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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Puntano a un Rally Prolungato a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, i Futures Puntano a un Rally Prolungato a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq stanno attualmente indicando un’apertura nettamente al rialzo per mercoledì, con le azioni destinate probabilmente a proseguire il rally osservato nel corso della sessione precedente.

    Lo slancio positivo a Wall Street arriva dopo che il presidente Donald Trump sembra aver ammorbidito la sua posizione nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

    “Non ho intenzione di licenziarlo”, ha detto Trump ai giornalisti martedì, ma ha ribadito che vorrebbe vedere Powell e la Fed riprendere il taglio dei tassi di interesse.

    Gli attacchi di Trump a Powell, incluso averlo definito un “grande perdente” appena lunedì, avevano generato preoccupazione a Wall Street sull’indipendenza della Fed.

    Il presidente ha anche suggerito di essere disposto ad adottare un approccio meno conflittuale nei negoziati commerciali con la Cina, prevedendo che l’attuale tariffa del 145% sulle importazioni cinesi “scenderà in modo sostanziale”.

    I mercati potrebbero anche beneficiare di una reazione positiva ai risultati trimestrali di Tesla (NASDAQ:TSLA), con il produttore di veicoli elettrici in aumento del 7,9% nelle contrattazioni pre-market.

    Il balzo di Tesla arriva nonostante la società abbia riportato risultati del primo trimestre inferiori alle aspettative, ma l’amministratore delegato Elon Musk ha dichiarato che il tempo che dedica al Dipartimento per l’Efficienza Governativa diminuirà “significativamente” a partire da maggio.

    Martedì, le azioni hanno registrato un forte rialzo durante la giornata di contrattazioni, recuperando terreno dopo il crollo visto nella sessione precedente. Tutti i principali indici hanno mostrato movimenti significativi al rialzo, con il Dow e il Nasdaq che hanno chiuso in positivo per la prima volta in cinque giorni.

    Gli indici principali sono balzati in apertura e sono rimasti saldamente positivi per tutto il pomeriggio. Il Dow è salito di 1.016,57 punti, ovvero del 2,7%, a 39.186,98, il Nasdaq è balzato di 429,52 punti, ovvero del 2,7%, a 16.300,41 e l’S&P 500 è aumentato di 129,56 punti, ovvero del 2,5%, a 5.287,76.

    Il rally iniziale a Wall Street è stato alimentato da alcuni investitori che hanno colto l’occasione per acquistare azioni a prezzi ribassati dopo il forte calo visto lunedì.

    Lunedì, le azioni avevano registrato un calo significativo a causa delle persistenti preoccupazioni per la guerra commerciale e dei continui attacchi di Trump a Powell.

    Ulteriori acquisti sono stati generati dalla reazione a notizie secondo cui il Segretario del Tesoro Scott Bessent avrebbe detto in un incontro riservato con investitori di aspettarsi una de-escalation della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina.

    Secondo Bloomberg, che cita persone presenti all’evento ospitato da JPMorgan Chase (NYSE:JPM), Bessent ha dichiarato che i negoziati non sono ancora iniziati ma che un accordo commerciale con la Cina è possibile.

    Una persona presente nella sala ha anche riferito alla CNBC che Bessent ha definito l’attuale situazione insostenibile e ha previsto che ci sarà una “de-escalation” nel “prossimo futuro.”

    I mercati hanno inoltre beneficiato della reazione positiva ad alcune notizie sugli utili trimestrali, con le azioni di 3M (NYSE:MMM) salite dell’8,1% dopo che il conglomerato manifatturiero ha riportato risultati del primo trimestre migliori del previsto.

    Anche il fornitore di motori aeronautici GE Aerospace (NYSE:GE) è balzato del 6,1% dopo aver riportato utili del primo trimestre superiori alle stime degli analisti.

