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  • Utile record per Banco BPM e guidance 2025 rivista al rialzo

    Utile record per Banco BPM e guidance 2025 rivista al rialzo

    Un nuovo record storico per l’utile netto e previsioni riviste al rialzo per l’anno in corso: sono questi i punti salienti della trimestrale di Banco BPM (BIT:BAMI), diffusa ieri sera a mercati chiusi.

    L’utile netto è salito a 511 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, superando le attese, grazie a un modello di business del gruppo diventato “più forte e diversificato anche in seguito all’ingresso di Anima Holding (BIT:ANIM)”, in linea con il piano strategico al 2027.

    La “solidità dei risultati e la loro resilienza, nonostante un contesto di tassi più bassi del previsto”, ha spinto la banca ad aumentare la previsione di utile netto per il 2025 a 1,95 miliardi di euro, rispetto alla precedente stima di 1,7 miliardi.

    Il margine operativo è cresciuto del 2,9% su base annua, attestandosi a 1.476 milioni di euro, mentre il risultato operativo è salito dell’8,6%, raggiungendo 831 milioni (da 765 milioni), nonostante un calo del margine d’interesse del 5,5% (816,9 milioni), in un contesto di tassi d’interesse più bassi, compensato da una crescita del 6,2% delle commissioni nette (554 milioni). Le spese operative sono diminuite del 3,5%, a 645 milioni, e il cost/income ratio è migliorato, passando dal 47% al 44%.

    Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, nel trimestre l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi è scesa dal 2,8% al 2,7%. La banca ha confermato l’obiettivo di derisking pari a 1,02 miliardi di euro, di cui 820 milioni completati nel 2024 e circa 200 milioni previsti per il 2025.

    Sul fronte patrimoniale, il CET1 fully phased è al 14,76%, mentre il buffer MDA fully phased è pari a 559 punti base al 31 marzo 2025. Riguardo all’acquisizione di Anima Holding, la banca conferma un CET1 ratio al 13% in uno scenario senza applicazione del “Danish Compromise”.

    Secondo il management, l’ingresso di Anima rafforzerà le sinergie commerciali e di prodotto, elemento di “forte supporto” alla dinamica della raccolta gestita e amministrata, inclusa la componente assicurativa che beneficerà dell’entrata in vigore della nuova struttura interna per il ramo vita e della partnership a lungo termine con Crédit Agricole per il ramo danni.

    L’acquisizione di Anima aggiunge un tassello al modello di business diversificato: al 31 marzo 2025, gli asset finanziari totali della clientela ammontano a 377 miliardi di euro. Il processo di integrazione è già iniziato e dal secondo trimestre Anima sarà completamente consolidata nel perimetro del gruppo.

    A seguito dei risultati, Barclays ha alzato il target price sul titolo Banco BPM a 11 euro (da 10,6), confermando la raccomandazione “overweight” sul titolo, dato il potenziale rialzo del 13%. Questa mattina BAMI è scambiato a 9,80 euro (+0,50%).

    Secondo gli analisti, il primo trimestre 2025 è stato più forte del previsto in tutte le principali voci di conto economico, portando a un aumento del 6% delle stime di EPS adjusted 2025-2027, riflettendo il contributo di Anima, i risultati superiori alle attese e la nuova guidance.

    Websim Intermonte definisce i risultati di Banco BPM “sopra le attese”: “i ricavi sono superiori del 5% grazie a un margine di interesse resiliente, commissioni record sui prodotti di risparmio, proventi da trading sostenuti da mercati vivaci e un contributo assicurativo in crescita che sarà pienamente operativo entro il 2026”.

    Anche Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo del titolo da 10 a 10,6 euro, confermando il rating “buy” dopo la trimestrale. Gli analisti parlano di un “inizio d’anno solido”, con “outlook forte e CET1 più robusto”.

    Jefferies conferma la raccomandazione di acquisto e il target price a 9,6 euro, definendo i risultati “solidi, con un utile netto ben sopra il consenso, trainato dalla forza delle commissioni, dal controllo dei costi e da accantonamenti inferiori. Anche il capitale ha sorpreso positivamente. La guidance sull’utile netto 2025 è stata rivista al rialzo del 15%”.

