Author: Fiona Craig

  • L’economia dell’Eurozona cresce a ritmo più lento ad aprile

    L’economia dell’Eurozona cresce a ritmo più lento ad aprile

    L’economia dell’Eurozona ha continuato a crescere nel mese di aprile, ma a un ritmo più contenuto a causa dell’indebolimento della domanda e della quasi stagnazione del settore dei servizi, secondo un’indagine.

    Questi indicatori suggeriscono che la ripresa economica della regione rimane fragile.

    L’Indice composito della produzione PMI dell’Eurozona di HCOB, elaborato da S&P Global, è sceso a 50,4 rispetto al 50,9 di marzo.

    Questo valore si mantiene leggermente al di sopra della soglia dei 50 punti, che separa la crescita dalla contrazione.

  • Lamborghini registra un aumento dei ricavi del 29,6%, trainato dai modelli ibridi

    Lamborghini registra un aumento dei ricavi del 29,6%, trainato dai modelli ibridi

    Lamborghini, il produttore italiano di auto sportive di lusso, ha registrato un aumento dei ricavi del 29,6%, raggiungendo 895,2 milioni di euro. Questo incremento è attribuito alla forte domanda globale per i suoi ultimi modelli ibridi, la Revuelto e la Urus SE, nonostante le difficili condizioni economiche globali.

    Paolo Poma, CFO di Lamborghini, ha ribadito l’impegno dell’azienda verso una crescita finanziaria sostenibile e la responsabilità ambientale.
    Ha dichiarato: “Il 2025 si è aperto con una solida performance, confermando la continuità di un percorso di crescita finanziaria sostenibile. Il nostro impegno resta focalizzato sulla creazione di valore duraturo per i nostri stakeholder, mantenendo una visione a lungo termine basata su solidità economica e responsabilità ambientale.”

    Il costruttore automobilistico, che fa parte del gruppo tedesco Volkswagen (BIT:1VOW3), ha anche registrato un notevole aumento del profitto operativo. L’utile operativo (EBIT) ha raggiunto i 248,1 milioni di euro, segnando una crescita del 32,8% rispetto allo stesso periodo del 2024.

    Nel primo trimestre del 2025, Lamborghini ha consegnato con successo 2.967 vetture. Le Americhe hanno guidato la crescita con un aumento del 21% nelle consegne. Anche le regioni EMEA e APAC hanno registrato una crescita: le consegne nella regione EMEA sono aumentate del 7% a 1.368 unità, mentre nella regione APAC si è verificato un incremento del 14% a 565 unità.

    L’amministratore delegato di Lamborghini, Stephan Winkelmann, ha sottolineato come i solidi risultati del primo trimestre mettano in evidenza la resilienza del marchio di fronte all’incertezza economica.

  • Il settore dei servizi in Italia registra crescita per il quinto mese consecutivo

    Il settore dei servizi in Italia registra crescita per il quinto mese consecutivo

    Il settore dei servizi in Italia ha mostrato una crescita per il quinto mese consecutivo ad aprile, espandendosi a un ritmo più rapido rispetto a marzo, secondo un’indagine pubblicata martedì.
    Il principale fattore trainante di questa crescita è stato l’aumento di nuovi ordini.
    L’indice dei direttori degli acquisti (PMI) dei servizi di HCOB, che misura la salute economica del settore, è salito a 52,9 ad aprile rispetto al 52,0 di marzo.
    Questo aumento porta l’indice ancora più al di sopra della soglia dei 50,0 punti, che rappresenta il confine tra espansione e contrazione nel settore.

  • Borse europee poco mosse: focus su dazi, trimestrali e decisioni delle banche centrali

    Borse europee poco mosse: focus su dazi, trimestrali e decisioni delle banche centrali

    Le borse europee sono rimaste pressoché piatte lunedì, mentre gli investitori valutano le potenziali trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina, insieme all’imminente stagione delle trimestrali e alle decisioni delle banche centrali previste per questa settimana.

    Alle 10:09 (ora italiana), lo Stoxx 600 paneuropeo guadagnava lo 0,1%, mentre il DAX tedesco avanzava dello 0,6%. Il CAC 40 francese, invece, perdeva lo 0,4%. I mercati di Londra sono rimasti chiusi per festività bancaria.

