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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street potrebbe vedere un rialzo iniziale grazie all’ottimismo sull’IA

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street potrebbe vedere un rialzo iniziale grazie all’ottimismo sull’IA

    I futures statunitensi indicano un’apertura leggermente positiva mercoledì, suggerendo che i titoli potrebbero rimbalzare dopo la discesa generale di ieri.

    La fiducia degli investitori nel settore dell’IA rimane solida, continuando a sostenere i guadagni del mercato e i massimi storici.

    Le azioni di Nvidia (NASDAQ:NVDA) mostrano guadagni iniziali, salendo dello 0,4% nel pre-market dopo un calo del 2,8% di martedì. L’azienda di semiconduttori, leader nelle tecnologie AI, dovrebbe attrarre nuovo interesse da parte degli acquirenti.

    Alibaba (NYSE:BABA) è in aumento dell’8,8% nel pre-market dopo che l’amministratore delegato Eddie Wu ha annunciato piani per aumentare gli investimenti in modelli e infrastrutture AI. L’azienda ha inoltre presentato nuovi strumenti AI alla conferenza annuale Alibaba Cloud, evidenziando la sua crescente presenza tecnologica.

    Micron (NASDAQ:MU) mostra una leggera debolezza nel pre-market, nonostante abbia superato le aspettative per gli utili del quarto trimestre fiscale e previsto ricavi del primo trimestre superiori alle stime degli analisti grazie alla domanda legata all’IA.

    I volumi di scambio potrebbero rimanere contenuti in attesa del rapporto sull’inflazione dei prezzi al consumo di venerdì.

    Martedì i principali indici hanno registrato un calo dopo i guadagni precedenti. Il Nasdaq ha perso 215,50 punti, ovvero l’1,0%, a 22.573,47, l’S&P 500 ha ceduto 36,83 punti, ovvero lo 0,6%, a 6.656,92 e il Dow è sceso di 88,76 punti, lo 0,2%, a 46.292,78.

    La cautela del mercato è stata influenzata dai commenti del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell sui possibili eccessi di valutazione.

    Parlando nel Rhode Island, Powell ha detto che i prezzi azionari sono “piuttosto sopravvalutati” dopo il recente rally.

    Ha aggiunto che la Fed si trova in una “situazione difficile”, con rischi al rialzo per l’inflazione e al ribasso per l’occupazione.

    “I rischi su entrambi i fronti significano che non esiste un percorso senza rischi,” Powell ha detto. “Se allentiamo la politica monetaria in modo troppo aggressivo, potremmo lasciare incompiuto il compito di controllo dell’inflazione e dover invertire la rotta in seguito per riportare pienamente l’inflazione al 2 percento.”

    Ha continuato: “Se manteniamo una politica restrittiva troppo a lungo, il mercato del lavoro potrebbe indebolirsi inutilmente. Quando i nostri obiettivi sono in tensione in questo modo, il nostro quadro richiede di bilanciare entrambi i lati del nostro duplice mandato.”

    Il ritracciamento di Nvidia ha contribuito alla debolezza del Nasdaq, dopo un rialzo di quasi il 4% di lunedì, in seguito all’annuncio di una partnership strategica con OpenAI per implementare almeno 10 gigawatt di sistemi Nvidia per l’infrastruttura AI di nuova generazione.

    I titoli del settore retail hanno trascinato l’indice Dow Jones U.S. Retail Index verso il basso dell’1,2%, mentre le azioni software hanno perso l’1,2% nel Dow Jones U.S. Software Index.

    I titoli energetici hanno mantenuto una performance positiva, sostenuti dall’aumento del prezzo del petrolio. Il Philadelphia Oil Service Index è salito del 3,5%, e il NYSE Arca Oil Index ha guadagnato l’1,6%.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Enel stabilisce un record con un’emissione obbligazionaria da 4,5 miliardi di dollari nel 2025

    Enel stabilisce un record con un’emissione obbligazionaria da 4,5 miliardi di dollari nel 2025

    Enel Finance International N.V. (BIT:ENEL) ha lanciato con successo un’emissione obbligazionaria multi-tranche da 4,5 miliardi di dollari rivolta a investitori istituzionali, la più grande operazione di questo tipo da parte di una utility europea nel 2025.

    Garantita dalla capogruppo Enel S.p.A., l’emissione ha registrato una forte domanda, raccogliendo ordini per circa 14,4 miliardi di dollari, pari a quasi tre volte l’offerta iniziale. In termini di euro, il collocamento corrisponde a circa 3,8 miliardi, sulla base del tasso di cambio di lunedì.

