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  • Le azioni europee calano per le rinnovate preoccupazioni commerciali; Sanofi acquisisce rivale USA

    Le azioni europee calano per le rinnovate preoccupazioni commerciali; Sanofi acquisisce rivale USA

    Gli indici azionari europei hanno registrato un calo lunedì, mentre l’attenzione è tornata sulle caotiche politiche commerciali statunitensi, in vista della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea in programma questa settimana.

    Alle 03:05 ET, l’indice DAX in Germania è sceso dello 0,3%, il CAC 40 in Francia ha perso lo 0,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito è calato dello 0,1%.

    L’UE prepara contromisure tariffarie

    È iniziato un nuovo mese, ma l’incertezza sulle trattative commerciali dell’amministrazione Trump rimane al centro dell’attenzione.

    Il presidente USA Donald Trump ha raddoppiato i dazi previsti su acciaio e alluminio, portandoli al 50%, annunciando questa nuova politica tramite i social media venerdì sera.

    La Commissione Europea ha espresso “forte” rammarico per il piano di Trump di aumentare i dazi, aggiungendo che ciò “mina gli sforzi in corso per raggiungere una soluzione negoziata.”

    “Questa decisione aggiunge ulteriore incertezza all’economia globale e aumenta i costi per consumatori e imprese su entrambi i lati dell’Atlantico,” ha dichiarato un portavoce della Commissione, aggiungendo che “l’Unione Europea è pronta a imporre contromisure.”

    Aumento delle tensioni tra USA e Cina

    Altrove, la Cina ha “fermamente respinto” lunedì l’accusa di Trump secondo cui il paese avrebbe violato i termini di un accordo commerciale di metà maggio firmato a Ginevra.

    Il ministero del Commercio cinese ha definito le accuse di Trump irragionevoli, sottolineando che Pechino continuerà a difendere i propri interessi. Trump non ha specificato quali violazioni avrebbe commesso la Cina.

    La risposta cinese si aggiunge ai recenti segnali di tensione nei rapporti USA-Cina, specialmente dopo che funzionari americani hanno ammesso la scorsa settimana che i colloqui commerciali tra i due paesi si sono “arenati.”

    Questi commenti, insieme alle critiche cinesi ripetute ai controlli statunitensi sull’industria dei chip, hanno alimentato i timori che le relazioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali si stiano deteriorando e che non si raggiungerà un accordo commerciale duraturo a breve termine.

    Riunione BCE prevista per questa settimana

    In Europa, gli investitori potranno analizzare nel corso della giornata i più recenti dati sull’attività manifatturiera della maggior parte dei principali paesi europei, in vista della riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea giovedì.

    Si prevede ampiamente che la banca centrale tagli di 25 punti base il 5 giugno, portando il tasso chiave al 2%, per l’ottava riduzione dei tassi nell’ultimo anno.

    Questo taglio è considerato praticamente certo, e quindi i partecipanti al mercato saranno attenti a eventuali segnali da parte dei responsabili politici circa una possibile pausa a luglio, dato che l’economia dell’Eurozona sta tenendo meglio del previsto, il che potrebbe concedere tempo alla presidente della BCE Christine Lagarde per valutare l’impatto dei dazi USA.

    Sanofi in fase di acquisizione

    Nel settore corporate, il gruppo farmaceutico francese Sanofi (EU:SAN) (NASDAQ:SNY) ha annunciato l’intenzione di acquisire la biopharma statunitense Blueprint Medicines (NASDAQ:BPMC) per circa 9,1 miliardi di dollari, puntando al suo portafoglio di farmaci per malattie rare immunologiche.

    Il petrolio vola nonostante l’aumento della produzione OPEC+

    I prezzi del petrolio sono saliti fortemente lunedì dopo che l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione a luglio pari a quello dei due mesi precedenti, un sollievo rispetto alle indiscrezioni su un incremento maggiore.

    Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono saliti del 2,5% a 64,36 dollari al barile, mentre i futures sul WTI USA sono cresciuti del 3% a 62,60 dollari al barile.

    Entrambi i benchmark sono aumentati lunedì, dopo un calo superiore all’1% la scorsa settimana, a seguito della decisione sabato dell’OPEC+ di aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno a luglio.

    Si tratta del terzo mese consecutivo in cui il gruppo di maggiori produttori incrementa la produzione della stessa quantità, dopo notizie su discussioni per un aumento più consistente finalizzato a riconquistare quote di mercato.

    L’aumento delle tensioni militari tra Russia e Ucraina e le nuove sanzioni statunitensi sull’industria petrolifera russa, questa volta con pressioni su grandi acquirenti come Cina e India, hanno inoltre rafforzato il sentiment positivo nel mercato del greggio.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, tensioni Cina-USA, Waller della Fed, aumento del petrolio/bitcoin – cosa muove i mercati USA

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, tensioni Cina-USA, Waller della Fed, aumento del petrolio/bitcoin – cosa muove i mercati USA

    I futures azionari statunitensi hanno registrato un calo lunedì, mentre le tensioni tra Cina e Stati Uniti sono nuovamente aumentate, riaprendo la possibilità di una costosa guerra commerciale. Altrove, rimane possibile un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno, secondo un membro della Fed, mentre bitcoin è rimbalzato dopo le perdite del fine settimana e il petrolio è salito dopo l’ultimo incontro dell’OPEC+.

    Tensioni commerciali USA-Cina in aumento

    Il periodo di distensione tra le due maggiori economie mondiali è stato breve.

    Lunedì la Cina ha definito “infondati” gli accusati del presidente USA Donald Trump secondo cui Pechino avrebbe violato l’intesa raggiunta nei colloqui commerciali di Ginevra, promettendo di adottare misure forti per tutelare i propri interessi.

    Il commento del ministero del Commercio cinese rispondeva alle dichiarazioni di Trump di venerdì, secondo cui la Cina avrebbe infranto un accordo bilaterale per ridurre i dazi.

    Il ministero ha affermato che la Cina ha rispettato e sostenuto attivamente l’accordo siglato il mese scorso a Ginevra, mentre gli Stati Uniti hanno introdotto diverse misure “restrittive e discriminatorie” contro la Cina.

    Tra queste misure vi sono le linee guida sui controlli alle esportazioni di chip AI, la sospensione della vendita di software per progettazione di chip alla Cina e la revoca dei visti per studenti cinesi.

    A metà maggio a Ginevra, Pechino e Washington avevano concordato una pausa di 90 giorni sui dazi a tre cifre. Inoltre, la Cina si era impegnata a rimuovere le misure di contrasto che limitavano le sue esportazioni di metalli critici necessari per la produzione di semiconduttori, elettronica e difesa statunitensi.

    Tuttavia, a fine settimana il segretario al Tesoro USA Scott Bessent ha dichiarato che i colloqui commerciali con Pechino si sono arenati.

    I futures USA partono la settimana in calo

    I futures azionari USA sono scesi lunedì, iniziando la settimana negativamente mentre le crescenti tensioni commerciali USA-Cina hanno aumentato le preoccupazioni per la crescita economica globale in rallentamento.

    Alle 04:15 ET, i futures sull’S&P 500 erano in calo di 35 punti (-0,6%), quelli sul Nasdaq 100 sono scesi di 150 punti (-0,7%) e i futures sul Dow sono calati di 225 punti (-0,5%).

    Wall Street inizia la nuova settimana e il mese in tono debole, restituendo parte dei forti guadagni del mese precedente, in seguito alla guerra di parole tra USA e Cina.

    Venerdì scorso l’S&P 500 ha chiuso maggio con un guadagno superiore al 6%, la migliore performance mensile da novembre 2023. Il Nasdaq Composite, dominato dal settore tech, è salito di oltre il 9%, e il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato circa il 4%.

