, Apple, Meta Platforms e Microsoft – pronte a pubblicare i loro risultati trimestrali.

    Anche colossi come Visa, Coca-Cola, Eli Lilly e Berkshire Hathaway sono attesi alla pubblicazione dei rispettivi dati finanziari.

    A livello europeo, Adidas, AstraZeneca, Novartis, Stellantis, Volkswagen, Airbus, Shell, Standard Chartered, Deutsche Bank, Barclays e Santander sono tra le principali società che comunicheranno i risultati finanziari questa settimana.

    L’indice francese CAC 40 è in rialzo dello 0,9%, il DAX tedesco guadagna lo 0,5% e il FTSE 100 britannico sale dello 0,2%.

    Deliveroo ha registrato un forte rialzo. La società britannica di consegna pasti ha sospeso il suo programma di riacquisto di azioni da 100 milioni di sterline (133,13 milioni di dollari) dopo aver ricevuto una proposta da DoorDash per l’acquisizione di tutte le sue azioni.

    Il produttore di aeromobili Airbus è anch’esso salito dopo aver finalizzato un accordo per acquisire alcuni asset di Spirit AeroSystems.

    Al contrario, Plus500 è scesa. La piattaforma di trading online ha riportato un calo del 5% su base annua dei ricavi nel primo trimestre.

    Anche la tedesca Merck KGaA ha registrato un lieve ribasso dopo aver concluso un accordo per acquistare la società biotecnologica americana SpringWorks Therapeutics per un valore azionario di 3,9 miliardi di dollari.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, le azioni USA potrebbero mancare di direzione in attesa di utili chiave e dati economici

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, le azioni USA potrebbero mancare di direzione in attesa di utili chiave e dati economici

    I principali future sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — indicano attualmente un’apertura sostanzialmente piatta per lunedì, con i titoli che probabilmente mostreranno una mancanza di direzione dopo il forte movimento rialzista della scorsa settimana.

    Gli operatori potrebbero essere riluttanti a compiere mosse significative in vista della pubblicazione dei principali risultati aziendali e dei dati economici nei prossimi giorni.

    Quattro delle società del gruppo “Magnifici Sette” — Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) — sono tra le aziende che pubblicheranno i loro risultati trimestrali questa settimana.

    Anche grandi nomi come Coca-Cola (NYSE:KO), Visa (NYSE:V), Eli Lilly (NYSE:LLY), Chevron (NYSE:CVX) ed Exxon Mobil (NYSE:XOM) sono attesi al rilascio dei rispettivi risultati trimestrali.

    Il rapporto mensile sull’occupazione del Dipartimento del Lavoro sarà probabilmente al centro dell’attenzione più avanti nella settimana, insieme ai dati sull’inflazione dei prezzi al consumo preferiti dalla Federal Reserve.

    Gli operatori terranno anche d’occhio gli sviluppi sul fronte commerciale, con il Segretario al Tesoro Scott Bessent che ha dichiarato domenica a “This Week” di ABC News di ritenere possibile raggiungere un accordo di principio su “17 o 18 importanti accordi commerciali” che l’amministrazione sta attualmente negoziando.

    “Un accordo commerciale può richiedere mesi,” ha detto Bessent, “ma un accordo di principio, insieme al buon comportamento e al rispetto dei parametri dell’accordo da parte dei nostri partner commerciali, può evitare che le tariffe tornino al livello massimo.”

    Nel frattempo, in un’intervista separata a “Squawk Box” di CNBC questa mattina, Bessent ha affermato che spetta alla Cina ridurre l’escalation, “perché vendono a noi cinque volte di più di quanto noi vendiamo a loro.”

    Dopo una prestazione deludente nelle prime ore della sessione, venerdì i mercati azionari hanno registrato una notevole volatilità durante tutta la giornata di contrattazioni. I principali indici hanno mostrato forti oscillazioni prima di chiudere infine in territorio positivo.

    Il Nasdaq e l’S&P 500 hanno chiuso la giornata saldamente in rialzo, registrando la quarta seduta consecutiva positiva. Il Nasdaq è salito di 216,90 punti, pari all’1,3%, attestandosi a 17.382,94, mentre l’S&P 500 è avanzato di 40,44 punti, pari allo 0,7%, a 5.525,21. Il Dow Jones, invece, è salito di 20,10 punti, pari allo 0,1%, chiudendo a 40.113,50.

    Per la settimana, il Nasdaq è balzato del 6,7%, l’S&P 500 è cresciuto del 4,6% e il Dow Jones è aumentato del 2,5%.