    I proventi saranno destinati al fabbisogno finanziario ordinario del Gruppo, compreso il rifinanziamento del debito in scadenza. L’operazione, articolata in quattro tranche, prevede la data di regolamento il 30 settembre.

    Le tranche comprendono: 1 miliardo di dollari al 4,125% con scadenza 2028, 1,25 miliardi al 4,375% con scadenza 2030, 1,25 miliardi al 5% con scadenza 2035 e 1 miliardo al 5,75% con scadenza 2055. La durata media complessiva è di circa 12 anni, con un costo medio del finanziamento in euro intorno al 3,6%.

    Il collocamento è stato gestito da un consorzio di primarie banche internazionali, tra cui BNP Paribas, Bank of America e Citigroup, in qualità di joint bookrunner.

    L’emissione ha ricevuto rating provvisori di BBB da S&P, BBB+ da Fitch e Baa1 da Moody’s.

    Enel ha profondamente trasformato il proprio mix energetico nell’ultimo decennio. Nel 2024 la capacità rinnovabile ha raggiunto il 73% del totale, rispetto al 41% del 2015, mentre la produzione a zero emissioni è salita all’83% dal 45% nello stesso periodo. L’intensità emissiva della generazione elettrica è scesa a 101 gCO2eq/kWh nel 2024, con una riduzione del 72% rispetto al 2017.

    La società ha sottolineato che la propria strategia di finanziamento continuerà a essere allineata agli obiettivi climatici di lungo termine, con il traguardo della neutralità carbonica entro il 2040, e ha evidenziato di non fare più ricorso a strumenti finanziari legati a specifici target di sostenibilità.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Stellantis affronta sospensioni di produzione a causa della domanda debole

    Stellantis affronta sospensioni di produzione a causa della domanda debole

    Stellantis (BIT:STLAM) sta affrontando un rallentamento della domanda per diversi dei suoi modelli, portando a chiusure temporanee in più stabilimenti europei. I veicoli interessati includono l’Alfa Romeo Tonale SUV, la Fiat Panda e vari modelli Opel e DS.

    La notizia ha fatto scendere le azioni Stellantis del 3% a 8,216 €, dopo circa due ore di contrattazioni, posizionando il titolo in fondo all’indice FTSE MIB, che ha chiuso in calo dello 0,20%.

    Secondo Les Echos, il costruttore ha comunicato ai rappresentanti sindacali dello stabilimento di Poissy che le operazioni saranno sospese per tre settimane, dal 13 ottobre al 3 novembre. Durante questo periodo, circa 2.000 dipendenti dovranno usufruire di una settimana di ferie forzate e di 12 giorni di disoccupazione.

    La pubblicazione segnala che le chiusure temporanee non saranno limitate a Poissy. Cinque altri stabilimenti in Europa — tra cui Eisenach in Germania, Saragozza in Spagna e Tychy in Polonia — interromperanno anch’essi la produzione a ottobre. Les Echos aggiunge che Madrid e Pomigliano chiuderanno rispettivamente per 14 e 15 giorni, con un fermo complessivo di circa 62 giorni, sottolineando che si tratta di “un sintomo del fatto che Stellantis sta incontrando difficoltà in Europa.”

    A Pomigliano, la società applicherà un contratto di solidarietà, sospendendo la linea Panda dal 29 settembre al 6 ottobre e la linea Tonale dal 29 settembre al 10 ottobre.

    Stellantis ha definito la decisione un “approccio prudente e responsabile”, volto a riequilibrare la capacità produttiva con la domanda attuale, prevenire colli di bottiglia e ottimizzare le operazioni degli stabilimenti, in particolare sulla linea Fiat Panda.

    Gli analisti di Equita hanno osservato che, in ogni caso, la notizia delle chiusure degli stabilimenti europei “non è sorprendente” e ritengono “che consenta di ottimizzare l’assorbimento del capitale circolante netto (NWC),” ribadendo la raccomandazione di mantenere le azioni con un prezzo target di 9,7 €.

    WebSim Intermonte ha sottolineato che lo stabilimento di Pomigliano “produce la Fiat Panda e l’Alfa Romeo Tonale SUV di medie dimensioni, impiegando 3.800 persone, mentre lo stabilimento di Poissy produce le DS3 e Opel Mokka SUV compatti con una forza lavoro di 2.000 persone.”