    Secondo Barclays, il prossimo catalizzatore per il titolo sarà l’evoluzione dell’offerta di scambio di UniCredit (BIT:UCG): la banca milanese potrebbe valutare il ritiro dell’offerta, considerando le complessità delle condizioni richieste dal governo italiano nel contesto del Golden Power (come l’uscita dalla Russia e il mantenimento degli asset di Anima presso entità italiane).

    UniCredit potrebbe commentare la questione la prossima settimana, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre il 12 maggio.

    “Ci aspettiamo una reazione negativa del titolo Banco BPM in caso di ritiro dell’offerta da parte di UniCredit, ma vediamo un potenziale rialzo nel medio termine in ottica standalone, poiché riteniamo che la valutazione di mercato non rifletta pienamente il contributo di Anima e l’impatto di altre iniziative (es. internalizzazione dei servizi di pagamento e assicurativi) avviate da Banco BPM per rafforzare la propria base commissionale”, si legge nella nota.

  • Le azioni di BPER Banca salgono grazie a solidi trend sottostanti

    Le azioni di BPER Banca salgono grazie a solidi trend sottostanti

    Le azioni di BPER Banca SpA (BIT:BPE) sono aumentate del 3,3% dopo che la banca ha riportato solidi risultati economico-finanziari, superando diverse aspettative del consenso.

    L’aumento del titolo è arrivato a seguito della pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno mostrato un margine di interesse netto leggermente inferiore al consenso di Visible Alpha, a causa principalmente del calo dei tassi di interesse, parzialmente compensato da una crescita dei volumi.

    I ricavi da commissioni hanno superato le attese del 3%, con un incremento significativo del 9% su base annua. Questa crescita è stata trainata da un aumento del 14% delle commissioni di mercato e del 2,5% di quelle legate all’attività di banca commerciale. Inoltre, i ricavi della banca hanno beneficiato di un elemento straordinario di circa 40 milioni di euro, che ha contribuito a superare le previsioni di fatturato del 4%.

    Le spese operative sono risultate inferiori del 5% rispetto al consenso, grazie a una riduzione del 5% su base annua dei costi per il personale. Questo ha portato a un incremento significativo del risultato operativo ante accantonamenti del 13%, o del 7% escludendo gli elementi straordinari.

    L’utile netto ha superato le aspettative del 17%, sostenuto da un costo del rischio inferiore alle attese. Tuttavia, la qualità degli attivi ha registrato un lieve peggioramento: il rapporto di crediti deteriorati (NPL) è salito al 2,6% rispetto al 2,4% di dicembre, con uno stock di NPL aumentato del 9% su base trimestrale. Gli accantonamenti su crediti sono stati migliori del 26% rispetto alle attese, attestandosi intorno ai 70 milioni di euro, con un costo del rischio di 30 punti base nel trimestre, in calo rispetto ai 35 punti base del quarto trimestre 2024.

    La posizione patrimoniale della banca si è confermata particolarmente solida, con un CET1 ratio del 15,8%, stabile rispetto al trimestre precedente e superiore sia al consenso del 15,5% sia alla previsione di Jefferies del 15,3%. Il miglioramento di 37 punti base su base trimestrale è stato sostenuto dalla generazione organica di capitale, al netto dei dividendi e della crescita degli attivi ponderati per il rischio. L’impatto negativo delle nuove regole di Basilea IV è stato lievemente migliore rispetto alle attese, contribuendo alla robustezza del capitale.

    Guardando al futuro, le previsioni per il 2025 indicano un calo a una cifra media del margine di interesse netto, in linea con il consenso che prevede un calo del 6% su base annua. Le commissioni dovrebbero crescere anch’esse a una cifra media, leggermente al di sopra della previsione del consenso di un aumento del 3%.

    Le indicazioni sul cost/income suggeriscono spese operative inferiori del 2% rispetto al consenso, mentre il costo del rischio dovrebbe rimanere sotto i 40 punti base, meglio rispetto alla stima consensuale di 45. Il CET1 ratio è previsto restare sopra il 15%, riflettendo un approccio conservativo alla luce dei risultati attuali.

