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  • Le borse europee stabili mentre gli investitori digeriscono gli utili societari e i dati sull’inflazione

    Le borse europee stabili mentre gli investitori digeriscono gli utili societari e i dati sull’inflazione

    Gli indici azionari europei sono rimasti stabili mercoledì dopo i recenti guadagni, mentre gli investitori hanno assimilato nuovi risultati societari e dati chiave sull’inflazione.

    Alle 09:05 (ora italiana), l’indice DAX in Germania è salito dello 0,3%, mentre il CAC 40 in Francia è rimasto sostanzialmente invariato e il FTSE 100 nel Regno Unito è sceso dello 0,1%.

    Volatilità in calo

    La notizia di un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, le due maggiori economie del mondo, ha permesso alla maggior parte dei mercati azionari principali di recuperare le perdite subite dopo l’annuncio da parte del presidente USA Donald Trump dei piani tariffari.

    I titoli statunitensi sono tornati in territorio positivo da inizio anno, mentre le azioni europee sono ora leggermente al di sopra dei livelli del 2 aprile, il cosiddetto “Giorno della Liberazione”.

    La volatilità sta diminuendo con il ritorno della stabilità nei mercati, e gli investitori tornano a concentrarsi su questioni più regolari, come i dati economici in arrivo e i risultati trimestrali delle aziende.

    L’inflazione tedesca rallenta ad aprile

    L’inflazione in Germania è ulteriormente rallentata al 2,2% ad aprile, secondo quanto riportato mercoledì dall’Ufficio federale di statistica, confermando i dati preliminari.

    I prezzi al consumo tedeschi, armonizzati per essere confrontabili con quelli degli altri paesi dell’Unione Europea, erano aumentati del 2,3% su base annua a marzo.

    I dati equivalenti per la Spagna saranno pubblicati più tardi nella sessione, seguiti giovedì dai dati sull’inflazione francese e dalla crescita del PIL dell’area euro per il primo trimestre.

    La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse sette volte nell’ultimo anno ed è ampiamente previsto un nuovo taglio nella prossima riunione di inizio giugno.

    C’è spazio per un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE entro l’estate, ha dichiarato martedì il consigliere François Villeroy de Galhau in un’intervista al gruppo editoriale EBRA.

    Villeroy – che è anche governatore della Banque de France – ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero vedere un aumento dell’inflazione a causa delle tariffe imposte da Trump, mentre l’Europa dovrebbe esserne risparmiata.

    “Non vediamo un’accelerazione dell’inflazione. Il protezionismo dell’amministrazione Trump porterà a una ripresa dell’inflazione negli Stati Uniti, ma non in Europa, il che potrebbe permettere un nuovo taglio dei tassi entro l’estate”, ha detto.

    Vendite Q4 di Burberry sorprendono positivamente

    Il settore tecnologico sarà probabilmente sotto i riflettori in Europa mercoledì, dopo che le aziende statunitensi di semiconduttori Nvidia (NASDAQ:NVDA) e AMD (NASDAQ:AMD) hanno annunciato importanti accordi sull’intelligenza artificiale in Medio Oriente.

    Altrove, il marchio di lusso britannico Burberry (LSE:BRBY) ha riportato vendite del quarto trimestre e utile operativo rettificato superiori alle attese.

    E.ON (TG:EOAE) ha registrato un aumento del 18% dell’Ebitda rettificato nel primo trimestre del 2025, grazie a maggiori investimenti e a una migliore performance operativa in tutti i segmenti core del colosso elettrico tedesco.

    Ferrovial (EU:FER) ha comunicato un aumento del 19% dell’Ebitda nel primo trimestre, sostenuto da una forte performance nel business delle autostrade a pedaggio negli Stati Uniti.

    Lundbeck (TG:LDBB) ha alzato le previsioni su ricavi e utili per l’intero anno, dopo aver riportato un incremento del 16% nei ricavi del primo trimestre.

