Author: Matthew Collom

  • Wall Street in rialzo grazie agli ottimi risultati di Meta e Microsoft; gli investitori osservano i dati economici

    Wall Street in rialzo grazie agli ottimi risultati di Meta e Microsoft; gli investitori osservano i dati economici

    Le borse statunitensi hanno chiuso in netto rialzo giovedì, spinte dai risultati trimestrali migliori del previsto di Microsoft e Meta Platforms, mentre gli operatori hanno analizzato un flusso consistente di dati macroeconomici.

    Alle 09:35 ET, il Dow Jones guadagnava 100 punti (+0,2%), l’S&P 500 avanzava di 48 punti (+0,8%) e il NASDAQ Composite registrava un’impennata di 270 punti (+1,3%).

    Meta e Microsoft brillano

    La stagione degli utili per i cosiddetti “Magnifici Sette” è iniziata positivamente, con Microsoft (NASDAQ: MSFT) e Meta Platforms (NASDAQ: META) che hanno pubblicato risultati relativi al secondo trimestre ben oltre le aspettative.

    Meta ha messo a segno un forte rialzo in Borsa grazie a una performance solida nel settore pubblicitario, alimentando l’ottimismo sugli investimenti dell’azienda nell’intelligenza artificiale.

    Anche Microsoft ha beneficiato della crescente domanda di soluzioni basate su IA, che ha spinto in alto la crescita del comparto cloud.

    Nel frattempo, gli investitori attendono i conti di Apple (NASDAQ: AAPL) e Amazon (NASDAQ: AMZN), previsti dopo la chiusura odierna dei mercati.

    Altri titoli in evidenza

    Comcast (NASDAQ: CMCSA) è salita dopo aver superato le previsioni sugli utili trimestrali, nonostante una perdita di abbonati nel segmento della banda larga.

    Biogen (NASDAQ: BIIB) ha guadagnato terreno grazie a ricavi superiori alle attese e a un aumento delle previsioni annuali, spinto dalle vendite del farmaco per l’Alzheimer.

    Norwegian Cruise Line (NYSE: NCLH) ha riportato ricavi record nel secondo trimestre e ha confermato le stime per l’intero anno, facendo balzare il titolo.

    CVS Health (NYSE: CVS) è cresciuta dopo aver alzato le previsioni sui profitti per il 2025 e aver battuto le attese, in gran parte grazie al miglioramento delle prestazioni della sua controllata assicurativa Aetna.

    Al contrario, Qualcomm (NASDAQ: QCOM) è scesa a causa delle preoccupazioni legate alla possibile perdita di Apple come principale cliente per i modem, nonostante una guidance positiva.

    Lavoro stabile, attenzione all’inflazione

    Secondo i dati diffusi giovedì, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 1.000 unità a quota 218.000, segnalando una relativa stabilità nel mercato del lavoro. Tuttavia, i lavoratori licenziati stanno impiegando più tempo a trovare nuove occupazioni.

    Questo report precede la pubblicazione, attesa per venerdì, dei dati cruciali sui salari non agricoli.

    In parallelo, la spesa dei consumatori statunitensi è aumentata dello 0,3% a giugno, dopo essere rimasta invariata a maggio. L’indice dei prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures), osservato attentamente dalla Federal Reserve, è cresciuto dello 0,3% su base mensile, in linea con le previsioni e leggermente in accelerazione rispetto allo 0,2% di maggio. Su base annua, l’inflazione PCE ha raggiunto il 2,6%, oltre le attese (2,5%) e il valore precedente (2,4%).

    Il PCE core, che esclude energia e alimentari, è salito dello 0,3% mensile e del 2,8% annuo.

    Gli analisti di Vital Knowledge hanno osservato che i dazi stanno già esercitando una pressione al rialzo sui prezzi, un effetto che potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi man mano che le nuove tariffe si rifletteranno nei dati.

    Fed ferma i tassi, tensioni con Trump

    La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella riunione di mercoledì, ma due governatori — Michelle Bowman e Christopher Waller — si sono espressi contro la decisione, segnando la prima doppia dissidenza dal 1993.

    L’ex presidente Donald Trump ha criticato aspramente la scelta, accusando Jerome Powell di essere “troppo lento”. Sul suo social network ha scritto: “Jerome ‘Troppo Tardi’ Powell lo ha fatto di nuovo! È TROPPO TARDI. In altre parole, ‘Troppo Tardi’ è un PERDENTE TOTALE e il nostro Paese ne sta pagando il prezzo!”

    Gli analisti di ING hanno evidenziato che Powell si è nuovamente esposto a uno scontro diretto con Trump, scegliendo di “guardare oltre” l’inflazione causata dai dazi, rinunciando ad alzare i tassi.

    Nuove tariffe su Corea del Sud e India

    Mercoledì sera, Trump ha annunciato nuovi dazi commerciali. Gli Stati Uniti imporranno una tariffa del 15% sulle importazioni dalla Corea del Sud, paese che si è impegnato a investire 350 miliardi di dollari negli USA e ad acquistare 100 miliardi in prodotti energetici americani.

    È stato inoltre firmato un ordine per l’introduzione di un dazio del 50% su prodotti semilavorati e ad alto contenuto di rame, a partire dal 1° agosto, per motivi di sicurezza nazionale.

    L’India sarà soggetta a una tariffa del 25% più sanzioni, sempre da agosto, a causa dell’acquisto di energia e armamenti dalla Russia.

    Diversi accordi commerciali sono ancora in fase di negoziazione, ma i dazi “reciproci” di Trump entreranno in vigore a inizio mese.

    Petrolio in calo

    I prezzi del petrolio sono scesi giovedì, appesantiti da un incremento a sorpresa nelle scorte statunitensi e da dati economici deboli provenienti dalla Cina, che hanno alimentato timori sulla domanda futura.

