Author: Fiona Craig

  • DAX, CAC, FTSE100, le Borse europee in rialzo nonostante le preoccupazioni sui dazi

    DAX, CAC, FTSE100, le Borse europee in rialzo nonostante le preoccupazioni sui dazi

    Le principali borse europee sono per lo più in rialzo giovedì, nonostante le preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve e l’incertezza legata all’imminente scadenza del rinvio dei dazi da parte del presidente statunitense Trump.

    Sul fronte economico, la fiducia dei consumatori tedeschi dovrebbe calare a luglio dopo tre mesi consecutivi di crescita, a causa dell’aumento della propensione al risparmio che ha compensato l’impulso positivo derivante da migliori prospettive di reddito, secondo quanto emerso da un sondaggio.

    L’indice anticipatore del sentimento dei consumatori è sceso inaspettatamente a -20,3 a luglio rispetto a -20,0 del mese precedente, secondo una ricerca congiunta del gruppo di analisi GfK e dell’Istituto di Norimberga per le Decisioni di Mercato. Le previsioni indicavano un valore di -19,1.

    L’indice tedesco DAX registra un aumento dello 0,5%, il FTSE 100 britannico è in rialzo dello 0,4% e il CAC 40 francese sale dello 0,2%.

    Le azioni di 3i Group (LSE:III) sono salite dopo che la società di gestione ha comunicato che Action, la sua controllata di maggioranza, ha continuato a registrare “ottimi” risultati, con una crescita delle vendite su base comparabile del 6,9% da inizio anno.

    Il rivenditore di piastrelle Topps Tiles (LSE:TPT) ha registrato un forte rialzo dopo aver nominato un nuovo CEO e un CFO ad interim.

    Anche la catena di abbigliamento Next (LSE:NXT) è avanzata dopo aver riportato una solida performance nel primo trimestre fiscale e aver rivisto al rialzo le previsioni per l’intero esercizio per la seconda volta.

    Il gruppo di costruzioni e infrastrutture Balfour Beatty (LSE:BBY) è salito dopo essersi aggiudicato un contratto da 833 milioni di sterline (1,14 miliardi di dollari) dalla società francese Technip Energies.

    Anche il rivenditore di moda H&M ha registrato un’impennata dopo aver battuto le aspettative con i risultati del secondo trimestre.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures azionari salgono leggermente mentre Trump valuta la sostituzione di Powell – I movimenti del mercato oggi

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, I futures azionari salgono leggermente mentre Trump valuta la sostituzione di Powell – I movimenti del mercato oggi

    I futures azionari statunitensi sono saliti leggermente giovedì, con l’S&P 500 che si avvicina ai massimi storici. Nel frattempo, l’ex presidente Donald Trump starebbe valutando la possibilità di sostituire il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, in mezzo a un crescente malcontento verso l’approccio prudente della Fed. Altrove, le azioni del leader cinese dei veicoli elettrici BYD sono scese dopo segnalazioni di riduzione della produzione, mentre Shell ha negato le voci su un possibile acquisto del rivale BP.

    Futures USA in lieve rialzo

    I futures hanno mostrato guadagni modesti nelle prime ore di giovedì. Alle 03:10 ET, i futures sul Dow erano in aumento di 84 punti (+0,2%), quelli sull’S&P 500 sono saliti di 14 punti (+0,2%) e i futures sul Nasdaq 100 hanno guadagnato 74 punti (+0,3%).

    Wall Street ha chiuso la seduta di mercoledì in modo misto, interrompendo una serie positiva di due giorni. Gli investitori hanno valutato gli sviluppi geopolitici, tra cui una possibile tregua tra Israele e Iran, insieme alla testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso.

    Ora l’attenzione è rivolta all’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) in uscita venerdì, l’indicatore preferito dalla Fed per l’inflazione. Powell ha ribadito un approccio prudente e dipendente dai dati sulle decisioni sui tassi, sottolineando l’incertezza economica, soprattutto per gli effetti dei dazi USA.

