Author: Fiona Craig

  • Le azioni STM guidano il FTSE MIB dopo l’upgrade di BNP e le prospettive positive sull’AI

    Le azioni STM guidano il FTSE MIB dopo l’upgrade di BNP e le prospettive positive sull’AI

    STM Microelectronics (BIT:STM) è partita in rialzo all’apertura del mercato, sostenuta dagli upgrade degli analisti e dall’ottimismo sulla crescita dei semiconduttori legati all’intelligenza artificiale. Le azioni della società italo-francese hanno guadagnato oltre il 4% nelle prime ore di contrattazione, raggiungendo i 23 €—il livello più alto dal 2 settembre—superando il modesto incremento dello 0,10% del FTSE MIB. Questo balzo riduce le perdite di STM nel 2025 a circa il 3% rispetto all’apertura di gennaio a 23,81 €.

    Il rally segue la decisione di Exane BNP Paribas di alzare il rating di STM da neutral a outperform, con un nuovo prezzo obiettivo di 26 €. BNP ha sottolineato il miglior rapporto rischio-rendimento dell’azienda, supportato dalla riduzione delle preoccupazioni sul recupero del mercato dei semiconduttori. Gli analisti hanno inoltre evidenziato il potenziale impulso derivante dal lancio del nuovo iPhone 17 di Apple, insieme alla normalizzazione degli inventari di semiconduttori.

    BNP ha evidenziato la solida posizione di STM nel mercato dei semiconduttori guidati dall’intelligenza artificiale come principale motore di crescita. Il sentiment del mercato è stato ulteriormente rafforzato dai positivi risultati del terzo trimestre di Broadcom e dalle prospettive AI per il 2026. Broadcom ha riportato un EPS rettificato di 1,69 $ contro i 1,65 $ previsti, con ricavi pari a 15,96 miliardi di $ (+22% su base annua) trainati dai segmenti AI, networking e VMware. Per il quarto trimestre, Broadcom prevede ricavi intorno a 17,4 miliardi di $ e un margine EBITDA rettificato del 67%.

    Gli analisti di City hanno alzato il prezzo obiettivo di STM da 25 € a 27 € dopo che il CFO Lorenzo Grandi ha evidenziato ricavi previsti per il terzo trimestre pari a 3,2 miliardi di $ e un margine lordo del 33,5%. Nel frattempo, Equita ha confermato il rating hold e il prezzo obiettivo di 24 €, sottolineando le rinnovate preoccupazioni sul mercato cinese. I titoli dei semiconduttori analogici in Cina, inclusa STM, hanno registrato cali intraday a causa della pressione competitiva nel settore automotive. Equita ha evidenziato che il segmento automotive—che rappresenta circa il 40% dei ricavi previsti di STM per il 2025—rimane l’area più a rischio e richiede un attento monitoraggio.

    Banca Akros ha confermato il rating neutral su STM con un target price di 24,50 €. Gli analisti hanno osservato che, mentre alcuni concorrenti prevedono una stabilizzazione nei semiconduttori analogici automotive, i ricavi di STM potrebbero aumentare di circa il 20% sequenzialmente, anche grazie al nuovo socket di Apple. Hanno inoltre notato la revisione al ribasso delle consegne 2025 di BYD a 4,6 milioni di veicoli (+5% YoY), a riflettere una crescita più debole del previsto nel mercato delle auto elettriche, con impatto sulla domanda di semiconduttori.

    Gli esperti affermano che questi sviluppi confermano che un forte recupero a “V” nel settore dei semiconduttori automotive rimane improbabile, con la crescita limitata dall’espansione moderata delle auto elettriche e dalle pressioni di mercato in Cina.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Sanlorenzo in Rialzo Dopo Solido Portafoglio Ordini nel Secondo Trimestre

    Sanlorenzo in Rialzo Dopo Solido Portafoglio Ordini nel Secondo Trimestre

    Le azioni di Sanlorenzo (BIT:SL) hanno guadagnato il 3% dopo che il produttore di yacht di lusso ha riportato un afflusso di ordini nel secondo trimestre superiore alle attese, bilanciando una performance finanziaria mista.

