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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, La riunione della Fed prende il via; l’offerta di Paramount per WBD scuote i mercati

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures, La riunione della Fed prende il via; l’offerta di Paramount per WBD scuote i mercati

    I future sugli indici statunitensi erano in lieve rialzo martedì, mentre gli operatori si preparavano a una decisione della Federal Reserve che potrebbe rivelarsi molto dibattuta. Gli investitori hanno inoltre reagito a una nuova svolta nella potenziale acquisizione di Warner Bros Discovery (NASDAQ:WBD), a sviluppi riguardanti Nvidia (NASDAQ:NVDA) e a un nuovo calo del Bitcoin (COIN:BTCUSD).

    I future avanzano leggermente

    I future USA sono rimasti appena sopra la parità, con i mercati in attesa della prossima decisione sui tassi della Fed.

    Alle 02:55 ET, i future sul Dow erano in rialzo di 26 punti (0,1%), quelli sull’S&P 500 crescevano di 8 punti (0,1%) e i future sul Nasdaq 100 salivano di 26 punti (0,1%).

    Gli indici principali avevano chiuso in ribasso lunedì, appesantiti dall’aumento dei rendimenti dei Treasury, segno della cautela che precede l’annuncio della Fed previsto per mercoledì. I rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno ricevuto ulteriore slancio dopo un forte terremoto al largo del Giappone.

    Gli investitori attendono anche le prossime trimestrali di Oracle (NYSE:ORCL) e Broadcom (NASDAQ:AVGO), in un contesto di preoccupazione per gli ingenti investimenti nel settore dell’intelligenza artificiale, spesso finanziati con debito.

    Tra i singoli titoli, Confluent (NASDAQ:CFLT) è balzata dopo che IBM (NYSE:IBM) ha annunciato l’acquisizione dell’azienda, mentre Tesla (NASDAQ:TSLA) ha perso il 3% dopo un giudizio negativo di Morgan Stanley.

    Paramount lancia un’offerta ostile per Warner Bros Discovery

    Il duello a Hollywood per acquisire Warner Bros Discovery ha conosciuto un nuovo colpo di scena.

    Pochi giorni dopo le notizie secondo cui Netflix (NASDAQ:NFLX) sarebbe stata la vincitrice della gara per alcune attività dello studio dietro “Il Padrino”, Paramount Skydance ha presentato un’offerta ostile da 108,4 miliardi di dollari.

    L’importo supera l’offerta azionaria da 72 miliardi di dollari di Netflix e rappresenta un premio del 139% rispetto alla valutazione di Warner prima dell’avvio delle trattative. L’offerta di Paramount riguarda l’intera azienda, incluse le reti via cavo.

    Il consiglio di amministrazione di Warner ha dichiarato lunedì che valuterà l’offerta di Paramount ma non ha modificato la propria posizione sull’accordo con Netflix, invitando la società “a non intraprendere alcuna azione” sull’offerta rivale.

    Trump autorizza Nvidia a esportare chip H200 in Cina

    Il presidente Donald Trump ha dichiarato che Nvidia potrà esportare i suoi processori H200 in Cina e applicare una commissione del 25% su tali vendite.

    La decisione segna un allentamento parziale delle restrizioni statunitensi, che finora consentivano a Nvidia di esportare solo il chip H20, meno avanzato. L’H200 sarebbe sei volte più potente dell’H20, secondo Reuters.

    Resta incerto se il cambiamento normativo aumenterà davvero le vendite, dato il recente giro di vite di Pechino sull’uso di tecnologia statunitense.

    Il titolo Nvidia è salito nelle contrattazioni after-hours, dopo il +3% registrato lunedì.

    La Fed avvia una riunione di due giorni

    L’attenzione ora si concentra sulla riunione della Fed, che dovrebbe concludersi domani con un taglio dei tassi.

    Le attese per una riduzione di 25 punti base sono aumentate dopo dati economici deboli — segnali di un mercato del lavoro sotto pressione, consumi in leggero aumento e inflazione stabile ma elevata. FedWatch stima la probabilità all’89%.