    “I mercati sembrano fidarsi della tregua […], e il dollaro sta testando nuovamente i minimi. I dati statunitensi saranno ora al centro dell’attenzione, soprattutto dato il tono leggermente accomodante di Powell,” hanno osservato gli analisti di ING.

    Trump valuta la sostituzione di Powell alla Fed

    L’ex presidente Donald Trump starebbe restringendo la lista dei candidati per sostituire Jerome Powell alla guida della Federal Reserve. Trump ha più volte criticato la riluttanza di Powell a tagliare i tassi d’interesse in modo più deciso, sostenendo che ciò costi al governo federale centinaia di miliardi in pagamenti di interessi.

    Secondo il Wall Street Journal, Trump potrebbe annunciare il sostituto già quest’estate, anche se settembre o ottobre sono le date più probabili. Mercoledì ha persino messo in dubbio la capacità mentale di Powell, alimentando le speculazioni su un possibile cambio di leadership alla banca centrale.

    Le azioni BYD calano per rallentamento produttivo

    Le azioni di BYD Co. (SZ:002594), uno dei principali produttori cinesi di veicoli elettrici, sono scese di oltre il 2% dopo un report di Reuters che ha riportato una riduzione della produzione e un rinvio dei piani di espansione.

    Fonti vicine alla società hanno riferito che BYD ha cancellato i turni notturni e ridotto la produzione di almeno un terzo in quattro stabilimenti cinesi. I piani per installare nuove linee produttive sono stati posticipati a causa dell’aumento delle scorte e delle pressioni sui costi.

    Nonostante abbia superato Tesla nel 2023 con vendite record di 4,27 milioni di veicoli – e un obiettivo per il 2024 di 5,5 milioni – BYD deve affrontare una concorrenza crescente e margini in contrazione in un mercato EV sempre più affollato.

    Shell nega piani di acquisizione di BP

    Shell ha smentito le notizie riportate dai media secondo cui starebbe valutando l’acquisizione di BP. In una dichiarazione ufficiale, il gigante petrolifero ha affermato di non aver avanzato alcuna proposta e di non avere intenzione di farlo.

    Secondo le normative britanniche sulle acquisizioni, questa smentita pubblica limita Shell dal fare un’offerta formale per BP per sei mesi.

    “Shell desidera chiarire che non sta attivamente valutando un’offerta per BP e conferma di non aver avviato contatti o trattative,” si legge nella nota.

    Il Wall Street Journal aveva precedentemente riportato che Shell era in fase iniziale di discussioni su una possibile acquisizione di BP, citando fonti informate.

    Prezzi del petrolio in rialzo per calo delle scorte

    I prezzi del petrolio sono saliti leggermente dopo la notizia di una riduzione delle scorte statunitensi superiore alle attese, segnale di domanda solida.

    Alle 03:15 ET, il Brent è salito dello 0,2% a 66,54 dollari al barile, mentre il WTI è aumentato dello 0,1% a 65,00 dollari.

    Entrambi i benchmark hanno guadagnato quasi l’1% mercoledì, recuperando dalle perdite iniziali dopo i dati dell’Energy Information Administration che hanno mostrato un calo delle scorte di petrolio USA per la quinta settimana consecutiva – di 5,8 milioni di barili. Anche le scorte di benzina sono diminuite di 2,1 milioni di barili, con la domanda al livello più alto da dicembre 2021.

  • Milan Stock Exchange Edges Up as Defense and Telecom Stocks Shine

    Milan Stock Exchange Edges Up as Defense and Telecom Stocks Shine

    Piazza Affari opened modestly higher Thursday, mirroring the cautious gains seen across European markets amid ongoing geopolitical tensions and trade uncertainties.

    By 9:30 a.m., the FTSE MIB index had inched up 0.15%, reflecting a lack of clear market direction.