    Il cantiere italiano ha registrato un aumento del 56% anno su anno negli ordini, raggiungendo 242 milioni di euro nel Q2, ben oltre le stime degli analisti di 195 milioni di euro. Questo ha portato il portafoglio ordini della società a 1.439 milioni di euro, con un incremento del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

    I ricavi del trimestre sono cresciuti di circa il 9% su base annua, in linea con le previsioni di mercato. Gran parte della crescita è stata guidata dall’acquisizione di Swan, senza la quale i ricavi sarebbero rimasti sostanzialmente invariati. Il margine EBITDA si è attestato al 18,2%, in calo di 30 punti base rispetto all’anno precedente a causa dell’impatto dell’operazione Swan.

    Sanlorenzo ha confermato gli obiettivi per l’intero 2025, prevedendo ricavi tra 960 e 1.020 milioni di euro, un EBITDA di 178-194 milioni e un utile netto di 103-110 milioni. A livello regionale, i mercati di Europa e Asia-Pacifico hanno mostrato solide performance, compensando le sfide persistenti in Nord America.

    Gli analisti di Kepler hanno commentato: “Accogliamo positivamente il solido dato sugli ordini, che dovrebbe trovare conferma ai prossimi saloni nautici europei, dove la società presenterà diversi nuovi modelli tra i vari brand.”

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  • Borsa di Milano Inizia Invariata in Attesa dei Dati sull’Occupazione USA; STM in Rialzo

    Borsa di Milano Inizia Invariata in Attesa dei Dati sull’Occupazione USA; STM in Rialzo

    Piazza Affari ha aperto la seduta sostanzialmente piatta, in linea con lievi rialzi registrati negli altri mercati europei, mentre gli operatori guardano al rapporto mensile sull’occupazione negli Stati Uniti, atteso nel primo pomeriggio.

    Segnali di un rallentamento del mercato del lavoro statunitense potrebbero rafforzare le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve nella riunione di metà settembre.

    Alle 9:40 il FTSE MIB ha segnato un +0,05%. STM (BIT:STM) ha registrato un rialzo superiore al 4% dopo recenti perdite, mentre MFE (BIT:MFEA) resta solida dopo il successo della chiusura dell’operazione Prosiebensat. Stellantis (BIT:STLAM) mostra performance stabile, mentre i titoli bancari arretrano, con MPS (BIT:BMPS) e Mediobanca (BIT:MB) in calo nuovamente. L’offerta pubblica di Siena per Piazzetta Cuccia procede senza intoppi, con chiusura prevista per lunedì e annunci dei risultati finali delle adesioni.

    Moncler (BIT:MONC) è scesa del 2% a 47,20 €, invertendo i guadagni registrati nei giorni precedenti nel settore del lusso. Morgan Stanley ha rivisto al ribasso il target price sul titolo, portandolo da 53 € a 52 €.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA salgono in attesa dei dati sull’occupazione; attenzione a OpenAI e ai negoziati commerciali

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, I futures USA salgono in attesa dei dati sull’occupazione; attenzione a OpenAI e ai negoziati commerciali

    I futures sui principali indici azionari statunitensi hanno registrato un leggero rialzo venerdì, mentre gli investitori attendono il rapporto sull’occupazione non agricola di agosto, un indicatore chiave per le prossime decisioni sui tassi della Federal Reserve. Le aspettative restano fortemente orientate verso un taglio dei tassi entro fine mese, mentre le novità di OpenAI e i possibili negoziati commerciali tra USA, Messico e Canada attirano l’attenzione dei mercati.

    Mercati in attesa dei dati sull’occupazione

    Nei primi scambi, i futures sul Dow erano praticamente invariati, i futures sull’S&P 500 hanno guadagnato lo 0,2% e i futures sul Nasdaq 100 circa lo 0,4%. I mercati azionari statunitensi avevano registrato rialzi nella sessione precedente, con l’S&P 500 che ha chiuso su un nuovo massimo storico. I recenti dati sul mercato del lavoro, che mostrano un rallentamento delle assunzioni nel settore privato e un lieve aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione, hanno rafforzato le scommesse degli investitori su un taglio dei tassi nella riunione della Fed del 16-17 settembre.

