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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street in attesa dei dati sul lavoro, futures piatti

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street in attesa dei dati sul lavoro, futures piatti

    I futures sugli indici azionari statunitensi sono rimasti poco mossi giovedì mattina, indicando un’apertura cauta mentre gli investitori attendono il rapporto sull’occupazione del Dipartimento del Lavoro previsto per venerdì.

    Il report di agosto dovrebbe mostrare un aumento dei posti di lavoro di 75.000 unità, leggermente superiore ai 73.000 di luglio. L’esito potrebbe risultare determinante per la prossima decisione della Federal Reserve, con i mercati che già stimano una probabilità del 97,6% di un taglio dei tassi di un quarto di punto questo mese, secondo il FedWatch Tool del CME Group.

    I nuovi dati pubblicati giovedì hanno aggiunto incertezza. ADP ha segnalato una creazione di 54.000 posti nel settore privato, al di sotto delle stime degli economisti (65.000) e del dato rivisto di luglio (106.000). Parallelamente, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato un aumento superiore alle attese delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata il 30 agosto.

    Mercoledì, Wall Street ha recuperato terreno nella seconda parte della seduta: Nasdaq e S&P 500 hanno chiuso in rialzo, mentre il Dow Jones ha registrato un lieve calo. Il Nasdaq è salito di 218,10 punti (+1,0%) a 21.497,73, l’S&P 500 è avanzato di 32,72 punti (+0,5%) a 6.448,26, mentre il Dow ha perso 24,58 punti (-0,1%) a 45.271,23.

    Il comparto tecnologico ha guidato i guadagni, trainato da Alphabet (NASDAQ:GOOG), balzata del 9,1%. Il titolo è salito dopo che un giudice federale ha stabilito che la società non sarà costretta a separare il browser Chrome né il sistema operativo Android in un’importante causa antitrust. Il giudice Amit Mehta ha dichiarato che le autorità di regolamentazione hanno “ecceduto” chiedendo la cessione forzata di questi asset. Anche Apple (NASDAQ:AAPL) ha guadagnato il 3,8% grazie alla decisione, che permette a Google Search di restare preinstallato sugli iPhone.

    Un ulteriore sostegno ai mercati è arrivato dai dati governativi secondo cui a luglio le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese al livello più basso degli ultimi dieci mesi, segnale di un raffreddamento della domanda di lavoro che rafforza le aspettative di un allentamento da parte della Fed.

    L’andamento settoriale è stato misto: i titoli auriferi hanno guadagnato con l’indice NYSE Arca Gold Bugs in rialzo dell’1,8%, spinti da un nuovo record dell’oro. Al contrario, i titoli energetici hanno sofferto il calo del greggio: il Philadelphia Oil Service Index è sceso del 2,7% e il NYSE Arca Oil Index del 2,6%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Le vendite al dettaglio dell’Eurozona calano dello 0,5% a luglio, aumentando le preoccupazioni economiche

    Le vendite al dettaglio dell’Eurozona calano dello 0,5% a luglio, aumentando le preoccupazioni economiche

    Le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono ulteriormente diminuite a luglio, secondo i dati pubblicati giovedì da Eurostat, suscitando timori sul fatto che la spesa dei consumatori possa continuare a sostenere l’economia di fronte ai possibili effetti dei dazi statunitensi.

    Le vendite nei 20 Paesi dell’area euro sono scese dello 0,5% su base mensile, un calo più marcato rispetto allo 0,2% previsto dagli economisti. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,2%, sotto le aspettative di una crescita del 2,4%.

    I dati più deboli del previsto arrivano in un contesto di pressioni esterne sull’economia dell’Eurozona, inclusa l’incertezza legata ai dazi statunitensi, che molti speravano potessero essere compensati da una forte spesa interna.