  • Le borse europee salgono in attesa delle riunioni delle banche centrali; AB InBev sorprende positivamente

    Le borse europee salgono in attesa delle riunioni delle banche centrali; AB InBev sorprende positivamente

    Gli indici azionari europei sono saliti giovedì, mentre gli investitori hanno analizzato una vasta serie di risultati trimestrali aziendali in vista delle imminenti decisioni sui tassi d’interesse da parte di diverse banche centrali, tra cui la Banca d’Inghilterra.

    Alle 09:15 (ora italiana), il DAX in Germania è salito dello 0,8%, il CAC 40 in Francia ha guadagnato lo 0,5% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha registrato un +0,1%.

    Nuovi accordi commerciali in arrivo?

    Il sentiment di mercato ha ricevuto una spinta giovedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una conferenza stampa prevista per oggi riguardo un accordo commerciale con un importante partner – che, secondo il New York Times, sarebbe il Regno Unito.

    Sarebbe il primo di una lunga serie di accordi commerciali che Trump sostiene di aver concluso, ma che finora non sono stati resi pubblici. La settimana scorsa il presidente aveva accennato a “potenziali accordi” con Corea del Sud, Giappone e India.

    Ciò ha aumentato le speranze che l’agenda tariffaria di Trump possa essere attenuata, soprattutto in vista dei colloqui tra Washington e Pechino previsti per il fine settimana.

    In attesa delle banche centrali

    Sono attesi oggi gli annunci di politica monetaria da parte di Riksbank (Svezia), Norges Bank (Norvegia) e Banca d’Inghilterra, con quest’ultima ampiamente prevista al taglio dei tassi di interesse.

    La Federal Reserve statunitense ha invece mantenuto invariati i tassi d’interesse mercoledì, come ampiamente previsto, lasciandoli fermi ai livelli di dicembre. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha avvertito che i forti aumenti tariffari già annunciati potrebbero rallentare la crescita economica e portare a un aumento dell’inflazione nel lungo periodo.

    AB InBev registra forte crescita dell’utile nel primo trimestre

    Gli investitori europei hanno oggi altri risultati trimestrali da valutare.

    Anheuser-Busch InBev (EU:ABI) ha riportato un aumento del 7,9% dell’utile operativo nel primo trimestre, superando di oltre il doppio le stime degli analisti, grazie a un miglioramento del margine operativo nonostante un calo nei volumi di vendita.

    Siemens Energy (TG:SIE) ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l’intero anno dopo aver registrato uno dei migliori trimestri di sempre, spinto da una domanda record di energia elettrica, ordini senza precedenti e una crescita a doppia cifra dei ricavi.

    Il gruppo danese di spedizioni AP Moeller-Maersk (USOTC:AMKAF) ha superato le aspettative sull’utile operativo del primo trimestre e ha confermato le sue previsioni annuali.

    Il marchio tedesco di abbigliamento sportivo Puma (TG:PUM) ha invece registrato un calo del margine di profitto e vendite stabili nel primo trimestre, riducendo i costi nel tentativo di migliorare le proprie performance.

    InterContinental Hotels (LSE:IHG) ha dichiarato di essere in linea per raggiungere le stime di profitto annuali, sfidando le previsioni negative di altri operatori del settore sull’economia e la fiducia dei consumatori negli Stati Uniti.

    Il petrolio sale in attesa dei colloqui commerciali

    I prezzi del petrolio sono aumentati giovedì, sostenuti dalle speranze che i prossimi colloqui tra Stati Uniti e Cina possano portare a un accordo tra i due maggiori consumatori mondiali di greggio.

    Alle 09:15 (ora italiana), i future sul Brent sono saliti dello 0,3% a 61,30 dollari al barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate (WTI) sono aumentati dello 0,4% a 58,30 dollari.

    Il Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, incontrerà nel fine settimana il principale responsabile economico cinese in Svizzera per negoziare una tregua nella guerra commerciale che sta destabilizzando l’economia globale.

  • Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Laboratorios Farmaceuticos guadagna il 4% dopo solidi risultati del primo trimestre

    Le azioni di Laboratorios Farmaceuticos (BIT:ERFO) sono salite del 3,5% dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre, che hanno superato le aspettative del consenso sia in termini di ricavi che di utili. La società farmaceutica ha registrato ricavi operativi pari a 154,9 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e superiori alla stima del consenso di 151,5 milioni di euro.