    Gli economisti stimano un incremento di circa 75.000 posti di lavoro negli Stati Uniti ad agosto, leggermente superiore ai 73.000 di luglio. Un dato più debole del previsto rafforzerebbe le aspettative di un taglio di 25 punti base, con il CME FedWatch che segnala quasi il 100% di probabilità. I funzionari della Fed continuano a bilanciare il doppio mandato di stabilità dei prezzi e piena occupazione, con commenti recenti che indicano che il sostegno al mercato del lavoro potrebbe essere una priorità attuale.

    OpenAI svilupperà chip AI internamente con Broadcom

    OpenAI sta preparando la produzione interna di un chip AI a partire dal 2026 in collaborazione con Broadcom, secondo quanto riportato dal Financial Times. L’iniziativa mira a soddisfare la crescente domanda di potenza di calcolo per l’AI e ridurre la dipendenza da Nvidia. Il CEO di Broadcom, Hock Tan, ha dichiarato che un nuovo cliente ha ordinato chip per un valore di 10 miliardi di dollari, identificato come OpenAI dal FT. I chip saranno destinati all’uso interno e non alla vendita esterna. Le azioni Broadcom sono salite di oltre il 6% dopo l’orario di chiusura, in seguito ai risultati positivi del terzo trimestre e alle stime ottimistiche per il trimestre in corso.

    Rinegoziazione del NAFTA (USMCA) in arrivo

    Il Wall Street Journal ha riportato che l’amministrazione Trump prevede di riaprire i negoziati sul trattato commerciale USA-Messico-Canada. L’Ufficio del Rappresentante Commerciale degli Stati Uniti terrà audizioni pubbliche, puntando a completare i primi passaggi della rinegoziazione entro il 4 ottobre. Sebbene le consultazioni con aziende e sindacati inizieranno questa settimana, l’intero processo potrebbe richiedere diversi mesi. Le tariffe precedentemente imposte e in parte ritirate aggiungono complessità ai negoziati.

    L’oro resta vicino ai massimi

    I prezzi dell’oro si sono mantenuti vicini ai recenti massimi nei primi scambi europei, in attesa del rapporto sull’occupazione USA. L’oro spot è salito dello 0,1% a 3.547,80 dollari l’oncia, mentre i futures di dicembre si sono attestati intorno a 3.607,82 dollari l’oncia. Anche i metalli più in generale hanno registrato guadagni settimanali, sostenuti dalle attese di un taglio dei tassi della Fed. Tassi più bassi riducono il costo opportunità di investire in asset privi di rendimento come i metalli preziosi rispetto ai titoli di Stato.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • L’oro si avvicina a livelli record mentre i mercati attendono i dati sull’occupazione negli USA

    L’oro si avvicina a livelli record mentre i mercati attendono i dati sull’occupazione negli USA

    I prezzi dell’oro sono saliti nei primi scambi asiatici di venerdì, restando vicino ai massimi storici, mentre gli investitori si posizionano in vista di possibili tagli dei tassi d’interesse negli Stati Uniti. L’attenzione del mercato è rivolta al prossimo rapporto sulle nonfarm payrolls, che potrebbe rafforzare ulteriormente le aspettative sui tassi.

    L’oro al contado è salito dello 0,4% a $3,559.82 l’oncia, mentre i futures di dicembre hanno guadagnato lo 0,3% a $3,617.87/oz alle 01:04 ET (05:04 GMT). All’inizio della settimana, l’oro al contado aveva raggiunto un massimo storico di $3,578.80/oz. Anche i mercati dei metalli più in generale sono saliti, sostenuti da un dollaro USA più debole in vista di un possibile taglio dei tassi a settembre.

    L’oro continua a registrare guadagni settimanali

    L’oro è destinato a registrare un aumento del 3,2% questa settimana, segnando la terza settimana consecutiva di slancio positivo. Le aspettative crescenti di un taglio dei tassi da parte della Fed hanno sostenuto i prezzi, insieme a una maggiore domanda di beni rifugio a causa delle preoccupazioni sul debito pubblico elevato nei paesi sviluppati e sull’incertezza riguardo alla politica economica statunitense, inclusi i dazi e l’indipendenza della Fed.

