Le borse statunitensi hanno avuto un andamento misto lunedì, mentre gli investitori hanno reagito alla notizia di un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, dando il via a una settimana chiave ricca di risultati societari, dati economici e riunioni di banche centrali.
Alle 09:35 ET, il Dow Jones Industrial Average era in calo di 10 punti (-0,1%), mentre l’S&P 500 guadagnava 6 punti (+0,2%) e il NASDAQ, a forte componente tecnologica, saliva di 75 punti (+0,4%). Sia l’S&P 500 che il NASDAQ hanno recentemente toccato nuovi massimi storici, sostenuti da utili trimestrali positivi e da una maggiore chiarezza sulle politiche tariffarie statunitensi.
Accordo commerciale tra Stati Uniti e UE
Nel fine settimana, Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un’intesa commerciale preliminare che prevede un dazio del 15% sulle merci europee in entrata negli USA. L’accordo include anche importanti acquisti da parte dell’UE di energia e attrezzature militari statunitensi, insieme a rilevanti investimenti nell’economia americana. In particolare, l’UE si è impegnata ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia dagli Stati Uniti e a investire altri 600 miliardi nel paese.
L’intesa ha contribuito ad alleviare le tensioni sui mercati, che temevano uno stallo prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi il 1° agosto. Tuttavia, gli analisti di ING hanno avvertito che “l’accordo non è ancora stato formalizzato” e si attendono chiarimenti nelle prossime ore o giorni.
Focus sulla Fed e sull’inflazione
Al di là delle questioni commerciali, la Federal Reserve avvia questa settimana la sua riunione di politica monetaria di due giorni, che si concluderà il 30 luglio. I tassi d’interesse dovrebbero restare tra il 4,25% e il 4,5%, ma gli investitori cercheranno segnali su un possibile taglio a settembre o entro fine anno.
Anche la Banca del Giappone terrà una riunione importante giovedì, in attesa dell’indice dei prezzi PCE di giugno, il principale indicatore d’inflazione seguito dalla Fed.
In settimana sono attesi anche importanti dati sul lavoro negli Stati Uniti, tra cui il rapporto JOLTS martedì, le buste paga private ADP mercoledì, le richieste di sussidi di disoccupazione giovedì e il rapporto ufficiale sull’occupazione di luglio venerdì.
In arrivo gli utili dei giganti tech
Questa sarà anche la settimana più intensa della stagione degli utili, con oltre 150 aziende dell’S&P 500 pronte a pubblicare i loro risultati trimestrali. Tra queste, alcuni dei cosiddetti “Magnifici Sette”, tra cui Meta (Facebook) e Microsoft mercoledì, seguiti da Apple e Amazon giovedì.
Gli investitori ascolteranno con attenzione i commenti delle aziende sulle spese legate all’intelligenza artificiale, per capire se gli investimenti massicci nei data center siano giustificati.
Secondo Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, l’S&P 500 potrebbe salire fino a 7.200 punti entro la metà del 2026, grazie a una “ripresa progressiva” degli utili e a tendenze macroeconomiche favorevoli. Wilson ha aggiunto che la crescita degli utili è su basi solide, con stime che indicano un aumento degli utili per azione a doppia cifra.
Petrolio in rialzo dopo l’accordo commerciale
I prezzi del petrolio sono saliti lunedì, sostenuti dalla notizia dell’accordo commerciale tra USA e UE, che ha ridotto i timori di una guerra commerciale dannosa per l’economia.
Alle 09:35 ET, i future sul Brent erano in rialzo del 2,3% a 69,23 dollari al barile, mentre il WTI statunitense guadagnava il 2,4% a 66,76 dollari. Il mercato petrolifero è supportato anche dalla possibilità di ulteriori accordi commerciali prima del 1° agosto, scadenza fissata per l’introduzione di nuovi dazi su beni provenienti da vari paesi.
Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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