    Alle 09:35 ET, il Brent perdeva l’1% a 71,76 dollari al barile, mentre il WTI calava dell’1% a 69,32 dollari.

    Entrambi i benchmark avevano guadagnato l’1% mercoledì, sostenuti principalmente dalle minacce di Trump di imporre dazi severi ai principali acquirenti di greggio russo, nel tentativo di fare pressione su Mosca affinché ponga fine al conflitto in Ucraina.

    Secondo l’Energy Information Administration, le scorte di greggio statunitensi sono aumentate di 7,7 milioni di barili la scorsa settimana, ben al di sopra delle previsioni di un calo di 1,3 milioni.

    I dati cinesi deludenti hanno accresciuto le preoccupazioni su una possibile debolezza della domanda da parte del maggiore importatore mondiale di petrolio.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Mercati oggi: l’S&P 500 scivola mentre la Fed mantiene i tassi fermi tra divisioni interne

    Mercati oggi: l’S&P 500 scivola mentre la Fed mantiene i tassi fermi tra divisioni interne

    L’S&P 500 ha chiuso in calo mercoledì dopo che la Federal Reserve ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse, nonostante il dissenso di due membri – la prima doppia opposizione dal 1993 – segnalando crescenti divisioni sul futuro della politica monetaria.

    Alla chiusura delle 16:00 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 171 punti, o dello 0,4%, l’S&P 500 è sceso dello 0,1% e il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,2%.


    La Fed resta ferma, ma le tensioni aumentano

    Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha mantenuto il tasso di riferimento nel range compreso tra il 4,25% e il 4,5%. Le governatrici Michelle Bowman e Christopher Waller hanno votato contro la decisione, sostenendo invece un taglio di 25 punti base. Il loro dissenso evidenzia un crescente divario all’interno della Fed su quanto a lungo mantenere i tassi su livelli elevati.

    Il presidente Trump ha continuato a fare pressione sulla banca centrale affinché riduca rapidamente i tassi per sostenere la crescita economica.

    I dati economici pubblicati mercoledì hanno mostrato un’economia resiliente: il PIL statunitense è cresciuto del 3,0% nel secondo trimestre, superando le attese del 2,5% e rimbalzando da una contrazione dello 0,5% nel primo trimestre. Anche le buste paga private hanno superato le previsioni a luglio, registrando un aumento di 104.000 posti di lavoro dopo un calo rivisto di 23.000 a giugno, in attesa dei dati ufficiali sulle nonfarm payrolls di venerdì.


    Riflettori sugli utili delle Big Tech

    La stagione delle trimestrali è al suo apice: l’82% delle 199 aziende dell’S&P 500 che hanno già pubblicato i risultati ha superato le stime, secondo i dati di FactSet.

    Dopo la chiusura dei mercati, Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) pubblicheranno i loro utili, seguite giovedì da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN). Sono attesi anche i dati di Arm Holdings (NASDAQ:ARM) e Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD).

    Diversi titoli hanno riportato risultati solidi mercoledì:

    • Starbucks (NASDAQ:SBUX) è balzata dopo che i ricavi del terzo trimestre hanno superato le attese, segnalando progressi nel piano di rilancio.
    • Humana (NYSE:HUM) è salita dopo aver alzato le previsioni di ricavi annuali grazie a un trimestre superiore alle attese.
    • Etsy (NASDAQ:ETSY) ha guadagnato terreno grazie a ricavi oltre le stime, spinti da strategie di personalizzazione basate sull’intelligenza artificiale.
    • VF Corporation (NYSE:VFC) è avanzata dopo aver superato le stime sui ricavi grazie alla maggiore domanda per i suoi marchi di abbigliamento e calzature.

    Tornano le tensioni commerciali

    I mercati hanno dovuto fare i conti anche con nuove preoccupazioni legate al commercio internazionale. Due giorni di colloqui tra Stati Uniti e Cina in Svezia si sono conclusi senza progressi significativi, sebbene entrambe le parti abbiano definito le discussioni costruttive e abbiano concordato di lavorare per un’estensione della tregua commerciale di 90 giorni.

    Separatamente, il presidente Trump ha annunciato un nuovo dazio del 25% più sanzioni contro l’India, in vigore dal 1° agosto, citando gli acquisti del paese di equipaggiamenti militari ed energia dalla Russia. La misura arriva pochi giorni dopo un accordo commerciale preliminare con l’Unione Europea, ma restano in sospeso patti con altri paesi a pochi giorni dalla scadenza della tariffa “reciproca” fissata per il 1° agosto.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borse USA in lieve rialzo mentre gli investitori valutano dati di crescita, utili e decisione della Fed

    Borse USA in lieve rialzo mentre gli investitori valutano dati di crescita, utili e decisione della Fed

    Le borse statunitensi sono salite leggermente mercoledì, mentre gli investitori digerivano una serie di risultati societari, dati macroeconomici solidi e attendevano la nuova decisione di politica monetaria della Federal Reserve.

    Alle 09:40 ET, il Dow Jones Industrial Average avanzava di 20 punti, pari allo 0,1%, l’S&P 500 guadagnava 7 punti (+0,1%) e il Nasdaq Composite cresceva di 45 punti (+0,2%).


    Riflettori puntati sui risultati dei big tech

    Questa settimana è la più intensa della stagione degli utili: finora 199 società dell’S&P 500 hanno pubblicato i propri bilanci e, secondo FactSet, quasi l’82% ha battuto le stime degli analisti.