    Le preoccupazioni sull’outlook economico potrebbero ostacolare gli indici principali questa settimana; gli investitori punteranno su una serie di report in arrivo, che potrebbero fornire indicazioni sull’impatto dei dazi sull’economia USA, in particolare il dato sui salari non agricoli di maggio atteso venerdì.

    Si prevede che questo rapporto mostri la creazione di 130.000 nuovi posti di lavoro, in calo rispetto ai 177.000 di aprile, superiore alle attese.

    Fed può ancora tagliare i tassi nel 2025 – Waller

    La settimana si chiude con il rapporto mensile sull’occupazione USA, molto atteso, che fornirà indicazioni chiave sullo stato dell’economia prima di un nuovo possibile aumento delle tensioni commerciali.

    Questi dati arrivano pochi giorni dopo l’indice dei prezzi PCE – la misura preferita dall Fed per l’inflazione – che ha mostrato un rallentamento dell’inflazione ad aprile.

    Il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato lunedì che la Federal Reserve potrà ancora tagliare i tassi d’interesse nel corso dell’anno, sostenuto dai dati recenti.

    Parlando in una conferenza in Corea del Sud, Waller ha detto che l’aumento dell’inflazione causato dai dazi di Trump difficilmente sarà persistente, il che dà alla Fed maggiore fiducia per abbassare i tassi più avanti nel 2025.

    Se “l’inflazione di base continuerà a muoversi verso il nostro obiettivo del 2%”, insieme alla stabilizzazione dei dazi a livelli inferiori e a un mercato del lavoro “solido”, “sosterrei volentieri dei tagli dei tassi più avanti nel corso dell’anno”, ha affermato.

    Il governatore ha sottolineato i recenti progressi sull’inflazione e la solidità del mercato del lavoro, che offrono alla banca centrale ulteriore tempo per osservare l’evolversi delle negoziazioni commerciali prima di decidere sui tassi.

    Bitcoin rimbalza dopo le perdite del weekend

    Bitcoin, la criptovaluta più grande al mondo, è salita lunedì, rimbalzando dopo le forti perdite del fine settimana, quando l’appetito per il rischio è stato colpito dalle crescenti tensioni commerciali tra USA e Cina.

    Alle 04:15 ET, Bitcoin si attestava a 105.530 dollari, in rialzo dell’1,1%, dopo essere sceso da un massimo storico oltre 111.000 dollari raggiunto a fine maggio.

    Le perdite di Bitcoin sono arrivate mentre i dati sui flussi degli ETF mostravano vendite consistenti da parte di investitori istituzionali negli ultimi due giorni di trading di maggio.

    La corsa di Bitcoin ai massimi record è stata in parte spinta dall’ottimismo su una de-escalation delle tensioni USA-Cina e dai progressi verso una politica statunitense più favorevole alle criptovalute.

    La criptovaluta ha registrato un aumento dell’11% a maggio.

    Gli analisti di Piper Sandler hanno affermato di essere usciti dalla Conferenza Bitcoin 2025 di Las Vegas “incrementalmente più ottimisti sul momentum che stiamo vedendo su Bitcoin e sugli asset digitali in generale”.

    Gli analisti hanno citato il crescente supporto da parte dei policymaker USA, l’aumento dell’adozione aziendale e i nuovi prodotti finanziari come segni di un ecosistema cripto in maturazione ed espansione.

    Il petrolio vola nonostante l’aumento della produzione OPEC+

    I prezzi del petrolio sono saliti lunedì dopo che l’OPEC+ ha annunciato l’intenzione di aumentare la produzione a luglio della stessa quantità dei due mesi precedenti, un sollievo rispetto alle indiscrezioni su un incremento maggiore.

