Borsa USA in rialzo sulle attese di tagli dei tassi; focus sulla stagione degli utili

Le azioni statunitensi sono rimbalzate lunedì, invertendo il calo di venerdì causato dai dati del mercato del lavoro, mentre gli investitori si sono mostrati ottimisti sulla possibilità di un taglio dei tassi d’interesse. Alle 09:35 ET, il Dow Jones Industrial Average guadagnava 268 punti (+0,6%), l’S&P 500 saliva di 45 punti (+0,7%) e il NASDAQ Composite avanzava di 210 punti (+1%).

Il forte ribasso di venerdì aveva portato l’S&P 500 a registrare la sua peggiore giornata da oltre due mesi, dopo che il presidente Trump aveva firmato un ordine esecutivo imponendo pesanti dazi su importazioni da quasi 70 Paesi. Il sentiment degli investitori è stato ulteriormente minato da un rapporto sul lavoro deludente, che ha mostrato importanti revisioni al ribasso per i mesi precedenti, e dal licenziamento da parte di Trump del capo dell’ufficio statistiche incaricato di elaborare i dati sull’occupazione, accusato — senza prove — di aver “manipolato” i numeri. Gli analisti hanno avvertito che questa mossa getta dubbi sulla affidabilità dei dati economici USA.

Dati deboli sul lavoro alimentano le aspettative di un taglio dei tassi

Lunedì l’attenzione degli investitori si è concentrata sugli ordini alle fabbriche di giugno, mentre crescevano le preoccupazioni sulla salute dell’economia americana dopo che il Dipartimento del Lavoro aveva comunicato venerdì che le buste paga non agricole erano aumentate di appena 73.000 unità a luglio, ben al di sotto delle attese di 110.000. Inoltre, i dati di maggio e giugno sono stati rivisti al ribasso con un totale combinato di 258.000 posti di lavoro in meno rispetto alle stime precedenti. Questa debolezza del mercato del lavoro ha portato la probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre sopra l’80%.

Lunedì, lo stratega di Morgan Stanley, Mike Wilson, ha ribadito la sua visione rialzista sulle azioni americane, affermando che la banca acquisterebbe su eventuali debolezze del mercato, nonostante si aspetti una leggera correzione nel terzo trimestre. “Siamo stati ottimisti negli ultimi mesi soprattutto grazie alla ripresa a V della revisione degli utili”, ha dichiarato Wilson, aggiungendo che i giorni di “Capitolazione” e “Liberazione” di aprile hanno segnato la fine del mercato orso iniziato nel 2024 e l’inizio di un nuovo mercato toro, ora in corso da quattro mesi. Wilson ha concluso: “Compriamo sulle correzioni e restiamo rialzisti per i prossimi 12 mesi”.

Grandi trimestrali in arrivo: AMD, Caterpillar, Disney

Ora l’attenzione si sposta sulla stagione degli utili, con oltre 150 aziende che pubblicheranno i risultati questa settimana. Tra le più attese, Advanced Micro Devices (AMD) e Caterpillar presenteranno i loro conti martedì, offrendo indicazioni sulla domanda di semiconduttori e sull’attività industriale globale. Mercoledì toccherà a Walt Disney, McDonald’s e Uber Technologies.

La stagione degli utili si è finora dimostrata solida, rafforzando l’ottimismo sul duraturo entusiasmo attorno alle applicazioni dell’intelligenza artificiale.

In altre notizie, le azioni di Berkshire Hathaway sono scese dopo aver registrato una svalutazione di 3,76 miliardi di dollari sulla sua partecipazione in Kraft Heinz. Al contrario, le azioni Tesla sono salite dopo che il consiglio di amministrazione ha approvato un pacchetto di 96 milioni di azioni vincolate a favore del CEO Elon Musk, su raccomandazione di due amministratori indipendenti.

Prezzi del petrolio in calo dopo aumento della produzione OPEC+

I prezzi del petrolio sono scesi nettamente lunedì dopo che l’OPEC+ ha concordato un importante aumento della produzione a settembre, ampliando l’offerta globale. Alle 09:35 ET, i futures sul Brent perdevano il 2,2% a 68,15 dollari al barile, mentre i futures sul WTI statunitense calavano del 2,4% a 65,69 dollari.

L’OPEC+ ha annunciato un incremento pianificato di 547.000 barili al giorno per settembre, segnando un’inversione completa e anticipata dei precedenti tagli di produzione, che ammontavano a circa 2,5 milioni di barili al giorno, pari a circa il 2,4% della domanda mondiale.

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