    Mercoledì arrivano i primi risultati dei cosiddetti “Magnifici Sette” del settore tecnologico. Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) comunicheranno le proprie trimestrali dopo la chiusura dei mercati, seguite da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì. Tra le altre aziende attese figurano Arm Holdings (NASDAQ:ARM) e Robinhood Markets (NASDAQ:HOOD).

    Fuori dal comparto tech, Starbucks (NASDAQ:SBUX) è balzata dopo che i ricavi del terzo trimestre hanno superato le attese, segnale dei progressi nel piano di rilancio. Humana (NYSE:HUM) è salita dopo aver alzato la guidance sui ricavi annuali, mentre Etsy (NASDAQ:ETSY) ha sorpreso positivamente grazie a strategie di marketing più personalizzate e all’uso dell’intelligenza artificiale. Bene anche VF Corporation (NYSE:VFC), che ha superato le stime sui ricavi grazie alla maggiore domanda di abbigliamento e calzature.


    Nuove difficoltà nei negoziati commerciali

    Il sentiment di mercato è stato leggermente frenato dopo che due giorni di colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina in Svezia si sono conclusi senza progressi significativi. Entrambe le parti hanno definito le discussioni—mirate a prolungare la tregua commerciale di 90 giorni—“costruttive”, ma senza svolte rilevanti.

    A complicare ulteriormente il quadro, il presidente Trump ha annunciato l’introduzione di un dazio del 25% più sanzioni contro l’India a partire dal 1° agosto, citando gli acquisti di energia e armamenti russi da parte del Paese. L’annuncio arriva pochi giorni dopo un accordo preliminare raggiunto con l’Unione Europea, mentre con altri Paesi le trattative restano in stallo a ridosso della scadenza per i nuovi dazi.


    La Fed chiuderà oggi la riunione di luglio

    La Federal Reserve concluderà oggi la riunione di luglio e si prevede ampiamente che manterrà invariati i tassi d’interesse al 4,25%-4,5%. Il presidente Jerome Powell e altri membri hanno recentemente indicato un approccio più cauto sulle mosse future, per valutare l’impatto economico della politica commerciale aggressiva dell’amministrazione Trump.

    La Casa Bianca ha più volte sollecitato la Fed a tagliare i tassi per sostenere la crescita. La richiesta si è fatta più pressante dopo i dati economici pubblicati mercoledì: il PIL USA è cresciuto del 3,0% annualizzato nel secondo trimestre, oltre le stime del 2,5%, rimbalzando dal -0,5% del primo trimestre. Anche le buste paga private hanno sorpreso in positivo con +104.000 nuovi posti di lavoro a luglio, dopo un calo rivisto di 23.000 a giugno. Questi numeri anticipano il rapporto chiave sui non-farm payrolls in uscita venerdì.


    Petrolio in rialzo per la seconda seduta consecutiva

    I prezzi del petrolio sono saliti ancora mercoledì, consolidando i forti guadagni della seduta precedente. Alle 06:00 ET, il Brent guadagnava lo 0,6% a 72,11 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) cresceva dello 0,7% a 69,70 dollari. Entrambi i benchmark hanno chiuso martedì ai massimi dal 20 giugno, con rialzi superiori al 3%, dopo che Trump ha minacciato ulteriori misure contro la Russia se non farà progressi verso la fine della guerra in Ucraina.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Mercati oggi: L’S&P 500 arretra dopo il massimo storico mentre gli investitori attendono la decisione della Fed e sviluppi sui negoziati con la Cina

    Mercati oggi: L’S&P 500 arretra dopo il massimo storico mentre gli investitori attendono la decisione della Fed e sviluppi sui negoziati con la Cina

    L’S&P 500 ha chiuso in calo martedì dopo aver toccato un nuovo massimo intraday, mentre gli investitori hanno dovuto affrontare una raffica di risultati societari e l’incertezza persistente sui negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.

    Alla chiusura (ore 16:00 ET), il Dow Jones Industrial Average ha perso 204 punti, pari allo 0,5%, l’S&P 500 è sceso dello 0,3% dopo aver segnato un massimo intraday record di 6.409,26 punti e il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0,4%.

    I principali indici statunitensi hanno mostrato un andamento positivo nei giorni scorsi dopo l’annuncio, nel fine settimana, di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea.

    Tensioni commerciali ancora sotto i riflettori

    Gli investitori hanno seguito da vicino i negoziati commerciali tra Washington e Pechino. Il rappresentante commerciale USA Jamieson Greer ha dichiarato martedì che le trattative stanno “andando nella giusta direzione”, ma non ha fornito dettagli su un possibile accordo né sull’estensione della tregua tariffaria attualmente in vigore.

    In assenza di un’estensione, le tariffe sui beni cinesi potrebbero tornare ai livelli più alti imposti il 2 aprile. All’inizio dell’anno, i due Paesi avevano raggiunto intese preliminari che avevano contribuito a raffreddare un conflitto commerciale sempre più acceso, caratterizzato da dazi a catena e restrizioni sulle esportazioni di minerali strategici.

    La Fed avvia la riunione di politica monetaria

    La Federal Reserve ha dato il via martedì alla sua ultima riunione di due giorni. La decisione è attesa per mercoledì: i tassi dovrebbero rimanere invariati al 4,25%–4,5%, ma il mercato cercherà segnali su possibili tagli entro fine anno.

    Il presidente della Fed Jerome Powell ha mantenuto un approccio prudente, preferendo “aspettare e vedere” per valutare l’impatto economico della politica commerciale aggressiva dell’amministrazione Trump. Tuttavia, alcuni membri del FOMC hanno recentemente espresso la volontà di ridurre i tassi.

    Il presidente Donald Trump ha rinnovato lunedì le pressioni sulla banca centrale per un taglio dei tassi, sostenendo che ciò stimolerebbe la crescita economica.