    Commenti recenti da parte dei funzionari della Federal Reserve suggeriscono che la banca centrale potrebbe ridurre i tassi se gli indicatori del mercato del lavoro continuano a indebolirsi. All’inizio della settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione e i dati sulle offerte di lavoro negli USA sono risultati inferiori alle attese, spingendo i trader ad anticipare un taglio a settembre. Secondo il CME FedWatch, il mercato prezza attualmente oltre il 96% di probabilità per un taglio di 25 punti base nella riunione del 16-17 settembre.

    Anche altri metalli beneficiano del rialzo

    Altri metalli preziosi e industriali hanno registrato guadagni venerdì. Il platino al contado è salito dello 0,6% a $1,383.20/oz, in rialzo dell’1,1% nella settimana, mentre l’argento è cresciuto dello 0,5% a $40.8615/oz, quasi il 3% nella settimana.

    I futures sul rame hanno seguito la tendenza, con i contratti della London Metal Exchange in aumento dello 0,7% a $9,957.05 per tonnellata e il rame COMEX in rialzo dello 0,6% a $4.5932 per libbra.

    Il rapporto sulle nonfarm payrolls USA, previsto per le 08:30 ET (12:30 GMT), dovrebbe mostrare una crescita dell’occupazione debole. Gli analisti affermano che una lettura debole potrebbe spingere ulteriormente la Fed verso un taglio dei tassi a settembre. Tassi più bassi tendono a favorire asset privi di rendimento come l’oro e altri metalli, riducendo il costo opportunità rispetto ai titoli di Stato.

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  • I prezzi del petrolio calano in vista della decisione dell’OPEC+ e dell’aumento delle scorte USA

    I prezzi del petrolio calano in vista della decisione dell’OPEC+ e dell’aumento delle scorte USA

    I prezzi del petrolio sono diminuiti nella prima sessione asiatica di venerdì, mentre gli investitori valutavano l’incertezza sulle possibili mosse di produzione dell’OPEC+, che si riunirà questo weekend.

    I future sul greggio sono diretti verso perdite settimanali, con un aumento inatteso delle scorte statunitensi che ha esercitato pressione e sollevato preoccupazioni per il rallentamento della domanda di carburante.

    Alle 20:38 ET (00:38 GMT), il Brent con consegna a novembre è sceso dello 0,2% a 66,83 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) ha perso lo 0,2% a 62,88 dollari al barile.

    L’incertezza sulla produzione dell’OPEC+ pesa sul mercato

    I trader si aspettano perdite settimanali tra l’1% e l’1,5%, preoccupati che l’aumento dell’offerta possa superare la domanda. L’OPEC+, la coalizione dei membri OPEC e dei produttori alleati, si riunirà questo weekend per discutere la produzione.

    I report indicano che alcuni membri stanno considerando ulteriori aumenti della produzione, dopo che il cartello ha incrementato la produzione di circa 2,2 milioni di barili al giorno all’inizio di quest’anno. Ulteriori aumenti rappresenterebbero un’ulteriore riduzione dei profondi tagli dell’OPEC negli ultimi due anni, mentre il gruppo cerca di rafforzare la propria posizione sul mercato e riconquistare quote.

    La produzione di petrolio russa è sotto particolare attenzione, mentre gli USA cercano di limitare gli acquisti da parte di acquirenti chiave come India ed Europa. Tuttavia, Mosca ha recentemente accettato di fornire almeno 2,5 milioni di tonnellate di petrolio all’anno alla Cina tramite il Kazakhstan, probabilmente mantenendo elevati i livelli di produzione.

    L’aumento delle scorte USA aumenta la pressione

    Il mercato è stato scosso anche da un aumento inatteso delle scorte di petrolio statunitensi. I dati dell’Energy Information Administration hanno mostrato un incremento di 2,415 milioni di barili nella settimana terminata il 29 agosto, ben al di sopra delle aspettative di un calo di 2 milioni di barili.

    Anche le scorte di distillati sono aumentate inaspettatamente, mentre quelle di benzina hanno registrato un calo maggiore del previsto. I dati hanno confermato i timori di un indebolimento della domanda di carburante negli Stati Uniti, in particolare dopo la fine della stagione estiva di viaggi.