    La compagnia telefonica spagnola Telefonica (NYSE:TEF) ha riportato una forte perdita netta nel primo trimestre, a seguito di una svalutazione delle unità vendute in Perù e Argentina.

    Alstom (EU:ALO) prevede un aumento del margine operativo rettificato per l’esercizio 2025/26, dopo aver registrato un flusso di cassa libero annuale ben oltre le aspettative del mercato.

    Il greggio cala per aumento delle scorte USA

    I prezzi del petrolio sono scesi leggermente mercoledì, dopo aver raggiunto i massimi delle ultime due settimane, in seguito a un forte aumento delle scorte statunitensi che ha sollevato preoccupazioni sulla domanda.

    Alle 09:05 (ora italiana), i future sul Brent sono scesi dello 0,5% a 66,32 dollari al barile, mentre i future sul WTI statunitense sono calati dello 0,5% a 63,38 dollari al barile.

    Le scorte di greggio USA sono aumentate di 4,3 milioni di barili nella settimana conclusasi il 9 maggio, secondo i dati dell’American Petroleum Institute pubblicati martedì.

    I dati ufficiali settimanali dell’EIA (U.S. Energy Information Administration) saranno pubblicati più tardi nella giornata e potrebbero indicare che la domanda continua ad affrontare sfide significative.

    Entrambi i benchmark erano saliti di oltre il 2,5% nella sessione precedente, aggiungendosi ai guadagni di lunedì, dopo che Cina e Stati Uniti – i due maggiori consumatori mondiali di greggio – hanno concordato una tregua commerciale di almeno 90 giorni, riducendo i rispettivi dazi.

  • Borsa di Milano, partenza piatta, consolidamento delle posizioni dopo il rally, corre De Nora

    Borsa di Milano, partenza piatta, consolidamento delle posizioni dopo il rally, corre De Nora

    Gli indici della Borsa di Milano sono saliti da un inizio piatto a un lieve rialzo, in quella che sembrava essere una sessione di consolidamento dopo quattro giorni consecutivi di guadagni. I risultati aziendali influenzeranno anche i prezzi oggi, mentre sul fronte macroeconomico sono previsti pochi dati questa settimana.

    Intorno alle 9:30 l’indice Ftse Mib guadagnava lo 0,10%.

    Per quanto riguarda le tensioni tariffarie, il consigliere della BCE Klaas Knot ha dichiarato che le politiche commerciali dell’amministrazione statunitense stanno creando incertezze nell’economia globale che potrebbero ridurre sia la crescita che l’inflazione nel breve periodo.

    Industrie De Nora è in forte rialzo, +5,6% dopo risultati trimestrali in crescita e conferma delle previsioni per l’intero anno.

    INWIT è stato venduto a -0,6% dopo che i risultati trimestrali sono risultati in linea con il consenso.

    Sul fronte bancario, le grandi UniCredit (BIT:UCG) e Intesa (BIT:ISP) sono salite dello 0,4%. Ci sono anche segnali positivi su MPS (BIT:BMPS), che sale dello 0,45% dopo aver raggiunto nuovi massimi da agosto 2022 a 8,42 euro. Vendite su Mediobanca (BIT:MB), che scende dell’1% dopo i forti guadagni recenti del titolo.

    Buon andamento per TIM (BIT:TIT), +1,5%, così come per Leonardo che avanza dell’1,2%.

    La Juventus (BIT:JUVE) guadagna il 2% dopo l’annuncio che Jeep pagherà 69 milioni di euro per diventare lo sponsor della maglia del club calcistico fino a giugno 2028.

    Vendite su Stellantis (BIT:STLAM) che scende dell’1,2%.

  • DAX, CAC, FTSE100: le borse europee salgono moderatamente grazie ai progressi nei colloqui commerciali tra USA e Cina

    DAX, CAC, FTSE100: le borse europee salgono moderatamente grazie ai progressi nei colloqui commerciali tra USA e Cina

    Le borse europee — DAX, CAC e FTSE100 — hanno registrato un lieve rialzo martedì, proseguendo i guadagni per il quarto giorno consecutivo, sostenute dai segnali di progresso nei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Tuttavia, è prevalso un tono di cautela dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che l’Unione Europea è “più cattiva della Cina” e che “abbiamo appena iniziato con loro”, lasciando presagire negoziati commerciali difficili.