    Esiste però una minima possibilità che la Fed mantenga i tassi invariati, poiché alcuni funzionari hanno espresso dubbi sull’annunciare un terzo taglio da settembre, soprattutto in un periodo con pochi nuovi dati ufficiali a causa della prolungata chiusura del governo.

    Gli analisti prevedono una delle decisioni più controverse degli ultimi anni.

    Bitcoin in lieve calo

    Il Bitcoin ha registrato un leggero ribasso, con gli operatori restii a esporsi prima della decisione della Fed.

    Tassi più bassi tendono a indebolire il dollaro e ridurre i rendimenti di liquidità e obbligazioni, rendendo relativamente più attraenti asset alternativi come il Bitcoin. Il 2025 è stato molto volatile, con picchi record e cadute improvvise legate ai dibattiti su tassi, dazi e AI.

    La correlazione tra Bitcoin e asset rischiosi come le azioni sembra essersi rafforzata.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee oscillano mentre gli investitori attendono la riunione della Fed; esportazioni tedesche in lieve aumento

    DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee oscillano mentre gli investitori attendono la riunione della Fed; esportazioni tedesche in lieve aumento

    Le borse europee si sono mosse senza una direzione chiara martedì, mentre gli investitori restavano in attesa dell’avvio della riunione di due giorni della Federal Reserve statunitense.

    Alle 08:02 GMT, il DAX tedesco era in rialzo dello 0,2%, il CAC 40 francese guadagnava lo 0,1%, mentre il FTSE 100 britannico perdeva lo 0,1%.

    La riunione della Fed al centro dell’attenzione

    I responsabili della Federal Reserve si riuniscono oggi e il mercato prevede ampiamente un taglio dei tassi nella giornata di mercoledì. Poiché la riduzione è già in gran parte scontata, l’attenzione si concentra sui segnali che il presidente Jerome Powell fornirà riguardo al ritmo di un eventuale allentamento nel 2026.

    Le attese del mercato indicano 77 punti base di tagli entro la fine del 2026, suggerendo che altri due interventi dopo dicembre siano ancora previsti.

    Gli analisti di Vital Knowledge hanno dichiarato: “La Fed dovrebbe tagliare i tassi mercoledì, ma le indicazioni prospettiche potrebbero assumere una svolta più falco. Nel complesso, la politica monetaria globale sta uscendo da una fase di allentamento, con la Fed pronta a mettersi in pausa per (almeno) le prime riunioni del 2026.”

    La decisione della Fed contribuirà a influenzare le prossime mosse delle banche centrali europee.
    • La Banca Nazionale Svizzera pubblicherà la sua decisione giovedì.
    • La Bank of England, la Banca Centrale Europea, la Norges Bank e la Riksbank seguiranno la prossima settimana.

    Martedì, anche la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi invariati ma ha assunto un tono più falco di fronte al ritorno delle pressioni inflazionistiche interne.

    Esportazioni tedesche in lieve aumento

    Le esportazioni tedesche sono cresciute dello 0,1% in ottobre rispetto al mese precedente, secondo i dati dell’ufficio federale di statistica—meglio delle attese che prevedevano un calo dello 0,5%.

    Notizie societarie

    Thyssenkrupp (TG:TKA) è tornata all’utile nel quarto trimestre dopo una perdita nell’anno precedente. Tuttavia, il gruppo prevede comunque vendite più basse e una perdita netta nel 2026, sottolineando che “l’evoluzione futura dell’economia globale resta incerta.”

    Novartis (BIT:1NOVN) ha annunciato una partnership con Relation Therapeutics, un accordo potenzialmente fino a 1,7 miliardi di dollari, per accelerare la scoperta di nuovi target farmacologici per le malattie allergiche.

    Renault (EU:RNO) ha avviato una collaborazione strategica con Ford (NYSE:F) per sviluppare veicoli elettrici accessibili, con commercializzazione prevista dal 2028.

    Petrolio in calo

    I prezzi del petrolio sono scesi ancora martedì, mentre i trader seguivano da vicino gli sviluppi diplomatici legati alla guerra in Ucraina.