    Investor confidence in the defense sector received a boost following NATO’s confirmation of a 5% GDP target for military spending. Shares of key players like Leonardo (BIT:LDO) rose 1.7%, Avio (BIT:AVIO) gained 2.5%, while Fincantieri (BIT:FCT) led the sector with a strong 5.3% jump, fueled by news of a fresh contract with the Italian Navy.

    Meanwhile, telecom stocks also showed strength after Berenberg upgraded ratings for companies such as TIM (BIT:TIT), which climbed 2.2%, and Inwit (BIT:NSCIT3040317), up 1.3%.

    In contrast, sectors including banking, automotive, and energy experienced slight declines, reflecting a mixed trading session overall.

  • Le azioni Fincantieri volano dopo il nuovo contratto con la Marina e l’aumento della spesa militare NATO

    Le azioni Fincantieri volano dopo il nuovo contratto con la Marina e l’aumento della spesa militare NATO

    Fincantieri (BIT:FCT) è protagonista oggi alla Borsa di Milano, sostenuta dall’annuncio di un importante nuovo contratto con la Marina Militare Italiana e dalla recente decisione della NATO di aumentare le spese militari.

    Le azioni del principale costruttore navale europeo sono salite di oltre il 6% nella prima ora di contrattazioni, raggiungendo un picco di 15,32 euro. Da inizio 2025 il titolo ha più che raddoppiato il suo valore, con un rialzo di circa il 120% rispetto ai 6,93 euro di gennaio, mentre la crescita su base annua supera ora il 230%.

    L’ultimo contratto, assegnato dalla Marina Italiana, riguarda la costruzione di due navi da combattimento multiruolo PPA (Pattugliatore Polivalente d’Altura), che sostituiranno unità precedentemente vendute alla Marina Indonesiana. Questa estensione dell’accordo originale — avviato con l’ultima Legge Navale — è gestita da Occar (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement) nell’ambito di un consorzio temporaneo che vede Fincantieri come contraente principale insieme a Leonardo.

    Il valore dell’accordo si aggira intorno ai 700 milioni di euro e comprende la realizzazione delle due nuove unità in configurazione “Light Plus”, che saranno costruite presso i cantieri integrati di Riva Trigoso e Muggiano, con consegne previste rispettivamente nel 2029 e 2030.

    Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha sottolineato l’importanza del contratto: “Questo accordo conferma il valore strategico del programma e dimostra la capacità del nostro Gruppo di rispondere in modo rapido ed efficace alle esigenze operative della Marina.”

    Folgiero ha inoltre evidenziato l’impatto più ampio sull’ecosistema della difesa italiano: “Le nuove unità rafforzano la filiera nazionale, garantiscono continuità produttiva e stabilità occupazionale e consolidano il ruolo dell’Italia come protagonista centrale nella difesa globale, dove le capacità navali sono un elemento chiave di influenza geopolitica e cooperazione internazionale.”

    L’entusiasmo degli investitori è sostenuto anche dall’impegno recente della NATO ad aumentare i budget della difesa tra i suoi 32 Paesi membri. La dichiarazione finale dell’alleanza prevede che gli alleati destinino almeno il 3,5% del PIL alla difesa core entro il 2035, con un obiettivo complessivo del 5% includendo le spese correlate. Questo cambiamento di politica dovrebbe tradursi in un incremento della spesa militare di circa 400 miliardi di euro all’anno per l’alleanza nel prossimo decennio.

    Riflettendo questo outlook positivo, Banca Akros ha migliorato il rating su Fincantieri da neutral a accumulate, confermando un prezzo target di 15,80 euro. Gli analisti della banca hanno osservato che i nuovi obiettivi di spesa sono in linea con gli impegni precedenti, anche se la tempistica è stata leggermente posticipata dal 2032 al 2035.

    Hanno inoltre sottolineato che l’obiettivo del 5% si suddivide in almeno il 3,5% per la difesa core e fino all’1,5% per le aree correlate — settori in cui i prodotti di Fincantieri, come fregate, corvette, sottomarini e siluri, sono direttamente coinvolti.