    Attualmente, l’indice CAC 40 francese, il FTSE 100 britannico e il DAX tedesco segnano tutti un aumento dello 0,1%.

    Notizie economiche

    Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio sono cresciute in modo significativo ad aprile, principalmente grazie alla coincidenza con la Pasqua e alle buone condizioni meteo, secondo quanto riportato dal British Retail Consortium.

    Le vendite totali al dettaglio sono aumentate del 7,0% su base annua ad aprile, in netto contrasto con il calo del 4,0% registrato nello stesso periodo dell’anno precedente.

    Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è salito al 4,5% nei tre mesi fino a marzo, in linea con le attese, rispetto al 4,4% del periodo precedente, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica.

    Notizie aziendali

    La multinazionale farmaceutica e agricola Bayer AG è balzata in borsa dopo aver riportato un calo dell’utile trimestrale rettificato inferiore alle attese e aver confermato gli obiettivi per il 2025.

    Al contrario, i principali riassicuratori tedeschi, Hannover Re e Munich Re, sono crollati in seguito alla comunicazione di pesanti perdite legate agli incendi che hanno devastato Los Angeles.

    LEG Immobilien SE ha registrato un netto calo dopo aver riportato una crescita modesta degli affitti comparabili nel primo trimestre del 2025.

    Anche Vonovia, società specializzata nella gestione di immobili residenziali, ha subito una flessione significativa dopo il lancio di un’emissione di obbligazioni convertibili non garantite per un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, i futures salgono dopo dati sull’inflazione più moderati del previsto

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, i futures salgono dopo dati sull’inflazione più moderati del previsto

    I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — indicano un’apertura leggermente in rialzo per martedì, con le azioni pronte a proseguire i forti guadagni registrati nella sessione precedente.

    I futures sono saliti dopo la pubblicazione di un rapporto del Dipartimento del Lavoro che mostra come i prezzi al consumo negli Stati Uniti siano aumentati ad aprile leggermente meno del previsto.

    Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che il suo indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% ad aprile, dopo un calo dello 0,1% a marzo. Gli economisti si aspettavano un aumento dello 0,3%.

    Escludendo i prezzi di cibo ed energia, anche i prezzi al consumo “core” sono aumentati dello 0,2% ad aprile, dopo un incremento dello 0,1% a marzo. Anche in questo caso, si prevedeva una crescita dello 0,3%.

    Il rapporto ha inoltre evidenziato che il tasso di crescita annuale dei prezzi al consumo è rallentato al 2,3% ad aprile dal 2,4% di marzo, mentre il tasso annuale dei prezzi core è rimasto invariato al 2,8%.

    I dati sull’inflazione, leggermente più contenuti del previsto, potrebbero alleviare i timori che le nuove tariffe imposte dal presidente Donald Trump ai partner commerciali degli Stati Uniti portino a un aumento dei prezzi.

    Lunedì, i mercati azionari sono saliti bruscamente durante le contrattazioni, annullando le modeste perdite della settimana precedente. Con questo forte slancio, il Nasdaq e l’S&P 500 hanno raggiunto i loro migliori livelli di chiusura in oltre due mesi.

    Gli indici principali hanno continuato a salire fino alla chiusura, raggiungendo nuovi massimi nella sessione. Il Nasdaq è balzato di 779,43 punti (+4,4%) a 18.708,34, l’S&P 500 è salito di 184,28 punti (+3,3%) a 5.844,19 e il Dow è aumentato di 1.160,72 punti (+2,8%) a 42.420,10.

    Il rally di Wall Street è seguito alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che riduce drasticamente le pesanti tariffe sui beni reciproci.