    • Brent a 62,44 $ al barile (-0,1%)
    • WTI a 58,81 $ al barile (-0,1%)

    Entrambi i contratti erano scesi di circa il 2% lunedì dopo la ripresa della produzione irachena nel giacimento di West Qurna-2, un sito cruciale per le esportazioni nazionali.

    L’Ucraina ha inoltre segnalato che presenterà una nuova proposta di pace agli Stati Uniti dopo i colloqui a Londra tra il presidente Volodymyr Zelenskiy e i leader di Francia, Germania e Regno Unito. Qualsiasi progresso negoziale potrebbe ridurre parte del premio di rischio geopolitico incorporato nei prezzi del greggio.

  • Stellantis e Bolt si alleano per introdurre servizi di mobilità autonoma in Europa

    Stellantis e Bolt si alleano per introdurre servizi di mobilità autonoma in Europa

    Stellantis NV (BIT:STLAM) e Bolt hanno annunciato una nuova partnership con l’obiettivo di portare soluzioni di mobilità senza conducente su larga scala nelle città europee, con i primi programmi pilota previsti per il 2026 e l’avvio della produzione industriale fissato al 2029.

    L’iniziativa punta ad accelerare l’adozione dei veicoli autonomi nel continente, sfruttando le competenze di entrambe le aziende per favorire una diffusione commerciale più rapida.

    I test iniziali verranno avviati in alcuni mercati europei a partire dal 2026, creando le basi per un’implementazione più ampia e la produzione di massa tre anni dopo.

    L’alleanza rappresenta un passo importante per il settore europeo della guida autonoma, mentre Stellantis e Bolt lavorano per consolidare la loro presenza nel mercato della mobilità senza conducente.

  • L’UE avvia un’indagine antitrust sulle pratiche AI di Google

    L’UE avvia un’indagine antitrust sulle pratiche AI di Google

    L’Unione Europea ha aperto un’indagine antitrust formale nei confronti di Google, parte di Alphabet (NASDAQ:GOOG), per verificare se il comportamento dell’azienda nel settore dell’intelligenza artificiale possa danneggiare la concorrenza.

    In una nota diffusa martedì, la Commissione Europea ha dichiarato di voler accertare se Google abbia imposto condizioni ingiuste a editori e creatori di contenuti, limitandone potenzialmente la capacità di competere.

    I regolatori esamineranno inoltre le accuse secondo cui Google potrebbe aver garantito ai propri servizi un accesso preferenziale ai contenuti online, un vantaggio che potrebbe fornire alle sue tecnologie di AI un margine competitivo ingiusto rispetto ai rivali.

  • Eni Annuncia una Importante Scoperta di Gas nel Bacino di Kutei in Indonesia

    Eni Annuncia una Importante Scoperta di Gas nel Bacino di Kutei in Indonesia

    Eni (BIT:ENI) ha reso nota una significativa scoperta di gas nel pozzo esplorativo Konta-1, perforato all’interno del contratto di produzione Muara Bakau (PSC) nel bacino di Kutei, situato a circa 50 chilometri al largo della costa del Kalimantan Orientale, in Indonesia.

    Secondo un comunicato della società, le prime valutazioni indicano la presenza di circa 17 miliardi di metri cubi (bcm) di gas in place, con un potenziale aggiuntivo superiore ai 28 bcm.

    Un test di produzione condotto con successo su uno dei giacimenti ha registrato una portata fino a 900.000 metri cubi di gas al giorno e circa 700 barili al giorno di condensati. Sulla base di questi risultati, il pozzo potrebbe raggiungere una produzione complessiva multi-giacimento fino a 2,2 milioni di metri cubi di gas al giorno e circa 1.600 barili di condensati al giorno, precisa Eni.

    La scoperta Konta-1 si trova nel PSC Muara Bakau, dove Eni è operatore con una partecipazione dell’88,334%. La quota restante, pari all’11,666%, è detenuta da Saka Energi.

  • La Borsa di Milano Avanza in Attesa della Riunione della Fed, Finanziari in Testa

    La Borsa di Milano Avanza in Attesa della Riunione della Fed, Finanziari in Testa

    La Borsa di Milano ha aperto in territorio positivo, sovraperformando la maggior parte degli altri listini europei, anche se gli investitori restano prudenti in vista della decisione sui tassi della Federal Reserve attesa per domani. Con un taglio di 25 punti base ormai dato per quasi certo, l’attenzione del mercato si sposta sulle indicazioni che la Fed fornirà per il 2025 e sul ritmo del futuro allentamento monetario.