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  • Monte dei Paschi raggiunge la soglia minima di adesione nell’offerta su Mediobanca

    Monte dei Paschi raggiunge la soglia minima di adesione nell’offerta su Mediobanca

    Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) ha confermato che il volume di azioni presentate dagli investitori di Mediobanca (BIT:MB) ha raggiunto il livello minimo richiesto, superando un ostacolo importante nella sua prevista acquisizione da 16,15 miliardi di euro (18,83 miliardi di dollari) della banca italiana più grande.

    Questo traguardo avvicina Monte dei Paschi al completamento dell’operazione, inizialmente proposta a gennaio e che aveva sorpreso il mercato. Il consiglio di amministrazione di Mediobanca aveva precedentemente respinto l’offerta.

    Se avrà successo, la fusione creerà il terzo gruppo bancario più grande d’Italia, unendo l’expertise di Mediobanca in investment banking e gestione patrimoniale con le consolidate operazioni di retail banking di Monte dei Paschi.

    Dopo l’annuncio, le azioni di Monte dei Paschi sono scese del 2,7%, mentre quelle di Mediobanca hanno registrato un calo del 2,3%.

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  • Il dollaro si stabilizza in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti e dei possibili tagli dei tassi della Fed

    Il dollaro si stabilizza in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti e dei possibili tagli dei tassi della Fed

    Il dollaro statunitense si è mantenuto stabile giovedì, dopo alcune sessioni volatili, mentre gli operatori hanno adottato un approccio cauto in attesa dei dati chiave sull’occupazione negli Stati Uniti e monitorando i mercati obbligazionari globali fragili, messi sotto pressione dai livelli elevati di debito.

    Alle 04:50 ET (08:50 GMT), l’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di valute principali, è salito dello 0,1% a 98,19.

    Durante la settimana, il dollaro ha oscillato intorno al livello di 98 punti, in mezzo alle speculazioni sul possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione del 16-17 settembre. I futures sui Fed Funds indicano una probabilità superiore al 97% di un taglio di 25 punti base, secondo il CME FedWatch Tool.

    I dati più deboli sulle offerte di lavoro hanno rafforzato l’idea che il mercato del lavoro statunitense possa raffreddarsi, inducendo la Fed a ridurre i tassi per sostenere l’occupazione. Diversi funzionari della Fed hanno fatto eco a questa possibilità, richiamando i commenti del presidente Jerome Powell al simposio di Jackson Hole dello scorso mese su un possibile taglio di settembre.

    Gli investitori guardano con attenzione al rapporto sulle buste paga non agricole (nonfarm payrolls) previsto per venerdì, per avere ulteriori indicazioni sulla direzione della politica monetaria della Fed. L’andamento del mercato del lavoro, insieme ai dati sull’inflazione, rimane un fattore chiave nelle decisioni sui tassi, sebbene il mercato stia sempre più anticipando che un mercato del lavoro più debole possa avere più peso delle pressioni inflazionistiche persistenti.

    Giovedì, i partecipanti al mercato analizzeranno anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e il rapporto sull’attività del settore servizi dell’ISM per ulteriori segnali sull’andamento economico.

    I mercati obbligazionari, recentemente sotto pressione, sono stati parzialmente stabilizzati dalle dichiarazioni dei funzionari della Fed, tra cui il governatore Christopher Waller, che hanno rafforzato le aspettative di un imminente taglio dei tassi.

    Nel frattempo, un’asta di titoli di Stato giapponesi a lungo termine ha registrato una domanda contenuta, sufficiente a evitare un nuovo aumento dell’ansia sui mercati, nonostante il rendimento del titolo a 30 anni abbia recentemente raggiunto un massimo storico. I rendimenti obbligazionari tendono a muoversi inversamente ai prezzi.

    In giornata, anche Francia e Regno Unito terranno aste di titoli di Stato, due paesi al centro della recente volatilità del mercato obbligazionario europeo.