    Le azioni del settore immobiliare hanno registrato un movimento significativo al rialzo nel corso della sessione, spingendo l’indice del settore abitativo di Philadelphia in aumento del 3,7%.

    Un’importante forza è stata visibile anche tra i titoli finanziari, con l’indice NYSE Arca Broker/Dealer e il KBW Bank Index in rialzo rispettivamente del 3,4% e del 3,3%.

    Anche i titoli del settore retail, biotecnologico e produttori di petrolio hanno mostrato una notevole forza, mentre i titoli auriferi sono stati tra i pochi a contrastare il trend positivo a causa di un calo del prezzo del metallo prezioso.

  • Le azioni Nexi brillano dopo la “solida” crescita dei ricavi nel trimestre

    Le azioni Nexi brillano dopo la “solida” crescita dei ricavi nel trimestre

    Nexi (BIT:NEXI) ha iniziato la seduta da protagonista, dopo aver comunicato un aggiornamento sui conti del primo trimestre 2025.

    Le azioni di Nexi hanno guadagnato il 4% nella prima ora di contrattazioni, salendo fino a un massimo di 5,24 euro, livello che non si vedeva da circa un mese. Il balzo odierno consente al titolo del gruppo di ridurre la perdita da inizio anno al 4%, anche se il bilancio degli ultimi sei mesi resta fortemente negativo (-14%).

    Ieri, la società ha annunciato che, sulla base dei dati consolidati preliminari, i ricavi hanno mostrato una “solida crescita”, pari a circa il 3,7% su base annua, in linea con la guidance 2025 (crescita a una cifra bassa) comunicata al mercato lo scorso 28 febbraio.

    Il report trimestrale completo sarà presentato giovedì 8 maggio 2025 alle ore 8:00 italiane, come previsto dal calendario finanziario.

    I dati preliminari comunicati da Nexi “sono leggermente migliori delle nostre stime (+3,7% YoY contro +3,5% YoY)”, sottolineano gli analisti di WebSim Intermonte. Dalla pubblicazione dei risultati definitivi, la SIM si aspetta “indicazioni per un EBITDA margin in espansione al 47% (+78bps su base annua)”.

    Per il secondo trimestre, Intermonte prevede “un confronto favorevole con lo scorso anno, quando le festività pasquali avevano invece pesato sul primo trimestre”.

    EQUITA prevede una crescita organica dell’EBITDA di circa il +5% rispetto all’anno precedente e una generazione di free cash flow superiore ai 200 milioni di euro. La casa d’investimento si attende anche la conferma della guidance 2025, che prevede una crescita dei ricavi a una cifra bassa/media, un EBITDA margin in espansione di almeno 50 punti base e un free cash flow oltre gli 800 milioni.

    A maggio è inoltre prevista la distribuzione di un dividendo da 300 milioni (yield del 5%), mentre EQUITA si attende anche l’avvio, nello stesso mese, del programma di buyback per ulteriori 300 milioni, a seguito dell’approvazione in assemblea prevista per il 30 aprile.

  • Stellantis raggiunge il minimo da 1.252 sessioni

    Stellantis raggiunge il minimo da 1.252 sessioni

    Stellantis (BIT:STLAM) ha perso il 24,85% nel mese di aprile, il 38,75% dall’inizio dell’anno e oltre il 70% dai massimi raggiunti il 26 marzo 2024, quando il titolo era a 27,35 euro.

    La crisi nel settore automobilistico, gli impatti delle temute tariffe di Trump e l’attesa per il nuovo CEO hanno sopraffatto l’azienda, che sta rapidamente bruciando liquidità. Tuttavia, va notato che la gestione ha riacquistato azioni in modo aggressivo e, soprattutto, che il titolo sta trattando a livelli di guadagni molto bassi. Secondo i modelli di InvestingPro, l’azione è molto lontana dal Valore Equo fissato a 12,63 euro (61,9% superiore ai livelli attuali).

