L’indice S&P 500 ha chiuso in ribasso martedì, dopo che un inatteso rallentamento dell’attività nel settore dei servizi negli Stati Uniti ha riacceso i timori sulla solidità dell’economia, proprio mentre prosegue la stagione delle trimestrali.
Alla chiusura dei mercati (ore 22:00 italiane), il Dow Jones Industrial Average è sceso di circa 62 punti (-0,1%), lo S&P 500 ha perso lo 0,4% e il NASDAQ Composite ha lasciato sul terreno lo 0,7%.
Attività dei servizi in calo inaspettato
I mercati sono stati scossi dai dati pubblicati dall’Institute for Supply Management (ISM), secondo cui il suo indice PMI non manifatturiero è sceso a 50,1 nel mese di luglio, rispetto al 50,8 di giugno, ben al di sotto delle previsioni che lo davano a 51,5. Un valore sopra 50 indica espansione, ma il calo ha sollevato preoccupazioni su un possibile rallentamento economico in un settore che rappresenta oltre due terzi del PIL statunitense.
“Secondo commenti raccolti, i dazi restano un fattore importante che limita ordini, investimenti e attività”, ha scritto Jefferies in un recente report.
Il dato deludente arriva in un momento in cui molti analisti si aspettano che la Federal Reserve possa iniziare a tagliare i tassi d’interesse già da settembre. Le aspettative sono aumentate dopo il debole rapporto sull’occupazione pubblicato la scorsa settimana e le dichiarazioni concilianti della presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, che ha lasciato intendere di essere favorevole a un taglio.
Il deficit commerciale si riduce oltre le attese
Sul fronte del commercio estero, il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto più del previsto nel mese di giugno, calando del 16% a 60,2 miliardi di dollari rispetto ai 71,7 miliardi di maggio. Il calo riflette una diminuzione delle importazioni, dopo un’impennata nei mesi precedenti dovuta a un’accelerazione degli acquisti legata ai dazi. Gli economisti avevano previsto un deficit di 62,6 miliardi.
Trimestrali: brilla Palantir
La stagione degli utili aziendali ha fornito un parziale supporto ai mercati, grazie ai risultati positivi pubblicati da diverse società.
Palantir Technologies (NASDAQ: PLTR) ha visto le sue azioni salire bruscamente dopo aver registrato i ricavi trimestrali più alti da quando è quotata in Borsa. La crescita è stata trainata dalla forte domanda, sia pubblica che privata, per i suoi servizi di analisi dati e software di difesa basati su intelligenza artificiale. Il sostegno alla diffusione dell’IA da parte della Casa Bianca, insieme all’interesse del Pentagono per fornitori “non tradizionali”, ha contribuito alla buona performance.
Pfizer (NYSE: PFE) è avanzata in Borsa dopo aver superato le attese degli analisti su utili e ricavi del secondo trimestre, alzando anche le previsioni di utile per l’intero anno.
Marriott International (NASDAQ: MAR) è rimasta stabile nonostante risultati trimestrali superiori alle attese. La società ha però rivisto al ribasso l’outlook per l’anno, citando tagli alla spesa pubblica e una domanda più debole nei viaggi d’affari.
Caterpillar (NYSE: CAT) ha riportato ricavi sopra le aspettative, ma utili rettificati inferiori alle stime. Il titolo ha comunque chiuso in leggero rialzo.
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