    Alle 04:15 ET, i futures sul Brent sono saliti del 3% a 64,66 dollari al barile, mentre i futures sul WTI USA sono cresciuti del 3,4% a 62,88 dollari al barile.

    Entrambi i benchmark hanno registrato forti rialzi lunedì, dopo aver perso oltre l’1% la scorsa settimana, dopo che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i loro alleati (OPEC+) hanno deciso sabato di aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno a luglio.

    Si tratta del terzo mese consecutivo in cui il gruppo di maggiori produttori aumenta la produzione della stessa quantità, dopo le notizie di possibili discussioni su un incremento maggiore per riconquistare quote di mercato.

    L’aumento delle tensioni militari tra Russia e Ucraina e le nuove sanzioni USA sull’industria petrolifera russa, questa volta con pressioni su grandi acquirenti come Cina e India, hanno inoltre sostenuto il sentiment nel mercato del greggio.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq in calo: Trump accusa la Cina di violare l’accordo commerciale, future in ribasso

    Dow Jones, S&P, Nasdaq in calo: Trump accusa la Cina di violare l’accordo commerciale, future in ribasso

    I future sugli indici principali statunitensi — Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq — indicano un’apertura in ribasso per i mercati di venerdì, suggerendo che le azioni potrebbero restituire i guadagni ottenuti nella seduta precedente, chiusasi in lieve rialzo dopo un andamento altalenante.

    Il calo dei future è stato innescato dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente Donald Trump, che ha accusato la Cina di aver violato l’accordo commerciale firmato a inizio mese. In un post su Truth Social, Trump ha affermato: “Tutto si è stabilizzato rapidamente e la Cina è tornata alla normalità dopo l’accordo. Tutti erano felici! Questa è la buona notizia!!!”
    Ha poi aggiunto: “La cattiva notizia è che la Cina, forse non sorprendentemente per alcuni, HA TOTALMENTE VIOLATO L’ACCORDO CON NOI. Addio, Mr. NICE GUY!”

    Queste dichiarazioni arrivano dopo che il Segretario del Tesoro Bessent ha affermato, in un’intervista a Fox News giovedì, che i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina “sono un po’ in stallo”.

    Sul fronte economico, il Dipartimento del Commercio ha pubblicato un rapporto che mostra un lieve aumento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di aprile, segnalando una crescita contenuta dell’inflazione.

    Giovedì i mercati hanno vissuto una sessione volatile. Dopo un inizio al rialzo, i principali indici hanno oscillato intorno alla parità per tutta la giornata, concludendo infine in leggero progresso.
    Il Dow Jones ha guadagnato 117,03 punti (+0,3%) chiudendo a 42.215,73, il Nasdaq è salito di 74,93 punti (+0,4%) a 19.175,87 e l’S&P 500 ha registrato un incremento di 23,62 punti (+0,4%) a 5.912,17.

    All’inizio della giornata, un catalizzatore positivo per gli investitori è stato la notizia che una corte federale ha bloccato l’attuazione dei “dazi reciproci” voluti da Trump contro i partner commerciali degli Stati Uniti.
    La Corte del Commercio Internazionale ha stabilito che Trump ha ecceduto nei suoi poteri utilizzando la legge sulle emergenze economiche (IEEPA) per giustificare tali misure.
    “La normativa mondiale e i dazi ritorsivi superano qualsiasi autorità concessa al Presidente dalla IEEPA per regolare le importazioni tramite dazi,” si legge nella decisione della corte composta da tre giudici.
    Inoltre, i giudici hanno bocciato i dazi su Canada, Messico e Cina legati al traffico di droga, poiché “non affrontano le minacce indicate negli ordini esecutivi.”

    L’amministrazione Trump ha immediatamente presentato ricorso, e la corte d’appello ha sospeso temporaneamente la sentenza.