    Giovedì è attesa anche la decisione di politica monetaria della Bank of Japan, che dovrebbe lasciare invariati i tassi. Sempre giovedì sarà pubblicato l’indice dei prezzi PCE di giugno, la misura di inflazione preferita dalla Fed.

    La settimana è ricca di dati sul mercato del lavoro: JOLTS Job Openings martedì, ADP payroll privati mercoledì, richieste di sussidi di disoccupazione giovedì e il rapporto sull’occupazione di luglio venerdì.

    Stagione degli utili al culmine

    Questa settimana è la più intensa della stagione delle trimestrali, con oltre 150 società dell’S&P 500 pronte a pubblicare i propri risultati. Tra le big tech – parte del gruppo noto come i “Sette Magnifici”Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) comunicheranno i dati mercoledì, seguite da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì.

    Tra i principali movimenti di martedì:

    • Merck (NYSE:MRK) è scesa dopo aver annunciato tagli ai costi e al personale per risparmiare 3 miliardi di dollari all’anno. I risultati del secondo trimestre sono stati penalizzati dalla debole domanda del vaccino Gardasil in Cina.
    • Novo Nordisk (NYSE:NVO) ha registrato un forte calo dopo aver ridotto per la seconda volta nel 2025 le previsioni di vendite e utili, citando una domanda inferiore alle attese per il farmaco dimagrante Wegovy.
    • PayPal (NASDAQ:PYPL) ha perso terreno dopo aver previsto un utile trimestrale stabile rispetto all’anno precedente, pur alzando le stime annuali.
    • United Parcel Service (NYSE:UPS) è crollata del 10,6% a causa del calo di ricavi e utili del secondo trimestre, penalizzati dall’incertezza legata alle politiche commerciali.
    • UnitedHealth (NYSE:UNH) ha chiuso in rosso dopo aver ripristinato le previsioni di utile annuale, che tuttavia sono risultate inferiori alle stime già riviste al ribasso dagli analisti.
    • Whirlpool (NYSE:WHR) è precipitata dopo aver pubblicato risultati deludenti per il secondo trimestre e tagliato drasticamente le previsioni per il 2025.

    Visa (NYSE:V) pubblicherà i risultati dopo la chiusura dei mercati.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Le borse USA salgono leggermente mentre prosegue la stagione degli utili; inizia la riunione della Fed

    Le borse USA salgono leggermente mentre prosegue la stagione degli utili; inizia la riunione della Fed

    Le azioni statunitensi sono leggermente salite martedì mattina, con gli investitori che continuano a valutare una nuova ondata di risultati societari e dati economici chiave, mentre la Federal Reserve ha dato il via alla sua riunione di politica monetaria di due giorni.

    Alle 09:40 ET, il Dow Jones Industrial Average era in rialzo di 12 punti (+0,1%), lo S&P 500 guadagnava 10 punti (+0,2%) e il NASDAQ Composite avanzava di 90 punti (+0,4%).

    Il sentiment positivo è stato sostenuto dall’annuncio, nel fine settimana, di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, che ha contribuito a ridurre i timori di una guerra commerciale tra le due potenze economiche.

    Focus sui negoziati commerciali USA-Cina

    L’accordo con l’UE è uno dei diversi che la Casa Bianca sta cercando di concludere prima del 1° agosto, data in cui entreranno in vigore nuovi dazi “reciproci” su vari Paesi. Secondo gli analisti di ING, il mercato guarda ora con attenzione a possibili sviluppi nelle trattative con paesi asiatici come Corea del Sud, Taiwan e India, oltre ad aggiornamenti sull’accordo con Messico e Canada.

    Intanto, Stati Uniti e Cina riprenderanno martedì i negoziati commerciali in Svezia. Pechino ha tempo fino al 12 agosto per raggiungere un accordo duraturo con Washington. In precedenza, le due parti avevano concordato intese preliminari che avevano temporaneamente raffreddato la guerra commerciale, caratterizzata da dazi crescenti e restrizioni sulle esportazioni di terre rare.

    Al centro l’incontro della Federal Reserve

    La Federal Reserve ha avviato la sua riunione, e ci si aspetta che mantenga i tassi d’interesse nel range 4,25%–4,5% nell’annuncio previsto per mercoledì. Tuttavia, gli investitori presteranno attenzione a eventuali segnali su un possibile taglio dei tassi nei prossimi mesi.

    Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un approccio prudente, in attesa di maggiori certezze sull’impatto economico della politica commerciale aggressiva dell’amministrazione Trump. Tuttavia, sono emerse divergenze all’interno del comitato, con alcuni membri che chiedono esplicitamente un allentamento monetario.

    Il presidente Donald Trump ha rinnovato lunedì il suo appello alla Fed affinché riduca i tassi, sostenendo che la mossa favorirebbe la crescita economica.

    Anche la Banca del Giappone si riunirà giovedì, senza aspettative di variazioni sui tassi.

    Tra i dati macroeconomici in uscita questa settimana, l’indice dei prezzi PCE di giugno — la misura d’inflazione preferita dalla Fed — sarà pubblicato giovedì, insieme a diversi dati sul mercato del lavoro, tra cui le offerte di lavoro JOLTS, l’occupazione privata ADP, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e il rapporto sull’occupazione di luglio, atteso per venerdì.

    Stagione degli utili in pieno svolgimento

    La stagione delle trimestrali è in pieno fermento, con oltre 150 società dello S&P 500 pronte a pubblicare i loro risultati questa settimana. Tra le più attese figurano Meta Platforms (NASDAQ: META) e Microsoft (NASDAQ: MSFT) mercoledì, seguite da Apple (NASDAQ: AAPL) e Amazon (NASDAQ: AMZN) giovedì.