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato domenica di non avere in programma colloqui con il presidente cinese Xi Jinping questa settimana, anche se ha sottolineato che funzionari statunitensi sono in contatto con Pechino.

    Negli ultimi giorni sono aumentate le speculazioni su possibili negoziati tra le due principali economie mondiali, che continuano a imporsi dazi reciproci con impatti potenzialmente gravi sugli scambi commerciali. Trump ha introdotto dazi del 145% su prodotti cinesi, a cui la Cina ha risposto con tariffe del 125%.

    Parlando a bordo dell’Air Force One, Trump ha riferito di essere in trattative con la Cina e altri Paesi per nuovi accordi commerciali. Ha però ribadito che la sua priorità è concludere un’intesa con Pechino, diventata uno degli obiettivi principali della sua politica protezionistica nei primi mesi del suo secondo mandato alla Casa Bianca.

    Le autorità cinesi hanno dichiarato di stare “valutando” una proposta di colloquio ricevuta da Washington, ma hanno anche ammonito gli USA a non ricorrere a “estorsioni e coercizioni”.

    Intanto, la Federal Reserve dovrebbe lasciare invariati i tassi di interesse nella riunione di questa settimana, nonostante le pressioni di Trump per una riduzione del costo del denaro. In un’intervista nel fine settimana, Trump ha definito il presidente della Fed Jerome Powell uno “stoccafisso”.

    Tra i titoli individuali, le azioni di Shell quotate ad Amsterdam hanno ceduto leggermente terreno dopo indiscrezioni secondo cui il colosso petrolifero starebbe valutando l’acquisto della rivale BP (LSE:BP.).

    La Food and Drug Administration statunitense ha accettato la domanda per una versione orale del farmaco dimagrante Wegovy di Novo Nordisk (NYSE:NVO), spingendo al rialzo il titolo del gruppo farmaceutico danese.

    Infine, Erste Group (TG:EBO) e la spagnola Banco Santander (BIT:1SANX) hanno raggiunto un accordo che prevede l’acquisizione da parte della banca austriaca del 49% di Santander Bank Polska e del 50% di Santander TFI. Le azioni di Erste Group sono salite.

  • Mediobanca, prima del CdA il comitato parti correlate ha dato il via libera all’OPA su Banca Generali

    Mediobanca, prima del CdA il comitato parti correlate ha dato il via libera all’OPA su Banca Generali

    Prima che il consiglio di amministrazione di Mediobanca (BIT:MB) approvasse l’offerta pubblica di acquisto su Banca Generali (BIT:BGN), il comitato parti correlate di Piazzetta Cuccia aveva espresso parere favorevole all’operazione, ritenendo la proposta “congrua”.

    È quanto emerge dalla documentazione pubblicata sul sito della banca.

    Mediobanca ha annunciato lo scorso lunedì un’offerta volontaria di oltre 6 miliardi di euro per Banca Generali, offrendo come corrispettivo la propria partecipazione del 13% in Generali.

    Il parere favorevole del comitato è stato espresso a maggioranza, con l’astensione del presidente Sandro Panizza, in data 27 aprile. Nella stessa giornata, il consiglio di amministrazione di Mediobanca ha poi deliberato di promuovere l’offerta, annunciata ufficialmente la mattina successiva.

    Il management di Mediobanca ha valutato l’opportunità di applicare, nel contesto dell’operazione, le tutele previste dal Regolamento Consob sulle operazioni con parti correlate (OPC) e dal Regolamento OPC interno di Mediobanca, in quanto Generali – in quanto società collegata a Mediobanca – e Delfin e Caltagirone – in qualità di azionisti rilevanti sia di Mediobanca che di Generali – sono considerate parti correlate di Piazzetta Cuccia, si legge nel documento.

    Il comitato ha espresso “parere favorevole all’interesse della banca al compimento dell’operazione (…), nonché alla convenienza e correttezza sostanziale delle relative condizioni, ritenendo congruo il corrispettivo offerto e il relativo premio”, come si legge nel parere del Comitato OPC.