    Sul fronte valutario, l’euro è rimasto stabile, la sterlina è salita dello 0,1% a 1,3454$ e lo yen giapponese ha registrato un leggero indebolimento.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee mostrano performance contrastanti mentre i mercati obbligazionari si stabilizzano, attenzione ai dati sull’occupazione USA

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee mostrano performance contrastanti mentre i mercati obbligazionari si stabilizzano, attenzione ai dati sull’occupazione USA

    Le azioni europee hanno registrato una performance mista giovedì, con gli investitori cauti nonostante un certo stabilizzarsi della recente volatilità nei mercati obbligazionari.

    Alle 08:21 GMT, l’indice Stoxx Europe 600 è salito dello 0,2%, il Dax tedesco ha guadagnato lo 0,3% e il CAC 40 francese è sceso dello 0,4%. Il FTSE 100 di Londra è rimasto sostanzialmente invariato.

    Le fluttuazioni di mercato di questa settimana sono state guidate da una vendita globale di titoli di stato a lunga scadenza, in mezzo a preoccupazioni per le pressioni fiscali legate al debito in diversi Paesi. Tuttavia, i mercati obbligazionari hanno trovato un certo sollievo dopo le dichiarazioni di funzionari della Federal Reserve, incluso il Governatore Christopher Waller, che hanno rafforzato le aspettative secondo cui la banca centrale statunitense potrebbe riprendere i tagli dei tassi nel prossimo incontro di settembre.

    In Giappone, un’asta di titoli di Stato a lungo termine ha registrato una domanda moderata, ma sufficiente a evitare ulteriori turbolenze nei mercati obbligazionari. Il rendimento dei titoli a 30 anni era salito in precedenza a un massimo storico, riflettendo il rapporto inverso tra rendimenti e prezzi. Ulteriori aste di debito sono previste più tardi nella giornata in Francia e nel Regno Unito, due Paesi che sono stati punti focali della volatilità obbligazionaria europea.

    Gli investitori guardano anche al rapporto sui nonfarm payrolls statunitensi di venerdì, che potrebbe fornire nuovi indizi sulle condizioni del mercato del lavoro e influenzare le aspettative sui futuri aggiustamenti dei tassi della Fed.

    Movimenti di settore e aziende

    I titoli dei settori viaggi e tempo libero sono stati tra i peggiori, penalizzati da Jet2 (LSE:JET2). La compagnia aerea britannica a basso costo ora prevede che l’utile operativo annuale si collochi verso l’estremità bassa della guidance, facendo scendere le azioni di oltre il 13%.

    Porsche (BIT:1PORS) è stata anche rimossa dall’indice mid-cap nazionale, riflettendo le difficoltà legate alla domanda debole in Cina e alla possibile minaccia dei dazi statunitensi. Le sue azioni hanno perso lo 0,8% nelle contrattazioni di metà mattina.

    L’oro scende dai massimi storici

    I prezzi dell’oro hanno registrato un calo nel trading europeo, con investitori che hanno preso profitti dopo che il metallo aveva raggiunto massimi storici. Il dollaro si è stabilizzato in attesa dei dati sul lavoro negli Stati Uniti e dei potenziali tagli dei tassi della Fed.

    Questa settimana, l’oro ha toccato una serie di massimi storici, sostenuto dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve il 16-17 settembre e dalla domanda di rifugio sicuro in un contesto di alto debito pubblico nei Paesi sviluppati.

    L’oro spot è sceso dello 0,5% a 3.541,78 $ l’oncia, mentre i future di dicembre hanno perso l’1,0% a 3.600,10 $ l’oncia alle 04:39 ET.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA salgono leggermente mentre Trump porta i dazi alla Corte Suprema; il rapporto Fed evidenzia un’economia stabile

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA salgono leggermente mentre Trump porta i dazi alla Corte Suprema; il rapporto Fed evidenzia un’economia stabile

    I futures azionari statunitensi sono aumentati leggermente giovedì, mentre gli investitori osservavano mercati obbligazionari più calmi e attendevano la pubblicazione di dati economici chiave negli Stati Uniti nel corso della settimana. Nel frattempo, l’amministrazione Trump ha intensificato la sua battaglia sui dazi, presentando un ricorso alla Corte Suprema per preservare i poteri d’emergenza che consentono al presidente di imporre ampie tariffe sulle importazioni. In altre notizie, l’ultimo rapporto della Federal Reserve suggerisce che l’attività economica è rimasta per lo più stabile, anche se le aziende restano preoccupate per l’inflazione persistente. Il newcomer tecnologico Figma ha inoltre pubblicato il suo primo report trimestrale dopo la sua IPO di grande rilievo.