    Altre notizie societarie:

    • Merck (NYSE: MRK) è scesa dopo aver annunciato tagli a costi e personale per risparmiare 3 miliardi di dollari l’anno, a fronte di risultati trimestrali deludenti dovuti alla debole domanda del vaccino Gardasil in Cina.
    • Novo Nordisk (NYSE: NVO) ha registrato un calo marcato dopo aver abbassato per la seconda volta le previsioni su vendite e utili 2025, legate a un rallentamento della crescita del farmaco dimagrante Wegovy.
    • PayPal (NASDAQ: PYPL) ha perso terreno dopo aver previsto utili stabili per il trimestre in corso, pur alzando le stime per l’intero anno.
    • United Parcel Service (NYSE: UPS) è scesa del 2,5% dopo aver riportato un calo di fatturato e utili nel secondo trimestre, in un contesto di domanda più debole e incertezza commerciale.
    • UnitedHealth (NYSE: UNH) ha perso quota dopo aver ripristinato le previsioni sugli utili per l’intero anno, inferiori però alle attese già riviste al ribasso dagli analisti.
    • Whirlpool (NYSE: WHR) ha subito un forte calo a seguito di risultati trimestrali deludenti e di un taglio alla guidance per l’intero 2025.

    Visa (NYSE: V) pubblicherà i suoi risultati dopo la chiusura dei mercati.

    Il petrolio torna a salire

    I prezzi del petrolio sono tornati a salire martedì, sostenuti dall’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, mentre prende il via la riunione della Fed.

    Alle 09:40 ET, i future sul Brent erano in rialzo dello 0,8% a 69,88 dollari al barile, mentre il WTI guadagnava l’1% a 67,36 dollari.

    Entrambi i contratti erano saliti di oltre il 2% nella sessione precedente, con il Brent ai massimi dal 18 luglio. L’accordo tra Washington e Bruxelles ha contribuito a scongiurare una guerra commerciale completa che avrebbe potuto deprimere la domanda globale di energia. L’intesa prevede anche acquisti da parte dell’UE per 750 miliardi di dollari in energia statunitense nei prossimi anni.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borsa oggi: S&P 500 chiude invariato in attesa degli utili delle ‘Magnifiche Sette’ e della decisione della Fed

    Borsa oggi: S&P 500 chiude invariato in attesa degli utili delle ‘Magnifiche Sette’ e della decisione della Fed

    L’indice S&P 500 ha chiuso la seduta di lunedì praticamente invariato, mentre gli investitori valutano il nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea e si preparano a una settimana densa di eventi, tra cui i risultati trimestrali dei giganti tecnologici e la riunione della Federal Reserve.

    Alla chiusura, il Dow Jones Industrial Average ha perso 64 punti (-0,1%), l’S&P 500 è rimasto stabile, mentre il Nasdaq Composite, a forte componente tecnologica, ha guadagnato lo 0,3%.

    Accordo commerciale preliminare tra USA e UE

    Durante il fine settimana, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno raggiunto un accordo commerciale di principio, che prevede l’introduzione di un dazio del 15% su alcuni beni europei esportati negli USA. L’intesa include impegni significativi da parte dell’UE: acquisterà 750 miliardi di dollari di energia statunitense e investirà 600 miliardi di dollari nell’economia americana.

    Nel 2024, oltre 600 miliardi di dollari delle importazioni USA (su un totale di 3.300 miliardi) provenivano dall’Unione Europea.

    L’accordo ha contribuito ad allentare le tensioni di mercato legate ai timori di uno stallo commerciale prima dell’entrata in vigore dei dazi “reciproci” previsti da Trump il 1° agosto. Tuttavia, gli analisti di ING avvertono che “al momento non è stato ancora firmato nulla” e che nelle prossime ore si attendono maggiori dettagli.

    Attesa per la Fed e l’inflazione PCE

    La Federal Reserve ha dato inizio alla riunione di due giorni, con la decisione di politica monetaria attesa per il 30 luglio. I tassi dovrebbero restare fermi al 4,25%-4,5%, ma i mercati saranno attenti ai segnali su un possibile taglio a settembre o dicembre.

    In settimana sono attesi anche la riunione della Banca del Giappone (giovedì) e i dati sull’indice PCE di giugno, la misura di inflazione preferita dalla Fed. In agenda anche diversi dati sul mercato del lavoro, tra cui: JOLTS (martedì), occupazione privata ADP (mercoledì), richieste di sussidio di disoccupazione (giovedì), e il report sull’occupazione di luglio (venerdì).

    In arrivo gli utili delle ‘Magnifiche Sette’

    Più di 150 aziende dell’S&P 500 pubblicheranno i propri risultati questa settimana, comprese diverse del gruppo delle “Magnifiche Sette”. Meta Platforms (NASDAQ:META) e Microsoft (NASDAQ:MSFT) presenteranno i conti mercoledì, seguiti da Apple (NASDAQ:AAPL) e Amazon (NASDAQ:AMZN) giovedì. Gli investitori ascolteranno con attenzione i commenti sulle spese in intelligenza artificiale per capire se i forti investimenti nel settore siano giustificati.

    Michael Wilson, stratega azionario di Morgan Stanley, prevede che l’S&P 500 possa raggiungere i 7.200 punti entro metà 2026, grazie a una “ripresa graduale” degli utili e a un contesto macroeconomico favorevole. Il suo modello indica una crescita degli utili a doppia cifra.