    La Casa Bianca ha dichiarato che l’accordo prevede una riduzione delle tariffe da parte di entrambi i paesi del 115%, mantenendo comunque un’ulteriore tariffa del 10%.

    Gli Stati Uniti manterranno le tariffe imposte in risposta all’emergenza nazionale legata al fentanyl, determinando un tasso tariffario effettivo del 30% sui beni cinesi.

    Nelle precedenti mosse ritorsive, le tariffe su beni statunitensi e cinesi avevano raggiunto rispettivamente il 125% e il 145%, che il Segretario al Tesoro Scott Bessent aveva definito “l’equivalente di un embargo”.

    La Casa Bianca ha inoltre dichiarato che le tariffe reciproche del 34% su beni statunitensi e cinesi saranno sospese per 90 giorni a partire da mercoledì 14 maggio.

    Entrambi i paesi hanno anche concordato di istituire un meccanismo per proseguire discussioni importanti su commercio ed economia, ha aggiunto la Casa Bianca.

    “Anche se la disputa commerciale è stata solo attenuata per 90 giorni, si tratta di un grande passo avanti secondo gli investitori”, ha dichiarato Russ Mould, direttore degli investimenti presso AJ Bell. “Il fatto che i due paesi stiano dialogando è già una grande vittoria, considerando i toni aspri usati durante il primo e il secondo mandato presidenziale di Trump.”

    “Alcuni pensavano che il miglior risultato possibile dalle discussioni del fine settimana sarebbe stato un semplice accordo a continuare i negoziati,” ha aggiunto. “Pertanto, raggiungere un accordo iniziale così rapidamente, e con una riduzione così ampia delle tariffe, è una piacevole sorpresa.”

    Le azioni del settore dei semiconduttori sono state tra le migliori del mercato nel contesto di un rally generalizzato, con l’indice Philadelphia Semiconductor in aumento del 7,0% al suo miglior livello di chiusura in oltre due mesi.

    Si è osservata anche una notevole forza tra i titoli del settore trasporti, come dimostrato dal balzo del 7,0% del Dow Jones Transportation Average, anch’esso salito al massimo di chiusura degli ultimi due mesi.

    Anche le azioni del settore hardware per computer hanno registrato un forte rialzo, facendo salire l’indice NYSE Arca Computer Hardware del 6,5%.

    Hanno mostrato notevole forza anche i settori del networking, delle biotecnologie e delle banche, mentre i titoli auriferi sono stati tra i pochi a contrapporsi alla tendenza al rialzo, scendendo bruscamente insieme al prezzo dell’oro.

  • La BERD prevede che i dazi USA rallenteranno la crescita in Europa, Asia Centrale e MENA

    La BERD prevede che i dazi USA rallenteranno la crescita in Europa, Asia Centrale e MENA

    La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERD) ha avvertito che l’aumento dei dazi statunitensi potrebbe rallentare la crescita economica in vari paesi dell’Europa, dell’Asia Centrale, del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA).

    Questa previsione arriva nonostante queste regioni non siano forti esportatrici verso gli Stati Uniti, la più grande economia del mondo.

    La banca di sviluppo ha annunciato martedì che gli aumenti tariffari proposti comporterebbero un incremento effettivo del tasso medio sui beni importati negli USA dai più di 30 paesi in cui opera.

    Il tasso è destinato a salire al 10,5%, un balzo significativo rispetto all’attuale 1,5%.

    La BERD ha inoltre sottolineato che l’influenza indiretta sulla domanda di beni e servizi da parte delle grandi economie europee, come la Germania, potrebbe amplificare ulteriormente l’impatto diretto delle tariffe.

    Alla luce di questi cambiamenti, la BERD ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per i paesi in cui opera per il 2025.

    La banca prevede ora un tasso di crescita del 3%, in calo rispetto alla precedente stima del 3,2%. Questa revisione riflette le potenziali difficoltà economiche che questi paesi potrebbero affrontare a causa dell’aumento delle tariffe statunitensi.