    Futures in lieve rialzo

    Alle 03:55 ET, i futures sull’S&P 500 hanno guadagnato 8 punti, o lo 0,1%, i futures sul Nasdaq 100 sono saliti di 36 punti, o lo 0,2%, mentre i futures sul Dow erano praticamente invariati. Il recupero dei mercati obbligazionari è stato favorito dai commenti di funzionari della Federal Reserve, tra cui il Governatore Christopher Waller, rafforzando le scommesse su possibili tagli dei tassi da parte della Fed al prossimo incontro di settembre.

    Un’asta di obbligazioni governative giapponesi a lungo termine ha mostrato una domanda moderata, sufficiente a prevenire nuove tensioni, nonostante il rendimento del titolo a 30 anni avesse recentemente raggiunto un massimo storico. I prezzi delle obbligazioni si muovono inversamente ai rendimenti.

    Mercoledì, S&P 500 e Nasdaq Composite hanno chiuso in rialzo, sostenuti dalle azioni di Alphabet dopo una sentenza che ha permesso a Google di mantenere il controllo del browser Chrome e del sistema operativo Android, limitando però alcuni contratti esclusivi. La decisione ha anche salvaguardato un lucrativo accordo sui pagamenti con Apple, facendo salire il titolo dell’azienda produttrice di iPhone.

    Trump fa appello contro la decisione sui dazi

    L’amministrazione Trump ha chiesto alla Corte Suprema di esaminare il suo caso per mantenere i dazi presidenziali, dopo che un tribunale inferiore li aveva dichiarati per lo più illegali.

    “Imporre dazi elevati su una serie di paesi è diventato un pilastro centrale dell’agenda economica del presidente Donald Trump sin dal suo ritorno al potere a gennaio,” si legge nel documento. Trump sostiene che i dazi siano giustificati dalla legge IEEPA del 1977, volta a proteggere i posti di lavoro manifatturieri americani e correggere squilibri commerciali.

    Tuttavia, un tribunale federale d’appello ha stabilito il mese scorso che Trump aveva superato i limiti della sua autorità. Il Solicitor General D. John Sauer ha dichiarato che “le poste in gioco in questo caso non potrebbero essere più alte,” sollecitando la Corte Suprema a prendere in esame la questione entro il 10 settembre e a tenere le udienze a novembre. Il nuovo termine della Corte inizia a ottobre.

    Trump ha espresso fiducia che la Corte Suprema sosterrà l’amministrazione, avvertendo che altrimenti l’economia statunitense potrebbe “soffrire così tanto.” Ha aggiunto che gli accordi commerciali recenti potrebbero dover essere annullati se la Casa Bianca perdesse il caso.

    Il Beige Book della Fed mostra pochi cambiamenti

    Il Beige Book della Federal Reserve, pubblicato mercoledì, indica che l’attività economica è rimasta per lo più invariata nelle ultime settimane, pur con aziende preoccupate per l’inflazione.

    “La maggior parte dei dodici distretti della Federal Reserve ha riportato pochi o nessun cambiamento nell’attività economica rispetto al periodo precedente del Beige Book,” ha affermato la Fed, basandosi su informazioni raccolte fino al 25 agosto.

    Il rapporto ha anche evidenziato che i consumatori sono diventati più cauti, poiché “per molte famiglie i salari non riuscivano a stare al passo con l’aumento dei prezzi,” segnalando “l’incertezza economica e i dazi come fattori negativi.”