    Anche i risultati trimestrali superiori alle attese di Nvidia (NASDAQ:NVDA) hanno inizialmente sostenuto i mercati, con il titolo che ha registrato un rialzo del 3,2%.
    L’entusiasmo è però diminuito nel corso della giornata a causa delle persistenti incertezze sul fronte commerciale.

    In linea con l’andamento poco entusiasmante dei mercati in generale, la maggior parte dei settori ha mostrato variazioni contenute. Tuttavia, i titoli biotecnologici si sono distinti positivamente, con l’indice NYSE Arca Biotechnology in crescita dell’1,2%.
    Anche i settori dei produttori di petrolio, della sanità e dell’immobiliare commerciale hanno mostrato una certa forza, mentre i titoli dell’hardware e delle reti informatiche hanno subito pressioni al ribasso.

  • DAX, CAC, FTSE100, le Borse europee per lo più in rialzo nonostante le sentenze sui dazi

    DAX, CAC, FTSE100, le Borse europee per lo più in rialzo nonostante le sentenze sui dazi

    Le principali Borse europee, tra cui il DAX, il CAC e il FTSE 100, hanno registrato per lo più rialzi nella giornata di venerdì, nonostante le recenti decisioni dei tribunali statunitensi sui dazi “Liberation Day” imposti dall’ex presidente Trump, che aggiungono un ulteriore elemento di incertezza.

    “Stiamo già negoziando in un contesto piuttosto incerto, con cambiamenti molto rapidi,” ha dichiarato Valdis Dombrovskis, commissario europeo per l’economia, a Karen Tso di CNBC.
    Ha definito la situazione legata ai dazi come “urgente” e ha ribadito l’impegno dell’Unione Europea a raggiungere un accordo negoziato con gli Stati Uniti.

    Nel frattempo, gli investitori hanno in gran parte ignorato i dati pubblicati da Destatis che mostrano un calo delle vendite al dettaglio in Germania dell’1,1% su base mensile ad aprile, rispetto a un aumento dello 0,9% registrato a marzo. Gli analisti si aspettavano una crescita dello 0,3%.
    Su base annua, la crescita delle vendite al dettaglio è rallentata al 2,3% rispetto al 3,3% del mese precedente.

    Altrove, l’inflazione in Spagna è scesa al di sotto dell’obiettivo del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea per il mese di maggio, mentre i dati sull’inflazione provenienti da diversi Länder tedeschi hanno segnalato un indebolimento delle pressioni inflazionistiche, aumentando le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE nella riunione del 5 giugno.

    L’indice tedesco DAX è in rialzo dello 0,6%, il FTSE 100 del Regno Unito guadagna lo 0,4% e il CAC 40 francese si mantiene appena sopra la linea di parità.

    Tra i titoli in evidenza, Drax Group è balzato in avanti dopo che l’azienda di energie rinnovabili ha annunciato la scadenza della propria offerta in contanti per l’intero capitale azionario emesso di HEIT.
    Anche Sirius Real Estate ha mostrato un forte rialzo dopo aver venduto il suo parco immobiliare di Pfungstadt per 30 milioni di euro.

    Di contro, la casa farmaceutica Sanofi SA è scivolata in seguito alla pubblicazione di risultati contrastanti provenienti da due studi clinici di fase 3 sul suo trattamento sperimentale per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), Itepekimab.

  • Crescita dei prestiti bancari nell’area euro, rivelano i dati della BCE

    Crescita dei prestiti bancari nell’area euro, rivelano i dati della BCE

    I dati della Banca Centrale Europea (BCE) diffusi venerdì mostrano un continuo recupero dei prestiti bancari nell’area euro.

    I dati indicano che i prestiti alle imprese sono aumentati del 2,6% su base annua, in crescita rispetto al +2,4% registrato a marzo.

    Inoltre, anche il credito alle famiglie ha registrato una crescita, con un incremento dell’1,9%, in aumento rispetto all’1,7% di marzo.

    I dati della BCE suggeriscono una tendenza positiva nei prestiti bancari dell’area euro, probabilmente alimentata dagli attuali tassi di interesse più bassi.