    Titoli in evidenza

    • Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) è salita del 4% dopo l’annuncio di un accordo da 16,5 miliardi di dollari con Samsung Electronics (KS:005930) per la fornitura di semiconduttori.
    • Nike Inc. (NYSE:NKE) ha guadagnato il 4% dopo che JPMorgan ha alzato la raccomandazione da neutrale a sovrappesare, citando segnali di ripresa dell’azienda.
    • Cisco Systems Inc. (NASDAQ:CSCO) ha perso quasi il 2% dopo il downgrade di Evercore a in linea da outperform, affermando che gran parte del potenziale di rialzo è già scontato nel prezzo.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borse USA contrastate mentre gli investitori valutano l’accordo commerciale con l’UE all’inizio di una settimana cruciale

    Borse USA contrastate mentre gli investitori valutano l’accordo commerciale con l’UE all’inizio di una settimana cruciale

    Le borse statunitensi hanno avuto un andamento misto lunedì, mentre gli investitori hanno reagito alla notizia di un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, dando il via a una settimana chiave ricca di risultati societari, dati economici e riunioni di banche centrali.

    Alle 09:35 ET, il Dow Jones Industrial Average era in calo di 10 punti (-0,1%), mentre l’S&P 500 guadagnava 6 punti (+0,2%) e il NASDAQ, a forte componente tecnologica, saliva di 75 punti (+0,4%). Sia l’S&P 500 che il NASDAQ hanno recentemente toccato nuovi massimi storici, sostenuti da utili trimestrali positivi e da una maggiore chiarezza sulle politiche tariffarie statunitensi.

    Accordo commerciale tra Stati Uniti e UE

    Nel fine settimana, Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un’intesa commerciale preliminare che prevede un dazio del 15% sulle merci europee in entrata negli USA. L’accordo include anche importanti acquisti da parte dell’UE di energia e attrezzature militari statunitensi, insieme a rilevanti investimenti nell’economia americana. In particolare, l’UE si è impegnata ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia dagli Stati Uniti e a investire altri 600 miliardi nel paese.

    L’intesa ha contribuito ad alleviare le tensioni sui mercati, che temevano uno stallo prima dell’entrata in vigore dei nuovi dazi il 1° agosto. Tuttavia, gli analisti di ING hanno avvertito che “l’accordo non è ancora stato formalizzato” e si attendono chiarimenti nelle prossime ore o giorni.

    Focus sulla Fed e sull’inflazione

    Al di là delle questioni commerciali, la Federal Reserve avvia questa settimana la sua riunione di politica monetaria di due giorni, che si concluderà il 30 luglio. I tassi d’interesse dovrebbero restare tra il 4,25% e il 4,5%, ma gli investitori cercheranno segnali su un possibile taglio a settembre o entro fine anno.

    Anche la Banca del Giappone terrà una riunione importante giovedì, in attesa dell’indice dei prezzi PCE di giugno, il principale indicatore d’inflazione seguito dalla Fed.

    In settimana sono attesi anche importanti dati sul lavoro negli Stati Uniti, tra cui il rapporto JOLTS martedì, le buste paga private ADP mercoledì, le richieste di sussidi di disoccupazione giovedì e il rapporto ufficiale sull’occupazione di luglio venerdì.

    In arrivo gli utili dei giganti tech

    Questa sarà anche la settimana più intensa della stagione degli utili, con oltre 150 aziende dell’S&P 500 pronte a pubblicare i loro risultati trimestrali. Tra queste, alcuni dei cosiddetti “Magnifici Sette”, tra cui Meta (Facebook) e Microsoft mercoledì, seguiti da Apple e Amazon giovedì.

    Gli investitori ascolteranno con attenzione i commenti delle aziende sulle spese legate all’intelligenza artificiale, per capire se gli investimenti massicci nei data center siano giustificati.

    Secondo Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, l’S&P 500 potrebbe salire fino a 7.200 punti entro la metà del 2026, grazie a una “ripresa progressiva” degli utili e a tendenze macroeconomiche favorevoli. Wilson ha aggiunto che la crescita degli utili è su basi solide, con stime che indicano un aumento degli utili per azione a doppia cifra.

    Petrolio in rialzo dopo l’accordo commerciale

    I prezzi del petrolio sono saliti lunedì, sostenuti dalla notizia dell’accordo commerciale tra USA e UE, che ha ridotto i timori di una guerra commerciale dannosa per l’economia.

    Alle 09:35 ET, i future sul Brent erano in rialzo del 2,3% a 69,23 dollari al barile, mentre il WTI statunitense guadagnava il 2,4% a 66,76 dollari. Il mercato petrolifero è supportato anche dalla possibilità di ulteriori accordi commerciali prima del 1° agosto, scadenza fissata per l’introduzione di nuovi dazi su beni provenienti da vari paesi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Aggiornamento Settimanale dei Mercati Globali

    Aggiornamento Settimanale dei Mercati Globali

    Diversi accordi commerciali annunciati prima della scadenza dei dazi “reciproci”

    Stati Uniti

    I mercati toccano nuovi massimi grazie all’ottimismo sui commerci

    I mercati azionari statunitensi hanno registrato nuovi massimi storici, trainati dalle notizie positive sul fronte commerciale. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso la seconda settimana consecutiva su nuovi record, mentre il Dow Jones ha guadagnato l’1,26%. Anche gli indici S&P MidCap 400 e Russell 2000 hanno registrato rialzi superiori allo 0,9%, con i titoli value leggermente in vantaggio rispetto ai growth.

    Gli investitori hanno accolto con favore gli accordi siglati dagli Stati Uniti con Giappone, Indonesia e Filippine. Inoltre, cresce l’attesa per un’intesa con l’Unione Europea prima del 1° agosto, quando entreranno in vigore dazi del 30% sui beni europei.

    Sul fronte degli utili societari, Alphabet ha guadagnato il 4,38% superando le aspettative grazie al focus sull’intelligenza artificiale, mentre Tesla ha perso il 4,12% dopo risultati inferiori al consenso.