    La società ha inoltre evidenziato che Stellantis “sta affrontando una domanda in calo nella regione, con le immatricolazioni di auto europee sostanzialmente stabili da gennaio a luglio, mentre le immatricolazioni del marchio Stellantis sono diminuite dell’8%,” e prevede che “anche agosto dovrebbe mostrare un leggero calo per Stellantis, nonostante un confronto annuo favorevole, poiché ad agosto 2024 si era registrato un calo di oltre il 30% delle immatricolazioni di auto.”

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il mercato di Milano apre in calo mentre le azioni europee seguono Wall Street, Leonardo in evidenza

    Il mercato di Milano apre in calo mentre le azioni europee seguono Wall Street, Leonardo in evidenza

    La Borsa di Milano ha aperto la sessione in territorio negativo, rispecchiando un rallentamento più ampio in Europa dopo che Wall Street ha chiuso in ribasso ieri. Il sentiment degli investitori è stato appesantito dalle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che hanno attenuato le aspettative di ulteriori tagli dei tassi di interesse.

    Powell ha dichiarato che la banca centrale si trova in una “situazione difficile”, dovendo bilanciare i rischi persistenti dell’inflazione con un mercato del lavoro in rallentamento, anche se altri membri della Fed hanno espresso prospettive differenti sulla gestione della crescita economica e dell’occupazione.

    Alle 9:40, l’indice FTSE MIB era in calo dello 0,58%, con le azioni dei settori bancario e automobilistico sotto pressione, mentre i titoli dei servizi pubblici e della difesa hanno mostrato resilienza. Stellantis (BIT:STLAM) ha perso il 2,5%, tornando indietro dopo i guadagni registrati nella sessione precedente.

    Il settore bancario nel complesso ha perso circa lo 0,9%, con Mediobanca (BIT:MB) in calo dell’1,9% tra le speculazioni su un possibile abbandono del mercato, e Monte dei Paschi di Siena (MPS) in ribasso dell’1,7% nonostante una performance migliore del previsto.

    Nel frattempo, le dichiarazioni del Presidente statunitense Donald Trump secondo cui l’Ucraina potrebbe riconquistare tutti i territori occupati dalla Russia hanno scatenato un’ondata di acquisti nei titoli della difesa europea. Sulla Borsa di Milano, Leonardo (BIT:LDO) ha guadagnato il 2,5% e Fincantieri (BIT:FCT) è salita del 2,9%.

    Tra i titoli difensivi dei servizi pubblici, Snam (BIT:SRG) ha registrato un rialzo dello 0,7%, mentre Hera (BIT:HER), Terna (BIT:TRN), Enel (BIT:ENEL) e Italgas (BIT:IG) hanno mostrato incrementi più contenuti, compresi tra lo 0,2% e lo 0,5%.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, I mercati osservano i commenti di Powell e la crescita guidata dall’IA di Micron

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, I mercati osservano i commenti di Powell e la crescita guidata dall’IA di Micron

    I futures statunitensi erano per lo più stabili mercoledì, con gli investitori concentrati sui commenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e sulle previsioni trimestrali del colosso dei semiconduttori Micron. Powell ha evidenziato le sfide nel bilanciare l’inflazione persistente con la crescita occupazionale rallentata, mentre Micron ha riportato una domanda superiore alle attese per i suoi chip di memoria da parte degli sviluppatori di intelligenza artificiale.

    Futures con movimenti limitati

    Alle 03:38 ET, i futures sul Dow e sull’S&P 500 erano sostanzialmente invariati, mentre i futures sul Nasdaq 100 sono saliti di 21 punti, pari allo 0,1%. Gli indici principali di Wall Street avevano registrato un calo nella sessione precedente, interrompendo una striscia di tre giorni di chiusure record.

    Le azioni di Nvidia, favorita nel settore dell’IA, hanno leggermente ceduto, pesando sul Nasdaq Composite, particolarmente tecnologico, dopo i guadagni di lunedì legati al suo investimento da 100 miliardi di dollari in OpenAI. Le azioni Boeing sono aumentate a seguito di un ordine da 8 miliardi di dollari da Uzbekistan Airways.

    Powell segnala cautela

    I commenti di Powell sono arrivati pochi giorni dopo che la Fed aveva tagliato i tassi di interesse di 25 punti base e suggerito ulteriori riduzioni. Ha sottolineato che la Fed non ha un “percorso senza rischi”, poiché deve bilanciare la crescita occupazionale rallentata con l’inflazione persistente.