    Verso le 9:45, il FTSE MIB segnava un progresso dello 0,65%.

    I titoli finanziari sono stati il principale motore del rialzo dell’indice. In particolare, le piattaforme di asset e wealth management hanno registrato buone performance, sostenute da trend strutturali favorevoli che, secondo JP Morgan, includono la crescente domanda di consulenza personalizzata e gestione patrimoniale. In questo contesto, il broker ha alzato i target price per Mediolanum (BIT:BMED), in rialzo del 2,6%, e per FinecoBank (BIT:FBK), salita dell’1,3%.

    In progresso anche il comparto assicurativo, con Generali (BIT:G) in aumento del 2,6% e Unipol (BIT:UNI) in crescita dell’1,9%. Nel settore bancario si distingue BPER (BIT:BPE), che avanza dell’1,3%, mentre UniCredit (BIT:UCG) e Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS) trattano anch’essi in rialzo, con quest’ultima che consolida il recente recupero.

    Il settore della difesa resta forte in tutta Europa e Leonardo (BIT:LDO) guadagna il 2,9%. Deboli invece i titoli energetici e automobilistici, con Stellantis (BIT:STLAM) in calo di circa l’1%, risultando il fanalino di coda del FTSE MIB.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA in leggero rialzo mentre Wall Street attende la decisione della Fed

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA in leggero rialzo mentre Wall Street attende la decisione della Fed

    I futures sugli indici statunitensi indicavano un avvio leggermente positivo lunedì, suggerendo che le azioni potrebbero estendere i modesti guadagni registrati alla fine della scorsa settimana.

    L’umore iniziale è sostenuto dal rinnovato ottimismo sull’andamento dei tassi d’interesse, mentre gli investitori attendono l’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve previsto questa settimana.

    La Fed è ampiamente attesa tagliare nuovamente i tassi di 25 punti base mercoledì, e gli operatori guarderanno con attenzione alle indicazioni su ciò che potrebbe accadere all’inizio del 2026.
    Secondo il FedWatch di CME Group, i mercati attribuiscono una probabilità dell’89,2% a un taglio di un quarto di punto questa settimana, ma solo del 70,3% a un ulteriore taglio nel meeting di gennaio.

    Venerdì Wall Street ha mostrato una lieve forza dopo una seduta debole e volatile giovedì. Il movimento ha spinto il Nasdaq e l’S&P 500 ai loro massimi di chiusura da un mese.
    Nonostante il ritracciamento dai massimi intraday, gli indici principali hanno chiuso in positivo:

    • Dow Jones: +104,05 punti (+0,2%) a 47.954,99
    • Nasdaq Composite: +72,99 punti (+0,3%) a 23.578,13
    • S&P 500: +13,28 punti (+0,2%) a 6.870,40

    Su base settimanale, il Nasdaq è salito dello 0,9%, il Dow dello 0,5% e l’S&P 500 dello 0,3%.

    Il lieve rialzo di venerdì ha seguito la pubblicazione della misura d’inflazione preferita dalla Fed, che è risultata in linea con le attese.
    Il Dipartimento del Commercio ha riportato che l’indice dei prezzi PCE è salito dello 0,3% a settembre, lo stesso aumento di agosto e in linea con le previsioni.
    Su base annua, l’inflazione PCE è aumentata al 2,8% dal 2,7%.

    Il PCE core, che esclude alimentari ed energia, è aumentato dello 0,2% per il terzo mese consecutivo. Il tasso annuale è sceso leggermente al 2,8% dal 2,9%, rafforzando le speranze che l’inflazione stia rallentando abbastanza da consentire ulteriori tagli ai tassi.

    L’interesse all’acquisto è rimasto contenuto, poiché i mercati già scontavano un taglio dei tassi.