  • Il dollaro crolla mentre Trump attacca di nuovo Powell; euro e sterlina guadagnano terreno

    Il dollaro crolla mentre Trump attacca di nuovo Powell; euro e sterlina guadagnano terreno

    Il dollaro statunitense è sceso bruscamente giovedì ai minimi da oltre due anni, dopo una nuova ondata di pressioni politiche su Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, da parte dell’ex presidente Donald Trump, suscitando nuove preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale.

    Alle 08:30 GMT, l’Indice del Dollaro USA, che misura il valore del dollaro rispetto a un paniere di sei valute principali, è calato dello 0,6% a 96,682, un livello che non si vedeva dall’inizio del 2022.

    Powell sotto pressione politica

    Durante il secondo giorno della sua audizione al Congresso, il presidente della Fed Jerome Powell ha mantenuto un approccio prudente sul tema del taglio dei tassi d’interesse, sottolineando che ogni decisione dipenderà da una maggiore chiarezza sull’inflazione, specialmente riguardo all’impatto delle tariffe.

    La sua posizione ha subito attirato critiche da Donald Trump, che ha definito Powell troppo conservatore nel non abbassare i tassi più drasticamente. Il Wall Street Journal ha riportato che Trump sta considerando di annunciare in anticipo il successore di Powell, mesi prima della fine del suo mandato prevista per maggio 2026.

    “Sono già orientato su tre o quattro nomi,” ha dichiarato Trump. “Per fortuna lui se ne andrà presto. Non penso abbia fatto un buon lavoro.”

    Queste dichiarazioni hanno scosso i mercati, sollevando timori di interferenze politiche nella politica monetaria e minando la fiducia nell’indipendenza della Federal Reserve.

    Gli analisti di ING hanno sottolineato che, con due funzionari della Fed — Michelle Bowman e Christopher Waller, entrambi nominati da Trump — che manifestano opinioni divergenti, i mercati potrebbero cominciare a prezzare un outlook più accomodante in risposta ai dati economici statunitensi più deboli.

    Contemporaneamente, le speculazioni su una possibile nomina anticipata del nuovo presidente della Fed hanno rafforzato le aspettative di una politica monetaria più morbida. Di conseguenza, le probabilità di un taglio dei tassi nella riunione di luglio sono salite al 25%, rispetto al 12% di una settimana fa.

    Euro e sterlina rafforzati dal calo del dollaro

    L’euro è salito, con EUR/USD che ha guadagnato lo 0,4% a 1,1706, raggiungendo il livello più alto da settembre 2021. Gli analisti di ING hanno suggerito che la moneta unica potrebbe aver beneficiato leggermente dall’accordo della NATO su un obiettivo di spesa per la difesa del 5% e dal tono relativamente conciliante di Trump verso gli alleati europei, eccezion fatta per la Spagna.

    Tuttavia, gli analisti hanno sottolineato che il movimento di EUR/USD è stato principalmente guidato dalla debolezza del dollaro. “Se la coppia riuscirà a mantenersi sopra 1,170, il prossimo obiettivo psicologico potrebbe essere 1,20,” hanno osservato, anche se per raggiungerlo potrebbe essere necessario un ulteriore indebolimento degli Stati Uniti.

    Resta comunque il rischio per l’euro, con la scadenza del 9 luglio per importanti negoziati commerciali e il potenziale ritorno di tensioni tra Washington e Bruxelles.

    Nel frattempo, il sentimento dei consumatori tedeschi continua a indebolirsi, con l’indice GfK di luglio che è sceso leggermente a -20,3, segnalando difficoltà economiche persistenti.

    La sterlina britannica ha anch’essa beneficiato della debolezza del dollaro, con GBP/USD che è salito dello 0,6% a 1,3748, il livello più alto da gennaio 2022. Il rafforzamento della sterlina riflette i dubbi crescenti sul ruolo dominante del dollaro come valuta di riserva mondiale.