    Nel mercato del lavoro, undici distretti hanno riportato pochi cambiamenti netti nell’occupazione, sebbene siano stati rilevati punti deboli. Gli analisti di Vital Knowledge hanno dichiarato: “Il Beige Book […] ha descritto un’economia alle prese con forze stagflazionistiche persistenti, con crescita in rallentamento e momentum occupazionale in diminuzione, insieme a pressioni inflazionistiche continue.”

    Azioni Figma in calo dopo il primo report

    Le azioni di Figma (NYSE:FIG) sono calate oltre il 15% nel trading after-hours dopo il primo report trimestrale, che ha deluso alcune aspettative di investitori nel settore tech e AI.

    Dopo la IPO del 31 luglio, il titolo di Figma era salito fino a una valutazione di circa 50 miliardi di dollari, aprendo la strada ad altre quotazioni tecnologiche di alto profilo. Le azioni sono poi scese, con diversi analisti che hanno assegnato rating “neutral” citando elevata valutazione e forte concorrenza.

    La società offre software collaborativo di design a clienti come Airbnb (NASDAQ:ABNB) e Netflix (NASDAQ:NFLX), consentendo lo sviluppo di siti web, app e prodotti digitali.

    Il fatturato del Q2 è salito del 41% a 249,6 milioni di dollari, leggermente sopra le stime di 248,8 milioni, con un EPS rettificato di 0,09$ rispetto a 0,08$ previsto. Il fatturato annuo è stimato tra 1,02 e 1,03 miliardi di dollari, sopra l’1,01 miliardi previsto dagli analisti.

    Nonostante il leggero superamento delle stime, gli analisti hanno sottolineato che l’elevata valutazione di Figma potrebbe comunque deludere alcuni investitori.

    L’oro scende dai massimi storici

    I prezzi dell’oro hanno subito un calo, con realizzi di profitto dopo i massimi storici, mentre il dollaro si stabilizzava in vista dei dati sul lavoro e dei possibili tagli dei tassi.

    L’oro spot è sceso dello 0,5% a 3.540,12$/oz, mentre i futures di dicembre hanno perso l’1,0% a 3.598,20$/oz alle 03:49 ET, dopo una settimana di massimi storici guidati dalle attese di un taglio dei tassi della Fed al meeting del 16-17 settembre. La domanda di rifugio sicuro è stata sostenuta anche dai timori sui livelli di debito pubblico nei principali paesi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro scende dai massimi storici in attesa dei dati sul lavoro e delle decisioni sui tassi della Fed

    L’oro scende dai massimi storici in attesa dei dati sul lavoro e delle decisioni sui tassi della Fed

    I prezzi dell’oro hanno registrato un calo negli scambi asiatici di giovedì, allontanandosi dai massimi storici, mentre gli investitori realizzavano profitti e il dollaro si stabilizzava in attesa di segnali chiave sui tassi d’interesse e sull’occupazione negli Stati Uniti.

    Il metallo giallo aveva superato i 3.500 dollari l’oncia all’inizio della settimana, sostenuto dalle aspettative diffuse che la Federal Reserve potesse tagliare i tassi a settembre. I livelli elevati del debito pubblico nelle principali economie hanno inoltre supportato la domanda di rifugio sicuro.

    L’oro spot è sceso dello 0,8% a 3.531,69 $/oncia, mentre i futures sull’oro dicembre hanno perso l’1,3% a 3.589,92 $/oncia alle 01:14 ET (05:14 GMT).

    Realizzazione dei profitti dopo guadagni storici

    L’oro ha raggiunto un massimo storico di 3.578,80 $/oncia all’inizio della settimana, sostenuto da vari fattori che hanno spinto la domanda di asset rifugio. Alcuni investitori hanno preso profitto mentre le preoccupazioni sull’indipendenza della Fed si attenuavano leggermente.