  • L’economia italiana cresce dello 0,3% nel primo trimestre grazie agli investimenti solidi

    L’economia italiana cresce dello 0,3% nel primo trimestre grazie agli investimenti solidi

    L’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,3% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti, principalmente grazie a investimenti robusti, secondo l’istituto nazionale di statistica ISTAT.

    Su base annua, il prodotto interno lordo (PIL) del primo trimestre nella terza economia dell’area euro è aumentato dello 0,7%.

    Si tratta di una lieve revisione al rialzo rispetto alla stima dello 0,6% diffusa il 30 aprile, come riportato da ISTAT.

  • EssilorLuxottica acquista la piattaforma oftalmologica focalizzata sull’IA Optegra

    EssilorLuxottica acquista la piattaforma oftalmologica focalizzata sull’IA Optegra

    EssilorLuxottica (BIT:1EL), il gruppo franco-italiano dell’occhialeria e produttore di Ray-Ban, ha annunciato i piani per acquisire Optegra, una piattaforma oftalmologica focalizzata sull’intelligenza artificiale, da MidEuropa. Questa mossa fa parte della strategia dell’azienda di espandere il proprio portafoglio di tecnologie mediche.

    Lo scorso venerdì, il gruppo ha dichiarato che questa acquisizione migliorerà le offerte attuali, che già vanno oltre montature e lenti. L’azienda fornisce infatti anche tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, dispositivi indossabili, strumenti medici e soluzioni per la cura degli occhi scientificamente validate.

    Nell’anno precedente, EssilorLuxottica aveva ampliato la partnership con Meta, la società madre di Facebook (NASDAQ:META), per creare occhiali smart Ray-Ban. Questa collaborazione è parte degli sforzi continui dell’azienda per integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie operazioni.

    Optegra gestisce più di 70 ospedali oftalmologici e strutture diagnostiche nel Regno Unito, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Paesi Bassi. La piattaforma offre trattamenti oftalmici e procedure elettive di correzione della vista, supportate dall’intelligenza artificiale nelle fasi pre e post-operatorie.

    I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti. Il completamento dell’acquisizione è previsto entro la fine dell’anno, in attesa delle necessarie approvazioni.

  • Bper Banca, BP Sondrio chiede chiarezza sul via libera della BCE all’offerta di acquisto

    Bper Banca, BP Sondrio chiede chiarezza sul via libera della BCE all’offerta di acquisto

    Focus su Bper Banca (BIT:BPE) questa mattina, ancora impegnata nell’Offerta Pubblica Volontaria di Scambio su Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSO).

    Ieri, la banca emiliana ha annunciato di aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per l’operazione dalla Banca Centrale Europea, ricevute il 28 maggio 2025. L’istituto centrale ha aggiunto alcune raccomandazioni operative volte a rafforzare le funzioni di governance e controllo interno della nuova entità integrata, oltre ad alcuni obblighi informativi periodici relativi al piano di integrazione della Popolare di Sondrio e un aggiornamento del piano industriale.

    Tra le raccomandazioni, è previsto che “nello scenario in cui il tasso di adesione all’offerta sia inferiore al 50% del capitale sociale di BP (Sondrio), Bper debba fornire all’autorità, entro e non oltre tre mesi dalla conclusione dell’Offerta, una relazione del consiglio di amministrazione, condivisa con il revisore esterno, nella quale venga confermata l’esistenza del controllo di fatto e fornita evidenza, oppure, in alternativa (assenza di ‘controllo di fatto’), un piano, anch’esso approvato dal consiglio di amministrazione, contenente l’approccio strategico verso la partecipazione acquisita”.