    Dal punto di vista grafico, il titolo mostra una chiara tendenza ribassista su tutte le scadenze. Va sottolineato che i principali indicatori sono nella zona di ipervenduto, il che potrebbe “chiamare” un tentativo di rimbalzo rapido.

    In ogni caso, per assistere a un’inversione della tendenza, è necessario un cambiamento della serie di massimi decrescenti, e quindi il primo segno di forza si avrebbe con la rottura dell’area degli 8,5 euro.

  • Le borse europee salgono fortemente mentre le tensioni sulla guerra commerciale si allentano; Volvo in difficoltà

    Le borse europee salgono fortemente mentre le tensioni sulla guerra commerciale si allentano; Volvo in difficoltà

    Gli indici azionari europei sono aumentati mercoledì, con gli investitori che hanno accolto positivamente i segnali di una guerra commerciale meno distruttiva tra Cina e Stati Uniti, riducendo la probabilità di una recessione globale.

    Alle 03:05 ET, 07:05 GMT, l’indice DAX in Germania è salito del 2,5%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato l’1,5% e il FTSE 100 nel Regno Unito è aumentato dell’1,3%.

    Le tariffe commerciali cinesi scenderanno?

    I mercati azionari europei hanno seguito quelli asiatici in rialzo mercoledì, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha indicato che le attuali tariffe commerciali contro la Cina erano troppo alte e dovevano essere significativamente inferiori ai livelli attuali del 145%.

    Questo è avvenuto dopo che il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina era insostenibile e che si aspettava una de-escalation a breve.

    Questi commenti hanno alimentato le speranze che il presidente possa fare un passo indietro sulla sua agenda tariffaria, riducendo o addirittura annullando l’impatto potenziale delle elevate tariffe commerciali statunitensi sulle principali economie.

    Il sentimento è stato ulteriormente rinvigorito dopo che Trump ha dichiarato di “non avere intenzione di licenziare” Jerome Powell, e che la sua recente durezza nei confronti del presidente della Fed era dovuta solo al tentativo di ottenere un paio di riduzioni dei tassi.

    Trump ha criticato ripetutamente Powell, alimentando i timori che avrebbe cercato di rimuoverlo dalla sua carica alla banca centrale, minando l’indipendenza dell’istituzione critica.

    Dati PMI della zona euro in arrivo

    In Europa, i dati economici includeranno gli ultimi dati sull’indice dei direttori degli acquisti (PMI) sull’attività nei settori dei servizi e manifatturiero della zona euro.

    Inoltre, i dati hanno mostrato che il governo britannico ha preso in prestito 151,9 miliardi di sterline durante l’anno fiscale 2024/25, una cifra notevolmente superiore alle stime dei previsti ufficiali solo un mese fa.

    Nel suo bilancio pubblicato a marzo, l’Ufficio per la Responsabilità di Bilancio aveva previsto un deficit di bilancio per l’anno fiscale che si concluderà a marzo 2025 di 137,3 miliardi di sterline.

    Volvo in difficoltà nel mercato nordamericano

    Guardando al settore corporate europeo, il produttore svedese di camion Volvo (BIT:1VOLVB) ha riportato una caduta degli utili nel primo trimestre maggiore del previsto e ha abbassato le sue previsioni per il mercato dei camion in Nord America, citando l’incertezza crescente riguardo alle tariffe e al loro impatto sul commercio globale.

    Il produttore di vernici olandese Akzo Nobel (EU:AKZA) ha riportato una leggera diminuzione del suo utile operativo nel primo trimestre, battendo le previsioni grazie alla riduzione dei costi e a prezzi più alti.

    BE Semiconductor Industries (EU:BESI) ha registrato un aumento dell’8,2% degli ordini nel primo trimestre del 2025, alimentato dall’aumento della domanda da parte dei subappaltatori asiatici che supportano le applicazioni dei data center focalizzate sull’IA.