    L’incertezza commerciale negli Stati Uniti ha alimentato la domanda di oro, dopo che una corte ha giudicato illegali la maggior parte delle tariffe imposte dall’ex presidente Donald Trump. Trump intende appellarsi alla Corte Suprema, avvertendo che eventuali sentenze sfavorevoli potrebbero compromettere gli accordi commerciali precedenti.

    Le domande sull’indipendenza della Fed sono rimaste in gioco, in mezzo a battaglie legali relative al tentativo di Trump di licenziare il governatore della Fed Lisa Cook, anche se la fiducia è stata rafforzata quando il candidato di Trump, Stephen Miran, ha promesso di mantenere l’autonomia della banca centrale.

    Un dollaro più debole all’inizio della settimana aveva sostenuto oro e altri metalli preziosi, ma un moderato rimbalzo del biglietto verde ha provocato un ritracciamento dai massimi recenti. Il platino spot è sceso dello 0,9% a 1.411,09 $/oncia, mentre l’argento ha perso quasi l’1% a 40,83 $/oncia.

    Rallentamento nei metalli industriali

    Anche il rame ha registrato un calo, con i futures di riferimento LME in ribasso dello 0,8% a 9.909,50 $/tonnellata e i futures COMEX in calo dell’1,1% a 4,5685 $/libbra, dopo essere stati vicini ai massimi di sei mesi. I guadagni all’inizio della settimana erano stati sostenuti dalle aspettative che la Cina introducesse ulteriori misure di stimolo per rafforzare la crescita interna e la domanda di metalli.

    Focus su tagli dei tassi e dati sull’occupazione negli USA

    Il sentiment del mercato è stato influenzato dalle scommesse su un taglio dei tassi della Fed a settembre. Il CME FedWatch indica una probabilità quasi del 97% di una riduzione di 25 punti base nella riunione del 16-17 settembre.

    Gli investitori stanno inoltre monitorando il rapporto sui nonfarm payrolls negli Stati Uniti di venerdì per avere indicazioni sul mercato del lavoro. Alcuni funzionari della Fed hanno suggerito che un raffreddamento delle condizioni occupazionali potrebbe favorire i tagli dei tassi, in linea con le dichiarazioni del presidente Jerome Powell di agosto. I dati più deboli del previsto sui posti di lavoro JOLTS di luglio e la contrazione del PMI ad agosto segnalano un mercato del lavoro e un settore manifatturiero in rallentamento, rafforzando le aspettative di politiche più accomodanti.

    I tassi di interesse più bassi tendono a favorire gli asset senza rendimento come l’oro, poiché riducono il costo opportunità di detenere tali asset.

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  • Il petrolio scende tra speculazioni sull’aumento della produzione OPEC+ e crescita delle scorte USA

    Il petrolio scende tra speculazioni sull’aumento della produzione OPEC+ e crescita delle scorte USA

    I prezzi del petrolio sono scesi nei primi scambi asiatici di giovedì, proseguendo le perdite della sessione precedente, dopo i report secondo cui l’OPEC+ potrebbe valutare un ulteriore aumento della produzione nella prossima riunione.

    Il mercato è stato anche influenzato dai dati settimanali sulle scorte di petrolio statunitensi, che hanno evidenziato un aumento, rafforzando i timori di un rallentamento della domanda di carburante negli Stati Uniti dopo l’estate. Il Brent con consegna a novembre ha perso lo 0,4% a 67,35 $ al barile, mentre il WTI è sceso dello 0,4% a 63,30 $ al barile alle 20:35 ET (00:35 GMT).

    Preoccupazioni sulla produzione OPEC+

    Reuters ha riportato che l’OPEC+—l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati—valuterà un possibile aumento della produzione nella riunione di domenica. Questo report ha contrastato le aspettative precedenti secondo cui i livelli di produzione sarebbero rimasti stabili, dopo che il gruppo ha aumentato la produzione di oltre 2,2 milioni di barili al giorno nel corso dell’anno.