    La volatilità di venerdì è stata causata dal continuo monitoraggio degli sviluppi commerciali, con il Presidente Donald Trump che ha smentito le affermazioni cinesi secondo cui i due Paesi non avrebbero tenuto negoziati commerciali.

    “Hanno avuto un incontro questa mattina,” ha detto Trump ai giornalisti giovedì. “Non importa chi sia ‘loro’. Potremmo rivelarlo più avanti, ma hanno avuto incontri questa mattina e stiamo continuando a incontrarci con la Cina.”

    Diversi rapporti, citando aziende statunitensi, hanno anche riferito che la Cina ha esentato alcune importazioni statunitensi dalle sue tariffe del 125%.

    Sul fronte economico, un rapporto dell’Università del Michigan ha mostrato che la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti si è deteriorata leggermente meno di quanto stimato inizialmente nel mese di aprile.

    L’Università del Michigan ha infatti rivisto al rialzo il suo indice di fiducia dei consumatori per aprile a 52,2 da una lettura preliminare di 50,8. Gli economisti si aspettavano che l’indice rimanesse invariato.

    Nonostante la revisione al rialzo, l’indice di fiducia dei consumatori è comunque in netto calo rispetto ai 57,0 di marzo e rappresenta il livello più basso dall’estate 2022, quando toccò 51,5 a luglio.

    Tra i singoli titoli, le azioni di Intel (NASDAQ:INTC) sono crollate del 6,7% dopo che il colosso dei semiconduttori ha riportato risultati del primo trimestre migliori del previsto, ma ha fornito previsioni deludenti per il trimestre corrente.

    Anche le azioni di T-Mobile (NASDAQ:TMUS) sono precipitate dell’11,2% dopo che la compagnia telefonica ha registrato utili e ricavi superiori alle stime, ma un numero di nuove sottoscrizioni “postpaid” inferiore alle aspettative.

    Al contrario, le azioni della capogruppo di Google, Alphabet (NASDAQ:GOOGL), sono salite dell’1,7% dopo che la società ha riportato risultati trimestrali superiori alle attese sia nei ricavi che negli utili.

    I titoli del settore networking sono stati tra i migliori della giornata, con l’indice NYSE Arca Networking in crescita del 2,4%.

    Un’importante forza è emersa anche tra i titoli software, come dimostrato dal guadagno dell’1,4% registrato dall’indice Dow Jones U.S. Software.

    Anche i titoli farmaceutici e dei semiconduttori hanno mostrato una notevole forza, mentre i titoli auriferi e quelli delle compagnie aeree hanno subito cali rilevanti.

  • Borsa di Milano, inizio positivo della settimana, nuove operazioni M&A spingono i finanziari, Banca Generali acquisita

    Borsa di Milano, inizio positivo della settimana, nuove operazioni M&A spingono i finanziari, Banca Generali acquisita

    La settimana è iniziata con indici positivi a Piazza Affari, in linea con le borse europee e dopo la chiusura di Tokyo questa mattina.

    La Borsa di Milano è la migliore in Europa, trainata dal nuovo fervore di operazioni M&A, dopo l’annuncio, prima dell’apertura dei mercati, del lancio di un’offerta pubblica di acquisto da parte di Mediobanca (BIT:MB) su tutte le azioni di Banca Generali (BIT:NSCIT2678745), con un corrispettivo in azioni Generali.

    Intorno alle 10:10, l’indice Ftse Mib guadagnava lo 0,60%.

    Focus su Banca Generali, che ha guadagnato l’8%, sebbene il titolo della società di gestione patrimoniale non si sia ancora allineato con il prezzo implicito dell’offerta di 54,17 euro per azione. Mediobanca è stabile, dopo aver annullato il balzo iniziale della sessione, in quella che i trader vedono come una mossa chiaramente difensiva rispetto all’offerta di acquisizione annunciata da Mps (BIT:BMPS), che invece sale di oltre il 3%. Generali è in calo dell’1,85%.

    Tra gli altri titoli bancari, Unicredit (BIT:UCG) è avanzata dell’1,4% e Banco Bpm (BIT:BAMI) dell’1,7%, nel giorno del lancio dell’offerta pubblica di acquisto su tutte le azioni di Banco Bpm, che terminerà il 23 giugno.

