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  • Le azioni Esprinet volano del 14% dopo i risultati del secondo trimestre sostenuti da tecnologia e soluzioni green

    Le azioni Esprinet volano del 14% dopo i risultati del secondo trimestre sostenuti da tecnologia e soluzioni green

    Esprinet (BIT:PRT) ha visto il suo titolo salire di oltre il 14% giovedì, dopo aver comunicato i risultati del secondo trimestre che hanno superato le attese degli analisti, trainati da una forte domanda sia nei servizi tecnologici sia nelle soluzioni green.

    La società ha registrato ricavi per 969,1 milioni di euro nel Q2, in aumento del 4,9% rispetto ai 923,7 milioni dell’anno precedente, leggermente oltre le previsioni di 959,6 milioni. La crescita è stata diffusa: +3% in Italia, +7% in Spagna e +55% in Portogallo.

    Per segmento clienti, i rivenditori sono cresciuti in alta cifra singola, mentre i retailer hanno registrato un calo moderato. Sul fronte prodotti, le divisioni a valore aggiunto hanno superato le altre: V-Valley, focalizzata su servizi e soluzioni, è cresciuta del 16%, mentre Zeliatech, unità green di Esprinet, ha registrato un +30%. Gli schermi sono aumentati del 4%, mentre i dispositivi sono calati in cifra singola media.

    Il margine lordo è salito del 9,7% su base annua a 56 milioni di euro, portando il margine lordo al 5,8% dal 5,5%. L’EBITDA rettificato è aumentato del 38,2% a 14,3 milioni, con un margine dell’1,5% rispetto all’1,1% dell’anno precedente. Le spese operative sono cresciute di circa il 2,5%, molto più lentamente rispetto al +13% registrato nel Q1.

    L’utile netto del trimestre ha raggiunto 2,9 milioni di euro, contro appena 0,1 milioni nel Q2 2024, leggermente al di sotto dei 3,8 milioni stimati a causa di un’incidenza fiscale più elevata. Il debito netto ha chiuso il trimestre a 327,5 milioni di euro, quasi il doppio rispetto ai 164 milioni dell’anno precedente e leggermente sopra le previsioni. Il ciclo di conversione del contante si è allungato a 29 giorni, riflettendo un aumento dei crediti e una riduzione dei debiti verso fornitori.

    Per il primo semestre 2025, i ricavi hanno raggiunto 1,93 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto a 1,85 miliardi dell’anno precedente. Il margine lordo è salito del 6,1% a 109,8 milioni, mentre l’EBITDA rettificato è cresciuto dell’1,9% a 25,1 milioni. L’utile netto del semestre è stato di 3,4 milioni di euro, rispetto ai 3,3 milioni dello stesso periodo del 2024.

    Esprinet ha confermato la guidance per l’EBITDA rettificato dell’intero anno, compreso tra 63 e 71 milioni di euro. La direzione ha evidenziato un’accelerazione della crescita dei ricavi a luglio e agosto, con incrementi a doppia cifra in Iberia e crescita a cifra singola media in Italia. Gli schermi sono stati indicati come uno dei principali driver, sostenuti dal continuo ciclo di sostituzione dei PC.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Le azioni Buzzi salgono del 7% dopo l’upgrade di J.P. Morgan grazie a prospettive positive per il cemento in Europa

    Le azioni Buzzi salgono del 7% dopo l’upgrade di J.P. Morgan grazie a prospettive positive per il cemento in Europa

    Le azioni di Buzzi (BIT:BZU) hanno guadagnato oltre il 7% giovedì, dopo che J.P. Morgan ha alzato il rating da “neutral” a “overweight”, evidenziando il miglioramento dei fondamentali nel settore del cemento europeo e la forte posizione dell’azienda in Germania.

    La banca ha osservato che il segmento Heavyside, di cui fa parte Buzzi, ha ridotto il divario di valutazione con il segmento Lightside, scambiando ora solo il 15% al di sotto dei peer Lightside, rispetto a uno sconto del 37% all’inizio dell’anno.