    Gli aumenti di produzione hanno parzialmente annullato i tagli precedenti, volti a ridurre l’offerta e sostenere i prezzi. Ulteriori incrementi smantellerebbero ulteriormente tali riduzioni, riflettendo la strategia dell’OPEC+ di riconquistare quote di mercato e incrementare i volumi di vendita in un contesto di debolezza dei prezzi. Tuttavia, la produzione reale di alcuni membri è rimasta al di sotto delle promesse a causa di dissensi interni, lasciando i mercati globali ben riforniti—fattore che probabilmente peserà sui prezzi.

    Dati sulle scorte USA

    L’American Petroleum Institute ha riportato un aumento di 0,6 milioni di barili nelle scorte statunitensi nella settimana terminata il 29 agosto, contro le attese di un calo di 3,4 milioni di barili. Questi dati anticipano spesso il report ufficiale dell’Energy Information Administration, previsto per giovedì.

    Gli operatori monitorano anche i dati statunitensi sui nonfarm payrolls di venerdì per valutare la crescita economica e l’andamento dei tassi di interesse, dato che dati economici deboli possono ridurre la domanda di petrolio. All’inizio della settimana, i dati PMI hanno mostrato che l’attività manifatturiera USA si è contratta per il sesto mese consecutivo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa oggi: l’S&P 500 chiude in rialzo trainato da Alphabet

    Borsa oggi: l’S&P 500 chiude in rialzo trainato da Alphabet

    L’S&P 500 ha chiuso in positivo mercoledì, con Alphabet a guidare il rimbalzo del settore tecnologico dopo una sentenza favorevole in materia antitrust, mentre i rendimenti dei Treasury si sono raffreddati dopo la recente corsa al rialzo, grazie ai segnali di una domanda di lavoro più debole che hanno alimentato le speranze di un taglio dei tassi.

    Alle 16:00 ET, l’indice S&P 500 è salito dello 0,5%, il Nasdaq Composite, ricco di titoli tecnologici, ha guadagnato l’1%, mentre il Dow Jones Industrial Average ha perso 24 punti, pari allo 0,1%.


    Azioni Alphabet e Apple in rialzo dopo la sentenza antitrust

    Le azioni di Alphabet (NASDAQ: GOOGL) sono balzate del 9% dopo che un giudice ha stabilito che Google non dovrà separarsi forzatamente dal suo popolare browser Chrome. In precedenza il Dipartimento di Giustizia aveva richiesto che Google cedesse Chrome e il sistema operativo Android nell’ambito di un lungo procedimento antitrust contro l’azienda.

    Google dovrà comunque condividere parte dei propri dati di ricerca con i concorrenti e non potrà più firmare contratti esclusivi per promuovere e concedere in licenza i suoi prodotti.

    La sentenza è stata considerata una vittoria legale per il colosso tecnologico, eliminando a breve termine la pressione normativa sul titolo, ha dichiarato Oppenheimer, che ha alzato il target price su Alphabet da 235 a 270 dollari.

    “Alphabet non dovrà separarsi da Chrome/Android e potrà continuare a pagare Apple per gli utenti di Ricerca (pur essendo obbligata a porre fine all’esclusiva con Apple)”, ha aggiunto Oppenheimer. “Alphabet e Apple possono ora collaborare sull’intelligenza artificiale.”

    Le azioni Apple (NASDAQ: AAPL) sono anch’esse salite dopo la sentenza, che ha consentito a Google di continuare a versare miliardi di dollari al produttore dell’iPhone per mantenere Google come motore di ricerca predefinito nel browser Safari.


    Altre notizie

    Newsmax Inc (NYSE: NMAX) ha intentato mercoledì una causa legale sostenendo che Fox News avrebbe represso i suoi rivali di orientamento conservatore.

    Sul fronte degli utili, Dollar Tree Inc (NASDAQ: DLTR) è crollata nonostante i risultati del secondo trimestre abbiano superato le stime degli analisti.