    La crescita è stata attribuita alla performance del settore Specialty Pharma, che ha registrato un aumento delle vendite del 18%, raggiungendo i 119,1 milioni di euro rispetto ai 101,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha contribuito a compensare il calo del 29% dei ricavi del segmento CDMO, scesi a 35,8 milioni di euro rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente.

    Anche il margine lordo di Laboratorios Farmaceuticos è migliorato, raggiungendo il 58,5% nel primo trimestre del 2025 rispetto al 56,6% del primo trimestre del 2024, superando la stima del consenso del 58,2%. L’aumento del margine lordo è stato trainato da un maggiore contributo dei prodotti ad alto margine, come Okedi, e da una diminuzione dei prezzi delle materie prime dell’eparina a basso peso molecolare (LMWH).

    Nonostante un contesto sfidante, l’azienda ha confermato le sue previsioni per l’esercizio fiscale 2025, prevedendo un calo percentuale medio a una cifra dei ricavi operativi rispetto al 2024, in linea con il consenso. La società ha citato le incertezze legate alla domanda e alla produzione delle prossime campagne vaccinali e all’ampiezza delle nuove commesse per i suoi servizi CDMO come fattori che rendono difficili previsioni più precise.

    Inoltre, Laboratorios Farmaceuticos prevede che le vendite del biosimilare dell’enoxaparina diminuiranno di una percentuale bassa a una cifra rispetto all’anno fiscale 2024, mentre si stima che il prodotto Bemiparin crescerà a un tasso anch’esso basso a una cifra. Il business CDMO dell’azienda rimane un punto focale per la crescita futura, con l’obiettivo di aumentare la crescita operativa da 1,5 a 1,8 volte entro il 2030, spinta da un raddoppio atteso delle vendite fino a circa 700 milioni di euro.

    L’EBITDA del primo trimestre è aumentato del 17% a 30,3 milioni di euro, superando il consenso di 26,5 milioni di euro, e il margine EBITDA è salito al 19,6%. L’utile netto ha registrato un aumento significativo del 21%, raggiungendo i 18,1 milioni di euro, superando ancora una volta le stime del consenso, fissate a 14,7 milioni di euro.

  • DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    DAX, CAC, FTSE100: Le borse europee scendono

    Le azioni europee sugli indici DAX, CAC e FTSE 100 sono scese mercoledì, mentre gli investitori valutano una serie di risultati aziendali e attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve previsto per la giornata, in cerca di indicazioni sulla direzione del mercato.

    Il ribasso, tuttavia, è stato limitato da dati positivi provenienti dalla Germania e dall’ottimismo riguardo ai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Gli ordini alle fabbriche tedesche sono aumentati più del previsto a marzo grazie a una solida domanda sia interna che estera, secondo i dati pubblicati da Destatis.

    Gli ordini alle fabbriche sono aumentati del 3,6% su base mensile a marzo, dopo essere rimasti stabili a febbraio. Le previsioni indicavano un aumento dell’1,4%.

    Su base annua, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti del 3,8%, in netto contrasto con il calo dello 0,2% registrato a febbraio.

    L’indice tedesco DAX è in calo dello 0,1%, il FTSE 100 del Regno Unito perde lo 0,4% e il CAC 40 francese è in ribasso dello 0,6%.

    Vonovia SE, il più grande proprietario immobiliare della Germania, è scesa dopo aver annunciato che Luka Mucic succederà a Rolf Buch come CEO entro la fine del 2025.

    Anche Veolia è in calo. L’azienda francese di servizi pubblici e gestione delle risorse ha concordato l’acquisto della partecipazione di minoranza detenuta dalla Caisse de dépôt et placement du Québec nella sua controllata Water Technologies and Solutions per 1,75 miliardi di dollari.

    Anche la società svedese di costruzioni Skanska ha mostrato un calo significativo dopo aver riportato utili del primo trimestre inferiori alle aspettative.

    Al contrario, la casa automobilistica tedesca BMW è salita bruscamente dopo aver confermato le sue previsioni per l’intero anno.