    Panizza, rappresentante di Delfin nel CdA di Mediobanca insieme a Sabrina Pucci, “pur comprendendo le ragioni industriali dell’operazione, ha deciso di astenersi in considerazione del tempo limitato a disposizione per l’analisi di un’operazione così trasformativa per la banca, tenuto conto di alcune ipotesi industriali del management su cui si è basata la valutazione e di alcune assunzioni valutative del consulente finanziario”, specifica il documento.

  • Borsa di Milano, avvio debole in attesa di sviluppi dalla Fed e sui dazi, corre Maire, giù le banche

    Borsa di Milano, avvio debole in attesa di sviluppi dalla Fed e sui dazi, corre Maire, giù le banche

    La settimana è iniziata con gli indici in calo a Piazza Affari, dopo il rally di venerdì scorso, in attesa di sviluppi sull’ipotesi di negoziati tra Stati Uniti e Cina sui dazi, mentre domani inizierà il meeting della Fed che deciderà sui tassi statunitensi mercoledì, in un clima di incertezza legato alle politiche commerciali di Trump. Le attese sono per tassi invariati al 4,25%-4,5%.

    Intorno alle 9:20 l’indice FTSE Mib perde lo 0,28%.

    Riflettori puntati su Maire, che sale del 3,7% dopo che il gruppo oil service si è aggiudicato nuovi ordini per circa 1,1 miliardi di dollari. Secondo Intermonte, si tratta di “una notizia positiva, che conferma il forte slancio commerciale del gruppo. Grazie a questi nuovi contratti, gli ordini acquisiti da inizio anno dovrebbero aver raggiunto circa 5,4 miliardi di euro”.

    Debole il comparto bancario, con l’indice settoriale in calo dello 0,4%. UniCredit (BIT:UCG) cede lo 0,76%, mentre Banco BPM perde lo 0,65%. Secondo alcune testate, l’amministratore delegato di UniCredit Andrea Orcel sarebbe più incline a rinunciare all’OPA piuttosto che procedere, anche se una decisione definitiva non è ancora stata presa.

    Nel resto del settore, Mps (BIT:BMPS) perde l’1,6% e Mediobanca (BIT:MB), oggetto di OPA da parte della banca senese, lascia sul terreno lo 0,66%. Pochi movimenti per Generali (BIT:GASI).

    Eni (BIT:ENI) arretra dell’1,6% sulla scia del calo del prezzo del Brent, dopo l’annuncio di nuovi aumenti della produzione di petrolio da parte dell’OPEC+.

    In rialzo Leonardo dello 0,8% dopo che Moody’s ha confermato il rating ‘Baa3’, migliorando l’outlook da ‘stabile’ a ‘positivo’. Il titolo era già stato ben comprato venerdì scorso dopo i risultati della controllata statunitense Drs.

    Fuori dal paniere, Lazio (BIT:SSL) balza del 3,6% dopo la vittoria in trasferta di ieri, che rilancia le speranze per un posto in Champions League.

  • DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee Salgono Sulla Scia di Segnali di Allentamento delle Tensioni tra Stati Uniti e Cina

    DAX, CAC, FTSE100, Le Borse Europee Salgono Sulla Scia di Segnali di Allentamento delle Tensioni tra Stati Uniti e Cina

    Le borse europee — in particolare il DAX tedesco, il CAC francese e il FTSE 100 britannico — hanno registrato un forte rialzo venerdì, mentre la maggior parte dei mercati regionali ha ripreso le contrattazioni dopo la festività del Primo Maggio.

    Gli investitori hanno accolto con favore i segnali di un allentamento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti, dopo che la Cina ha dichiarato di aver lasciato la porta aperta a discussioni con Washington.

    Allo stesso tempo, Pechino ha sottolineato che gli Stati Uniti devono dimostrare “sincerità” nei negoziati e devono essere pronti a cancellare i dazi unilaterali.

    L’indice DAX della Germania è in rialzo dell’1,8%, il CAC 40 della Francia guadagna l’1,6% e il FTSE 100 del Regno Unito è in aumento dello 0,8%.

    Sul fronte societario, le azioni di ING sono salite bruscamente. La banca ha annunciato un nuovo programma di riacquisto di azioni da 2 miliardi di euro dopo aver riportato risultati solidi per il primo trimestre. Anche il colosso energetico Shell è salito del 3% grazie alla notizia di un buyback azionario.