    A livello settoriale:

    • I titoli hardware hanno esteso il rally di giovedì, con l’indice NYSE Arca Computer Hardware in rialzo dell’1,7%.
    • I titoli aerei sono avanzati dell’1,5%.
    • Networking, semiconduttori e software hanno registrato buoni rialzi.
    • I titoli dell’acciaio sono invece scesi in modo significativo.
  • DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee chiudono miste mentre gli investitori attendono una settimana ricca di decisioni delle banche centrali

    DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee chiudono miste mentre gli investitori attendono una settimana ricca di decisioni delle banche centrali

    I listini europei hanno registrato una performance contrastata lunedì, mentre gli operatori si sono posizionati in vista di una settimana intensa, scandita dalle decisioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve statunitense, della Banca Nazionale Svizzera, della Reserve Bank of Australia e della Bank of Canada.

    La produzione industriale tedesca sorprende al rialzo

    I nuovi dati provenienti dalla Germania hanno mostrato un’accelerazione inattesa della produzione industriale in ottobre. Secondo Destatis, la produzione è aumentata dell’1,8% su base mensile, superando di gran lunga le attese di un rallentamento marcato allo 0,2% dopo la revisione all’1,1% di settembre.
    Su base annua, la produzione è salita dello 0,8%, invertendo il calo dell’1,4% registrato a settembre.

    Indici principali contrastati

    Il DAX è avanzato dello 0,3%, mentre FTSE 100 e CAC 40 hanno perso lo 0,1% nelle prime contrattazioni.

    Titoli in movimento

    • Kloeckner & Co (TG:KCO) è balzata del 18% dopo aver confermato colloqui riguardanti una potenziale offerta pubblica volontaria da parte del processore di metalli statunitense Worthington Steel.
    • Stabilus (TG:STM) è scesa dell’1,7% dopo aver riportato un calo degli utili nell’esercizio 2025, penalizzata da condizioni di mercato sfavorevoli, tensioni tariffarie globali e maggiore pressione sui prezzi nel settore automobilistico.
    • BNP Paribas (EU:BNP) è salita leggermente dopo aver firmato un accordo per vendere la sua quota del 25% in AG Insurance ad Ageas per 1,9 miliardi di euro.
    • L’Oréal (EU:OR) ha perso quasi il 2% dopo la notizia che raddoppierà la sua partecipazione in Galderma.
    • Sandoz (LSE:0SAN) è salita del 3% dopo aver completato l’acquisizione di Just-Evotec Biologics EU SAS da Evotec SE.
    • Smith & Nephew (LSE:SN.) ha guadagnato l’1,6% dopo aver presentato un nuovo piano strategico, la guidance aggiornata per il 2026 e gli obiettivi fino al 2028 al Capital Markets Day.
    • Unilever (LSE:ULVR) è scivolata del 3,8% dopo aver completato la scissione della sua divisione gelati, ora quotata come The Magnum Ice Cream Company (TMICC) (LSE:MICC).
  • Bernstein abbassa il rating di Enel a “performance di mercato” a causa della pressione sulla valutazione e della scarsa visibilità

    Bernstein abbassa il rating di Enel a “performance di mercato” a causa della pressione sulla valutazione e della scarsa visibilità

    Gli analisti di Bernstein hanno declassato Enel SpA (BIT:ENEL) da “outperform” a “market-perform” in un report pubblicato lunedì, sostenendo che il rialzo di quasi il 28% registrato quest’anno lascia poco margine per ulteriori progressi. La società ha spiegato che la maggior parte dell’avanzamento del titolo è legata all’espansione dei multipli, più che a un reale slancio degli utili.

    Sebbene Bernstein abbia leggermente aumentato il prezzo obiettivo da 8,50 € a 8,90 €, gli analisti hanno dichiarato che la nuova valutazione implica un “upside molto limitato” a fronte di una persistente incertezza sull’allocazione del capitale e di una crescita organica più lenta.

    Il broker ha inoltre affermato che Enel “non è più a buon mercato”, osservando che il P/E forward a 1 anno del titolo è salito da 10,1x a 12,3x, mentre le stime di consenso dell’EPS per il FY25 e il FY26 sono aumentate rispettivamente solo dell’1,3% e del 2,7% dall’inizio dell’anno. Enel ora tratta con un premio del 5% rispetto alla sua media storica del P/E, mentre il dividend yield è in linea con la media di lungo periodo e lo spread rispetto ai rendimenti sovrani decennali si è “notevolmente compresso”.