    «Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito ieri la sua visione prudente, segnalando un equilibrio tra rischi negativi per l’occupazione e rischi al rialzo per l’inflazione. Il risultato è comunque un tono più aggressivo rispetto al consenso del FOMC, come espresso dal Dot Plot mediano», hanno osservato gli analisti di ING.

    I mercati stanno scontando la possibilità di ulteriori tagli dei tassi nelle riunioni della Fed di ottobre e dicembre, sebbene sia previsto un acceso dibattito tra i membri. Altri membri della Fed hanno espresso opinioni a supporto di entrambe le posizioni sulla politica monetaria.

    Previsioni di Micron superiori alle stime

    Le azioni Micron (NASDAQ:MU) sono salite nel pre-mercato statunitense dopo un rapporto trimestrale positivo. Il CEO Sanjay Mehrotra ha sottolineato che la domanda di prodotti DRAM e NAND ha superato le aspettative, trainata dai carichi di lavoro legati all’IA.

    L’azienda prevede un EPS rettificato per il trimestre in corso di 3,75$ su un fatturato di 12,5 miliardi di dollari, più o meno 300 milioni, rispetto alle attese degli analisti di 3,10$ per azione e 11,91 miliardi di dollari di ricavi. Mehrotra ha detto che l’offerta è “stretta”, mentre la domanda di processori DRAM dovrebbe rimanere “sana” il prossimo anno.

    Micron ha anche annunciato investimenti per 200 miliardi di dollari nella capacità statunitense di semiconduttori, con 4,5 miliardi di dollari previsti per il trimestre in corso. Le vendite di cloud memory sono triplicate a 4,5 miliardi di dollari nel trimestre concluso ad agosto, spingendo i ricavi complessivi a +46% a 11,32 miliardi di dollari, superando le stime.

    Alibaba aumenta gli investimenti in IA

    Le azioni di Alibaba (NYSE:BABA) a Hong Kong sono salite oltre l’8% dopo il lancio del modello di IA più potente fino ad oggi, Qwen3-Max, con oltre 1 trilione di parametri. Il CEO Eddie Wu ha confermato che l’azienda continuerà a investire nelle infrastrutture per l’IA, aggiungendo all’investimento precedentemente annunciato di 380 miliardi di yuan (circa 53,4 miliardi di dollari) nei prossimi tre anni.

    L’azienda ha anche presentato Qwen3-Omni, un sistema multimodale per esperienze immersive come la realtà virtuale e i cruscotti intelligenti delle auto, a sottolineare l’ambizione di Alibaba di estendere l’IA oltre i chatbot.

    L’oro rimane vicino ai massimi storici

    I prezzi dell’oro si sono mantenuti stabili, restando vicini ai recenti livelli record, mentre i commenti di Powell hanno aumentato la cautela su crescita, inflazione e tassi di interesse.

    «Hopes for further rate cuts by the Fed before the end of 2025 have recently bolstered the yellow metal, given that lower rates also make non-yielding assets such as metals appear more attractive», hanno osservato gli analisti. Gli investitori tengono d’occhio i dati economici previsti per questa settimana, che potrebbero fornire indicazioni sull’inflazione e sull’attività economica. L’incertezza geopolitica ha rafforzato anche il ruolo dell’oro come bene rifugio.

    L’oro spot è salito dello 0,3% a 3.775,56$ l’oncia, mentre i future sull’oro hanno perso lo 0,2% a 3.807,92$/oz alle 03:29 ET.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Il dollaro si rafforza mentre Powell invita alla cautela; euro in calo nonostante l’ottimismo sull’Ucraina

    Il dollaro si rafforza mentre Powell invita alla cautela; euro in calo nonostante l’ottimismo sull’Ucraina

    Il dollaro statunitense ha guadagnato leggermente terreno mercoledì dopo che il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha adottato un tono prudente riguardo a eventuali ulteriori tagli dei tassi di interesse, mentre l’euro non è riuscito a reagire ai titoli positivi sull’Ucraina.

    Alle 03:50 ET (07:50 GMT), l’indice del dollaro, che misura il biglietto verde rispetto a un paniere di sei valute principali, è salito dello 0,2% a 97,080, rimbalzando dopo le perdite iniziali.