    Yen e yuan guadagnano terreno in Asia

    Nel mercato asiatico, lo yen giapponese si è rafforzato, portando USD/JPY a scendere dello 0,9% a 143,97. Gli investitori attendono i dati sull’inflazione in uscita venerdì da Tokyo, che potrebbero influenzare le decisioni della Bank of Japan sul prossimo rialzo dei tassi. L’aumento recente della pressione sui prezzi ha aumentato le scommesse su un imminente inasprimento della politica monetaria.

    Anche la valuta cinese è salita, con lo yuan che ha raggiunto il massimo da sette mesi. Il cambio USD/CNY è sceso dello 0,1% a 7,1683, sostenuto dalle aspettative di nuovi stimoli economici a Pechino. I media locali hanno riferito che la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma cinese lancerà a luglio un nuovo pacchetto di incentivi e sovvenzioni per i consumatori, con l’obiettivo di stimolare la domanda interna.

  • I mercati europei salgono mentre si allentano le tensioni in Medio Oriente; Trump torna ad attaccare Powell

    I mercati europei salgono mentre si allentano le tensioni in Medio Oriente; Trump torna ad attaccare Powell

    Le borse europee hanno registrato modesti rialzi giovedì, con gli investitori attenti agli sviluppi geopolitici, alle incertezze sulle politiche commerciali e alle indicazioni provenienti dalla Federal Reserve statunitense.

    Alle 07:15 GMT, il DAX tedesco era in aumento dello 0,5%, il CAC 40 francese guadagnava lo 0,4%, mentre il FTSE 100 britannico segnava un rialzo dello 0,1%.

    Cessate il fuoco tra Israele e Iran, ma i dazi USA restano una minaccia

    Il clima più disteso sul fronte geopolitico ha sostenuto i mercati, grazie al cessate il fuoco tra Israele e Iran, mediato dal presidente americano Donald Trump, che sembra reggere. L’accordo ha ridotto i timori di interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, fattore che aveva inciso negativamente sul sentiment degli investitori.

    Tuttavia, l’attenzione si sposta ora sulla scadenza del 9 luglio per i nuovi accordi commerciali con l’amministrazione Trump. Con pochi segnali di progresso concreto, il ritorno dei dazi potrebbe presto riemergere come rischio per i mercati.

    Trump attacca Powell e anticipa una possibile sostituzione

    Durante un’audizione al Congresso mercoledì, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha ribadito che non ci saranno tagli ai tassi d’interesse finché non sarà chiaro l’impatto inflazionistico delle tariffe. Powell ha avvertito che gli aumenti dei prezzi legati ai dazi potrebbero essere più persistenti del previsto.

    La posizione cauta del banchiere centrale ha attirato nuove critiche da parte del presidente Trump, che lo ha definito “terribile” e ha annunciato che intende nominarne un successore già da settembre, prima della scadenza ufficiale del mandato di Powell nel maggio 2026.

    “So già chi sceglierò, ho tre o quattro nomi in mente”, ha detto Trump.

    Queste affermazioni alimentano i timori di indipendenza compromessa della Fed, un principio fondamentale per la fiducia degli investitori nelle politiche monetarie USA.

    H&M sotto le attese; titoli della difesa favoriti dagli impegni NATO

    Sul fronte aziendale, il colosso svedese H&M ha riportato un calo delle vendite del secondo trimestre leggermente peggiore delle attese. Tuttavia, si attende una crescita del 3% a giugno, calcolata in valute locali.

    Nel frattempo, i titoli della difesa potrebbero beneficiare del rinnovato sostegno della NATO a un forte aumento della spesa militare.

    Shell (LSE:SHEL) ha inoltre smentito le indiscrezioni del Wall Street Journal riguardo presunte trattative iniziali per l’acquisizione del rivale BP (LSE:BP.).

    Petrolio in rialzo grazie alla forte domanda USA

    I prezzi del petrolio sono aumentati giovedì, consolidando i guadagni della sessione precedente dopo che i dati USA hanno mostrato un calo superiore alle attese delle scorte di greggio, segnale di domanda sostenuta.