    Anche il colosso farmaceutico danese Novo Nordisk è balzato in avanti dopo aver riportato un aumento dell’utile netto del primo trimestre superiore alle attese.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq: Le notizie sui colloqui USA-Cina potrebbero portare a un inizio positivo a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq: Le notizie sui colloqui USA-Cina potrebbero portare a un inizio positivo a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in rialzo per mercoledì, con le azioni che potrebbero tornare a salire dopo il calo registrato nelle due sessioni precedenti.

    I futures sono aumentati dopo la notizia che il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, incontrerà il rappresentante principale della Cina per le questioni economiche durante un viaggio in Svizzera giovedì.

    “La mia impressione è che si tratterà di una de-escalation, non di un grande accordo commerciale,” ha dichiarato Bessent a Fox News. “Ma dobbiamo prima de-escalare, prima di poter andare avanti.”

    Bessent ha definito le enormi tariffe imposte da Stati Uniti e Cina come “l’equivalente di un embargo,” aggiungendo: “Non vogliamo separarci, quello che vogliamo è un commercio equo.”

    I mercati potrebbero beneficiare anche della reazione positiva ad alcune delle ultime notizie sugli utili, con le azioni di Disney (NYSE:DIS) in aumento del 7,7% nel pre-market dopo che il colosso dell’intrattenimento ha riportato risultati per il secondo trimestre fiscale superiori alle attese e ha alzato le stime per l’intero anno.

    Anche il produttore di chip Advanced Micro Devices (NASDAQ:AMD) sta mostrando forza nel pre-market dopo aver riportato risultati per il primo trimestre superiori alle stime degli analisti sia per i ricavi sia per gli utili.

    Al contrario, le azioni di Super Micro Computer (NASDAQ:SMCI) stanno crollando del 6,0% nel pre-market dopo che il produttore di server ha riportato risultati per il terzo trimestre fiscale inferiori alle aspettative e ha fornito previsioni deludenti per il trimestre in corso.

    Tuttavia, l’attività complessiva di scambio potrebbe rimanere contenuta, poiché gli operatori attendono l’annuncio della politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo pomeriggio.

    Con lo strumento FedWatch del CME Group che indica attualmente una probabilità del 99,0% che la Fed lasci invariati i tassi di interesse, gli operatori cercheranno indizi nell’annesso comunicato riguardo alle prospettive sui tassi.

    Dopo una sessione volatile conclusasi in ribasso lunedì, martedì le azioni hanno continuato a mostrare debolezza. I principali indici hanno chiuso in calo, proseguendo il ritracciamento dai massimi di chiusura di un mese fa registrati venerdì scorso.

    Gli indici principali hanno terminato la giornata nettamente in territorio negativo. Il Dow è sceso di 389,83 punti, ovvero dell’1,0%, a 40.829,00, il Nasdaq è calato di 154,58 punti o dello 0,9% a 17.689,66 e l’S&P 500 ha perso 43,37 punti o lo 0,8% a 5.606,91.

    Le incertezze commerciali in corso hanno continuato a pesare sui mercati dopo la recente fase di forza che aveva portato l’S&P 500 a chiudere in rialzo per nove sessioni consecutive prima del calo di ieri.

    Sebbene il Segretario al Tesoro Scott Bessent abbia dichiarato lunedì alla CNBC che gli Stati Uniti sono “molto vicini ad alcuni accordi,” la mancanza di sviluppi concreti nei colloqui commerciali ha mantenuto gli investitori in allerta.

    Durante un incontro con il Primo Ministro canadese Mark Carney, il Presidente Donald Trump ha espresso frustrazione per le continue domande dei media su quando gli Stati Uniti firmeranno nuovi accordi commerciali, pur affermando che “potrebbe firmare 25 accordi in questo momento.”

    “Vorrei che smettessero di chiedere quanti accordi stiamo firmando questa settimana,” ha detto Trump. “Perché un giorno torneremo e vi daremo 100 accordi.”

    Sul fronte economico legato al commercio, il Dipartimento del Commercio ha pubblicato questa mattina un rapporto che mostra come il deficit commerciale degli Stati Uniti sia aumentato molto più del previsto nel mese di marzo.