    Bene Saipem (BIT:SPM), che guadagna l’1,3% dopo che il gruppo petrolifero ha ricevuto da Eni (BIT:ENI) un contratto nel Regno Unito per il progetto Liverpool Bay Ccs, con un valore stimato di circa 520 milioni di euro in tre anni. “La notizia ha implicazioni positive per il titolo”, sottolinea Equita.

    Interpump (BIT:IP) è scesa del 2,85% dopo che Exane Bnp Paribas (EU:BNP) ha alzato il rating a ‘outperform’ da ‘neutral’, ma ha ridotto il target price a 37 euro da 43.

  • Airbus firma un accordo da 439 milioni di dollari per acquisire gli asset di Spirit AeroSystems in Europa e negli Stati Uniti

    Airbus firma un accordo da 439 milioni di dollari per acquisire gli asset di Spirit AeroSystems in Europa e negli Stati Uniti

    Airbus Group SE (BIT:1AIR) e Spirit AeroSystems (NYSE:SPR) hanno annunciato lunedì di aver firmato un accordo definitivo in base al quale Airbus acquisirà una serie di asset commerciali di Spirit in Europa e negli Stati Uniti.

    Airbus prenderà il controllo di selezionati asset di Spirit negli Stati Uniti, Francia, Marocco e Irlanda del Nord, legati alla produzione di aerei di quest’ultimo. Airbus acquisirà anche la produzione di componenti per le ali dei modelli A320 e A350 in Scozia.

    In cambio, Airbus riceverà da Spirit una compensazione di 439 milioni di dollari, hanno dichiarato le aziende.

    Airbus ha inoltre firmato un memorandum di intesa con Spirit, in base al quale fornirà a Spirit linee di credito senza interessi per un valore di 200 milioni di dollari, che saranno utilizzate dalla compagnia per sostenere Airbus.

    L’accordo di lunedì arriva dopo un anno di trattative tra Airbus, Spirit e Boeing (NYSE:BA) per suddividere gli asset industriali di Spirit, che è una parte cruciale della catena di approvvigionamento per entrambi i produttori di aerei.

    “Con questa operazione, Airbus mira a garantire la stabilità dell’approvvigionamento per i suoi programmi di aerei commerciali attraverso un percorso più sostenibile dal punto di vista operativo e finanziario, per i principali pacchetti di lavoro di Airbus,” ha dichiarato Airbus in una nota.

    L’anno scorso, Boeing aveva annunciato l’intenzione di acquisire Spirit per 4,7 miliardi di dollari in azioni. Spirit era la divisione aerostrutture di Boeing ed è stata separata nel 2005.

    Tuttavia, l’azienda ha dovuto affrontare crescenti sfide negli ultimi anni, molte delle quali legate a problemi di controllo qualità per Boeing.

    Boeing è di gran lunga il più grande cliente di Spirit, rappresentando oltre l’80% del suo libro ordini.

  • Le azioni di Banca Generali salgono dopo l’offerta di acquisizione da 7,2 miliardi di dollari di Mediobanca

    Le azioni di Banca Generali salgono dopo l’offerta di acquisizione da 7,2 miliardi di dollari di Mediobanca

    Mediobanca (BIT:MB) ha annunciato lunedì che presenterà un’offerta completamente in azioni di 6,3 miliardi di euro (7,16 miliardi di dollari) per acquisire Banca Generali (BIT:BGN), un’operazione che potrebbe creare un gigante europeo della gestione patrimoniale.

    Banca Generali è una banca privata controllata dal principale assicuratore del paese, Assicurazioni Generali (BIT:NSCIT2678745).

    Le azioni di Banca Generali sono aumentate di circa l’8% durante le prime contrattazioni, mentre Mediobanca ha guadagnato l’1,6% alle 07:31 GMT.

    Secondo l’accordo, Mediobanca scambierà le azioni che detiene nell’assicuratore Assicurazioni Generali con azioni di Banca Generali, offrendo 1,70 azioni Generali per ogni azione Banca Generali. L’offerta implica un premio dell’11,4% rispetto al prezzo di chiusura di Banca Generali del 25 aprile.

    La nuova entità combinata gestirà 210 miliardi di euro in asset dei clienti e quasi 3.700 consulenti finanziari, posizionandosi come il secondo maggiore gestore patrimoniale in Italia, ha dichiarato l’azienda in una nota.

    Si prevede che l’acquisizione raddoppi i ricavi della gestione patrimoniale di Mediobanca a 2 miliardi di euro e quadruplichi i profitti della divisione a 800 milioni di euro, rendendola il principale business del gruppo, ha affermato la società.