    Powell sottolinea un approccio prudente

    Parlando alla Greater Providence Chamber of Commerce nel Rhode Island martedì, Powell ha evidenziato la “situazione difficile” della Fed, citando i rischi di inflazione più rapida del previsto insieme alla debole crescita occupazionale, che ha sollevato preoccupazioni sul mercato del lavoro.

    Ha offerto poche indicazioni sui tempi dei futuri tagli dei tassi, avvertendo dei pericoli di muoversi troppo rapidamente e provocare inflazione o di allentare troppo lentamente e aumentare inutilmente la disoccupazione. All’inizio di questo mese, la Fed ha ridotto i tassi per la prima volta nel 2025, e il mercato prevede attualmente riduzioni di un quarto di punto nei restanti due incontri di politica monetaria dell’anno.

    “Fed Chair Jerome Powell broadly reiterated his cautious view yesterday, signalling there is some balance between downside employment risks and upside inflation risks. The result is still a more hawkish tone by the chair relative to the FOMC consensus, as expressed by the median Dot Plot,” hanno dichiarato gli analisti di ING in una nota.

    I trader monitoreranno anche i dati sul settore immobiliare nel corso della sessione, sebbene sia improbabile che influenzino significativamente il sentiment. “We retain a moderate bearish bias on the dollar this week, although a quiet day for data and Fedspeak today (only Mary Daly is due to speak) means we could see FX volatility ease further and the dollar hover close to the current level in most G10 crosses,” ha aggiunto ING.

    L’euro fatica nonostante le dichiarazioni di Trump

    In Europa, l’euro ha ceduto lo 0,2% a 1,1794 rispetto al dollaro, senza riuscire a rimbalzare nonostante i commenti positivi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’Ucraina. Sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha affermato di ritenere che l’Ucraina possa recuperare tutti i territori persi dalla Russia dall’inizio dell’invasione, dopo l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

    Aveva precedentemente suggerito che sia Kiev che Mosca potrebbero dover cedere territori per porre fine al conflitto. “With time, patience, and the financial support of Europe and, in particular, NATO, the original Borders from where this War started, is very much an option,” ha scritto Trump nel suo post.

    “While that is a significant change of tone, markets have been treating Trump’s comments on the matter with caution due to a lack of progress in peace negotiations so far,” ha osservato ING. “If anything, there are downside risks for the euro and even more for higher-beta European currencies as Trump told EU allies to shoot down Russian planes violating NATO airspace.”

    GBP/USD è sceso dello 0,3% a 1,3487, avvicinandosi al minimo di due settimane registrato la scorsa settimana.

    Altri movimenti valutari e di mercato

    Altrove, USD/JPY è salito dello 0,3% a 148,10 mentre gli investitori speculavano su un ritorno anticipato dei rialzi dei tassi da parte della Bank of Japan a seguito dei recenti segnali hawkish. USD/CNY è aumentato dello 0,1% a 7,1193, mentre AUD/USD ha guadagnato lo 0,4% a 0,6620 dopo che l’IPC australiano di agosto ha mostrato un aumento del 3,0% su base annua, leggermente sopra le previsioni del 2,9%.

    La Reserve Bank of Australia aveva ridotto i tassi nella precedente riunione e indicato ulteriori tagli se i dati lo avessero giustificato. Tuttavia, i dati di mercoledì sull’IPC, al limite superiore dell’intervallo obiettivo della RBA, hanno rinnovato le preoccupazioni sulle prossime mosse della banca centrale.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Prezzi del petrolio stabili mentre i cali di scorte USA offrono supporto

    Prezzi del petrolio stabili mentre i cali di scorte USA offrono supporto

    I mercati petroliferi sono rimasti per lo più stabili mercoledì, dopo che i dati hanno indicato un calo delle scorte di greggio statunitensi la scorsa settimana, rafforzando le aspettative di un’offerta più ristretta.

    I futures sul Brent sono aumentati leggermente di 3 centesimi a 67,66 dollari al barile alle 06:30 GMT, mentre i futures sul West Texas Intermediate (WTI) statunitense sono saliti di 5 centesimi a 63,46 dollari. Entrambi gli indici avevano registrato guadagni superiori a 1 dollaro al barile martedì, dopo che i tentativi di riprendere le esportazioni dal Kurdistan iracheno erano stati bloccati. Le spedizioni via pipeline verso la Turchia restano sospese nonostante i tentativi di raggiungere un accordo, mentre due importanti produttori hanno richiesto garanzie sul rimborso del debito.