    La danese Danske Bank ha anch’essa registrato un forte rialzo dopo aver annunciato utili del primo trimestre superiori alle attese.

    Al contrario, la società di formazione Pearson ha segnato un calo significativo, nonostante un aumento dell’1% nelle vendite di gruppo sottostanti nel primo trimestre.

    Anche BASF SE è scesa. Il gigante della chimica ha avvertito che ha bisogno di più tempo per valutare l’impatto dei dazi statunitensi.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Ottimismo sui Negoziati Commerciali, Dati sull’Occupazione Positivi Potrebbero Portare a un Inizio in Rialzo a Wall Street

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Ottimismo sui Negoziati Commerciali, Dati sull’Occupazione Positivi Potrebbero Portare a un Inizio in Rialzo a Wall Street

    I principali futures sugli indici statunitensi — Dow Jones, S&P e Nasdaq — indicano attualmente un’apertura nettamente in rialzo per venerdì, con i titoli pronti ad aggiungere ulteriori guadagni a quelli registrati nella sessione precedente.

    L’interesse iniziale per gli acquisti potrebbe essere alimentato dalle indicazioni secondo cui la Cina è aperta a nuovi negoziati commerciali con gli Stati Uniti. Un portavoce del Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che i funzionari statunitensi hanno “ripetutamente espresso la loro disponibilità a negoziare con la Cina sui dazi.”

    Il portavoce ha affermato che la Cina sta “attualmente valutando” i messaggi ricevuti attraverso le parti interessate che sperano di avviare colloqui commerciali.

    Tuttavia, secondo una traduzione di Google, lo stesso portavoce ha aggiunto che gli Stati Uniti devono essere pronti a “correggere le proprie pratiche scorrette” e a cancellare i dazi unilaterali se vogliono avviare un dialogo, avvertendo che il mancato rispetto di ciò dimostrerebbe che gli Stati Uniti “non hanno alcuna sincerità e danneggerebbero ulteriormente la fiducia reciproca tra le due parti.”

    I futures hanno registrato ulteriori rialzi dopo la pubblicazione di un attesissimo rapporto del Dipartimento del Lavoro, che ha mostrato che la crescita dell’occupazione negli Stati Uniti ha superato di gran lunga le stime degli economisti nel mese di aprile.

    Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che l’occupazione nei settori non agricoli è aumentata di 177.000 unità ad aprile, rispetto alle aspettative di un aumento di circa 130.000 posti di lavoro.

    Contemporaneamente, le cifre sull’occupazione di febbraio e marzo sono state riviste al ribasso rispettivamente a 102.000 e 185.000 posti di lavoro, per una revisione netta in calo di 58.000 unità.

    Il rapporto ha inoltre indicato che il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,2% in aprile, invariato rispetto al mese precedente e in linea con le stime degli economisti.

    Un calo significativo delle azioni Apple (NASDAQ:AAPL) potrebbe limitare i rialzi del mercato, con il colosso tecnologico in flessione del 2,8% nelle contrattazioni pre-market dopo aver pubblicato i risultati trimestrali a mercati chiusi giovedì.

    Dopo un forte rialzo iniziale nella sessione di giovedì, i titoli hanno perso parte del terreno nel corso della giornata ma sono rimasti in territorio positivo. Il Nasdaq, fortemente orientato verso il settore tecnologico, ha mantenuto un guadagno significativo, chiudendo la sessione al miglior livello degli ultimi oltre trenta giorni.

    Gli indici principali sono scesi verso la fine della giornata, ma hanno comunque chiuso in rialzo. Il Nasdaq è balzato di 264,40 punti (+1,5%) a 17.710,74, l’S&P 500 è salito di 35,08 punti (+0,6%) a 5.604,14 e il Dow ha guadagnato 83,60 punti (+0,2%) a 40.752,96.

    Il rally iniziale a Wall Street è stato innescato da risultati trimestrali positivi da parte del gigante del software Microsoft (NASDAQ:MSFT) e della società madre di Facebook, Meta Platforms (NASDAQ:META).

    Le azioni di Microsoft sono salite del 7,6% dopo che l’azienda ha riportato risultati del terzo trimestre fiscale superiori alle attese e ha fornito indicazioni positive per l’intero anno.