    J.P. Morgan ha citato la performance costante degli utili di Buzzi negli ultimi cinque anni e le aspettative più solide per il 2025 come principali motivi dell’upgrade. Anche il sentiment degli investitori verso il cemento europeo è migliorato, supportato dalle iniziative di decarbonizzazione in corso.

    La banca prevede che le aziende Heavyside continueranno a sovraperformare, seppur a un ritmo più moderato. Un potenziale rialzo dei prezzi del cemento europeo potrebbe derivare da misure regolamentari, tra cui il Carbon Border Adjustment Mechanism, le revisioni del benchmark EU ETS e il piano infrastrutturale tedesco. Un recupero dei volumi in Europa e negli Stati Uniti potrebbe inoltre sostenere ulteriormente gli utili.

    All’interno di Heavyside, J.P. Morgan assegna ora un rating overweight a tutte le aziende, con Heidelberg come top pick. L’upgrade di Buzzi si basa su tre fattori: il titolo offre un accesso conveniente ai fondamentali in miglioramento del cemento europeo, ha la maggiore esposizione alla Germania tra i peer, e, sebbene l’esposizione negli Stati Uniti pesi sulla valutazione, la sua attività Heavyside americana viene scambiata a 3,3x, con uno sconto del 70% rispetto al peer statunitense Eagle Materials. Il segmento europeo Heavyside è implicito a un multiplo negativo di 0,4x.

    Buzzi ha mostrato una performance inferiore rispetto ai peer europei, salendo del 30% da inizio anno contro il 73% di Heidelberg e il 52% di Holcim. I risultati del primo semestre sono stati influenzati da un significativo downgrade delle previsioni. La direzione prevede ora un EBITDA ricorrente per l’intero anno tra €1,10 miliardi e €1,20 miliardi, rispetto alle precedenti stime sostanzialmente allineate al 2024. J.P. Morgan ha sottolineato che il punto medio di €1,15 miliardi riflette un outlook prudente e ha evidenziato come il primo semestre sia stato influenzato da diversi elementi straordinari.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • La Borsa di Milano apre in lieve rialzo in attesa della BCE e dei dati sull’inflazione USA; in evidenza i titoli energetici, Buzzi vola, Avio in calo

    La Borsa di Milano apre in lieve rialzo in attesa della BCE e dei dati sull’inflazione USA; in evidenza i titoli energetici, Buzzi vola, Avio in calo

    La Borsa di Milano ha aperto con guadagni modesti giovedì mattina, seguendo l’andamento dei mercati europei, mentre gli investitori attendevano l’annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea e i dati sull’inflazione negli Stati Uniti.

    I mercati prevedono in gran parte il mantenimento dei tassi di interesse attuali da parte della BCE, ma l’attenzione resta focalizzata su eventuali commenti della presidente Christine Lagarde sui rischi legati alle tensioni commerciali e alla situazione politica in Francia. Gli analisti osserveranno anche le nuove stime di crescita e inflazione della BCE, anche se non sono attese deviazioni significative rispetto alle previsioni di giugno.

    Oltreoceano, a seguito del calo inatteso dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti registrato ieri, l’attenzione si sposta oggi sui dati sull’inflazione di agosto. Gli economisti prevedono che il dato sosterrà il previsto taglio dei tassi della Federal Reserve la prossima settimana.

    I trader hanno osservato che, nonostante le incertezze geopolitiche, l’attività di mercato resta stabile, con forte interesse per il settore tecnologico, come dimostrato dal rally di Oracle a Wall Street di ieri.

    Alle 10:00 ora locale, l’indice FTSE MIB era in rialzo dello 0,44%, con i titoli energetici e delle utilities a fare da traino. Tenaris (BIT:TEN) ha guadagnato il 2,4%, Saipem (BIT:SPM) è salita dell’1,7% e A2A ha registrato un progresso di circa l’1%.

    Il settore bancario ha registrato guadagni moderati, con Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) e Mediobanca (BIT:MB) in rialzo di circa lo 0,6%, nonostante il settore mostri generalmente poca dinamica.