    Alle 03:15 ET:

    • Il Brent guadagnava lo 0,4% a $66,70 al barile
    • Il WTI statunitense saliva dello 0,5% a $65,23 al barile

    Entrambi i contratti erano già saliti di quasi l’1% mercoledì, grazie a un calo di 5,8 milioni di barili delle scorte di greggio USA. Anche le riserve di benzina sono diminuite di 2,1 milioni di barili, con una domanda al livello più alto da dicembre 2021.

  • Oro stabile grazie al calo del dollaro e alla tregua tra Israele e Iran

    Oro stabile grazie al calo del dollaro e alla tregua tra Israele e Iran

    I prezzi dell’oro sono rimasti stabili nelle prime ore di scambio in Asia giovedì, sostenuti dall’indebolimento del dollaro statunitense dopo nuove tensioni politiche tra l’ex presidente Donald Trump e il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Anche l’allentamento delle tensioni geopolitiche, grazie a una tregua tra Israele e Iran, ha contribuito alla stabilità del metallo prezioso.

    L’oro spot è rimasto fermo a $3.336,65 l’oncia, mentre i future con scadenza ad agosto sono saliti dello 0,1% a $3.347,45 alle 01:08 ET (05:08 GMT). I prezzi del metallo avevano subito un calo nei giorni precedenti, quando l’annuncio della tregua aveva ridotto la domanda di beni rifugio.

    Trump attacca la Fed durante le audizioni al Congresso

    Il dollaro ha perso terreno dopo che Trump ha criticato duramente Powell, definendolo “terribile” e lasciando intendere che potrebbe essere sostituito. Powell, durante la sua seconda giornata di audizioni al Congresso, ha ribadito la necessità di non affrettare i tagli ai tassi, avvertendo che l’inflazione legata ai dazi potrebbe durare più del previsto.

    Le dichiarazioni di Trump hanno sollevato nuove preoccupazioni sull’indipendenza della Fed, spingendo al ribasso il dollaro e sostenendo i prezzi dell’oro. L’indice del dollaro USA è sceso dello 0,3% nelle ore asiatiche.

    Domanda di beni rifugio ridotta grazie alla tregua

    Nonostante il calo del dollaro, i guadagni dell’oro sono rimasti contenuti. La tregua tra Israele e Iran ha ridotto i premi di rischio geopolitico, indebolendo l’interesse degli investitori per i beni rifugio.

    Il platino guida i rialzi grazie a domanda forte e offerta limitata

    Sul fronte degli altri metalli, il platino ha registrato i maggiori rialzi. I future sono saliti dell’1,6% a $1.372,60 l’oncia, toccando i livelli più alti dal settembre 2014. Il metallo ha guadagnato quasi il 9% questa settimana e il 30% nel mese di giugno, spinto dalla domanda industriale e da scorte limitate.

    Argento e rame beneficiano del dollaro debole e dei segnali dalla Cina

    I future sull’argento sono saliti dello 0,7% a $36,355 l’oncia, sostenuti dal calo del dollaro e da una prospettiva positiva sulla domanda industriale.

    Anche i prezzi del rame hanno registrato rialzi. I future sul rame alla Borsa dei Metalli di Londra sono saliti dello 0,5% a $9.770,35 per tonnellata, mentre quelli statunitensi sono cresciuti dello 0,3% a $4,94 per libbra. A spingere il mercato sono stati anche i segnali da Pechino, che ha promesso misure più forti per stimolare i consumi interni.

  • Le vendite di Tesla calano in Europa a causa della crescente concorrenza dei marchi cinesi di auto elettriche

    Le vendite di Tesla calano in Europa a causa della crescente concorrenza dei marchi cinesi di auto elettriche

    Tesla (NASDAQ:TSLA) ha registrato un forte calo del 27,9% nelle vendite di veicoli nuovi in Europa nel mese di maggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante le vendite di veicoli completamente elettrici nella regione siano aumentate del 27,2%.