    Tesla cresce dopo aver riportato utili sopra le aspettative

    Oltre Oceano, le azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) sono aumentate nelle contrattazioni pre-market dopo che il produttore di veicoli elettrici ha riportato una redditività nel suo core business automobilistico, superando le aspettative minime nel primo trimestre, anche se non ha soddisfatto le previsioni su altre voci come ricavi e utile netto.

    Ad aumentare l’umore, il CEO Elon Musk ha dichiarato che ridurrà significativamente il tempo che dedica all’amministrazione statunitense a partire dal mese prossimo, per concentrarsi di più sulla gestione delle sue numerose aziende.

    Il petrolio sale dopo che gli USA aumentano le sanzioni sull’Iran

    I prezzi del petrolio sono aumentati mercoledì, continuando il tono positivo della sessione precedente dopo che gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni sull’Iran nell’ambito dei negoziati nucleari in corso.

    Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono aumentati dell’1,5% a 68,47 dollari al barile, e i futures sul West Texas Intermediate sono saliti dell’1,6% a 64,66 dollari al barile.

    Entrambi i contratti sono saliti di quasi il 2% martedì.

    Gli Stati Uniti hanno emesso nuove sanzioni che colpiscono il magnate della spedizione di gas liquefatto e petrolio iraniano Seyed Asadoollah Emamjomeh martedì.

    Questa azione fa parte della strategia più ampia di Washington per ridurre i ricavi energetici dell’Iran, che si ritiene finanzino attività destabilizzanti in Medio Oriente.

    Entrambe le parti hanno concordato di avviare discussioni a livello di esperti per progettare un quadro per un potenziale accordo nucleare, con il prossimo incontro fissato per sabato in Oman.

    Inoltre, secondo i dati dell’American Petroleum Institute, le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite di circa 4,6 milioni di barili la scorsa settimana.

    I numeri ufficiali sulle scorte di petrolio sono previsti per il resto della sessione.

  • Le azioni di Tesla e Apple guidano il “Magnificent 7” in rialzo nelle contrattazioni pre-market

    Le azioni di Tesla e Apple guidano il “Magnificent 7” in rialzo nelle contrattazioni pre-market

    Tesla (NASDAQ:TSLA), la compagnia di veicoli elettrici, ha visto le sue azioni salire fino al 5,7% nelle contrattazioni pre-market di mercoledì.

    Questo aumento è arrivato dopo che il CEO Elon Musk ha annunciato la sua intenzione di ridurre significativamente il suo coinvolgimento con il governo degli Stati Uniti e concentrarsi su Tesla, affermando che il suo lavoro con la criptovaluta DOGE è “per lo più completato.”

    In altre notizie di contrattazioni pre-market, le azioni di Apple (NASDAQ:AAPL) sono aumentate del 2,7% dopo una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il presidente ha indicato che le tariffe sulla Cina “scenderanno in modo sostanziale”, il che potrebbe avere un impatto positivo sulla catena di approvvigionamento dell’azienda.

    Gli investitori sono incoraggiati a monitorare i fornitori di Apple, come Qorvo (NASDAQ:QRVO), Skyworks Solutions (NASDAQ:SWKS), Qualcomm (NASDAQ:QCOM), Broadcom (NASDAQ:AVGO), Cirrus Logic (NASDAQ:CRUS), TSMC e Micron (NASDAQ:MU).

    Oltre a Tesla e Apple, anche altri membri delle cosiddette azioni “Magnificent Seven” hanno visto un movimento positivo nelle contrattazioni pre-market.

    Le azioni di Nvidia (NASDAQ:NVDA) sono aumentate del 4,9%, quelle di Meta (NASDAQ:META) sono cresciute del 4%, Amazon (NASDAQ:AMZN) ha visto un rialzo del 3,9%, le azioni di Alphabet (NASDAQ:GOOGL) sono salite del 2,2%, e Microsoft (NASDAQ:MSFT) ha registrato un aumento dell’1,8%.