    Altre preoccupazioni derivano dai segnali di un mercato del lavoro in raffreddamento, suscitando dubbi sul consumo di carburante nei prossimi mesi. Gli investitori guardano ora con attenzione al rapporto sui nonfarm payrolls statunitensi di agosto, previsto più tardi nella giornata, per avere indicazioni sulle tendenze economiche e sulle possibili modifiche dei tassi di interesse.

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  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati azionari europei salgono in vista del rapporto sull’occupazione negli USA

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati azionari europei salgono in vista del rapporto sull’occupazione negli USA

    I mercati azionari europei hanno registrato un leggero rialzo mentre gli investitori attendevano il rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare le prossime decisioni sui tassi della Federal Reserve.

    Alle 08:04 GMT, il pan-europeo Stoxx 600 ha guadagnato lo 0,3%, posizionandosi per un modesto progresso settimanale. Il DAX tedesco è salito dello 0,1%, il CAC 40 francese dello 0,1% e il FTSE 100 del Regno Unito dello 0,2%.

    Gli economisti prevedono che il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro USA riporti 75.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, leggermente sopra i 73.000 di luglio. Gli analisti suggeriscono che un dato più debole del previsto potrebbe rafforzare le aspettative di un taglio di 25 punti base sui tassi nella riunione della Fed del 16-17 settembre. Lo strumento CME FedWatch indica una probabilità quasi del 100% di tale riduzione, che porterebbe il range target dal 4,25%-4,5%.

    I funzionari della Fed devono affrontare la doppia sfida di mantenere la stabilità dei prezzi e promuovere la piena occupazione. Commenti recenti suggeriscono che sostenere il mercato del lavoro potrebbe attualmente essere la priorità. Ridurre i tassi può stimolare la spesa di aziende e consumatori, ma comporta il rischio di riaccendere la pressione inflazionistica.

    Dati sul lavoro pubblicati all’inizio della settimana indicano un rallentamento del mercato del lavoro statunitense. L’occupazione nel settore privato ha registrato un calo ad agosto, mentre le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate più del previsto, indicando un possibile raffreddamento della crescita occupazionale.

    A livello societario, le azioni di Hexagon (TG:HXG) sono aumentate dopo l’annuncio della vendita per 3,16 miliardi di dollari della divisione design e ingegneria alla società statunitense Cadence Design, operazione prevista per il primo trimestre del prossimo anno. Al contrario, le azioni di Orsted (TG:D2G) sono scese dopo che l’azienda energetica danese ha ridotto le sue previsioni operative a causa di velocità del vento inferiori al previsto. Temenos ha subito una flessione a seguito della partenza immediata del CEO Jean-Pierre Brulard.

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  • DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee in rialzo mentre si attenuano le preoccupazioni sul mercato obbligazionario

    DAX, CAC, FTSE100, Le borse europee in rialzo mentre si attenuano le preoccupazioni sul mercato obbligazionario

    Le azioni europee hanno chiuso per lo più in territorio positivo giovedì, sostenute dal calo delle tensioni sul mercato obbligazionario mentre gli investitori guardano ai dati sul lavoro negli Stati Uniti per ulteriori indicazioni.

    L’indice paneuropeo STOXX 600 è salito dello 0,5% a 549,31, dopo il guadagno dello 0,7% registrato mercoledì. Il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,6% e il FTSE 100 di Londra è avanzato dello 0,2%. Al contrario, il CAC 40 francese ha perso lo 0,2% in vista del voto di fiducia al governo francese nei prossimi giorni.

    Sul fronte economico, Eurostat ha segnalato che le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono diminuite più del previsto a luglio, in gran parte a causa del calo della domanda di alimentari e carburanti per auto. Le vendite al dettaglio sono scese dello 0,5% su base mensile, invertendo l’aumento dello 0,6% di giugno. Gli economisti avevano previsto un calo più contenuto, pari allo 0,3%.

    Tra i singoli titoli, la francese Nicox è balzata dopo aver annunciato che prevede di rimborsare integralmente tutti i debiti finanziari esistenti entro il 2026. La britannica Genus (LSE:GNS), specializzata in genetica animale, è anch’essa salita dopo i risultati annuali che hanno mostrato un aumento del 24% dell’utile ante imposte rettificato.