    La quota di mercato del produttore statunitense di auto elettriche in Europa è scesa all’1,2% a maggio, rispetto all’1,8% di un anno fa, segnando il quinto mese consecutivo di calo nelle vendite. Questo declino coincide con il crescente interesse dei consumatori per i veicoli elettrici cinesi più economici e con il malcontento di alcuni acquirenti per le dichiarazioni politiche del CEO Elon Musk.

    Secondo l’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, le vendite complessive di veicoli in Europa sono aumentate dell’1,9% a maggio, raggiungendo 1,11 milioni di unità, dopo una leggera flessione dello 0,3% in aprile.

    Nonostante i dazi imposti dall’Unione Europea sui veicoli elettrici prodotti in Cina, i produttori cinesi continuano a rafforzare la loro presenza, vendendo 65.808 auto a maggio e raddoppiando la loro quota di mercato al 5,9%, secondo i dati di Jato Dynamics. In particolare, BYD (USOTC:BYDDY) ha quasi eguagliato le immatricolazioni di Tesla a maggio, dopo aver già superato Tesla in aprile.

    Il restyling della Model Y di Tesla non è ancora riuscito a invertire la tendenza negativa, mentre i marchi europei consolidati e i concorrenti cinesi lanciano rapidamente nuovi modelli elettrici, in un contesto di crescenti tensioni commerciali.

    Tra i principali costruttori, SAIC Motor, di proprietà statale cinese, ha visto un aumento delle immatricolazioni del 22,5%, BMW (TG:BMW) della Germania è cresciuta del 5,6%, mentre Mazda del Giappone ha registrato un calo del 23%.

    Nel complesso, le vendite di auto nell’Unione Europea sono diminuite dello 0,6% da inizio anno. Tuttavia, la domanda di veicoli elettrificati continua a crescere: le immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria sono aumentate del 26,1%, quelle ibride plug-in del 15% e quelle ibride tradizionali del 19,8%.

    A maggio, i veicoli elettrificati hanno rappresentato il 58,9% del totale delle immatricolazioni di auto passeggeri nell’UE, in netto aumento rispetto al 48,9% dello stesso mese dell’anno precedente.

    Guardando ai singoli mercati, la Spagna e la Germania hanno registrato un aumento delle nuove immatricolazioni rispettivamente del 18,6% e dell’1,2%, mentre la Francia e l’Italia hanno registrato cali del 12,3% e dello 0,1%. Il Regno Unito ha registrato un modesto aumento dell’1,6%.

  • Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street si prende una pausa dopo il rally; gli investitori osservano il cessate il fuoco in Medio Oriente e le dichiarazioni di Powell

    Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street si prende una pausa dopo il rally; gli investitori osservano il cessate il fuoco in Medio Oriente e le dichiarazioni di Powell

    I future sugli indici statunitensi sono rimasti per lo più invariati nella mattinata di mercoledì, mentre gli operatori di mercato mostrano cautela dopo due giornate di forte rialzo che hanno portato gli indici principali ai massimi da quattro mesi.

    Dopo i guadagni consecutivi di inizio settimana, gli investitori sembrano restii ad assumere nuove posizioni. I future su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq si sono mossi poco nel pre-market, con S&P e Nasdaq che si avvicinano ai rispettivi record storici.

    L’attenzione si concentra anche sul cessate il fuoco tra Israele e Iran, annunciato martedì e mediato dal Presidente Donald Trump.

    “Partendo dal presupposto che tutto funzioni come dovrebbe, e funzionerà, desidero congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la resistenza, il coraggio e l’intelligenza necessari a porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata ‘LA GUERRA DEI 12 GIORNI’”, ha scritto Trump su Truth Social.

    Nonostante le reciproche accuse di violazione dell’accordo, i mercati sembrano confidare in una possibile distensione duratura.