    Macy’s, invece, è salita grazie ai risultati trimestrali migliori delle attese che hanno entusiasmato gli investitori.


    Rendimenti dei Treasury in calo per segnali di domanda di lavoro più debole

    In attesa del cruciale rapporto sull’occupazione di agosto, atteso entro la fine della settimana, gli investitori hanno valutato nuovi segnali di raffreddamento della domanda di lavoro: le offerte di lavoro sono calate al ritmo più forte dalla pandemia.

    Ulteriori segnali di indebolimento della domanda di lavoro hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi entro questo mese, costringendo i rendimenti dei Treasury a una pausa dopo il recente rally.

    Il governatore della Fed, Christopher Waller, ha ribadito mercoledì la sua previsione di un taglio dei tassi a settembre, preoccupato che la debolezza del mercato del lavoro stia segnalando problemi economici sottostanti.

    L’ultimo “Beige Book” della Fed, pubblicato mercoledì, ha evidenziato nuovi segnali di debolezza nei consumi e indicato che le imprese si stanno preparando a un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi.


    In arrivo i risultati di Salesforce

    Per quanto riguarda gli utili, la società di software Salesforce (NYSE: CRM) è attesa alla pubblicazione dei risultati dopo la chiusura di Wall Street.

    I dati arrivano in un momento in cui crescono i timori che possano emergere crepe nel lungo boom dell’intelligenza artificiale, che ha sostenuto le azioni in un periodo di alte valutazioni e incertezza economica più ampia, secondo gli analisti di Vital Knowledge.

    “Il sentiment è rimasto cauto a causa delle preoccupazioni sul rischio di sostituzione da parte dell’IA, anche se nelle ultime settimane la narrativa ha iniziato a spostarsi a favore del software aziendale, grazie ad alcune solide trimestrali del settore”, hanno scritto gli analisti in una nota.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono mentre il mercato obbligazionario si stabilizza e i dati mostrano una crescita costante

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee salgono mentre il mercato obbligazionario si stabilizza e i dati mostrano una crescita costante

    Le azioni europee si sono mosse per lo più al rialzo mercoledì, mentre la recente vendita dei titoli obbligazionari a lungo termine sembrava stabilizzarsi e un sondaggio ha indicato che l’economia dell’area euro ha continuato la sua espansione graduale ad agosto, nonostante una crescita più lenta nel settore dei servizi.

    Il HCOB Eurozone Composite Purchasing Managers’ Index (PMI) è salito leggermente, passando da 50,9 a luglio a 51,0 ad agosto, raggiungendo un massimo di 12 mesi.

    Nel Regno Unito, il Composite PMI è stato rivisto al rialzo, passando da una lettura iniziale di 53,0 a 53,5.

    Gli investitori terranno sotto osservazione i commenti della presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde e la pubblicazione dei dati sulle offerte di lavoro negli Stati Uniti per luglio durante la giornata di contrattazioni.

    Tra gli indici europei, il CAC 40 francese è salito dello 0,9%, il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,7%, e il FTSE 100 del Regno Unito è avanzato dello 0,4%.

    Tra i titoli individuali, le performance sono state miste. La società svedese di costruzioni Skanska (BIT:1SKAB) è salita dopo aver ottenuto un contratto da 73 milioni di dollari negli Stati Uniti.

    Ashtead Group (LSE:AHT) è avanzata dopo aver riportato risultati trimestrali in linea con le aspettative e aver aumentato le previsioni di flusso di cassa libero.

    Watches of Switzerland (LSE:WOSG) ha registrato un forte rialzo dopo aver riportato una buona performance commerciale e una crescita nei principali mercati durante le 18 settimane fino al 31 agosto 2025.

    Al contrario, Cairn Homes (LSE:CRN) ha perso terreno dopo aver riportato un calo degli utili del primo semestre. Swiss Life Holding (TG:SLW) è anch’essa sotto pressione dopo aver annunciato un utile netto inferiore nella prima metà dell’anno.

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