    Al momento dell’annuncio dell’offerta, Bper aveva specificato di puntare a una maggioranza assoluta di Sondrio, ma aveva fissato una soglia minima del 35% come condizione di efficacia dell’offerta pubblica di acquisto. L’istituto guidato da Papa “si riserva il diritto di rinunciare parzialmente alla condizione di soglia (pari al 50% più una azione), purché la partecipazione che l’offerente deterrà a seguito dell’offerta sia comunque almeno pari al 35% più una azione del capitale sociale dell’emittente, soglia, quest’ultima, alla quale non si può rinunciare”, spiega il comunicato stampa di Bper n. 102, ora implicitamente approvato dalla BCE, che ha però fissato delle condizioni.

    A seguito della pubblicazione del comunicato di Bper, BP Sondrio ha inviato una comunicazione a Consob chiedendo chiarezza sulla decisione della BCE, secondo un documento visionato da Reuters, richiedendo all’organo di vigilanza che Bper fornisca dettagli completi e trasparenti sulle autorizzazioni ricevute per l’offerta.

    In particolare, l’istituto valtellinese chiede dunque all’autorità, in una lettera, di “attivare tempestivamente tutti gli interventi necessari affinché Bper pubblichi sul proprio sito web le autorizzazioni della BCE o, in alternativa, tutte le informazioni rilevanti relative ai requisiti imposti dalla BCE, fornendo una descrizione dettagliata e completa e rappresentando se la relativa condizione debba essere considerata assolta o, come è legittimo supporre, no”.

    BP Sondrio cita una nota a piè di pagina nel comunicato stampa in cui Bper evidenzia che, nella misura di autorizzazione, la BCE ha fornito “raccomandazioni operative” e previsto “obblighi di rendicontazione” verso la Banca centrale europea, nel caso in cui, a seguito dell’offerta, Bper dovesse acquisire “il controllo su BP Sondrio e sul relativo Gruppo”.

    La nota, però – prosegue la lettera a Consob – è “vaga e generica e non contiene le informazioni necessarie per comprendere il contenuto e la portata dei requisiti imposti dalla BCE, aspetti certamente rilevanti anche considerando che l’operazione è stata presentata da Bper come un’operazione industriale finalizzata all’integrazione tra le due banche”.

    Nel comunicato, Bper ha inoltre comunicato l’approvazione da parte del proprio consiglio di amministrazione dell’aumento di capitale a servizio dell’operazione, che esclude il diritto di opzione e può essere eseguito in una o più tranche e in maniera frazionabile. La decisione è stata presa in esecuzione della delega conferita dall’assemblea straordinaria del 18 aprile 2025.

    Intanto, a Piazza Affari, le azioni Bper Banca hanno aperto la seduta attorno alla parità, trattando a 7,77 euro, vicino al massimo storico di 7,95 euro raggiunto a metà maggio. Le azioni di Banca Popolare di Sondrio hanno guadagnato circa mezzo punto, scambiando a 11,86 euro, anche in questo caso non lontano dal massimo storico di 12 euro toccato qualche settimana fa.

  • Ftse Mib ai massimi da 27 anni, un maggio record per Piazza Affari

    Ftse Mib ai massimi da 27 anni, un maggio record per Piazza Affari

    Maggio 2025 si appresta a diventare uno dei mesi più brillanti nella storia recente di Piazza Affari. Secondo l’analisi di Gabriel Debach, analista di mercato di eToro, l’indice FTSE MIB ha registrato un progresso del +6,3% da inizio mese, che in termini di Total Return sale a un impressionante +8,2%, cifre che non si vedevano da giugno 2023.

    Si tratta, con ogni probabilità, del miglior maggio dal 1998, confermando un contesto che, sebbene incerto a livello macroeconomico e geopolitico, ha premiato la resilienza dei titoli italiani.

    Un piccolo ma incisivo gruppo di azioni ha sostenuto questo rally. In testa, spiega Debach, c’è stato Iveco Group con un +25% nel mese, seguito da Amplifon (BIT:AMP) (+21,9%) e Prysmian (BIT:PRY) (+19,8%). Il settore industriale ha brillato, con performance significative anche per Leonardo (+18,2%) e Interpump (BIT:IP) Group (+15,3%).