    In altri comparti, Buzzi (BIT:BZU) ha segnato un balzo del 6,5% dopo che JP Morgan ha promosso il titolo a “overweight”. Nel frattempo, Avio (BIT:AVIO) ha ceduto il 2%, penalizzata dai rapporti di Bloomberg su un possibile aumento di capitale da 300 milioni di euro, sebbene la flessione sia stata contenuta rispetto alle perdite iniziali.

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  • Stellantis cede lo stabilimento VM Motori a investitori industriali italiani

    Stellantis cede lo stabilimento VM Motori a investitori industriali italiani

    Stellantis (BIT:STLAM) ha finalizzato un accordo per la vendita del suo stabilimento produttivo VM Motori a un gruppo di investitori italiani che controllano anche la società di componenti per motori Marval. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti. La mossa si inserisce nella più ampia strategia di Stellantis di ristrutturare le proprie attività, in un contesto in cui il settore automobilistico si sta orientando verso l’elettrificazione e la domanda di motori a combustione interna tradizionali in Europa è in calo.

    Il CEO di Marval, Vincenzo Nunziata, ha confermato che l’accordo vincolante con Stellantis è stato firmato da Gamma Holding, un veicolo creato dagli investitori di controllo di Marval.

    Lo stabilimento di Cento, VM Motori, che impiega oltre 350 persone, vanta una lunga storia nella produzione di motori per Fiat Chrysler—ora parte del gruppo Stellantis—including grandi motori diesel a sei cilindri destinati a mercati come quello statunitense. Dal 2022, lo stabilimento si è concentrato sui motori industriali e marini, interrompendo la fornitura al settore automobilistico.

    Un portavoce di Stellantis ha confermato che la transazione con gli azionisti del Gruppo Marval è stata completata, sottolineando che l’obiettivo è promuovere “la creazione di un centro nazionale di eccellenza nella tecnologia dei motori industriali.”

    Con sede a Torino, Marval è di proprietà del fondo di private equity Azzurra Capital. Nunziata ha dichiarato che l’operazione dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno.

    Stellantis continua a gestire altri due stabilimenti per motori in Italia, a Termoli e Pratola Serra, che forniscono motori per applicazioni automobilistiche.

    Nunziata ha sottolineato che i nuovi proprietari intendono preservare l’occupazione e la produzione attuali di VM Motori, sfruttando l’acquisizione per espandere Marval, azienda specializzata nella lavorazione di precisione per macchine agricole, macchine movimento terra, veicoli commerciali, camion e auto sportive.

    Marval impiega circa 800 persone tra strutture in Italia, Regno Unito e Cina, con clienti tra cui John Deere, Daimler Truck, Iveco, Scania, BYD e Sany.

    “Vogliamo continuare lo sviluppo industriale di VM,” ha dichiarato Nunziata. “Il nostro progetto si concentra sulla continuità industriale del sito e sul rafforzamento delle competenze locali, ampliando le capacità di progettazione, produzione e supply chain che hanno sempre contraddistinto questa azienda.”

    Nel 2024, Marval ha registrato ricavi per 160 milioni di euro.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Mercati misti in attesa del CPI USA, della decisione BCE e dei risultati Adobe

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, Mercati misti in attesa del CPI USA, della decisione BCE e dei risultati Adobe

    I futures statunitensi hanno registrato un moderato rialzo giovedì mentre gli investitori si preparano ai dati chiave sull’inflazione, che potrebbero influenzare le prossime mosse della Federal Reserve. Nel frattempo, si prevede che la Banca Centrale Europea mantenga i tassi invariati nel suo annuncio di politica monetaria odierno. Adobe (NASDAQ:ADBE), creatore di Photoshop e Acrobat Pro, attirerà attenzione con la pubblicazione dei risultati trimestrali dopo la chiusura del mercato.

    Futures in leggero aumento

    Entro le prime ore di giovedì, i futures sul Dow erano in rialzo di 35 punti, +0,1%, i futures sull’S&P 500 erano saliti di 8 punti, +0,1%, e i futures sul Nasdaq 100 erano aumentati di 39 punti, +0,2%. Mercoledì gli indici principali di Wall Street hanno chiuso in maniera mista, con i forti risultati di Oracle, società di software cloud potenziato dall’IA, e l’aumento dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti più contenuto del previsto, che hanno alimentato le aspettative per un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.

