I mercati azionari europei hanno registrato modesti guadagni giovedì, mentre gli investitori hanno assorbito un nuovo flusso di risultati societari e attendono importanti indicatori economici dalla regione.
Alle 07:05 GMT, il DAX tedesco è salito dello 0,2%, il FTSE 100 britannico è aumentato dello 0,2%, mentre il CAC 40 francese è rimasto sostanzialmente stabile.
Flusso continuo di risultati societari
La stagione degli utili del secondo trimestre è ormai a metà percorso, con un costante afflusso di grandi società che hanno pubblicato i risultati giovedì.
Shell (LSE:SHEL) ha riportato utili rettificati — la sua misura preferita di profitto netto — di 4,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre, superando le stime degli analisti ma in calo rispetto ai 6,3 miliardi dello scorso anno. Il colosso energetico ha annunciato che continuerà il programma di riacquisto di azioni al ritmo di 3,5 miliardi di dollari nel prossimo trimestre, segnando il quindicesimo trimestre consecutivo con riacquisti superiori ai 3 miliardi.
Anheuser-Busch InBev (EU:ABI) ha registrato un forte aumento degli utili sottostanti del secondo trimestre, grazie a prezzi più alti e margini in espansione che hanno compensato la diminuzione dei volumi di vendita globali per il leader mondiale della birra.
BMW (TG:BMW) ha confermato le previsioni per l’intero anno, citando la sua importante presenza produttiva negli Stati Uniti come un vantaggio contro le potenziali tariffe americane.
Unilever (LSE:ULVR) ha superato le aspettative di mercato per la crescita delle vendite sottostanti del secondo trimestre, beneficiando di aumenti dei prezzi in tutta la gamma di prodotti.
Air France KLM (EU:AF) ha riportato anche un miglioramento dell’utile operativo del secondo trimestre, supportato da una forte domanda per i servizi premium nonostante le preoccupazioni sulle tariffe.
Il produttore francese di apparecchiature elettriche Schneider Electric (EU:SU) ha confermato le sue previsioni per il 2025 dopo aver registrato una solida crescita dei ricavi nel secondo trimestre, trainata dalla continua domanda per le sue soluzioni per data center.
Il produttore di acciaio ArcelorMittal (EU:MT), il secondo al mondo, ha pubblicato utili leggermente superiori alle attese ma ha ridotto le stime per la domanda di acciaio a causa delle tariffe previste.
British American Tobacco (LSE:BATS) ha registrato un aumento dell’1,7% dell’utile nel primo semestre a valuta costante, battendo le previsioni grazie alla nuova crescita del suo business negli Stati Uniti e alla forte domanda per le sue buste di nicotina Velo.
Oltreoceano, i colossi tecnologici Microsoft (NASDAQ:MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ:META) hanno riportato risultati trimestrali impressionanti dopo la chiusura di mercoledì a Wall Street. Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) pubblicheranno i loro dati giovedì sera.
Dati economici in arrivo in Europa
Gli investitori attendono anche i dati sull’inflazione di Francia, Germania e Italia, insieme ai più recenti tassi di disoccupazione per Germania e UE.
La scorsa settimana, la Banca Centrale Europea ha mantenuto stabile il tasso principale al 2%, facendo una pausa dopo un anno di inasprimento monetario per valutare le incertezze commerciali con gli Stati Uniti.
Anche la Federal Reserve americana ha lasciato i tassi invariati mercoledì con un voto di 9-2, segnando la quinta riunione consecutiva senza aumenti, sebbene due governatori abbiano espresso dissenso per la prima volta in oltre 30 anni.
Giovedì mattina, anche la Banca del Giappone ha mantenuto i tassi invariati, segnalando possibili aumenti futuri se obiettivi economici e inflazionistici saranno raggiunti.
Nel frattempo, il settore manifatturiero cinese si è contratto per il quarto mese consecutivo a luglio, secondo un sondaggio ufficiale pubblicato giovedì. I dati indicano che l’aumento delle esportazioni prima delle tariffe più alte USA sta calando, mentre la domanda interna resta debole.
Mercati petroliferi tra sanzioni russe e dati sulle scorte
I prezzi del petrolio sono leggermente calati giovedì mentre i trader hanno valutato un inaspettato aumento delle scorte di greggio USA e i dati economici deboli dalla Cina, oltre al possibile impatto di nuove sanzioni contro la Russia.
Alle 03:05 ET, i futures sul Brent sono scesi dello 0,3% a 72,26 dollari al barile, mentre quelli sul WTI americano sono scesi dello 0,2% a 69,88 dollari al barile.
Entrambi i benchmark avevano guadagnato circa l’1% mercoledì, spinti principalmente dalla minaccia del presidente Trump di imporre tariffe elevate ai principali acquirenti del greggio russo per fare pressione su Mosca a causa dell’invasione dell’Ucraina.
L’Energy Information Administration USA ha segnalato un aumento di 7,7 milioni di barili nelle scorte la scorsa settimana, contrariamente alle aspettative degli analisti che prevedevano una riduzione di 1,3 milioni.
I dati manifatturieri cinesi più deboli hanno aumentato le preoccupazioni sulla domanda futura da parte del più grande importatore mondiale di petrolio.
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