    La transazione è soggetta all’approvazione degli azionisti e delle autorità regolatorie, con il completamento previsto per ottobre 2025.

  • I mercati europei salgono leggermente mentre gli investitori valutano i guadagni e le tensioni commerciali

    I mercati europei salgono leggermente mentre gli investitori valutano i guadagni e le tensioni commerciali

    Le azioni in Europa sono salite lievemente lunedì, poiché gli investitori valutano la prospettiva di un allentamento delle tensioni sui dazi e una settimana cruciale di guadagni aziendali e dati economici.

    Alle 03:55 ET, l’indice pan-europeo Stoxx 600 era salito dello 0,3%, mentre il CAC 40 in Francia aveva guadagnato lo 0,5%, il DAX in Germania era aumentato dello 0,3%, e il FTSE 100 nel Regno Unito era avanzato dello 0,3%. Anche diversi altri indici nella regione erano in territorio positivo.

    Le speranze che gli Stati Uniti siano disposti a negoziare con la Cina sui dazi e a raffreddare una disputa commerciale sempre più intensa hanno sostenuto le azioni europee la scorsa settimana.

    Rimane l’ottimismo che i negoziati possano portare a un accordo che ponga fine a una disputa tra le due maggiori economie mondiali. Gli Stati Uniti hanno imposto dazi sulle importazioni cinesi di almeno il 145%, portando Pechino a rispondere con dazi propri del 125%.

    Tuttavia, l’incertezza offusca la traiettoria di una possibile distensione nella disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina, in particolare dopo che il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, non è riuscito a confermare questo fine settimana l’affermazione del presidente Donald Trump secondo cui i colloqui tra Washington e Pechino erano iniziati.

    Bessent ha aggiunto di non sapere se Trump avesse parlato con il presidente cinese Xi Jinping, anche se la Casa Bianca aveva indicato di essere disposta a ridurre le tensioni commerciali. Trump aveva detto che i colloqui erano in corso con la Cina e che aveva avuto una conversazione con Xi.

    Parlando al programma “This Week” di ABC, Bessent ha solo notato che Trump e Xi hanno una “relazione molto buona e un grande rispetto reciproco”. Bessent ha anche detto di aver avuto interazioni con funzionari cinesi durante le riunioni del Fondo Monetario Internazionale di la scorsa settimana a Washington. Non ha detto se abbiano parlato di dazi.

    Nei giorni recenti, Bessent, che è visto come un attore principale in qualsiasi possibile negoziato, ha affermato che i colloqui saranno “difficili” e non ha fornito un calendario per un possibile accordo.

    In questo contesto, una serie di importanti aziende statunitensi, tra cui alcuni dei nomi più noti nel settore tecnologico, sono pronte a presentare i loro bilanci questa settimana.

    Il colosso del software Microsoft (NASDAQ:MSFT) e il produttore di iPhone Apple (NASDAQ:AAPL) saranno tra i nomi più grandi della tecnologia a riferire, così come il gigante dell’e-commerce Amazon (NASDAQ:AMZN) e il proprietario di Instagram Meta Platforms (NASDAQ:META). Tutte queste aziende fanno parte della cosiddetta “Magnificent Seven”, un gruppo di colossi tecnologici che ha guidato i mercati azionari verso l’alto negli ultimi anni, ma che ha stentato all’inizio del 2025.

    Anche la stagione dei guadagni trimestrali sta entrando nel vivo in Europa. Adidas (BIT:1ADS), AstraZeneca (NASDAQ:AZN) e Novartis (NYSE:NVS) sono previste per martedì, seguite da Stellantis (NYSE:STLA), Volkswagen (BIT:1VOW3) e Airbus mercoledì, e Shell e Standard Chartered venerdì. Anche un gran numero di banche regionali, come Deutsche Bank, Barclays e Santander (LSE:BNC), sono pronte a riferire.

    Per quanto riguarda le azioni individuali lunedì, i titoli di Airbus sono aumentati dopo che il costruttore di aerei ha finalizzato un accordo per acquisire alcuni asset dal fornitore Spirit AeroSystems (NYSE:SPR).

    Nel frattempo, Mediobanca (BIT:MB) d’Italia ha lanciato un’offerta da 6,3 miliardi di euro per la banca privata Banca Generali (BIT:BGN).

    Gli investitori attendevano anche dati critici sull’inflazione in Europa e altri indicatori economici degli Stati Uniti questa settimana.