    IG Group Holdings (LSE:IGG) ha guadagnato terreno dopo che la piattaforma di trading online ha annunciato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie.

    In controtendenza, la compagnia aerea low cost e operatore turistico Jet2 (LSE:JET2) è crollata dopo aver avvertito che il suo EBIT si collocherà probabilmente nella parte bassa delle previsioni di consenso.

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  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street in attesa dei dati sul lavoro, futures piatti

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Futures, Wall Street in attesa dei dati sul lavoro, futures piatti

    I futures sugli indici azionari statunitensi sono rimasti poco mossi giovedì mattina, indicando un’apertura cauta mentre gli investitori attendono il rapporto sull’occupazione del Dipartimento del Lavoro previsto per venerdì.

    Il report di agosto dovrebbe mostrare un aumento dei posti di lavoro di 75.000 unità, leggermente superiore ai 73.000 di luglio. L’esito potrebbe risultare determinante per la prossima decisione della Federal Reserve, con i mercati che già stimano una probabilità del 97,6% di un taglio dei tassi di un quarto di punto questo mese, secondo il FedWatch Tool del CME Group.

    I nuovi dati pubblicati giovedì hanno aggiunto incertezza. ADP ha segnalato una creazione di 54.000 posti nel settore privato, al di sotto delle stime degli economisti (65.000) e del dato rivisto di luglio (106.000). Parallelamente, il Dipartimento del Lavoro ha comunicato un aumento superiore alle attese delle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione per la settimana terminata il 30 agosto.

    Mercoledì, Wall Street ha recuperato terreno nella seconda parte della seduta: Nasdaq e S&P 500 hanno chiuso in rialzo, mentre il Dow Jones ha registrato un lieve calo. Il Nasdaq è salito di 218,10 punti (+1,0%) a 21.497,73, l’S&P 500 è avanzato di 32,72 punti (+0,5%) a 6.448,26, mentre il Dow ha perso 24,58 punti (-0,1%) a 45.271,23.

    Il comparto tecnologico ha guidato i guadagni, trainato da Alphabet (NASDAQ:GOOG), balzata del 9,1%. Il titolo è salito dopo che un giudice federale ha stabilito che la società non sarà costretta a separare il browser Chrome né il sistema operativo Android in un’importante causa antitrust. Il giudice Amit Mehta ha dichiarato che le autorità di regolamentazione hanno “ecceduto” chiedendo la cessione forzata di questi asset. Anche Apple (NASDAQ:AAPL) ha guadagnato il 3,8% grazie alla decisione, che permette a Google Search di restare preinstallato sugli iPhone.

    Un ulteriore sostegno ai mercati è arrivato dai dati governativi secondo cui a luglio le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese al livello più basso degli ultimi dieci mesi, segnale di un raffreddamento della domanda di lavoro che rafforza le aspettative di un allentamento da parte della Fed.

    L’andamento settoriale è stato misto: i titoli auriferi hanno guadagnato con l’indice NYSE Arca Gold Bugs in rialzo dell’1,8%, spinti da un nuovo record dell’oro. Al contrario, i titoli energetici hanno sofferto il calo del greggio: il Philadelphia Oil Service Index è sceso del 2,7% e il NYSE Arca Oil Index del 2,6%.

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  • Le vendite al dettaglio dell’Eurozona calano dello 0,5% a luglio, aumentando le preoccupazioni economiche

    Le vendite al dettaglio dell’Eurozona calano dello 0,5% a luglio, aumentando le preoccupazioni economiche

    Le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono ulteriormente diminuite a luglio, secondo i dati pubblicati giovedì da Eurostat, suscitando timori sul fatto che la spesa dei consumatori possa continuare a sostenere l’economia di fronte ai possibili effetti dei dazi statunitensi.

    Le vendite nei 20 Paesi dell’area euro sono scese dello 0,5% su base mensile, un calo più marcato rispetto allo 0,2% previsto dagli economisti. Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,2%, sotto le aspettative di una crescita del 2,4%.

    I dati più deboli del previsto arrivano in un contesto di pressioni esterne sull’economia dell’Eurozona, inclusa l’incertezza legata ai dazi statunitensi, che molti speravano potessero essere compensati da una forte spesa interna.

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