    Bernstein ha segnalato diverse fonti di incertezza: la revisione delle tariffe di concessione della distribuzione elettrica in Italia, tempi regolatori più lunghi in Spagna e la sospensione del rinnovo della concessione a San Paolo—un asset che rappresentava oltre il 40% della RAB brasiliana di Enel alla fine del FY24. Gli analisti hanno avvertito che l’incertezza su San Paolo “potrebbe pesare sul titolo” dato l’elevato rendimento storico della concessione e la forte crescita del capex.

    Il broker prevede inoltre che Enel non raggiungerà il suo obiettivo di capex nelle rinnovabili di 12 miliardi di euro per il FY25–FY27, stimando invece circa 8,6 miliardi. Tra le cause: un’attività ridotta negli Stati Uniti e in America Latina, un eccesso di offerta in mercati come Spagna, Cile e Brasile, e il maggiore focus dell’azienda sullo storage a batterie—un segmento che Bernstein ritiene offrirà un contributo minimo all’EBITDA, con un CAGR previsto dello 0,8% nel periodo FY24–FY27.

    La revisione da parte di Enel di quasi 20 GW di asset rinnovabili brownfield in Europa, Nord America e Australia è stata segnalata come un ulteriore elemento di dibattito, sollevando interrogativi sulla capacità dell’azienda di generare valore nel lungo periodo nonostante potenziali benefici sugli utili nel breve termine.

    Per l’Italia, Bernstein vede margini di fornitura sotto pressione a causa del calo dei prezzi di energia elettrica e gas, dell’aumento della concorrenza e dei problemi legati all’accessibilità economica. Sebbene gli analisti stimino circa 3,2 miliardi di euro di EBITDA annuale dalle attività di fornitura italiane, ritengono che vi sia “upside limitato” rispetto alle loro previsioni nelle attuali condizioni di mercato.

    Il report evidenzia che la solidità del bilancio di Enel—con oltre 10 miliardi di euro di margine finanziario—e il continuo programma di buyback rappresentano fattori di supporto; tuttavia, non bastano a compensare la debole crescita organica degli utili (con un CAGR dell’EPS aggiustato del 2,2% tra FY24 e FY27) e le persistenti incertezze strategiche e regolatorie.

    Il lieve aumento del prezzo obiettivo deriva da un miglioramento dello 0,5% dell’EBITDA per FY25–FY27, grazie soprattutto ai risultati migliori del previsto in Spagna e a valute latinoamericane leggermente più forti. Nonostante ciò, gli analisti hanno concluso: “Nel complesso, abbiamo ora una visibilità inferiore sulla politica di allocazione del capitale di Enel, lasciando il rapporto rischio/rendimento in equilibrio.”

  • Meta introdurrà per gli utenti UE un’opzione con pubblicità meno personalizzata per rispettare il DMA

    Meta introdurrà per gli utenti UE un’opzione con pubblicità meno personalizzata per rispettare il DMA

    Meta (NASDAQ:META) offrirà agli utenti di Facebook e Instagram nell’Unione Europea una nuova possibilità di scelta, che consentirà loro di utilizzare versioni delle piattaforme con un livello ridotto di pubblicità personalizzata, secondo quanto annunciato dalla Commissione Europea.

    In base al nuovo modello, gli utenti UE potranno scegliere se fornire il consenso alla condivisione completa dei propri dati per ricevere annunci altamente personalizzati, oppure condividere una quantità più limitata di informazioni personali e visualizzare pubblicità meno mirate.

    Meta prevede di introdurre queste opzioni per gli utenti dell’UE a partire da gennaio 2026.

    La decisione segue diversi mesi di confronto tra la Commissione e Meta, dopo che nel aprile 2025 l’azienda era stata considerata in violazione del Digital Markets Act in merito ai requisiti di scelta dell’utente. Una volta implementato il nuovo sistema, le autorità valuteranno il suo impatto e il livello di adozione per verificare l’effettiva conformità.