  • Borse europee stabili dopo l’ottimismo per l’accordo commerciale; rallenta il mercato del lavoro nel Regno Unito

    Borse europee stabili dopo l’ottimismo per l’accordo commerciale; rallenta il mercato del lavoro nel Regno Unito

    Gli indici azionari europei hanno registrato un andamento misto martedì, stabilizzandosi dopo l’ottimismo generato dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori valutano nuovi risultati societari e dati economici.

    Alle 09:02 CET, l’indice DAX in Germania saliva dello 0,2%, mentre il CAC 40 in Francia perdeva lo 0,1% e il FTSE 100 nel Regno Unito scendeva dello 0,2%.

    Rallenta ancora il mercato del lavoro britannico

    La notizia dell’accordo commerciale tra le due maggiori economie mondiali, che prevede la sospensione delle tariffe più pesanti per 90 giorni, aveva aiutato le borse europee ad aprire la settimana in rialzo. Tuttavia, l’attenzione ora si sta spostando nuovamente su questioni più ordinarie, come lo stato dell’economia regionale e i risultati delle aziende.

    I dati pubblicati martedì mattina hanno mostrato un ulteriore rallentamento nel mercato del lavoro del Regno Unito: l’occupazione è calata e la crescita salariale ha rallentato, con il tasso di disoccupazione che è salito al 4,5% nel trimestre fino a marzo, rispetto al 4,4% precedente.

    Potrebbero però arrivare buone notizie dal sondaggio ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi relativo a maggio, che sarà pubblicato nel corso della giornata. L’indice è atteso in ripresa dopo che le preoccupazioni legate alle tariffe avevano spinto il morale ai minimi dall’inizio della guerra in Ucraina.

    Nel corso della settimana verranno inoltre pubblicati i dati sul PIL del primo trimestre per l’intera area euro e i dati sull’inflazione di diversi paesi europei chiave.

    La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse sette volte nell’ultimo anno in risposta al rapido calo dell’inflazione, e i policymaker hanno già iniziato a preparare il terreno per un altro taglio a inizio giugno.

    Bayer conferma le previsioni per l’anno

    Nel settore corporate europeo, il colosso farmaceutico tedesco Bayer (TG:BAYN) ha confermato le sue previsioni per l’intero 2025 nonostante un forte calo dell’utile nel primo trimestre, grazie alla crescita delle divisioni farmaceutica e consumer health che ha compensato la debolezza nel comparto agricolo.

    Il settore farmaceutico potrebbe comunque subire pressioni da parte dell’amministrazione Trump, dopo che il presidente statunitense ha criticato duramente i prezzi elevati dei farmaci negli USA in un post sui social domenica.

    Altrove, la società di ingegneria tedesca Duerr (TG:DUE) ha riportato un forte calo negli ordini nel primo trimestre, mentre le vendite sono rimaste stabili e l’utile è migliorato sensibilmente.

    Il greggio si stabilizza dopo i forti rialzi

    I prezzi del petrolio si sono stabilizzati martedì vicino ai massimi delle ultime due settimane, mentre i trader hanno digerito l’annuncio dell’accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti.

    Alle 09:02 CET, i future sul Brent guadagnavano lo 0,1% a 65,02 dollari al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate (WTI) salivano dello 0,2% a 62,04 dollari al barile.

    Entrambi i contratti avevano registrato un aumento di circa l’1,5% lunedì, aggiungendosi ai guadagni della settimana precedente, raggiungendo i livelli di chiusura più alti dal 28 aprile.

    Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato una riduzione delle tariffe per almeno 90 giorni lunedì, ma restano molte incertezze poiché permangono i fattori che hanno originato la disputa, come il disavanzo commerciale degli USA nei confronti della Cina.