    Il settore dei servizi guida l’espansione economica

    Secondo i dati preliminari di S&P Global, l’attività economica è cresciuta a un ritmo più sostenuto a luglio, con l’indice PMI composito salito a 54,6, il livello più alto degli ultimi sette mesi. La crescita è stata interamente trainata dai servizi, mentre il PMI manifatturiero è sceso a 49,5, segnalando contrazione.

    Mercato immobiliare ancora debole a causa dei tassi elevati

    Le vendite di case esistenti sono diminuite del 2,7% a giugno, scendendo a un tasso annualizzato di 3,93 milioni di unità. Il prezzo mediano ha raggiunto un nuovo massimo storico di 435.300 dollari, riflettendo una persistente carenza di offerta e l’impatto dei tassi ipotecari elevati.

    Obbligazioni e prestiti societari in movimento

    I rendimenti dei Treasury sono scesi leggermente, generando rendimenti positivi. I titoli investment grade hanno sovraperformato grazie al restringimento degli spread. Lunedì è stato il quarto giorno più attivo della storia per nuove emissioni nel mercato dei prestiti bancari, principalmente per operazioni di repricing.


    Europa

    Borse in rialzo con speranze su accordo UE-USA; BCE mantiene i tassi

    L’indice STOXX Europe 600 è salito dello 0,54%, sostenuto dall’ottimismo su un potenziale accordo commerciale con gli Stati Uniti, nonostante le minacce di controdazi da parte dell’UE. La Banca Centrale Europea ha mantenuto il tasso sui depositi al 2%, come previsto. Le parole della presidente Lagarde sono state interpretate come leggermente restrittive, rafforzando l’euro.

    L’attività economica nell’eurozona è cresciuta leggermente a luglio: il PMI composito è salito a 51,0. L’ottimismo è aumentato in Germania, ma è diminuito tra le imprese francesi.

    Regno Unito: dati economici in calo

    Nel Regno Unito, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,9% a giugno, al di sotto delle aspettative. L’indice PMI composito è sceso a 51,0. Il mercato del lavoro si sta indebolendo, mentre l’aumento dei contributi sociali e dei dazi sta gravando sul settore privato.


    Giappone

    Le azioni giapponesi volano dopo l’accordo commerciale con gli USA

    I principali indici giapponesi, Nikkei 225 e TOPIX, sono saliti del 4,1% dopo l’annuncio di un accordo commerciale con gli Stati Uniti che limita al 15% i dazi sulle esportazioni giapponesi, evitando il temuto 25%. Il Giappone ha inoltre annunciato investimenti per 550 miliardi di dollari negli USA e maggiore apertura al commercio bilaterale.

    Possibile nuovo rialzo dei tassi della BoJ

    Nonostante l’incertezza politica interna, l’inflazione ha superato ancora il target della BoJ (2%), con l’indice dei prezzi di Tokyo in aumento del 2,9% annuo. I dati PMI mostrano espansione nei servizi ma una forte contrazione nella manifattura, che potrebbe migliorare dopo l’accordo con gli USA.


    Cina

    Le borse salgono in attesa della nuova tornata di colloqui commerciali con gli USA

    I mercati cinesi sono saliti grazie alle speranze di estendere la tregua commerciale con gli Stati Uniti. L’indice CSI 300 e lo Shanghai Composite sono cresciuti di oltre l’1,6%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato il 2,27%.

    I colloqui si svolgeranno a Stoccolma e seguono quelli di Ginevra (maggio) e Londra (giugno), che hanno già prodotto sospensioni dei dazi e rimozione di restrizioni commerciali. La prospettiva di un dialogo stabile tra Washington e Pechino ha rassicurato i mercati.


    Altri Mercati Rilevanti

    Ungheria: tassi invariati, inflazione ancora una preoccupazione

    La Banca Centrale d’Ungheria ha mantenuto il tasso base al 6,50%, riconoscendo i rischi inflazionistici nonostante un’economia stagnante. La banca prevede una ripresa nel 2025, sostenuta da salari reali più alti, tagli fiscali e stimoli europei.

    Turchia: taglio dei tassi ma tono ancora restrittivo

    La Banca Centrale Turca ha ridotto il tasso principale dal 46,0% al 43,0%, segnalando una moderazione dell’inflazione. Tuttavia, ha mantenuto un approccio prudente, dichiarando che manterrà una politica monetaria restrittiva fino alla stabilizzazione dei prezzi.

    Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

  • Borse USA in leggero rialzo a fine settimana positiva

    Borse USA in leggero rialzo a fine settimana positiva

    I mercati azionari statunitensi hanno chiuso in leggero rialzo venerdì, con gli investitori intenti a valutare i risultati trimestrali delle aziende e le prospettive di nuovi accordi commerciali.

    Alle 09:32 ET, il Dow Jones Industrial Average era in aumento di 67 punti (+0,2%), l’indice S&P 500 guadagnava 9 punti (+0,1%), mentre il Nasdaq Composite risultava pressoché invariato.

    Tutti e tre i principali indici di Wall Street sono avviati a chiudere la settimana con guadagni. Il Dow e il Nasdaq registrano aumenti settimanali vicini all’1%, mentre l’S&P 500 è salito di circa l’1,1% dall’inizio della settimana.

    I forti risultati societari sono stati un fattore trainante. Finora, l’83% delle 155 aziende dell’S&P 500 che hanno pubblicato i propri bilanci ha superato le aspettative degli analisti, contribuendo a portare S&P 500 e Nasdaq a nuovi record, sia intraday che di chiusura, giovedì.