    Meta Platforms ha guadagnato il 4,2% dopo aver riportato risultati del primo trimestre che hanno superato le stime degli analisti sia per ricavi che per utili.

    Al contrario, il colosso farmaceutico Eli Lilly (NYSE:LLY) è crollato dell’11,7% nonostante abbia riportato risultati migliori del previsto per il primo trimestre, poiché ha abbassato le previsioni di utile per l’intero anno.

    Anche le azioni di Qualcomm (NASDAQ:QCOM) sono crollate del 9,0% dopo che il produttore di chip ha riportato risultati del secondo trimestre fiscale superiori alle attese ma ha fornito una guidance sui ricavi del trimestre in corso deludente.

    L’interesse per gli acquisti è diminuito nel corso della giornata, poiché gli investitori hanno valutato alcuni dati economici statunitensi deludenti, incluso un rapporto del Dipartimento del Lavoro che ha mostrato un aumento superiore alle attese delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 26 aprile.

    Il Dipartimento ha riferito che le richieste iniziali sono salite a 241.000, in aumento di 18.000 rispetto al livello rivisto della settimana precedente di 223.000.

    Gli economisti si aspettavano un aumento più contenuto a 224.000, partendo dalle 222.000 originariamente riportate per la settimana precedente.

    L’Institute for Supply Management ha inoltre pubblicato un rapporto che mostra un lieve calo dell’attività manifatturiera negli Stati Uniti nel mese di aprile.

    L’ISM ha riferito che il proprio PMI manifatturiero è sceso a 48,7 in aprile dopo un calo a 49,0 in marzo; un valore sotto 50 indica contrazione. Gli economisti si aspettavano un calo a 48,0.

    Guidato da Microsoft, il settore software ha mostrato un movimento al rialzo significativo, portando l’indice Dow Jones U.S. Software a salire del 4,3%, raggiungendo il miglior livello di chiusura degli ultimi due mesi.

    Si è registrata anche una notevole forza tra i titoli del settore delle reti, come dimostra il balzo del 4,2% dell’indice NYSE Arca Networking, che ha toccato il massimo di chiusura dell’ultimo mese.

    I titoli del settore dei servizi petroliferi sono anch’essi saliti bruscamente, grazie al rimbalzo del prezzo del greggio, con l’indice Philadelphia Oil Service in rialzo del 2,6%.

    Anche i titoli del settore retail hanno mostrato forza, mentre i titoli farmaceutici, auriferi e sanitari hanno subito forti pressioni nel corso della sessione.

  • La Borsa di Milano sale con l’Europa grazie ai segnali di distensione tra Cina e Stati Uniti sui dazi

    La Borsa di Milano sale con l’Europa grazie ai segnali di distensione tra Cina e Stati Uniti sui dazi

    Piazza Affari ha iniziato con slancio una seduta semi-festiva in vista del ponte del Primo Maggio, sostenuta – come le altre borse europee – dai segnali di apertura della Cina a possibili negoziati con gli Stati Uniti sui dazi.

    Tali segnali sono stati sufficienti per spingere al rialzo i mercati asiatici nella notte e quelli europei nella mattinata, dopo un mese difficile iniziato con il “Liberation Day” del 2 aprile di Donald Trump.

    Intorno alle 9:20, l’indice Ftse Mib registrava un rialzo dell’1,25%, in linea con il resto d’Europa.

    Banche in forte rialzo

    Il settore bancario guadagna in media il 2%, con UniCredit (BIT:UCG) e Mps (BIT:BMPS) in testa attorno al +2,5%. Anche a livello europeo, le banche figurano tra i settori più acquistati.

    Bene anche auto e industria

    Il comparto automobilistico mostra segnali positivi, con Stellantis (BIT:STLAM) in crescita del 1,9%.

    Leonardo guadagna il 2,2% dopo i risultati della controllata statunitense Drs. In evidenza anche Prysmian (BIT:PRY) con un +3,3% e StMicroelectronics (BIT:STM) con +2,3%.

    Utilities deboli

    Tutti i titoli del settore utility sono in calo, mentre Eni (BIT:ENI) si mantiene stabile.

  • Le borse europee salgono grazie all’ottimismo sui colloqui con la Cina; Shell brilla

    Le borse europee salgono grazie all’ottimismo sui colloqui con la Cina; Shell brilla

    Gli indici azionari europei sono saliti con forza venerdì, sostenuti dalle speranze di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre gli investitori hanno digerito un’ondata di risultati societari trimestrali.