    Le azioni di Oracle sono salite del 36% in una sola seduta, il più grande aumento giornaliero dal 1992, portando la capitalizzazione vicina a 1.000 miliardi di dollari. Il Dow Jones Industrial Average, invece, ha perso lo 0,48%, mentre S&P 500 e Nasdaq Composite hanno raggiunto nuovi massimi storici.

    Focus sul CPI di agosto

    Gli investitori attendono ora l’indice dei prezzi al consumo di agosto, indicatore chiave delle pressioni inflazionistiche. Gli analisti stimano un aumento annuo del 2,9%, leggermente superiore al 2,7% di luglio. Questi dati potrebbero influenzare la Fed nel bilanciare il sostegno al mercato del lavoro e il mantenimento della stabilità dei prezzi a lungo termine.

    Dati recenti hanno mostrato un calo sorprendente dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti, in particolare per i beni soggetti a tariffe, attenuando le preoccupazioni per un’inflazione eccessiva. I funzionari della Fed, incluso il presidente Jerome Powell, hanno indicato che potrebbero privilegiare il sostegno al mercato del lavoro, suggerendo che un taglio dei tassi potrebbe stimolare investimenti e assunzioni, pur comportando rischi inflazionistici.

    Decisione BCE

    Prima della riunione della Fed del 16-17 settembre, la BCE annuncerà la propria decisione sui tassi. Si prevede ampiamente che i costi di prestito rimangano invariati al 2%. Tuttavia, gli analisti osservano che il dibattito tra sostenitori dei tassi stabili e fautori dell’allentamento potrebbe essere più acceso di quanto previsto dai mercati.

    I commenti restrittivi della presidente Christine Lagarde a luglio, uniti a un’inflazione e una crescita più forti del previsto, hanno moderato le aspettative per mosse di politica monetaria significative. La banca centrale probabilmente manterrà la politica attuale offrendo indicazioni limitate sui futuri tassi.

    Adobe sotto i riflettori

    Adobe sarà al centro dell’attenzione con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre fiscale. Gli analisti stimano un utile per azione di 5,18$ su ricavi di 5,91 miliardi di dollari. Nonostante l’aumento delle previsioni annuali a giugno, gli investitori monitorano i progressi dell’integrazione dell’IA nei prodotti, di fronte a possibili ostacoli ciclici e strutturali.

    Prezzi del petrolio in calo

    I prezzi del greggio hanno leggermente corretto al ribasso, con i timori sulla domanda negli Stati Uniti a bilanciare le preoccupazioni geopolitiche sulle forniture. Brent a 67,40$ al barile (-0,1%) e WTI a 63,56$ al barile (-0,2%).

    Le scorte statunitensi di petrolio sono aumentate di 3,9 milioni di barili nella settimana al 5 settembre, ben oltre il previsto calo di 1 milione. Anche le scorte di benzina sono salite di 1,5 milioni di barili, superando le previsioni. I dati indicano una possibile diminuzione della domanda negli Stati Uniti, nonostante le tensioni geopolitiche abbiano sostenuto i prezzi nei giorni precedenti.

    Oro vicino ai massimi storici

    L’oro ha leggermente corretto al ribasso ma resta vicino ai massimi storici in attesa dei dati CPI statunitensi. Le aspettative per un taglio dei tassi da parte della Fed continuano a sostenere il metallo prezioso, poiché i tassi più bassi riducono il costo opportunità di detenere un asset senza rendimento.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei avanzano leggermente in attesa della decisione della BCE e dei dati sull’inflazione USA

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei avanzano leggermente in attesa della decisione della BCE e dei dati sull’inflazione USA

    Le azioni europee hanno registrato un leggero rialzo giovedì, sebbene i guadagni siano stati modesti, mentre gli investitori attendevano l’ultima decisione della Banca Centrale Europea e i prossimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dello 0,1%, il CAC 40 francese dello 0,3% e il FTSE 100 britannico dello 0,3%.