    Altrove, i prezzi del petrolio sono rimasti invariati, poiché i trader rimangono in tensione a causa della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina e dei piani dell’OPEC+ di aumentare la produzione.

    I futures del petrolio Brent per giugno sono saliti dello 0,2% a 66,99 dollari al barile, mentre i futures del West Texas Intermediate sono aumentati dello 0,2% a 63,17 dollari al barile alle 04:13 ET.

    I prezzi del petrolio hanno subito forti cali quest’anno, poiché l’agenda dei dazi di Trump ha suscitato preoccupazioni sull’economia globale e sulla domanda di petrolio.

    I mercati attendevano anche una riunione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e dei suoi alleati, nota come OPEC+, che si terrà la prossima settimana. I membri del gruppo produttore sono ampiamente attesi a aumentare la produzione per il secondo mese consecutivo.

  • Saipem vince contratto di cattura e stoccaggio del carbonio per Eni nel Regno Unito

    Saipem vince contratto di cattura e stoccaggio del carbonio per Eni nel Regno Unito

    Saipem (BIT:SPM) ha ottenuto un contratto nel Regno Unito da Eni (BIT:ENI) per il progetto di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) nella Liverpool Bay.

    Il valore stimato del contratto, secondo una nota, è di circa 520 milioni di euro per i tre anni necessari per completare il progetto.

    Il progetto Liverpool Bay CCS servirà il polo industriale HyNet, situato in uno dei distretti industriali più energivori del Regno Unito.

    Saipem trasformerà un tradizionale impianto di compressione e trattamento del gas a Point of Ayr, nel Galles del Nord, in una innovativa stazione di compressione elettrica del CO2 che consentirà lo stoccaggio permanente di CO2 in giacimenti offshore esauriti nella Liverpool Bay.

    Il progetto genererà benefici occupazionali positivi, con oltre 1.000 persone locali impiegate durante il periodo di costruzione, e garantirà la riduzione delle emissioni provenienti dalle industrie nel Nord Ovest dell’Inghilterra e nel Galles del Nord, come riportato nella dichiarazione.

  • DAX, CAC, FTSE100 e azioni europee in rialzo

    DAX, CAC, FTSE100 e azioni europee in rialzo

    Venerdì le azioni europee quotate in DAX, CAC e FTSE100 hanno registrato un rialzo generalizzato, con segnali di allentamento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti e alcuni utili aziendali positivi che contribuiscono a sostenere il sentiment degli investitori.

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha smentito le affermazioni di Pechino sull’assenza di negoziati commerciali, sostenendo che sono in corso.

    La Cina potrebbe prendere in considerazione l’esenzione dai dazi su alcuni prodotti statunitensi, poiché i costi economici della guerra commerciale “occhio per occhio” gravano pesantemente su alcuni settori, ha riportato Bloomberg News, citando fonti vicine alla questione.

    Per quanto riguarda le notizie economiche, le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono cresciute inaspettatamente a marzo, grazie al bel tempo che ha favorito le vendite di abbigliamento e articoli per l’outdoor, secondo quanto riportato dall’Ufficio Nazionale di Statistica.

    Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,4% su base mensile, smentendo le aspettative di un calo dello 0,3%. Tuttavia, questo aumento è stato inferiore allo 0,7% registrato a febbraio.

    Su base annua, la crescita delle vendite al dettaglio è salita al 2,6% dall’1,8% di febbraio. Analogamente, la crescita delle vendite al dettaglio core è migliorata al 3,3% dall’1,8%.

    L’indice tedesco DAX è in rialzo dello 0,7%, l’indice francese CAC 40 dello 0,5% e l’indice britannico FTSE 100 dello 0,2%.

    Il produttore francese di motori a reazione Safran SA ha registrato un’impennata dopo aver registrato un fatturato superiore alle aspettative per il primo trimestre e confermato le sue previsioni per l’intero anno.

    Anche Holcim AG ha registrato un rialzo. Il produttore svizzero di materiali da costruzione ha registrato un utile nel primo trimestre superiore alle aspettative, in preparazione di un importante cambiamento aziendale.

    Anche Nordex SE ha registrato un rialzo. Il produttore tedesco di turbine eoliche è tornato in attivo nel primo trimestre del 2025, grazie alla crescita degli ordini.

    D’altro canto, la società svedese produttrice di cuscinetti e guarnizioni SKF ha registrato un leggero calo dopo aver espresso una previsione cauta per il secondo trimestre.