    Riepilogo di mercato: rally ai massimi di quattro mesi

    La sessione di martedì ha proseguito il forte slancio di lunedì. Sebbene gli indici abbiano perso parte dei guadagni verso la chiusura, sono comunque rimasti in territorio positivo: il Nasdaq è salito di 281,56 punti (1,4%) a 19.912,53, il Dow Jones ha guadagnato 507,24 punti (1,2%) a 43.089,02 e lo S&P 500 è cresciuto di 67,01 punti (1,1%) a 6.092,18.

    Powell conferma un approccio prudente sui tassi

    Il Presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito l’intenzione della banca centrale di mantenere un approccio attendista, senza rispondere alle pressioni dell’amministrazione Trump per un taglio dei tassi.

    “Per il momento, siamo ben posizionati per aspettare e apprendere di più sull’andamento probabile dell’economia prima di considerare qualsiasi aggiustamento della nostra politica monetaria”, ha dichiarato Powell durante l’audizione alla Commissione Servizi Finanziari della Camera.

    La fiducia dei consumatori cala inaspettatamente

    Sul fronte macroeconomico, la Conference Board ha riportato un calo dell’indice di fiducia dei consumatori, sceso a 93,0 a giugno da 98,4 a maggio. Le previsioni indicavano un aumento a 99,0.

    Tecnologia e viaggi trainano il mercato

    Tra i settori in evidenza, i semiconduttori hanno brillato con l’Indice Philadelphia Semiconductor in aumento del 3,8%, toccando i massimi da cinque mesi. Anche le compagnie aeree sono salite, con l’Indice NYSE Arca Airline a +3,6%.

    Hanno chiuso in positivo anche hardware, networking e biotech, mentre oro e petrolio sono rimasti indietro in una giornata dominata dalla propensione al rischio.

  • DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei scendono leggermente mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran tiene e gli investitori guardano agli eventi chiave

    DAX, CAC, FTSE100, I mercati europei scendono leggermente mentre il cessate il fuoco tra Israele e Iran tiene e gli investitori guardano agli eventi chiave

    Le borse europee sono scese leggermente mercoledì, interrompendo il rally della sessione precedente, mentre il fragile cessate il fuoco tra Israele e Iran sembrava reggere.

    Martedì sera, l’inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump per il Medio Oriente ha definito “incoraggianti” i colloqui con l’Iran, alimentando le speranze di un possibile accordo di pace a lungo termine da parte di Washington.

    La fiducia dei consumatori francesi rimane stabile

    Secondo i dati diffusi dall’agenzia statistica nazionale INSEE, la fiducia dei consumatori francesi è rimasta invariata a giugno. L’indice si è attestato a 88,0, deludendo le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento a 89,0 e restando ben al di sotto della media storica.

    Attesa per il vertice NATO e la testimonianza di Powell

    L’attenzione degli investitori si concentra ora sul vertice NATO in programma nella giornata, dove i leader dovrebbero finalizzare gli impegni in materia di spesa per la difesa. Nel frattempo, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è atteso per la seconda giornata della sua audizione al Senato, dopo aver sottolineato martedì un approccio prudente alla politica dei tassi d’interesse.

    Andamento degli indici principali

    • Il FTSE 100 britannico è rimasto leggermente sotto la parità
    • Il CAC 40 francese ha perso lo 0,3%
    • Il DAX tedesco è sceso dello 0,4%

    Titoli in evidenza

    • Nordex ha guadagnato l’1,6% dopo aver ottenuto un contratto con lo sviluppatore di energie rinnovabili Umweltgerechte Kraftanlagen GmbH & Co KG.
    • Il rivenditore automobilistico Vertu Motors è salito del 2,3% dopo aver registrato un aumento del 7% nelle vendite di auto nuove nel trimestre conclusosi il 31 maggio.
    • Il gruppo della difesa Babcock International ha registrato un’impennata del 13% grazie a risultati annuali preliminari solidi e all’aumento delle previsioni su dividendi e ricavi.
    • Il fornitore di tecnologie avanzate Oxford Instruments ha guadagnato l’1,1% dopo aver annunciato l’avvio di un programma di riacquisto di azioni entro il 24 giugno 2026.