  • La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si arresta, il settore dei servizi si contrae

    La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si arresta, il settore dei servizi si contrae

    La crescita del settore aziendale nell’Eurozona si è fermata questo mese, come rivelato da un sondaggio pubblicato mercoledì.

    Il settore dei servizi, che gioca un ruolo dominante nell’economia dell’area, ha registrato una contrazione, mentre il lungo periodo di rallentamento del settore manifatturiero continua.

    L’indice preliminare composito dei direttori d’acquisto (PMI) dell’Eurozona, compilato da S&P Global per HCOB, ha mostrato una flessione questo mese, scendendo a 50,1 rispetto alla lettura di 50,9 di marzo.

    L’indice, che è appena sopra la soglia dei 50 che distingue la crescita dalla contrazione, è risultato inferiore alla stima media di 50,3 come previsto in un sondaggio.

    Questo rallentamento nella crescita aziendale, segnato dalla contrazione nel settore dei servizi e dal persistente declino nel settore manifatturiero, indica un ambiente economico sfidante all’interno dell’Eurozona.

  • Il dollaro guadagna terreno dopo che Trump ridimensiona le critiche a Powell; l’euro cede terreno

    Il dollaro guadagna terreno dopo che Trump ridimensiona le critiche a Powell; l’euro cede terreno

    Il dollaro USA è salito mercoledì, continuando il forte rimbalzo della sessione precedente dopo che il presidente Donald Trump ha fatto un passo indietro dalle sue critiche al presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, mentre le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina si sono anche attenuate.

    Alle 04:00 ET (08:00 GMT), l’Indice del Dollaro, che traccia il greenback rispetto a un paniere di altre sei valute, è salito dello 0,3% a 98,960, dopo essere salito dal minimo di tre anni registrato all’inizio delle contrattazioni di martedì.

    Trump fa marcia indietro sulla minaccia di licenziare Powell

    Il dollaro ha ricevuto una spinta dopo che Trump ha ridimensionato alcune delle recenti critiche durissime rivolte al capo della Fed, Powell, accusato di non aver abbassato i tassi di interesse così rapidamente come il presidente avrebbe voluto.

    “Non ho intenzione di licenziarlo,” ha detto Trump ai giornalisti nell’Ufficio Ovale martedì. “Mi piacerebbe vederlo essere un po’ più attivo riguardo alla sua idea di abbassare i tassi di interesse.”

    Trump aveva indicato la settimana scorsa di voler sostituire il capo della Fed, minacciando l’indipendenza della banca centrale statunitense, uno dei pilastri dell’attrattiva del dollaro come valuta di riserva globale.

    Trump ha anche espresso ottimismo riguardo a potenziali negoziati commerciali con la Cina, dicendo che un accordo potrebbe portare a una “riduzione sostanziale” delle tariffe.

    Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha aggiunto al clima positivo, dichiarando che l’attuale situazione tariffaria è “insostenibile” e si aspetta una de-escalation nel breve termine.

    “Potremmo assistere a un periodo in cui il dollaro sarà influenzato dalle notizie riguardanti i rischi per l’indipendenza della Fed e dalle notizie favorevoli al mercato sulla politica tariffaria degli Stati Uniti. Quello che è chiaro ormai è che nessun’altra valuta del G10 ha un beta positivo più elevato rispetto alle notizie commerciali del dollaro,” hanno detto gli analisti di ING in una nota.

    L’euro cede alcuni guadagni

    In Europa, EUR/USD ha scambiato in calo dello 0,3% a 1,1394, con la valuta unica che si è ritirata dal massimo di oltre tre anni contro il dollaro registrato all’inizio della settimana.