  • Borsa di Milano, partenza lenta in attesa dei dati macro, corre Mps, bene Stellantis

    Borsa di Milano, partenza lenta in attesa dei dati macro, corre Mps, bene Stellantis

    Le azioni italiane hanno aperto la seduta in modo sottotono, con i mercati che si prendono una pausa di riflessione dopo la buona performance di martedì, seguita all’allentamento delle tariffe tra Stati Uniti e Cina in seguito all’accordo raggiunto nel fine settimana a Ginevra.

    Gli investitori sono in attesa di nuovi segnali dal fronte macroeconomico e monitoreranno in mattinata l’indice ZEW sulla fiducia degli investitori tedeschi e, soprattutto, i dati sull’inflazione statunitense nel pomeriggio, che potrebbero fornire le prime indicazioni sull’impatto delle tariffe sull’andamento dei prezzi e sui tempi di eventuali tagli dei tassi da parte della Fed.

    Intorno alle 9:40 l’indice Ftse Mib sale dello 0,2%, frenato anche dalla barriera tecnica e psicologica dei 40.000 punti, livello che non veniva raggiunto dal novembre 2007.

    Continuano gli acquisti nel settore automobilistico, tra i principali beneficiari della de-escalation della guerra commerciale innescata dalle politiche tariffarie di Trump. Stellantis (BIT:STLAM) guadagna un ulteriore +1,9% dopo il +7% di ieri, così come Iveco, che sale dell’1,6% dopo il +6,5% della seduta precedente. Quest’ultima è sostenuta anche dalle varie offerte, secondo indiscrezioni, per la sua controllata nel settore della difesa.

    Tra le banche corre MPS (BIT:BMPS), che balza in testa al Ftse Mib con un rialzo di quasi il 4%, riducendo lo sconto implicito dell’offerta su Mediobanca (BIT:MB) a circa il 9% dopo i picchi dei giorni scorsi. Gli altri titoli del comparto bancario risultano meno attivi.

    In calo le assicurazioni, con Unipol (BIT:UNI) a -1,4% in attesa dei conti trimestrali attesi per venerdì, e Generali (BIT:G) a -0,7%. Giù anche Nexi (BIT:NEXI) (-1,7%) e Campari (BIT:CPR) (-1,2%).

  • DAX, CAC, FTSE100: le Borse europee salgono dopo l’accordo sui dazi tra USA e Cina

    DAX, CAC, FTSE100: le Borse europee salgono dopo l’accordo sui dazi tra USA e Cina

    Le Borse europee, rappresentate dagli indici DAX, CAC e FTSE100, sono salite lunedì dopo che Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo per sospendere i dazi per 90 giorni, in seguito a negoziati avvenuti in Svizzera durante il fine settimana.

    Il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Jamieson Greer, ha annunciato una pausa di 90 giorni sui dazi. I dazi statunitensi sui beni cinesi scenderanno dal 145% al 30%, mentre quelli cinesi sulle importazioni dagli Stati Uniti passeranno dal 125% al 10%, hanno comunicato oggi i due Paesi.

    L’indice francese CAC 40 è in rialzo dell’1,5%, mentre l’indice tedesco DAX e l’indice FTSE 100 del Regno Unito segnano entrambi un +0,7%.

    I titoli del settore dei semiconduttori sono in forte rialzo: ASML Holding guadagna quasi il 5% e Infineon Technologies balza del 6%.

    Anche le azioni di UniCredit sono in aumento. La banca italiana ha alzato le previsioni per il 2025 dopo aver registrato un inatteso aumento dell’utile trimestrale.

    Technip Energies NV, gigante globale della tecnologia e dell’ingegneria, è anch’essa in forte rialzo grazie all’annuncio di un programma di riacquisto di azioni.

    La società britannica di trading online IG Group Holdings è anch’essa salita dopo aver annunciato una riunione straordinaria per discutere un piano di riduzione del capitale.

    Nel frattempo, il produttore tedesco di acciaio Salzgitter AG ha subito un forte calo dopo aver riportato una perdita nel primo trimestre a causa della debolezza dei prezzi.