    Ottimismo sui negoziati commerciali

    Oltre agli utili positivi, il sentiment è stato rafforzato anche dalle notizie in ambito commerciale. L’annuncio di un accordo con il Giappone ha alimentato le speranze che possano seguire intese più ampie prima della scadenza del 1° agosto, data in cui dovrebbero entrare in vigore nuovi dazi.

    La Commissione Europea ha segnalato che una soluzione negoziata è possibile entro tale data, mentre funzionari di Stati Uniti e Cina si incontreranno la prossima settimana a Stoccolma per discutere un’eventuale estensione dei negoziati. I due paesi avevano già concordato nei mesi scorsi una riduzione reciproca dei dazi e firmato un accordo quadro, ma restano ancora in vigore tariffe comprese tra il 30% e il 50% su beni cinesi. Le parti cercano ora un’intesa più ampia.

    Intel delude, ma Deckers brilla

    Gli investitori stanno anche analizzando nuovi risultati trimestrali. Intel (NASDAQ: INTC) è scesa dopo aver previsto perdite maggiori del previsto per il terzo trimestre e annunciato un piano per ridurre il personale del 22%, portando la forza lavoro a 75.000 entro la fine dell’anno, tramite pensionamenti e altri metodi.

    Al contrario, Deckers (NYSE: DECK) è balzata in alto grazie a dati del primo trimestre superiori alle attese, trainati dalle vendite dei marchi Hoka e Ugg. Anche Paramount Global (NASDAQ: PARAA) è salita leggermente, dopo che la Federal Communications Commission ha approvato la fusione da 8 miliardi di dollari con Skydance Media.

    Prezzi del petrolio stabili dopo il rally

    I prezzi del petrolio sono rimasti stabili venerdì, dopo i guadagni della sessione precedente. Alle 09:38 ET, il Brent era invariato a 69,17 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) scendeva dello 0,1% a 65,97 dollari.

    Entrambi i contratti avevano guadagnato oltre l’1% giovedì, dopo che i dati ufficiali avevano mostrato un forte calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti. I mercati petroliferi sono sostenuti anche dalle aspettative di nuovi accordi commerciali tra Washington e i suoi principali partner economici.

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  • Chiusura di Borsa: S&P 500 e Nasdaq toccano nuovi record grazie al rally di Alphabet

    Chiusura di Borsa: S&P 500 e Nasdaq toccano nuovi record grazie al rally di Alphabet

    Giovedì l’S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso su nuovi massimi storici, sostenuti dall’ottimismo per i progressi commerciali internazionali e dai solidi risultati trimestrali di Alphabet, che hanno spinto al rialzo il settore tecnologico.

    Alla chiusura dei mercati (ore 22:00 italiane), il Dow Jones Industrial Average ha perso 316 punti, pari a un calo dello 0,7%, mentre l’S&P 500 è salito dello 0,1% e il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,2%.

    Alphabet guida i rialzi nel settore tech

    Alphabet (NASDAQ: GOOGL), la casa madre di Google, ha sorpreso positivamente gli analisti con i risultati del secondo trimestre, citando una forte crescita della domanda per i suoi servizi cloud. La società ha aumentato le previsioni di spesa in conto capitale per il 2025 a 85 miliardi di dollari, rispetto agli originari 75 miliardi, e prevede investimenti ancora più alti nel 2026.

    Secondo gli analisti di UBS, i numeri dimostrano che Alphabet sta “generando abbastanza leva per compensare gli investimenti nelle infrastrutture legate all’Intelligenza Artificiale generativa”, rafforzando il suo vantaggio competitivo.

    Finora circa un quarto delle aziende dell’S&P 500 ha pubblicato i risultati trimestrali: il 67% ha superato le aspettative sui ricavi, mentre l’88% ha battuto le stime sugli utili per azione, confermando un trimestre nel complesso solido.

    Performance contrastanti tra le altre società

    • Tesla (NASDAQ: TSLA) è scesa dopo che il CEO Elon Musk ha previsto “alcuni trimestri difficili” a seguito di risultati deludenti nel secondo trimestre.
    • IBM (NYSE: IBM) ha registrato un calo, con ricavi da software inferiori alle attese.
    • UnitedHealth (NYSE: UNH) ha perso terreno dopo aver reso noto che è oggetto di un’indagine da parte del Dipartimento di Giustizia per la sua partecipazione al programma Medicare.
    • Dow Inc. (NYSE: DOW) ha subito un brusco ribasso dopo aver riportato perdite trimestrali superiori al previsto e aver dimezzato il dividendo, a causa del prolungato rallentamento nel settore chimico.
    • Chipotle (NYSE: CMG) ha deluso le attese con un calo delle vendite trimestrali più marcato del previsto, legato a una riduzione della spesa da parte dei consumatori, costringendo l’azienda a rivedere al ribasso le previsioni per l’anno.
    • Al contrario, American Eagle Outfitters (NYSE: AEO) è balzata in alto dopo aver lanciato una nuova campagna di jeans con l’attrice Sydney Sweeney, con l’obiettivo di rilanciare le vendite e riconnettersi con la Gen Z.

    Ottimismo sul fronte commerciale

    Il clima positivo è stato rafforzato da un rapporto del Financial Times secondo cui Stati Uniti e Unione Europea stanno facendo progressi verso un accordo commerciale che introdurrebbe un dazio base del 15% sui prodotti importati dal blocco europeo. La notizia segue l’intesa commerciale già siglata con il Giappone e contribuisce ad attenuare l’incertezza legata alla politica tariffaria dell’ex presidente Trump, in vista della scadenza del 1° agosto per l’attivazione delle sue tariffe “reciproche”.

    Dati economici: focus sul lavoro

    Sul fronte macroeconomico, i dati pubblicati giovedì hanno mostrato un lieve calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti, segno di una persistente solidità del mercato del lavoro.

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