    A pesare anche i dati che hanno mostrato come l’attività commerciale nel settore privato in Germania sia diminuita questo mese, con l’indice flash composito dei direttori d’acquisto (PMI) tedesco, compilato da S&P Global, sceso a 49,7 ad aprile rispetto a 51,3 a marzo, il suo livello più basso da dicembre, e tornando sotto la soglia dei 50,0 che separa la crescita dalla contrazione.

    “Sappiamo che la BCE guarda ai dazi con maggiore preoccupazione in termini di crescita rispetto all’inflazione,” ha dichiarato ING, “quindi una lettura debole dovrebbe ulteriormente rafforzare la previsione di un approccio più accomodante da parte del mercato (75 punti base di tagli aggiuntivi entro la fine dell’anno).”

    “Detto ciò, EUR/USD rimane quasi interamente una funzione dei movimenti del dollaro. E una nuova spinta al rialzo sopra 1,15 è possibile se i timori sull’indipendenza della Fed tornano a essere il tema centrale.”

    GBP/USD è sceso dello 0,1% a 1,3314, in attesa degli ultimi dati PMI dal Regno Unito.

    “A differenza della BCE, questi sondaggi non sono particolarmente considerati dalla Banca d’Inghilterra, che resta fondamentalmente più preoccupata per l’inflazione. Più tardi questa settimana vedremo i dati sulle vendite al dettaglio del Regno Unito per marzo, che dovrebbero calare dopo l’ottimo dato di marzo,” ha aggiunto ING.

    Yen in calo dopo debolezza nel PMI manifatturiero

    In Asia, USD/JPY è salito dello 0,2% a 141,75, dopo due giorni di forti cali.

    I dati di mercoledì hanno mostrato che l’attività manifatturiera giapponese è diminuita per il decimo mese consecutivo ad aprile, con un forte calo dei nuovi ordini, a causa delle preoccupazioni sui dazi degli Stati Uniti.

    Il PMI manifatturiero au Jibun Bank si è attestato a 48,5 ad aprile, al di sotto della previsione di 48,7.

    Nel frattempo, l’attività dei servizi giapponesi è rimbalzata, con il PMI dei servizi au Jibun Bank salito a 52,2 ad aprile, rispetto alla lettura neutra di 50,0 di marzo.

    Il PMI composito complessivo è salito a 51,1 ad aprile da 48,9 di marzo.

    USD/CNY ha scambiato in calo dello 0,3% a 7,2963, con la valuta cinese supportata dall’ottimismo di Trump riguardo ai potenziali negoziati commerciali con Pechino.

  • DAX, CAC, FTSE100, i titoli europei scendono dopo le dichiarazioni di Trump sul presidente della Fed

    DAX, CAC, FTSE100, i titoli europei scendono dopo le dichiarazioni di Trump sul presidente della Fed

    I titoli europei sugli indici DAX, CAC e FTSE100 sono scesi martedì dopo che le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno riacceso i timori sull’indipendenza della Fed e sull’interferenza politica. Il messaggio di Trump riguardante le barriere non tariffarie ha inoltre alimentato le preoccupazioni legate alla guerra commerciale.

    L’indice paneuropeo STOXX 600 è in calo dello 0,5% con il ritorno degli operatori ai mercati dopo un lungo weekend festivo.

    Anche l’indice DAX tedesco è in calo dello 0,5% e il CAC 40 francese perde lo 0,4%, mentre l’indice FTSE 100 del Regno Unito ha contrastato la tendenza ribassista, salendo dello 0,2%.

    Roche Holding AG ha registrato un calo dopo che il colosso farmaceutico svizzero ha annunciato l’intenzione di investire 50 miliardi di dollari nei settori farmaceutico e diagnostico negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni.

    Anche il produttore farmaceutico danese Novo Nordisk ha subito un forte calo dopo che il concorrente statunitense Eli Lilly ha pubblicato risultati promettenti di uno studio clinico sulla sua pillola sperimentale contro l’obesità, orforglipron, condotto su pazienti diabetici.