    Alle 10:10 CET, il DAX tedesco è salito dell’1,5%, il CAC 40 francese ha guadagnato l’1,3% e il FTSE 100 del Regno Unito è aumentato dello 0,9%.
    La maggior parte dei mercati europei era chiusa giovedì per la festività del Primo Maggio.

    I colloqui commerciali sostengono il sentiment

    Il sentiment ha ricevuto una spinta dopo che il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che Pechino stava “valutando” un’offerta di Washington per avviare colloqui riguardanti i pesanti dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno innescato una guerra commerciale tra le due superpotenze economiche.

    La Cina ha aggiunto che Washington dovrebbe mostrare “sincerità” nei negoziati e prepararsi a cancellare i dazi unilaterali.

    La prospettiva di colloqui ha aiutato a calmare le preoccupazioni degli investitori su un possibile rallentamento economico globale, soprattutto considerando che i dati delle due maggiori economie mondiali iniziano a mostrare segni di debolezza.

    Shell brilla

    Gli investitori hanno dovuto analizzare numerosi risultati trimestrali, in una stagione degli utili ormai nel vivo.

    Il titolo Shell (LSE:SHEL) è salito del 3% dopo che il colosso petrolifero ha registrato utili rettificati per il primo trimestre pari a 5,6 miliardi di dollari, in aumento di oltre il 50% rispetto al trimestre precedente, trainati da risultati più forti nei segmenti Integrated Gas e Upstream.

    Anche il titolo Danske Bank (TG:DSN) è salito di oltre il 3% dopo che la principale banca danese ha confermato le sue previsioni di profitto per il 2025, con utili del primo trimestre superiori alle attese.

    Il titolo Airbus (EU:AIR) ha guadagnato oltre il 4% dopo che il costruttore aeronautico ha superato le stime su tutti i fronti e confermato le prospettive per l’anno.

    Al contrario, il titolo BASF (TG:BAS) è sceso di quasi il 2% dopo che il gruppo chimico tedesco ha segnalato “un alto livello di incertezza” legato ai recenti annunci sui dazi.

    Il titolo Pearson (LSE:PSON) è sceso di oltre il 2% dopo che la società britannica del settore educativo ha riconosciuto un contesto economico globale più incerto, pur mantenendo la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi finanziari annuali.

    In arrivo dati su inflazione e disoccupazione nella zona euro

    Sono attesi più tardi i dati sull’inflazione e sulla disoccupazione della zona euro, in vista del rapporto mensile chiave sul lavoro degli Stati Uniti.

    In precedenza, un sondaggio ha mostrato che il settore manifatturiero tedesco ha registrato ad aprile il tasso di contrazione più lento da oltre due anni e mezzo, con il PMI manifatturiero HCOB salito a 48,4 da 48,3 di marzo, il livello più alto da agosto 2022, pur rimanendo sotto la soglia di 50,0 che indica crescita.

    Il settore manifatturiero francese ha registrato ad aprile il primo aumento della produzione in quasi tre anni, con il PMI manifatturiero HCOB salito a 48,7 da 48,5 di marzo, il livello più alto da gennaio 2023.

    Il petrolio risale alla fine di una settimana difficile

    I prezzi del petrolio sono saliti venerdì, chiudendo una settimana difficile in modo positivo grazie alla speranza di una riduzione della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, le due maggiori economie del mondo.

    Alle 10:10 CET, i future sul Brent sono saliti dello 0,3% a 62,29 dollari al barile, mentre i future sul WTI statunitense sono aumentati dello 0,3% a 59,43 dollari al barile.

    Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato venerdì che il Paese stava valutando la possibilità di colloqui commerciali con gli Stati Uniti, dopo che i media statali avevano riportato che funzionari statunitensi avevano contattato Pechino per aprire negoziati.

    Entrambi i benchmark restano comunque destinati a chiudere la settimana con perdite superiori al 5%, a causa dei timori che la guerra commerciale possa spingere l’economia globale verso la recessione e ridurre la domanda di petrolio, proprio mentre il gruppo OPEC+ si prepara ad aumentare la produzione.