    Riunione BCE al centro dell’attenzione

    Tutti gli occhi erano puntati su Francoforte mentre la BCE concludeva la sua riunione di politica monetaria. Gli analisti prevedono ampiamente che la banca centrale manterrà i tassi di interesse invariati. Dopo la riduzione del tasso chiave al 2% a giugno, la BCE ha mantenuto una posizione stabile, con l’inflazione vicino ai livelli target e la crescita stabile nell’eurozona.

    Tuttavia, le incertezze persistenti—tra cui i dazi del 15% sulle importazioni europee imposti dal presidente statunitense Donald Trump, la crescita regionale debole e le turbolenze politiche in Francia—suggeriscono che la BCE potrebbe lasciare aperta la possibilità di ulteriori misure di stimolo in futuro. La presidente Christine Lagarde dovrebbe fornire indicazioni limitate, anche se la possibilità di nuovi tagli ai tassi resta concreta qualora l’inflazione scendesse sotto l’obiettivo del 2% previsto per il prossimo anno.

    Focus sul CPI USA

    Gli investitori guardano anche al rapporto sull’indice dei prezzi al consumo statunitense in vista della riunione della Fed della prossima settimana. Si prevede che il CPI headline sia aumentato del 2,9% su base annua ad agosto, il ritmo più veloce da gennaio, mentre il CPI core dovrebbe rimanere stabile al 3,1%. I mercati hanno già scontato un taglio dei tassi di 25 punti base, ma dati sull’inflazione inferiori alle attese potrebbero alimentare speculazioni su un possibile taglio più consistente di 50 punti base.

    Novità aziendali: Energean sigla nuovi contratti

    Le notizie societarie giovedì erano scarse, ma Energean Oil & Gas (LSE:ENOG) ha fatto notizia con oltre 4 miliardi di dollari in nuovi contratti a lungo termine di gas nella prima metà del 2025, portando i ricavi contrattati totali a circa 20 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni.

    Prezzi del petrolio in calo per i timori sulla domanda USA

    I mercati petroliferi hanno registrato un leggero calo giovedì, dopo i guadagni guidati dalle tensioni geopolitiche in Russia e Medio Oriente. I futures sul Brent sono scesi dello 0,1% a $67,41 al barile, mentre i futures sul WTI USA hanno perso lo 0,2% a $63,57 al barile alle 03:05 ET.

    Le scorte di petrolio statunitensi sono aumentate di 3,9 milioni di barili nella settimana fino al 5 settembre, superando le attese di un calo di 1 milione di barili, secondo l’EIA. Anche le scorte di benzina sono cresciute di 1,5 milioni di barili, rispetto a una previsione di calo di 200.000 barili. Questi dati evidenziano timori che il rallentamento della domanda nel maggior consumatore di petrolio al mondo possa pesare sui prezzi nel corso dell’anno.

    Mercoledì, il petrolio era salito di oltre 1 dollaro al barile a seguito delle preoccupazioni sui rischi di interruzioni delle forniture in Russia e Medio Oriente. Questo ha proseguito un trend rialzista per i prezzi del greggio durante gran parte di settembre, dopo il minimo trimestrale registrato il 5 settembre.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro vicino ai massimi storici mentre gli investitori scommettono sui tagli dei tassi prima dei dati CPI

    L’oro vicino ai massimi storici mentre gli investitori scommettono sui tagli dei tassi prima dei dati CPI

    I prezzi dell’oro si sono mantenuti vicini ai picchi storici giovedì, nonostante un leggero calo nei mercati asiatici, poiché gli investitori valutano i prossimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti rispetto alle forti aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve la prossima settimana.

    L’oro spot è sceso dello 0,4% a $3.627,59 l’oncia alle 02:04 ET (06:04 GMT), mentre i futures sull’oro statunitense con scadenza dicembre hanno perso lo 0,5% a $3.664,30. All’inizio di questa settimana, l’oro aveva raggiunto un massimo storico di circa $3.673,95 l’oncia.