    Il fornitore di servizi di vendita e marketing DCC è anch’esso crollato dopo l’annuncio della cessione della sua divisione sanitaria a HealthCo Investment Limited per 1.050 milioni di sterline.

    Nel frattempo, le azioni di Biotage AB sono balzate dopo che KKR ha presentato un’offerta in contanti per l’azienda biotecnologica svedese, valutandola circa 11,6 miliardi di corone svedesi (pari a circa 1,22 miliardi di dollari).

    Anche le azioni della tedesca ProSiebenSat.1 sono in rialzo dopo l’estensione del contratto di Bert Habets come CEO del gruppo per altri tre anni.

    Le azioni di J Sainsbury sono salite a Londra. La società di distribuzione ha confermato il lancio di un programma di riacquisto di azioni proprie fino a un valore di 200 milioni di sterline.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, caccia alle occasioni e utili positivi potrebbero portare forza a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, caccia alle occasioni e utili positivi potrebbero portare forza a Wall Street

    I principali future sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in rialzo per martedì, con le azioni che potrebbero recuperare terreno dopo il sell-off registrato nella sessione precedente.

    Gli investitori potrebbero approfittare dei livelli ribassati dei titoli dopo il forte calo di lunedì, causato da persistenti preoccupazioni per la guerra commerciale e dai continui attacchi del presidente Donald Trump al presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.

    I mercati potrebbero inoltre beneficiare di una reazione positiva ad alcune delle ultime notizie sugli utili, con le azioni di 3M (NYSE:MMM) in aumento del 5,3% nelle contrattazioni pre-market dopo che il conglomerato manifatturiero ha riportato risultati del primo trimestre superiori alle attese.

    Anche il fornitore di motori aeronautici GE Aerospace (NYSE:GE) sta salendo del 4,5% nel pre-market dopo aver annunciato utili trimestrali superiori alle stime degli analisti.

    Il contractor della difesa Lockheed Martin (NYSE:LMT) potrebbe anch’esso registrare un avvio positivo dopo aver riportato risultati del primo trimestre superiori alle aspettative sia in termini di fatturato che di utile.

    Dall’altra parte, le azioni di Verizon (NYSE:VZ) stanno perdendo il 5,3% nel pre-market dopo che il colosso delle telecomunicazioni ha riportato utili del primo trimestre migliori del previsto, ma ha perso più abbonati postpagati del previsto.

    Il produttore di veicoli elettrici Tesla (NASDAQ:TSLA) è tra le aziende che pubblicheranno i risultati trimestrali dopo la chiusura delle contrattazioni odierne.

    Dopo una performance fiacca alla fine della scorsa settimana, lunedì i mercati azionari hanno subito un calo significativo. I principali indici hanno chiuso con forti perdite, con il Dow che ha ampliato il ribasso registrato giovedì scorso.

    Gli indici principali si sono risollevati dai minimi giornalieri verso la fine della giornata, ma sono rimasti nettamente negativi. Il Nasdaq è crollato di 415,55 punti, pari al 2,6%, a 15.870,90; il Dow è sceso di 971,82 punti, ovvero del 2,5%, a 38.170,41; e l’S&P 500 ha perso 124,50 punti, pari al 2,4%, a 5.158,20.

    Il sell-off a Wall Street è stato alimentato da continue preoccupazioni per una guerra commerciale globale, mentre gli investitori attendono segnali di progresso nei negoziati commerciali di Trump.

    A peggiorare ulteriormente la situazione, la Cina ha minacciato ritorsioni contro qualsiasi paese che concluda un accordo commerciale con gli Stati Uniti a discapito degli interessi cinesi.

    Un portavoce del Ministero del Commercio cinese è stato interrogato in merito a notizie secondo cui l’amministrazione Trump starebbe preparando pressioni su altri paesi per limitare il commercio con la Cina in cambio di esenzioni tariffarie da parte degli Stati Uniti.