    Il rapporto ha indicato che il deficit commerciale è salito a un livello record di 140,5 miliardi di dollari a marzo, rispetto ai 123,2 miliardi di febbraio (dato rivisto).

    Gli economisti si aspettavano un aumento del deficit a 129,0 miliardi di dollari rispetto ai 122,7 miliardi inizialmente riportati per il mese precedente.

    L’aumento molto superiore alle attese del deficit è dovuto a un’impennata del valore delle importazioni del 4,4% a 419,0 miliardi di dollari, mentre il valore delle esportazioni è salito solo dello 0,2% a 278,5 miliardi di dollari.

    I titoli biotecnologici hanno registrato un calo significativo durante la giornata, con l’indice NYSE Arca Biotechnology in calo del 5,1% dopo aver chiuso lunedì al livello più alto del mese.

    Vertex Pharmaceuticals (NASDAQ:VRTX) ha contribuito a guidare il settore al ribasso, crollando del 10,0% dopo aver riportato risultati per il primo trimestre inferiori alle attese.

    Anche i titoli farmaceutici hanno mostrato una marcata debolezza, come dimostrato dal calo del 3,7% dell’indice NYSE Arca Pharmaceutical.

    I titoli sanitari, dei trasporti e dell’edilizia abitativa hanno anch’essi mostrato una debolezza significativa, mentre i titoli auriferi hanno esteso il rally di lunedì in scia a un ulteriore aumento del prezzo del metallo prezioso.

  • Borsa di Milano poco mossa all’avvio della stagione trimestrale: vola Italgas, giù Finecobank

    Borsa di Milano poco mossa all’avvio della stagione trimestrale: vola Italgas, giù Finecobank

    Le borse sono deboli a Piazza Affari in un’altra seduta influenzata non solo dagli sviluppi geopolitici ma anche dai risultati societari, con la stagione degli utili entrata nel vivo.

    A livello macroeconomico, oggi si conclude la riunione del FOMC, dalla quale gli investitori si aspettano tassi invariati. L’attenzione sarà rivolta alle parole del presidente della Fed, Jerome Powell, in cerca di indicazioni su come la banca centrale statunitense intenda gestire la politica monetaria alla luce delle incertezze legate ai dazi imposti dal presidente Donald Trump.

    Intorno alle 9.30, l’indice FTSE Mib segna un calo frazionale dello 0,04%.

    Italgas (BIT:IG) si distingue positivamente, in rialzo del 2,2% e su nuovi massimi storici a 7,37 euro, dopo i risultati del primo trimestre e le previsioni per il 2025, che includono il contributo di 2i Rete Gas per nove mesi a partire dal 1° aprile, con un EBITDA rettificato previsto tra 1,80 e 1,85 miliardi di euro. Secondo Equita, i risultati sono “lievemente migliori delle attese e la guidance per il 2025 è in linea con le nostre stime post-integrazione di 2i Rete Gas e le recenti revisioni regolatorie”.

    Amplifon (BIT:AMP) prosegue il rally, salendo dell’1,9%, alla quarta seduta consecutiva di guadagni, sostenuta anche dai dati trimestrali. Secondo Intermonte, “i risultati sono in linea con le nostre attese sui ricavi e migliori dell’1% a livello di Adj EBITDA”.

    Prosegue la debolezza del comparto bancario, con gli investitori attendisti in vista delle trimestrali in uscita questa settimana e in attesa di novità sul fronte M&A. UniCredit (BIT:UCG) perde lo 0,55% e Banco BPM lo 0,4% nel giorno della pubblicazione dei risultati, mentre persiste l’incertezza su un possibile passo indietro dell’istituto guidato da Andrea Orcel nella OPA su Banco BPM.

    Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) registra ulteriori vendite (-0,6%) dopo il calo di ieri seguito alla pubblicazione dei risultati trimestrali.

    Finecobank (BIT:FBK) cede nettamente, in calo del 2,5% dopo la trimestrale.

    Bene oggi TIM, che sale dello 0,4% in attesa dei risultati del trimestre previsti per la giornata. Positiva anche Poste Italiane (BIT:PST), che avanza dell’1% sulle voci di colloqui avviati dall’AD Matteo Del Fante con Amazon (NASDAQ:AMZN) per rafforzare i rapporti con il colosso statunitense e, in futuro, anche con Tim (BIT:TIT), di cui Poste è il principale azionista.