    Il contributo del settore finanziario è stato altresì fondamentale, tra i principali beneficiari di un contesto di consolidamento bancario. In particolare, come si legge nel report di eToro, si sono distinti Mediobanca (BIT:MB) (+19,5%), BPER (BIT:BPE) Banca (+17,4%) e Banca Popolare di Sondrio (BIT:BPSO) (+14,9%). I solidi risultati trimestrali, con profitti in crescita, margini stabili e capitale ben impiegato, hanno confermato il buon momento per il mercato azionario italiano.

    Infine, non va sottovalutata la diminuzione del rischio paese: lo spread BTP-Bund è sceso sotto i 100 punti base, una cifra che, seppur silenziosa, secondo Debach ha un impatto sostanziale sulla percezione della stabilità sovrana italiana e rafforza ulteriormente la fiducia nel settore bancario.

    Tuttavia, Debach mette in guardia da una lettura troppo semplicistica. Forza non significa linearità: il market timing rimane un miraggio per molti investitori. L’analisi storica mostra che, dal 1998, un investitore che si fosse semplicemente limitato a mantenere una posizione Buy & Hold sul Ftse Mib avrebbe ottenuto un +68% (al netto dei dividendi).

    Tuttavia, se fosse riuscito a evitare solo i 10 peggiori giorni, la performance sarebbe salita a +336%. Evitando 20 di essi, sarebbe addirittura salita a +728%. Il problema? Il ribaltamento è altrettanto drammatico: per chi avesse perso i 10 migliori giorni, la performance crolla a -27%, e a -61% in assenza dei 20 migliori giorni.

    Sono 10 giorni su oltre 6.900 sedute, lo 0,14% del tempo, a determinare l’intera traiettoria di un portafoglio. L’eccezionalità non si anticipa, si vive, sottolinea Debach. Maggio 2025 ne è la prova concreta.

  • iPhone 16 guida le vendite globali di smartphone nel primo trimestre del 2025 – rapporto

    iPhone 16 guida le vendite globali di smartphone nel primo trimestre del 2025 – rapporto

    L’ultimo rapporto di Counterpoint Research rivela i 10 modelli di smartphone più venduti al mondo nel primo trimestre del 2025. La classifica, dominata dai giganti tecnologici Apple (NASDAQ:AAPL) e Samsung (USOTC:SSNHZ), include anche alcuni risultati inaspettati.

    La serie iPhone ha riconquistato la vetta della classifica trimestrale dopo due anni di assenza, grazie all’ottima performance dell’iPhone 16 in Giappone, Medio Oriente e Africa (MEA).

    Il ritorno al primo posto dell’iPhone è stato attribuito al miglioramento delle condizioni economiche e alla revisione dei regolamenti sui sussidi, fattori che hanno favorito la strategia di prezzo e l’ecosistema Apple. Secondo Ibrahim Abbas, questi elementi hanno rafforzato l’attrattiva del marchio nel mercato giapponese.

    Anche l’iPhone 16e ha fatto un ingresso deciso, piazzandosi al sesto posto tra gli smartphone più venduti al mondo nel marzo 2025. Il risultato è dovuto ai suoi notevoli progressi tecnologici. Tuttavia, il prezzo più elevato rispetto al modello SE 2022 ne ha limitato le vendite in alcuni mercati.

    Nonostante un calo delle spedizioni di smartphone in Europa per la prima volta in quattro trimestri, Apple è riuscita ad aumentare la propria quota di mercato rispetto al primo trimestre del 2024. Ciò è stato in gran parte merito del lancio dell’iPhone 16e. Tuttavia, il suo prezzo relativamente alto ha frenato le vendite nella regione, secondo quanto riportato da Jan Stryjak.