    Dati sull’inflazione USA più deboli alimentano le speculazioni sui tagli dei tassi

    L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti per agosto, più debole del previsto, insieme alle revisioni al rialzo dei dati sull’occupazione, ha rafforzato i segnali di un mercato del lavoro in raffreddamento e aumentato le aspettative di allentamento da parte della Fed. I trader scontano ormai quasi certamente un taglio di 25 punti base nella riunione della Fed della prossima settimana, con alcune speculazioni su un taglio maggiore.

    Ora l’attenzione è rivolta al CPI statunitense di giovedì, previsto in aumento dello 0,3% su base mensile e del 2,9% su base annua. Un dato CPI superiore alle attese potrebbe rallentare il rally dell’oro riducendo la fiducia in tagli dei tassi aggressivi.

    Sviluppi politici sostengono la domanda di oro

    L’oro ha beneficiato anche delle preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve. Un giudice federale ha temporaneamente bloccato il tentativo del presidente Donald Trump di rimuovere il governatore della Fed Lisa Cook, suscitando timori tra gli investitori su possibili interferenze politiche nella politica monetaria. L’amministrazione ha fatto appello alla sentenza, mantenendo incertezza sul tema.

    Tassi più bassi tendono a favorire l’oro, poiché riducono il costo opportunità di detenere un asset che non rende interessi. Il dollaro USA è salito leggermente dello 0,1% giovedì, rimanendo però sotto i recenti picchi.

    Altri metalli mostrano movimenti contrastanti

    I futures sull’argento sono saliti dello 0,2% a $41,67 l’oncia, mentre i futures sul platino sono scesi dello 0,5% a $1.008,20 l’oncia. I prezzi del rame sono rimasti stabili o leggermente in calo, con i futures sul London Metal Exchange in calo dello 0,2% a $9.987,30 per tonnellata e i futures statunitensi stabili a $4,61 per libbra.

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  • Bitcoin sale a $114K mentre gli investitori scommettono sui tagli dei tassi prima dei dati CPI

    Bitcoin sale a $114K mentre gli investitori scommettono sui tagli dei tassi prima dei dati CPI

    Bitcoin (COIN:BTCUSD) ha proseguito i guadagni giovedì, raggiungendo $114.076,8, dopo che i dati più deboli sull’inflazione alla produzione negli Stati Uniti hanno alimentato le speranze che la Federal Reserve possa presto ridurre i tassi di interesse. L’attenzione dei mercati si sta ora spostando sul prossimo rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di agosto per ulteriori indicazioni sulle tendenze inflazionistiche.

    La criptovaluta più grande al mondo ha guidato i rialzi tra gli asset digitali principali, sostenuta dalle aspettative di possibili tagli dei tassi già la prossima settimana. Tuttavia, persiste cautela in attesa dei dati CPI, che potrebbero riflettere le pressioni sui prezzi derivanti dai dazi commerciali del Presidente Donald Trump. Nonostante il rally, Bitcoin resta al di sotto dei massimi record di metà agosto.

    Speculazioni sui tagli dei tassi sostengono le criptovalute

    Il recente rialzo di Bitcoin è stato alimentato dai dati sull’inflazione alla produzione più deboli del previsto ad agosto, che hanno ridotto i timori di un forte aumento dei prezzi legato ai dazi commerciali. Secondo il CME FedWatch, i mercati prevedono una probabilità del 93,7% di un taglio dei tassi di 25 punti base nella riunione della Fed del 16–17 settembre, con una probabilità del 6,3% per un taglio di 50 punti base.

    Tassi più bassi sono generalmente favorevoli agli asset speculativi come le criptovalute, poiché liberano liquidità per gli investimenti. La performance di Bitcoin nel 2024 è stata sostenuta dai tagli dei tassi della Fed, che hanno contribuito al rapido rally dei prezzi. Gli analisti attendono ora i dati CPI per valutare se l’inflazione stia rallentando, fattore che potrebbe rafforzare ulteriormente l’appetito per il rischio e i prezzi delle criptovalute.