    Diasorin (BIT:DIA) chiude in calo dell’1,5% dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali e la conferma delle previsioni per l’anno in corso.

  • Borse europee contrastate: focus su utili, decisione Fed e negoziati commerciali USA-Cina

    Borse europee contrastate: focus su utili, decisione Fed e negoziati commerciali USA-Cina

    Gli indici azionari europei hanno mostrato un andamento misto mercoledì, sostenuti in parte dalle indicazioni sull’avvio di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori valutavano i risultati aziendali e attendevano la decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

    Alle 09:05 (ora italiana), il DAX in Germania è salito dello 0,1%, mentre il CAC 40 in Francia è sceso dello 0,3% e il FTSE 100 nel Regno Unito ha perso lo 0,2%.

    Colloqui commerciali USA-Cina

    Il clima sui mercati europei ha beneficiato della notizia che i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina inizieranno a breve, alimentando le speranze di una de-escalation della guerra commerciale in corso, che ha agitato i mercati e minacciato la crescita economica globale.

    Il Segretario al Tesoro USA Scott Bessent e il Rappresentante al Commercio Jamieson Greer incontreranno questa settimana in Svizzera i loro omologhi cinesi per nuovi colloqui, secondo quanto dichiarato dai rispettivi uffici martedì.

    L’annuncio rappresenta il segnale più chiaro finora di una disponibilità al dialogo da entrambe le parti, anche se resta da vedere se ciò porterà a una riduzione immediata delle tensioni, soprattutto dopo che il Presidente Donald Trump ha recentemente dichiarato di non avere fretta nel concludere accordi commerciali.

    Nel frattempo, la Banca Popolare Cinese ha annunciato mercoledì una riduzione dei requisiti di riserva per le banche, con l’obiettivo di iniettare maggiore liquidità nell’economia per contrastare gli effetti negativi della guerra commerciale.

    La riunione della Fed alimenta l’incertezza

    Gli investitori stanno anche monitorando con attenzione la conclusione della prima riunione di politica monetaria della Federal Reserve da quando il Presidente Trump ha annunciato i dazi “reciproci” ad aprile.

    Si prevede ampiamente che la banca centrale americana manterrà i tassi d’interesse invariati, ma i mercati presteranno particolare attenzione alle dichiarazioni del presidente Jerome Powell per comprendere meglio le future mosse sui tassi e lo stato dell’economia.

    Anche l’escalation militare tra India e Pakistan contribuisce all’incertezza sui mercati, mentre in Europa l’attenzione è rivolta ai dati sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona per il mese di marzo.

    Earning europei: taglio delle previsioni per Novo Nordisk

    La giornata è ricca di risultati societari in Europa, in un trimestre generalmente accolto positivamente.

    Novo Nordisk (NYSE:NVO) ha registrato un utile netto superiore alle attese nel primo trimestre, ma il gruppo farmaceutico svizzero ha abbassato la previsione di crescita delle vendite per l’intero anno, a causa della minore domanda per il suo farmaco dimagrante di punta, Wegovy.

    BMW (TG:BMW) ha confermato le proprie previsioni per il 2025, affermando di attendersi una riduzione di alcuni dazi sulle importazioni di veicoli a partire da luglio.

    Siemens Healthineers (BIT:1SHL) ha riportato un aumento del 6,8% dei ricavi trimestrali e un incremento del 25% dell’utile netto, ma ha ampliato l’intervallo di previsione degli utili per l’anno intero a causa delle pressioni derivanti dai dazi globali.

    Legrand (EU:LR), gruppo francese dell’infrastruttura elettrica e digitale, ha stimato un impatto finanziario da $150 a $200 milioni quest’anno legato ai dazi USA sulle importazioni dalla Cina.

    Orsted (TG:D2G), azienda energetica danese, ha superato le aspettative con i risultati operativi del primo trimestre, ma ha segnalato difficoltà persistenti nel settore dell’eolico offshore, annunciando l’abbandono del progetto Hornsea 4 nel Regno Unito.