    “Se ciò dovesse accadere, la Cina non lo accetterà mai e prenderà con decisione contromisure reciproche,” ha risposto il portavoce, secondo una traduzione di Google. “La Cina è determinata e capace di tutelare i propri diritti e interessi.”

    I continui attacchi di Trump a Powell hanno ulteriormente aggravato il sentiment negativo, con il presidente che lo ha definito “Mr. Too Late” e “un grande perdente” in un post su Truth Social.

    Nello stesso post, Trump ha anche affermato che ci sarà “quasi nessuna inflazione”, ma ha avvertito che “potrebbe esserci un RALLENTAMENTO dell’economia” a meno che Powell non abbassi i tassi d’interesse.

    Trump ha inoltre chiesto alla Fed di tagliare i tassi in un altro post della scorsa settimana, dichiarando: “La rimozione di Powell non può arrivare abbastanza presto!”

    Le azioni del settore networking hanno subito un forte calo durante la giornata, con un crollo del 3,2% dell’indice NYSE Arca Networking.

    Un’evidente debolezza si è vista anche tra i titoli del gas naturale, a causa del forte calo del prezzo della materia prima, che ha portato l’indice NYSE Arca Natural Gas a perdere il 3,0%.

    Anche i titoli delle compagnie aeree, dei servizi petroliferi e del software hanno registrato una debolezza significativa, con cali rilevanti insieme alla maggior parte degli altri principali settori.

  • Borsa di Milano in calo con l’Europa, il distacco dei dividendi pesa, Banco BPM in ribasso, Inwit in rialzo

    Borsa di Milano in calo con l’Europa, il distacco dei dividendi pesa, Banco BPM in ribasso, Inwit in rialzo

    Piazza Affari è tornata a negoziare dopo il weekend di Pasqua con un calo di circa un punto percentuale, sebbene questo sia stato influenzato dall’effetto tecnico del distacco dei dividendi per diverse società della lista principale.

    Alle 10:00 circa, l’indice FTSEMib è in calo di circa l’1% dopo un iniziale ribasso fino all’1,3%. I futures sull’indice con scadenza a giugno, che scontano l’effetto del dividendo, sono in calo dello 0,14%.

    L’apertura europea è comunque influenzata dalla cattiva sessione di Wall Street ieri, in un mercato scosso dai continui attacchi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump al numero uno della Fed Jerome Powell, che fa temere agli investitori che l’indipendenza della banca centrale statunitense sia a rischio.

    A Milano, Prysmian (BIT:PRY) (-3,7%), Stellantis (BIT:STLAM) (-3,1%), Iveco (-1,8%) sono tra i titoli che staccano i dividendi oggi.

    Gli altri titoli del Ftse Mib che staccano i dividendi sono Campari (BIT:CPR) (-0,5%), Ferrari (BIT:RACE) (-1,2%), Mediolanum (BIT:BMED) (-1,7%) e Unicredit (BIT:UCG) (-0,4%), a cui si aggiungono, fuori dalla lista principale, Maire (-2%) e Piaggio (-2,4%).

    Tra i titoli bancari, generalmente deboli con alcune eccezioni, BANCO BPM (BIT:BAMI) è pesante (-2,9%) dopo che UniCredit, alla luce delle disposizioni imposte dal provvedimento di golden power per l’opa, ha dichiarato di aver risposto al governo esprimendo i suoi dubbi sul decreto e che, in attesa di una risposta, “non è in grado di prendere alcuna decisione definitiva sul percorso da seguire riguardo all’offerta”.

    Le utilities sono positive grazie alla loro natura difensiva, con Hera (BIT:HER) e ItalGas in rialzo di oltre un punto e mezzo percentuale. Inwit (BIT:NSCIT3040317), che ha annunciato l’avvio della prima tranche del programma di buyback fino a 300 milioni di euro a partire da oggi, guida il Ftse Mib con un rialzo del 2,3%.