    Anche i titoli del settore sanitario sono sotto pressione in vista dell’annuncio di una nuova politica statunitense sui prezzi dei farmaci.

    In un contesto economico relativamente tranquillo, l’attività di reclutamento nel Regno Unito è rimasta debole all’inizio del secondo trimestre, poiché la domanda di personale è diminuita a causa dell’aumento dell’inflazione salariale, legata ai recenti incrementi del salario minimo nazionale e del salario di sussistenza, secondo un rapporto redatto da S&P Global.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq: l’accordo commerciale USA-Cina probabilmente innescherà un rally mattutino a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq: l’accordo commerciale USA-Cina probabilmente innescherà un rally mattutino a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi Dow Jones, S&P e Nasdaq indicano attualmente un’apertura in netto rialzo per lunedì, con le azioni pronte a più che compensare le lievi perdite registrate la scorsa settimana.

    Lo slancio rialzista a Wall Street arriva in seguito alla notizia di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che riduce drasticamente i massicci dazi sui beni reciproci.

    La Casa Bianca ha dichiarato che l’accordo prevede che Stati Uniti e Cina riducano ciascuno i dazi del 115%, mantenendo tuttavia un dazio supplementare del 10%.

    Gli Stati Uniti manterranno i dazi imposti in risposta all’emergenza nazionale legata al fentanyl, con un tasso effettivo del 30% sui beni cinesi.

    Nei precedenti scambi di ritorsione, i dazi sui beni statunitensi e cinesi erano saliti rispettivamente fino al 125% e al 145%, percentuali che il Segretario al Tesoro Scott Bessent aveva descritto come “l’equivalente di un embargo.”

    La Casa Bianca ha annunciato che i dazi reciproci del 34% su beni statunitensi e cinesi saranno sospesi per 90 giorni a partire da mercoledì 14 maggio.

    Entrambe le nazioni hanno inoltre concordato di istituire un meccanismo per proseguire importanti discussioni su commercio ed economia, ha dichiarato la Casa Bianca.

    “Sebbene la disputa commerciale sia stata solo attenuata per 90 giorni, si tratta di un grande passo avanti per gli investitori,” ha dichiarato Russ Mould, direttore degli investimenti presso AJ Bell. “Il solo fatto che i due Paesi stiano dialogando rappresenta già una grande vittoria, dato che si sono scontrati duramente durante il primo e secondo mandato di Trump.”

    “Alcuni pensavano che il miglior risultato possibile dai colloqui del fine settimana sarebbe stato semplicemente l’impegno a continuare a parlarsi,” ha aggiunto. “Pertanto, aver raggiunto così rapidamente un accordo iniziale che riduce drasticamente i dazi è una sorpresa positiva.”

    Dopo un iniziale rialzo, le azioni hanno mostrato un andamento incerto durante la sessione di venerdì. I principali indici sono rimasti per gran parte della giornata oscillando attorno alla parità, per poi chiudere con variazioni contenute.

    Il Nasdaq è salito di appena 0,78 punti, meno di un decimo di punto percentuale, a 17.928,92. L’S&P 500 è sceso di 4,03 punti (0,1%) a 5.659,91, mentre il Dow Jones ha perso 119,07 punti (0,3%) chiudendo a 41.249,38.

    Su base settimanale, l’S&P 500 ha registrato un calo dello 0,5%, il Nasdaq dello 0,3% e il Dow dello 0,2%.

    La forza iniziale di Wall Street è stata alimentata dall’ottimismo riguardo a un potenziale accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, in vista dei colloqui tra il Segretario al Tesoro Scott Bessent e funzionari cinesi in Svizzera durante il fine settimana.

    Un rapporto di Bloomberg, citando fonti informate, ha riferito che gli Stati Uniti sperano di ridurre i dazi verso la Cina a meno del 60% rispetto all’attuale livello di almeno il 145%, durante i colloqui del fine settimana.

    Tuttavia, il presidente Donald Trump ha dichiarato su Truth Social che un dazio dell’“80% sulla Cina sembra giusto”, smorzando parzialmente il sentiment positivo.