    Le IPO di criptovalute attirano l’attenzione dei mercati

    Il settore segue anche diverse IPO statunitensi di alto profilo questa settimana. Figure Technology, una piattaforma di stablecoin, ha raccolto almeno $787 milioni nella sua IPO, vendendo 31,5 milioni di azioni a $25 ciascuna, superando la guidance iniziale.

    Gemini, l’exchange supportato dai gemelli Winklevoss, ha recentemente aumentato il prezzo proposto per l’IPO, puntando a una valutazione fino a $3,08 miliardi. Altre IPO di rilievo nel settore quest’anno includono Circle Internet Group (NYSE:CRCL), Bullish Inc (NYSE:BLSH) e eToro Group Ltd (NASDAQ:ETOR), favorite da chiarezza regolatoria e crescente interesse degli investitori.

    Le altcoin seguono Bitcoin

    Anche altre criptovalute principali sono salite giovedì. Ether ha guadagnato il 2,6% a $4.419,42, XRP è salito dell’1,5% a $3,0034, Solana +1,8% e Cardano +1,6%. Tra le meme coin, Dogecoin è aumentato del 4,4%, mentre $TRUMP ha segnato un modesto +0,2%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • I prezzi del petrolio si stabilizzano dopo i recenti guadagni a causa delle tensioni globali

    I prezzi del petrolio si stabilizzano dopo i recenti guadagni a causa delle tensioni globali

    I prezzi del petrolio sono rimasti stabili nei mercati asiatici giovedì, dopo i forti guadagni registrati all’inizio della settimana, spinti dall’aumento delle tensioni geopolitiche in Russia e Medio Oriente, che hanno sollevato preoccupazioni su potenziali interruzioni dell’offerta.

    Nonostante il rally, i trader restano cauti a causa dei timori di un eccesso di offerta. I dati statunitensi hanno mostrato un inatteso aumento di 3,93 milioni di barili nelle scorte di greggio, contribuendo alle preoccupazioni. Alle 21:33 ET (01:33 GMT), il Brent con consegna a novembre era scambiato a 67,49 dollari al barile, mentre il WTI scendeva leggermente a 64,34 dollari al barile. Un dollaro più debole, dopo dati sull’inflazione dei prezzi alla produzione inferiori alle attese, ha fornito un certo supporto, mentre gli operatori guardano ora ai dati sull’indice dei prezzi al consumo statunitense.

    Le tensioni geopolitiche sostengono i prezzi

    Le crescenti preoccupazioni sull’offerta in Russia e Medio Oriente hanno sostenuto i prezzi del petrolio all’inizio della settimana. In Europa, la Polonia ha abbattuto droni russi sul proprio spazio aereo durante un attacco nell’Ucraina occidentale, segnando il primo coinvolgimento della NATO nel conflitto. Sebbene la mossa abbia sollevato timori di escalation, Mosca ha dichiarato che l’incidente non era intenzionale ed è pronta a discuterne con la Polonia.

    In Medio Oriente, Israele ha lanciato attacchi aerei contro obiettivi di Hamas a Doha, in Qatar, alleato degli Stati Uniti, con possibili ripercussioni sui negoziati di pace in corso. Questi attacchi indicano un probabile proseguimento delle ostilità a Gaza, inizialmente aumentando i prezzi del petrolio del 2% prima di ridurre i guadagni. Anche le aspettative di sanzioni più severe degli Stati Uniti sul petrolio russo, insieme agli appelli del Presidente Trump a tariffe commerciali contro India e Cina, hanno fornito ulteriore pressione al rialzo.

    OPEC+ ha contribuito al quadro di mercato più stretto, annunciando un aumento della produzione per ottobre inferiore alle aspettative, indicando una possibile situazione di offerta più limitata rispetto a quanto previsto dagli operatori.

    Le preoccupazioni per l’eccesso di offerta limitano ulteriori guadagni

    Tuttavia, i timori di un eccesso globale di offerta hanno frenato i guadagni. Russia e Cina continuano ad espandere il commercio energetico, mentre l’India non mostra segnali di ridurre gli acquisti di greggio russo. Negli Stati Uniti, la domanda si è attenuata dopo la stagione estiva, con scorte di benzina e distillati in forte aumento.