    L’accordo tra le autorità federali irachene, il governo regionale curdo e le compagnie petrolifere consentirebbe il flusso di circa 230.000 barili al giorno. Le operazioni di pipeline sono sospese da marzo 2023.

    “Si prevede che i prezzi rimangano sostenuti ma oscillanti nel breve termine,” ha dichiarato Emril Jamil, senior analyst per il petrolio presso LSEG.

    Jamil ha aggiunto che le interruzioni continue dell’offerta dalla Russia stanno fornendo un sostegno ai prezzi del petrolio, ma ulteriori aumenti sono limitati dall’incertezza sulle decisioni dei tassi d’interesse della Federal Reserve statunitense.

    Secondo i dati dell’American Petroleum Institute (API), le scorte statunitensi di greggio e benzina sono diminuite la scorsa settimana, mentre quelle di distillati sono aumentate. Le scorte di greggio sono calate di 3,82 milioni di barili nella settimana conclusasi il 19 settembre, quelle di benzina sono scese di 1,05 milioni di barili e i distillati sono aumentati di 518.000 barili, secondo fonti vicine ai dati.

    I dati ufficiali sull’energia del governo statunitense sono previsti per mercoledì e dovrebbero mostrare un aumento delle scorte di greggio e benzina, con una probabile riduzione dei distillati.

    Altri vincoli sull’offerta emergono anche altrove. Reuters ha riportato che Chevron sarà in grado di esportare solo circa metà dei 240.000 barili al giorno di greggio prodotti in partnership con il Venezuela.

    Sebbene Chevron abbia ricevuto l’autorizzazione a operare nel paese sanzionato a luglio, le nuove regole ridurranno il volume del greggio pesante e ad alto tenore di zolfo del Venezuela che raggiungerà il mercato statunitense.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro resta vicino ai massimi storici dopo i commenti di Powell e dati deboli dagli USA

    L’oro resta vicino ai massimi storici dopo i commenti di Powell e dati deboli dagli USA

    I prezzi dell’oro sono rimasti sostanzialmente stabili nella sessione asiatica di mercoledì, mantenendosi vicino ai recenti massimi storici dopo le osservazioni del presidente della Federal Reserve statunitense Jerome Powell, che hanno sollevato preoccupazioni sui temi della crescita, dell’inflazione e dei tassi di interesse.

    La domanda di beni rifugio come oro e altri metalli preziosi è aumentata, mentre un dollaro statunitense persistentemente debole ha continuato a sostenere i metalli. I trader hanno mostrato cautela anche in vista di importanti dati economici attesi questa settimana, insieme a risultati deludenti degli indici PMI statunitensi.

    L’oro spot è salito dello 0,3% a 3.776,20 dollari l’oncia, mentre i futures sull’oro hanno perso lo 0,2% a 3.808,50 dollari l’oncia alle 01:39 ET (05:39 GMT).

    Powell segnala incertezza economica

    L’oro spot ha raggiunto un massimo record di 3.791,10 dollari l’oncia martedì, mantenendo livelli elevati dopo un forte rally della scorsa settimana.

    Il presidente della Fed Powell ha dichiarato martedì sera che l’economia statunitense affronta una crescente incertezza, sottolineando che non esiste un “risk-free path” per tagliare i tassi di interesse mentre si controlla l’inflazione e si sostiene la crescita dell’occupazione.

    Ha anche osservato che il mercato del lavoro si è indebolito significativamente negli ultimi mesi, mentre l’inflazione rimane persistente, complicando gli sforzi della banca centrale per allentare la politica monetaria.

    Questi commenti sono arrivati appena una settimana dopo che la Fed ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, segnalando che ulteriori misure di allentamento potrebbero essere in arrivo. L’oro era salito in seguito al taglio dei tassi, poiché rendimenti più bassi rendono gli asset non fruttiferi come i metalli più attraenti.

    Le aspettative del mercato, secondo i dati CME FedWatch, indicano almeno altri due tagli di 25 punti base quest’anno. Ulteriori segnali di debolezza economica negli USA potrebbero spingere la Fed ad ampliare l’allentamento monetario, con il dollaro che rimane vicino ai minimi degli ultimi tre anni.

    La debolezza dei PMI statunitensi aumenta la cautela

    I dati PMI di settembre hanno mostrato un’espansione più lenta del previsto sia nel settore manifatturiero sia nei servizi, poiché le aziende devono far fronte a tariffe commerciali più alte, inflazione persistente e spesa dei consumatori debole.