    Trump ha anche affermato che molti accordi commerciali sono “in fase di preparazione”, ma i trader restano cauti nonostante l’annuncio del giorno precedente riguardo al quadro di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

    Tra i titoli individuali, le azioni di Lyft (NASDAQ:LYFT) sono balzate dopo che la società di ride-sharing ha registrato un utile nel primo trimestre rispetto a una perdita nello stesso periodo dell’anno scorso e ha aumentato il piano di riacquisto azionario a 750 milioni di dollari.

    Anche le azioni di The Trade Desk (NASDAQ:TTD) sono aumentate dopo che la società di marketing digitale ha riportato risultati del primo trimestre superiori alle attese.

    Al contrario, le azioni di Affirm Holdings (NASDAQ:AFRM) sono crollate dopo che la società “compra ora, paga dopo” ha riportato un utile inatteso nel terzo trimestre fiscale ma ha fornito previsioni di fatturato deludenti per il trimestre in corso.

    La piattaforma di prenotazioni di viaggi Expedia (NASDAQ:EXPE) ha anch’essa registrato un netto calo dopo aver riportato ricavi del primo trimestre inferiori alle stime e aver emesso previsioni deboli.

    Riflettendo l’andamento poco brillante dei mercati in generale, la maggior parte dei principali settori ha chiuso la giornata con variazioni modeste.

    Le azioni aurifere hanno mostrato una forte crescita, con l’indice NYSE Arca Gold Bugs in aumento del 3,3%. La forza del settore è stata sostenuta da un forte aumento del prezzo dell’oro.

    Anche i titoli dei settori reti, telecomunicazioni ed energia hanno registrato una certa forza durante la giornata, mentre i titoli biotecnologici e farmaceutici hanno chiuso in calo.

  • La Borsa di Milano parte con slancio grazie all’ottimismo sui progressi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina

    La Borsa di Milano parte con slancio grazie all’ottimismo sui progressi nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina

    Piazza Affari ha iniziato la settimana con slancio, sostenuta, come le altre borse europee, dai progressi nel conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina dopo gli incontri del fine settimana e dai timidi segnali di maggiore apertura sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina da un lato e India e Pakistan dall’altro.

    A dare ulteriore slancio sono stati anche i solidi risultati trimestrali di UniCredit (BIT:UCG); il settore bancario sta guidando l’indice Ftse Mib, che intorno alle 9:30 ha registrato un aumento del 2%, raggiungendo nuovi massimi dal 2007.

    Le banche sono in media in rialzo del 2,8%, con UniCredit a +3,8% dopo aver chiuso un trimestre migliore del previsto e rivisto al rialzo le sue previsioni per l’anno in corso.

    Le speranze di un allentamento della guerra dei dazi stanno particolarmente aiutando i titoli del lusso, con Ferragamo (BIT:SFER) in aumento di oltre il 6% e Moncler (BIT:MONC) in crescita di oltre il 5%, insieme a settori come i chip, con STM (BIT:STM) in aumento del 5,5%.

    Iveco (+5,1%) spicca, con voci che suggeriscono che diversi contendenti stiano emergendo per la sua controllata difesa. Tra questi, Leonardo è in calo di quasi il 4%, dopo aver presentato un’offerta non vincolante insieme a Rheinmetall per circa 1,5 miliardi di euro, secondo quanto riportato da Il Fatto di domenica.

    Le azioni di Mfe-MediaForEurope A e B sono aumentate di oltre il 2% dopo che il gruppo ceco Ppf, secondo maggiore azionista di ProSieben, ha lanciato un’offerta pubblica parziale di acquisto sul broadcaster tedesco a 7 euro per azione per raggiungere poco meno del 30% del capitale, proprio mentre è in corso l’offerta totale di Mfe (che detiene il 30,1% del gruppo tedesco) a 4,48 euro in contante e 0,4 azioni Mfe A per ogni azione ProSieben.