    La robusta produzione statunitense ha esercitato ulteriore pressione sull’offerta globale, mantenendo gli operatori cauti e contribuendo a un outlook più equilibrato per i mercati petroliferi, nonostante i rischi geopolitici.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • BingX lancia AI Master, il Primo Stratega di Trading Crypto al Mondo Basato su Intelligenza Artificiale

    BingX lancia AI Master, il Primo Stratega di Trading Crypto al Mondo Basato su Intelligenza Artificiale

    BingX, piattaforma leader nel settore delle criptovalute e azienda innovativa nel Web3 e AI, annuncia oggi il lancio di BingX AI Master, il primo stratega di trading crypto al mondo alimentato dall’intelligenza artificiale, e l’ultimo arrivo nella suite di strumenti AI di BingX. Questo nuovo prodotto rappresenta un passo importante nella visione di BingX: rendere il trading più intelligente, accessibile e orientato all’utente, stabilendo un nuovo standard di innovazione negli asset digitali.

    BingX AI Master rivoluziona il percorso di trading, accompagnando l’utente in ogni fase: dall’ideazione, alla semplificazione dell’esecuzione, fino alla revisione dei risultati in completa trasparenza. Combinando le strategie di cinque tra i più influenti investitori digitali con l’ottimizzazione avanzata dell’AI, BingX permette sia ai principianti sia ai trader esperti di approcciare il mercato con maggiore sicurezza ed efficacia.

    Funzionalità principali di AI Master:

    • Strategie intelligenti: accesso 24/7 a idee e suggerimenti grazie a conversazioni in tempo reale basate su oltre 1.000 strategie ispirate dai cinque migliori maestri del settore.
    • Alert tempestivi sugli investimenti: notifiche istantanee per tenere l’utente aggiornato sullo stato, i movimenti e i progressi delle strategie gestite dall’AI.
    • Backtesting AI-driven: aggiornamenti continui basati su dati storici e strategie ottimizzate dall’AI.
    • Esecuzione semplificata: ordini di acquisto e vendita ottimizzati che si adattano dinamicamente alle fluttuazioni del mercato, con massima flessibilità per l’utente.
    • Revisione trasparente dell’AI: analisi dettagliate dei risultati e dei record per affinare le strategie e migliorare le competenze con insight ottimizzati dall’AI.

    “BingX AI Master non è solo uno strumento di trading, ma un vero e proprio stratega progettato per portare chiarezza, disciplina e fiducia in ogni percorso dell’utente,” afferma Vivien Lin, Chief Product Officer di BingX. “Con AI Master dimostriamo che il trading intelligente può essere accessibile a tutti, non solo ai professionisti. Questo lancio incarna la missione di BingX: ridefinire l’accessibilità e creare esperienze senza precedenti nel trading di asset digitali, costruendo il primo exchange completamente ‘All-in-AI’.”

    Con il debutto di BingX AI Master, BingX continua a espandere la propria suite di prodotti basati su intelligenza artificiale, rafforzando la propria posizione come primo exchange a integrare l’AI in tutto il percorso di trading. In futuro, BingX amplierà ulteriormente il proprio portafoglio di prodotti AI, combinando tecnologie all’avanguardia con un approccio orientato all’utente per plasmare il futuro del trading globale.

    Informazioni su BingX

    Fondato nel 2018, BingX è un exchange di criptovalute e società Web3 AI di riferimento, che serve una community globale di oltre 20 milioni di utenti. Con una suite completa di prodotti e servizi basati sull’intelligenza artificiale, tra cui derivati, spot trading e copy trading, BingX risponde alle esigenze in continua evoluzione degli utenti di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti. Impegnata nella costruzione di una piattaforma di trading affidabile e intelligente, BingX offre strumenti innovativi progettati per migliorare le performance e la fiducia degli utenti. Nel 2024, BingX è diventata con orgoglio crypto exchange partner ufficiale del Chelsea Football Club, segnando un debutto entusiasmante nel mondo delle sponsorizzazioni sportive. Contatto per i media: [email protected] Per maggiori informazioni: https://bingx.com/

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.