    Altri metalli registrano rialzi

    Altri metalli preziosi hanno registrato guadagni mercoledì, con il platino spot in rialzo dello 0,6% a 1.485,41 dollari l’oncia e l’argento spot in crescita dello 0,5% a 44,2495 dollari l’oncia.

    Anche i metalli industriali hanno registrato modestie variazioni positive, con i futures sul rame del London Metal Exchange in aumento dello 0,1% a 9.999,95 dollari per tonnellata e i futures sul rame COMEX leggermente su a 4,6430 dollari per libbra.

    Attenzione ai dati economici statunitensi in arrivo

    Gli investitori seguono con attenzione le prossime pubblicazioni economiche statunitensi, tra cui la lettura finale del PIL del secondo trimestre, prevista per giovedì, che dovrebbe confermare una crescita superiore alle attese.

    L’indice dei prezzi PCE, la misura preferita dalla Fed per l’inflazione, è atteso per venerdì, e gli analisti prevedono che l’inflazione rimanga elevata in agosto, il che potrebbe aumentare l’incertezza sui piani della Fed in materia di tassi di interesse. Nei prossimi giorni sono inoltre previsti interventi di vari funzionari della Fed, con possibili impatti sui mercati.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • La crescita di Hermes e il rilancio di Burberry possono sostenere i titoli del lusso nel 3° trimestre?

    La crescita di Hermes e il rilancio di Burberry possono sostenere i titoli del lusso nel 3° trimestre?

    I titoli del lusso mostrano segnali preliminari di recupero nel terzo trimestre, sostenuti da confronti più facili con lo scorso anno in Cina e da performance più stabili a luglio e agosto, secondo RBC Capital Markets.

    Gli analisti prevedono che Hermes (EU:RMS) registrerà una crescita organica dei ricavi del 10%, mentre le vendite retail like-for-like (LFL) di Burberry (LSE:BRBY) dovrebbero risultare leggermente positive. L’attenzione ora è capire se questo slancio potrà proseguire nel quarto trimestre, quando i confronti saranno più impegnativi.

    Per Hermes, RBC stima ricavi per €3,9 miliardi, con una crescita organica del 10%, Leather Goods in aumento del 14%, Ready-to-Wear del 6% e Other Hermes del 13%. La crescita è prevista in tutte le regioni, con Europa e Americhe in aumento dell’11% ciascuna e Asia in rialzo dell’8%.

    Gli analisti guidati da Piral Dadhania hanno osservato che Hermes rimane “underindexed to tourism”, il che potrebbe contribuire a compensare la minore spesa legata ai viaggi.

    Il secondo trimestre di Burberry dovrebbe registrare ricavi retail di £425 milioni, con un aumento dell’1% LFL, mentre il wholesale è previsto in calo del 14%. RBC prevede un margine lordo del 66,5% e un EBIT rettificato di £10 milioni per il primo semestre. Il broker stima un lieve miglioramento in Greater China grazie all’onshoring della spesa, trend stabili nelle Americhe e performance più deboli in Europa, Medio Oriente e Giappone.

    Gli analisti hanno evidenziato la difensività di Hermes e le “well underpinned turnaround credentials” di Burberry come caratteristiche attrattive nel settore.

    Altri player del lusso mostrano traiettorie miste. RBC prevede che LVMH (EU:MC) riporti ricavi di gruppo di €17,95 miliardi, in calo dell’1% su base organica, con la divisione Fashion & Leather in calo del 5% a causa della debolezza continua in Giappone e della domanda più debole negli Stati Uniti e in Europa.

    Kering (EU:KER) è prevista in calo più marcato, con ricavi di gruppo in diminuzione del 10% organico, guidati dal -17% di Gucci. Anche Moncler (BIT:MONC) dovrebbe registrare una leggera flessione, con ricavi in calo dell’1% a tassi di cambio costanti, riflettendo vendite retail LFL più deboli. Al contrario, la Jewellery Maison di Richemont (BIT:1CFR) è prevista in crescita del 9% a cambi costanti.

    “We continue to view defensiveness at Hermes, relative underperformance at LVMH and well underpinned turnaround credentials at Burberry as attractive in luxury,” hanno scritto gli analisti.