    Petrolio in rialzo grazie ai segnali dai colloqui commerciali

    I prezzi del petrolio sono aumentati mercoledì, allontanandosi dai minimi di quattro anni, grazie alle prospettive di colloqui commerciali USA-Cina e a segnali di forte domanda negli Stati Uniti.

    Alle 09:05 (ora italiana), i futures sul Brent sono saliti dell’1,2% a $62,88 al barile, mentre il WTI è avanzato dell’1,4% a $59,90 al barile.

    Secondo l’American Petroleum Institute, le scorte di greggio USA sono diminuite di 4,5 milioni di barili nella settimana conclusa il 2 maggio, segnalando una domanda ancora solida. I dati ufficiali del governo USA saranno pubblicati nel corso della giornata.

    Entrambi i benchmark petroliferi erano scesi ai minimi da quattro anni dopo la decisione dell’OPEC+ di accelerare l’aumento della produzione, suscitando timori di eccesso di offerta proprio mentre i dazi USA aggravano le preoccupazioni sulla domanda.

  • Lottomatica registra un aumento del 33% dei ricavi su base annua e conferma la guidance per il FY25E

    Lottomatica registra un aumento del 33% dei ricavi su base annua e conferma la guidance per il FY25E

    Lottomatica (BIT:LTMC), operatore italiano della lotteria, ha annunciato un aumento del 33% dei ricavi nel primo trimestre rispetto all’anno precedente, raggiungendo i €586 milioni. Questo risultato è in linea con le stime di consenso di Jefferies e con il consenso compilato dalla società, che prevedevano rispettivamente ricavi di €573 milioni e €583 milioni.

    L’EBITDA della società ha registrato un aumento significativo del 47%, salendo a €220 milioni, superando del 2% le stime di consenso di €211 milioni e €217 milioni.

    Guardando al futuro, Lottomatica ha confermato la guidance sui ricavi per l’esercizio 2025E, prevedendo un intervallo compreso tra €2.320 e €2.370 milioni. Questo dato è in linea con la stima di Jefferies di €2.350 milioni e con il consenso FactSet di €2.319 milioni. La società prevede inoltre un EBITDA compreso tra €840 e €870 milioni.

    Per quanto riguarda le acquisizioni recenti, la guidance sulle sinergie derivanti dall’accordo con SKS365 è stata rivista al rialzo. Lottomatica punta ora a un totale di €87 milioni, rispetto al target precedente di €75 milioni.

    La società ha inoltre completato con successo il rifinanziamento delle sue operazioni. L’emissione di €1,1 miliardi in obbligazioni senior al 4,875% con scadenza nel 2031 e l’estensione della linea di credito rotativa (RCF) hanno portato a un incremento implicito del 4-5% nelle stime di consenso sugli utili per azione (EPS). Questa operazione dovrebbe generare un risparmio annuo di €24 milioni in interessi.

    Infine, Lottomatica ha ricevuto un upgrade del rating da parte di S&P e Moody’s, passando rispettivamente da BB- a BB e da Ba3 a Ba2. La società ha anche annunciato un programma di riacquisto di azioni proprie da €500 milioni, che inizierà a giugno e proseguirà per i prossimi 18 mesi.

  • Italgas registra un aumento del 6% dell’utile operativo nel primo trimestre dopo l’acquisizione di 2i Rete Gas

    Italgas registra un aumento del 6% dell’utile operativo nel primo trimestre dopo l’acquisizione di 2i Rete Gas

    Italgas (BIT:IG), il più grande distributore di gas in Europa, ha riportato mercoledì un aumento del 6% su base annua dell’utile operativo rettificato per il primo trimestre.

    L’EBITDA rettificato (utili prima di interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni) è salito a 345 milioni di euro (392,06 milioni di dollari).

    Questo incremento è stato principalmente trainato dalla crescita delle attività regolamentate di Italgas.

    Italgas ha completato lo scorso mese l’acquisizione del suo concorrente più piccolo, 2i Rete Gas, per un prezzo di 5,3 miliardi di euro.

    Questa acquisizione è attualmente in fase di integrazione nelle operazioni di Italgas e si prevede che contribuirà positivamente alla performance finanziaria della società nei prossimi trimestri.