    Sebbene il settore rimanga in una fase ciclica di contrazione, i movimenti dei prezzi azionari sono sempre più legati alle inflexioni della crescita dei ricavi attese per il 2026 piuttosto che alle revisioni degli utili a breve termine. Le stime di RBC rimangono leggermente al di sotto del consenso per Hermes e Burberry, con previsioni di EBIT ridotte del 3% e 7%, rispettivamente. Tuttavia, entrambi i titoli sono valutati Outperform, con target di prezzo di €2.300 per Hermes e 1.400 pence per Burberry.

    La domanda centrale resta se i miglioramenti del terzo trimestre siano temporanei o indichino un recupero più duraturo. RBC osserva che la domanda stagionale e legata ai regali, insieme ai prezzi influenzati dai dazi statunitensi, potrebbe fornire un sostegno parziale fino a fine anno.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee calano leggermente in attesa dell’indice Ifo tedesco

    DAX, CAC, FTSE100, Le azioni europee calano leggermente in attesa dell’indice Ifo tedesco

    Le azioni europee hanno chiuso mercoledì in leggero calo, seguendo le perdite registrate a Wall Street nella notte, tra crescenti preoccupazioni sui livelli di valutazione e l’incertezza sul percorso futuro dei tassi d’interesse statunitensi.

    Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è sceso dello 0,2%, il CAC 40 francese ha perso lo 0,1% e il FTSE 100 del Regno Unito ha registrato un calo dello 0,1%.

    Le perdite di Wall Street pesano sul sentiment

    Il sentiment degli investitori è stato indebolito nella notte dopo che il presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, ha avvertito dei crescenti rischi economici e dell’incertezza sui tassi d’interesse. Durante un discorso presso la Greater Providence Chamber of Commerce a Rhode Island, Powell ha descritto la situazione della Fed come “challenging”, citando il rischio simultaneo di inflazione più rapida del previsto e una crescita debole dell’occupazione che solleva interrogativi sulla salute del mercato del lavoro.

    All’inizio del mese, la Fed aveva tagliato i tassi per la prima volta quest’anno, ma Powell ha fornito pochi segnali sul possibile momento di ulteriori misure di allentamento monetario. Ha inoltre osservato che “equity prices are fairly highly valued”, mentre gli indici di riferimento statunitensi hanno recentemente toccato massimi storici.

    Con l’S&P 500 in rialzo di oltre il 13% da inizio anno e il DAX tedesco sopra il 18%, gli analisti mettono in guardia sulla possibilità di una forte correzione.

    Attenzione all’indice Ifo tedesco

    In Europa, i dati flash sui PMI dell’eurozona pubblicati martedì hanno mostrato una crescita dell’attività economica al ritmo più veloce degli ultimi 16 mesi per settembre. Tuttavia, i dati evidenziano anche una divergenza tra le due principali economie del blocco: la Germania ha registrato un’accelerazione, mentre la Francia è rimasta frenata dall’incertezza politica.

    Mercoledì è attesa la pubblicazione dell’indice del clima economico Ifo tedesco, che dovrebbe confermare un miglioramento del sentiment.

    Focus sul settore corporate

    JD Sports Fashion (LSE:JD.) ha registrato un calo del 13,5% dell’utile nel primo semestre, principalmente a causa della debolezza delle operazioni negli Stati Uniti. Il retailer britannico ha confermato le previsioni per l’intero anno ma ha segnalato cautela sul contesto commerciale.

    Ferrari (BIT:RACE) ha riportato un margine EBITDA del 26,6% nel primo semestre, in crescita di 20 punti base rispetto all’anno precedente, grazie ai guadagni di produttività che hanno compensato i maggiori costi per personale e investimenti digitali.

    Prezzi del petrolio in rialzo grazie al calo delle scorte

    I futures sul petrolio hanno registrato rialzi mercoledì, poiché il calo delle scorte statunitensi ha attenuato i timori legati alla domanda debole. Alle 03:05 ET, il Brent ha guadagnato lo 0,1% a 67,72 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate è salito dello 0,1% a 63,48 dollari al barile.

    Entrambi i benchmark hanno guadagnato oltre 1 dollaro martedì, dopo che il rinvio della ripresa delle esportazioni dal Kurdistan iracheno ha ridotto i timori di un aumento dell’offerta sui mercati globali. Secondo i dati dell’American Petroleum Institute, le scorte di petrolio statunitensi sono diminuite di 3,82 milioni di barili, mentre quelle di benzina sono calate di 1,05 milioni di barili nella settimana terminata il 19 settembre. I dati ufficiali del governo statunitense sul settore energetico sono attesi più tardi mercoledì.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.